sabato 25 ottobre 2014
MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
Le malattie dette impropriamente "autoimmunitarie" cosi' come il meccanismo delle stesse, pare essere una scappatoia che la medicina ufficiale, incapace a comprendere le vere cause delle malattie, e quindi a poterle guarire, ha scelto come strada per definire questi sintomi, chiamati impropriamente malattie, definendole come "malattie autoimmuni"; in realtà si tratta SEMPRE e comunque di:
—intossicazione
— infezioni da parassiti
—infiammazioni, con conseguente alterazione di: enzimi, flora batterica
— pH dei liquidi extra ed intra cellulari e del sistema enzimatico, i quali fanno impazzire ovvero malfunzionare il sistema immunitario, e generano stress ossidativo cellulare e tissutale.
—I vaccini, poi, sono da considerarsi come una delle cause principali.
Ma per concludere questo argomento continuo con la citazione fatta nell’articolo precedente:
“Sappiamo anche che la fase di gel è caratterizzata dalle nuove sintesi proteiche che dovrebbero essere attuate in un connettivo “pulito”. Se, invece, si verificano sintesi proteiche in un connettivo sempre più contaminato, “impregnato di materiale estraneo” (ripetiamolo, proteine batteriche, virus, molecole chimiche e farmacologiche) si produrranno nuove proteine che, purtroppo, includeranno nella loro struttura anche materiale estraneo all’organismo, cioè non proprio (non self). Detto in altri termini, si produrranno delle “proteine anomale” in quanto formate non solo da materiale proprio (self) ma anche da “pezzi” estranei (non self). Verranno sintetizzate quindi quelle strutture abnormi che i tedeschi hanno chiamato “proteine selvagge”.
Queste proteine anomale saranno considerate estranee (non self) dal nostro sistema immunitario che, quindi, le attaccherà. Infatti, nonostante le proteine selvagge siano costituite quasi totalmente da molecole proprie dell’organismo contengono nella loro struttura anche piccole parti estranee sufficienti a far considerare queste proteine “non opportune” e quindi da combattere da parte del sistema immunitario: si creano così le basi della malattia autoimmune.
Per essendo state classificate svariate malattie autoimmuni abbiamo volutamente parlato di malattia autoimmune al singolare in quanto essa è la malattia del connettivo e, poiché il connettivo è ubiquitario (in quanto è presente ovunque nell’organismo) la classificazione delle malattie autoimmuni dipende solo da quale zona connettivale viene colpita (per esempio, la Sclerodermia al livello del derma, il Morbo di Crohn e la Rettocolite a livello intestinale, l’Artrite Reumatoide a livello delle articolazioni, la Sclerosi Multipla a livello della guaina mielinica, la Glomerulonefrite a livello renale, la Tiroidite al livello della tiroide, ecc.).
Le malattie dette impropriamente "autoimmunitarie" cosi' come il meccanismo delle stesse, pare essere una scappatoia che la medicina ufficiale, incapace a comprendere le vere cause delle malattie, e quindi a poterle guarire, ha scelto come strada per definire questi sintomi, chiamati impropriamente malattie, definendole come "malattie autoimmuni"; in realtà si tratta SEMPRE e comunque di:
—intossicazione
— infezioni da parassiti
—infiammazioni, con conseguente alterazione di: enzimi, flora batterica
— pH dei liquidi extra ed intra cellulari e del sistema enzimatico, i quali fanno impazzire ovvero malfunzionare il sistema immunitario, e generano stress ossidativo cellulare e tissutale.
—I vaccini, poi, sono da considerarsi come una delle cause principali.
Ma per concludere questo argomento continuo con la citazione fatta nell’articolo precedente:
“Sappiamo anche che la fase di gel è caratterizzata dalle nuove sintesi proteiche che dovrebbero essere attuate in un connettivo “pulito”. Se, invece, si verificano sintesi proteiche in un connettivo sempre più contaminato, “impregnato di materiale estraneo” (ripetiamolo, proteine batteriche, virus, molecole chimiche e farmacologiche) si produrranno nuove proteine che, purtroppo, includeranno nella loro struttura anche materiale estraneo all’organismo, cioè non proprio (non self). Detto in altri termini, si produrranno delle “proteine anomale” in quanto formate non solo da materiale proprio (self) ma anche da “pezzi” estranei (non self). Verranno sintetizzate quindi quelle strutture abnormi che i tedeschi hanno chiamato “proteine selvagge”.
Queste proteine anomale saranno considerate estranee (non self) dal nostro sistema immunitario che, quindi, le attaccherà. Infatti, nonostante le proteine selvagge siano costituite quasi totalmente da molecole proprie dell’organismo contengono nella loro struttura anche piccole parti estranee sufficienti a far considerare queste proteine “non opportune” e quindi da combattere da parte del sistema immunitario: si creano così le basi della malattia autoimmune.
Per essendo state classificate svariate malattie autoimmuni abbiamo volutamente parlato di malattia autoimmune al singolare in quanto essa è la malattia del connettivo e, poiché il connettivo è ubiquitario (in quanto è presente ovunque nell’organismo) la classificazione delle malattie autoimmuni dipende solo da quale zona connettivale viene colpita (per esempio, la Sclerodermia al livello del derma, il Morbo di Crohn e la Rettocolite a livello intestinale, l’Artrite Reumatoide a livello delle articolazioni, la Sclerosi Multipla a livello della guaina mielinica, la Glomerulonefrite a livello renale, la Tiroidite al livello della tiroide, ecc.).
Ma dalla malattia autoimmune si può guarire.
Occorre conoscere tutti i possibili meccanismi che facilitano e creano le basi della malattia: qui abbiamo esposti quelli che, a nostro parere, sono i fondamentali.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.”
Tratto da: kousmine.it
Cosa consiglio io per curare una patologia autoimmune (posto che io rifiuto questa definizione in quanto il sistema immunitario non “impazzisce”) ?
Valuterei caso per caso.
A tutti consiglierei un protocollo di questo tipo:
— Drenaggio di tutti gli emuntori e un drenaggio connettivale (fatto con i vari rimedi omotossicologici di cui è disponibile una vasta gamma. Come rimedio omeopatico nosode consiglio senza dubbio Medorrhinum 200 CH e se occorre anche Thuya o Graphites) in primo luogo
—Assunzione di una alimentazione il più possibile appropriata secondo le esigenze individuali, attenendosi possibilmente ai criteri di base espressi dalla Dr Kousmine
— Trattamento craniosacrale, per ottenere una riequilibrazione totale del soggetto. Il sistema craniosacrale si può considerare anche come una sorta di interfaccia tra corpo e “anima”.
—Rimedio omeopatico costituzionale ad altissime dosi
—Rimedio omeopatico scelto sulla base delle modalità individuali
— Se necessario, si può aggiungere un fiore di Bach o un mix di fiori.
—Fitoterapia con una pianta scelta sempre in base al tipo di disturbo (esempio centella per la psoriasi, cannabis per la sclerosi multipla, etc etc)
—Molto importanti i trattamenti che portano al rilassamento sia con tecniche psichiche (training autogeno, meditazione e affini) sia fisiche (cromoterapia, massaggi vari, yoga)
— trattamento di medicina orientale o, in alternativa, kinesiologico per resettare l’assetto neurolinfatico e la distribuzione energetica dei meridiani
STOP
sabato 18 ottobre 2014
MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
In questa immagine uno schizzo dell’intestino affetto da colite ulcerosa: una malattia considerata classicamente autoimmune…ma è corretto il concetto di auto-immunità? lo scopriremo in questa breve serie di articoli.
Il corpo come organismo possiede una complessa organizzazione che si è sviluppata nel corso di migliaia e migliaia di anni in base all’interagire con l’ambiente.
L’omeostasi è proprio la capacità di mantenere costanti certi parametri vitali (ad esempio la temperatura, il volume ed il pH del sangue ecc ecc) al variare delle condizioni sia esterne che interne. Possiamo riflettere sul fatto che un organismo così complesso da sviluppare un sistema nervoso autonomo (per mantenere le funzioni vitali in modo “automatico” indipendentemente dalla volontà), è certamente in grado di mantenere un proprio equilibrio.
Se per intelligenza intendiamo la capacità di risolvere problemi al minor prezzo in termini di rapporto beneficio/danno e la capacità di capire, comprendere ed apprendere, possiamo dedurre che il corpo è più intelligente della mente.
Negli antichi testi di chiromanzia la linea del cuore era detta anche linea “mentale”: infatti, per gli antichi l’intelligenza aveva sede nel cuore mentre nella testa albergava solo l’abilità che è una facoltà diversa.
Nel corso del periodo neonatale o fetale il sistema immunitario impara a riconoscere il proprio ambiente, quale che sia la sua origine, genetica o importata: il riconoscimento è dunque una funzione acquisita.
Ciò è stato visto con un esperimento di Medawar: quando un topo di ceppo B riceve, alla nascita, cellule della milza di un topo di ceppo A, diventa capace, da adulto, di accettare un trapianto (ad es di cute) proveniente da un donatore di ceppo A. Questa situazione di tolleranza si mantiene per tutta la vita.
Durante la fase di differenziazione la maggior parte dei linfociti che arrivano a maturazione esprimono immunoglobuline di forte affinità per gli antigeni estranei che potranno prima o poi essere incontrati (o che non saranno mai incontrati). Ma si conservano anche dei linfociti che hanno una certa affinità per gli antigeni del sé : debole, certo, ma non nulla. Questo implica l’esistenza di uno stato di autoimmunità fisiologica, non dannoso per l’organismo, ma che sembra indispensabile per il mantenimento di uno stato permanente di vigilanza: un sistema in stato di veglia è più veloce da attivare di uno totalmente a riposo.
Ed ecco una spiegazione olistica delle patologie autoimmuni che ho tratto da qui :
(((http://www.mednat.org/cure_natur/malattie_autoimmuni.htm)))
“E’ stato osservato che le malattie autoimmuni sono in netto aumento statistico e che sono caratterizzate da sintomi importanti e spesso molto gravi.
Artrite Reumatoide, Lupus, Sclerodermia, Periarterite Nodosa, Rettocolite, Morbo di Crohn, Tiroiditi Autoimmuni, Psoriasi, Sclerosi Multipla, ecc., sono termini che sentiamo sempre più spesso e che allarmano perché indicano malattie ritenute incurabili. Inoltre, la medicina ufficiale ed i suoi medici impreparati non riescono a spiegarne l’origine, ma solo il meccanismo d’azione che, come è noto, consiste nell’aggressione da parte del sistema immunitario del paziente verso strutture proprie dell’organismo (autoimmunità).
COSA E’ IL MESENCHIMA O CONNETTIVO
La moderna Omotossicologia, disciplina medica di cui stiamo per parlare, ha, fra i tanti meriti, anche quello di aver dato la spiegazione scientifica del meccanismo alla base dell’autoimmunità.
L’Omotossicologia è la scienza che studia i “fattori tossici” dell’organismo; è stata codificata dal Dr. Reckeweg, medico tedesco, che per primo ha evidenziato l’importanza del mesenchima (che chiameremo connettivo) come substrato fondamentale delle cellule.
Il connettivo è il tessuto più esteso e grande dell’intero organismo (rappresenta il 20% del peso corporeo) ed è costituito da una matrice intercellulare che costituisce l’ambiente, l’habitat dove sono immerse e vivono le cellule del nostro organismo: la cellula sta al connettivo come l’uomo sta all’aria che respira.
Secondo questa prospettiva il connettivo è l’organo più importante che esista: infatti svolge svariate funzioni fondamentali per il nostro organismo. Per citarne solo alcune, diremo che tutte le reazioni immunitarie avvengono nel connettivo (che, dunque, da questo punto di vista rappresenta e viene indicato come il ”campo di battaglia”, la sede dove avvengono tutte le reazioni di difesa del nostro organismo). Inoltre svolge la funzione di nutrizione per le cellule, di immagazzinamento di sostanze di rifiuto prodotte dalle cellule (scorie metaboliche e tossine), di sostegno strutturale e molte altre.
FISIOLOGIA DEL CONNETTIVO
Una delle funzioni del connettivo è, come già detto, quella di essere ricettacolo di tossine che vengono convogliate dal sangue ed immagazzinate nel connettivo stesso.
Queste tossine provengono principalmente dal metabolismo cellulare (tossine endogene) ed anche dall’esterno, per esempio i virus, i batteri, i farmaci, i metalli pesanti, varie sostanze chimiche, ecc. (tossine esogene). Sia le tossine endogene che quelle esogene ogni giorno devono essere smaltite e tale lavoro viene effettuato dal sistema linfatico che, proprio come un operatore ecologico, porta via giornalmente i rifiuti che si sono accumulati.
Per consentire ciò il connettivo, nell’arco delle 24 ore, attraversa due fasi di circa 12 ore ciascuna: una fase di smaltimento di scorie metaboliche e sostanze estranee, ed una fase di ricostruzione della matrice connettivale e delle sostanze indispensabili alla vita delle cellule.
In ogni fase (vedi schema) il connettivo cambia la sua struttura. Nella prima fase della giornata, che va dalle 3 alle 15 circa, esso appare come una gelatina sciolta, solubilizzata (stato di sol) ed in questa prima parte della giornata avviene la demolizione e lo smaltimento di scorie e proteine (fase di smaltimento). Nella seconda fase, che va dalle 15 alle 3 circa, il connettivo appare, invece, come una gelatina che si ricondensa (stato di gel) ed in questa seconda parte della giornata avviene la ricostituzione della matrice connettivale e delle proteine (fase di ricostruzione).
STATO DI SOL
Corrisponde a: Fase dell’attività-Simpaticotonia-Idrolisi proteica-Degradazione-Smaltimento
STATO DEL GEL
Corrisponde a: Fase della Stasi-Vagotonia-Ricostruzione proteica
In sintesi, ad ogni demolizione segue una ricostruzione e viceversa.
Questo equilibrio, però, può rompersi per una serie di ragioni: ad esempio, per un trauma, infezioni virali o batteriche, insufficienza funzionale del sistema linfatico, eccessiva produzione di tossine dovuta ad errata alimentazione o all’assunzione di sostanze chimiche, ecc. Tutti questi eventi portano ad un aumento di scorie nel connettivo.
Quando l’organismo è particolarmente sovraccaricato da questo punto di vista, si mettono in moto meccanismi di detossicazione e drenaggio supplettivi, grazie alla produzione di alcuni enzimi (per es. la ialuronidasi) che producono uno stato continuativo di sol del connettivo (fase di smaltimento): questa fase, però, non dura più solo 12 ore, ma continua fino a quando non viene ottenuta una pulizia profonda e completa. Tale meccanismo supplettivo prende il nome di INFIAMMAZIONE !
Quindi la gelatina disciolta (stato di sol) della matrice connettivale rigelificherà (stato di gel) solo quando sarà fatta completa pulizia del connettivo stesso. Solo allora, dopo aver svolto la sua funzione di drenaggio supplettivo, l’infiammazione finirà e verrà ripristinato il normale bioritmo giornaliero tra fase di sol e fase di gel del connettivo.
Da questa prospettiva l’infiammazione e, ovviamente, la febbre che ne costituisce il sintomo più generale, rappresentano un meccanismo biologicamente opportuno e non una malattia da combattere come, invece, vengono normalmente considerate.
La scienza, negli ultimi anni, ha dimostrato che il nostro sistema immunitario inizia a funzionare in maniera ottimale a partire da una temperatura di 38,4° C. Inoltre, nei centri più all’avanguardia nella cura dei tumori viene usata l’ipertermia, cioè l’induzione di un’infiammazione molto alta prodotta artificialmente nella zona da trattare, proprio perché si produce un forte stimolo immunitario.
IL PROBLEMA
Se l’infiammazione e la febbre non vengono considerate correttamente, cioè come meccanismi biologicamente opportuni, bensì come malattia da combattere, si cercherà, ovviamente, di combatterle con anti-infiammatori, antibiotici, cortisonici, ecc.
Tutti questi farmaci hanno una caratteristica comune, quella di produrre un immediato viraggio dalla fase di sol (fase in cui agisce l’infiammazione) a quella di gel (stasi), senza prima aspettare che sia stata fatta “pulizia”. Di conseguenza, si produrrà una gelificazione forzata del connettivo e quindi l’infiammazione passerà, così che medico e paziente saranno apparentemente soddisfatti del risultato ottenuto, convinti di aver ottenuto la guarigione eliminando i sintomi.
In realtà tale guarigione è solo apparente perché il fine ultimo, la causa per cui si era accesa l’infiammazione, non è stato raggiunto: le tossine rimangono nel connettivo ed il problema è solo rimandato. Infatti, una volta passato l’effetto dei farmaci gli stessi stimoli che avevano provocato il primo episodio di infiammazione ne faranno riaccendere un altro. Purtroppo medico e paziente tenderanno a riprodurre lo stesso meccanismo ogni qual volta si ripresenti un’infiammazione, accorgendosi però che gli effetti ottenuti non sono più quelli attesi in quanto, nel corso del tempo, le infiammazioni si riaccendono sempre più frequentemente e non sono più facilmente gestibili.
La MALATTIA AUTOIMMUNE
Sopprimendo sistematicamente le infiammazioni abbiamo visto che si produce un accumulo sempre maggiore di tossine in quanto se ne impedisce il drenaggio per lunghi periodi. In tal modo il connettivo si “impregna” sempre più profondamente di tossine ed è sempre più intasato di sostanze estranee (proteine batteriche, virus, sostanze chimiche, ecc.). L’uso dei farmaci (anti-infiammatori, antibiotici, cortisonici, ecc.) provoca, come già detto, un viraggio forzato verso la fase di gel senza che si sia prima pulito il connettivo.”
sabato 11 ottobre 2014
MIA CONFERENZA
https://www.facebook.com/video.php?v=814934721860280&set=vb.100000312787904&type=2&theater
Uno stralcio della conferenza del 2 ottobre
conferenza che introduce il corso on line
Alimentazione il giusto peso e le diete
buona visione!
Uno stralcio della conferenza del 2 ottobre
conferenza che introduce il corso on line
Alimentazione il giusto peso e le diete
buona visione!
sabato 4 ottobre 2014
IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
La dieta deve essere povera si sale; il riso è altamente consigliato perché povero di sodio e ricco di potassio. E’ opportuno intercalare un periodo di digiuno: esso è efficacissimo perché agisce sia sulle cause fisiche che sulle cause psichiche disintossicando il paziente e obbligandolo al riposo. Oltre allo stress, una causa scatenante dell’ipertensione è lo stato di “intossicazione intestinale”.
Le tossine prodotte nella putrefazione e nella fermentazione intestinale passano nel sangue e provocano degli spasmi delle arteriole e dei capillari aumentando le resistenze periferiche. Per l’ipertensione di grado medio, se non ci sono altre patologie in atto, sono sufficienti 7 giorni di digiuno totale, considerando ovviamente che si può e si deve bere acqua secondo le esigenze della propria sete. L’iperteso, essendo un “sanguigno” nella classificazione ippocratica, sopporta molto bene il digiuno.
In uno studio del 2003 fu rilevato che la supplementazione con vitamina E combinata a vitamina C a lento rilascio rallenta la progressione aterosclerotica nei soggetti ipercolesterolemici. Brevi periodi di trattamento con vitamina E migliorano la distensibilità arteriosa. In uno studio del 2000, i soggetti che avevano assunto 500mg di vitamina C al giorno ottennero un calo della pressione arteriosa mediamente del 9,1 % rispetto ai placebo; questo potrebbe dipendere dalla capacità della vitamina C di aumentare l’attività biologica dell’NO; secondo altri autori tale dose, se di vitamina C sintetica, è sufficiente a causare danni al DNA.
La ginnastica e il movimento in genere vengono caldamente raccomandati; il paziente non deve fare sforzi eccessivi e non entrare in competizione perché ciò porterebbe ad un aumento della pressione arteriosa. Utili sono tutti gli esercizi di rilassamento come yoga, training autogeno, bioenergetica ecc ecc , l’idroterapia a base di bagni caldi, docciature caldo-fredde alternate e la sauna.
In medicina cinese (MTC) l’ipertensione è considerata una sindrome da eccesso energetico: scegliere i punti dei canali F e R a seconda del soggetto; è indicata la percussione per dare una stimolazione forte. I punti sono R3, F2, V 18 e 23; se è presente capogiro o cefalea VB20 , se gonfiore addominale ed escrezione eccessiva RM12 e S40; se astenia S36 e MP6. In più aggiungere i punti che richiede la situazione personale del soggetto.
FITOTERAPIA
Non parlerò di Rawolfia e Segale cornuta perché “droghe eroiche” trattate in farmacologia (comunque la segale cornuta oggi viene usata per l’emicrania e altre indicazioni).
VISCHIO,OLIVO, AGLIO, BIANCOSPINO, PILOSELLA, ROSMARINO,PASSIFLORA E VALERIANA,MIRTILLO, ROVO,VERATRO,RODIOLA,SOLIDAGO ,KARKADE’.
VISCHIO
L’estratto acquoso ha una blanda azione colinergica per cui tramite un’eccitazione del parasimpatico si provoca un abbassamento della pressione arteriosa di lieve entità; si può assumere il macerato in acqua fredda di tutta la pianta (2 cucchiaini lasciati a macerare per almeno 12h in 250 ml di acqua, oppure l’estratto fluido. Succo fresco di vischio un cucchiaio diluito in 1 bicchiere d’acqua per 3 volte al dì ( si può alternare con biancospino a giorni alterni);
TM= 90-150 gocce al dì; il viscum crataegi è vischio di biancospino particolarmente indicato per l’ipertensione della donna in menopausa.
OLIVO
vengono usate le foglie e i frutti; si usano 2 varietà: Olea europea var. sativa ( olivo coltivato) e Olea europea var. oleaster (selvatico). Nelle foglie sono presenti 2 eterosidi idrosolubili : l’oleuropeina e l’oleoside; sono anche presenti acido tartarico, malico, glicolico e lattico. I suoi effetti sono notevoli nelle ipertensioni essenziali e in quelle dovute ad aterosclerosi; la ripetizione del trattamento non esaurisce l’azione dell’olivo, si nota anzi una regressione delle crisi anginose. L’azione ipotensiva va attribuita in parte all’oleoside e in parte all’effetto diuretico dell’acido glicolico; vanno usate preparazioni di pianta fresca. MG 20 gocce 3 volte al dì, idem per le gocce spagiriche.
AGLIO
sono accertati gli effetti fibrinolitici, antimicotici, antivirali e l’abbassamento del tasso dei lipidi ematici. La debole azione ipotensiva è da attribuire alla fibrinolisi e alla riduzione della lipemia e non ad azione vasodilatatrice, pertanto, restando come prima scelta nelle dislipemie, va scelto solo come coadiuvante nell’ipertensione.
BIANCOSPINO
succo fresco= 1 cucchiaio per 3 volte al dì.
PILOSELLA
è utile per l’azione diuretica e azoturica 40 gocce per 3 volte al dì
ROSMARINO
MG 90-150 gocce al dì per le sue proprietà colagoghe aiuta la regolarizzazione della pressione arteriosa nei “piccoli epatici”.
PASSIFLORA E VALERIANA
per gli effetti sedativi 60-300 gocce al dì
MIRTILLO
90-150 gocce al dì.
ROVO
è un antisclerosi indicato nelle degenerazioni conclamate 90-150 gocce al dì.
VERATRUM ALBUM
Tintura madre (TM) da usare con cautela nelle ipertensioni ribelli per la sua notevole azione spasmolitica 15-30 gocce al dì (droga eroica).
SOLIDAGO
gocce spagiriche 10 gocce 3 volte al dì.
KARKADE’ ( Hibiscus Sabdariffa)
in uno studio svolto su volontari, il trattamento prevedeva la somministrazione quotidiana, prima della colazione, di un infuso di 10g di calici fiorali secchi (9,6 mg di antocianine). Questo infuso ha dimostrato la stessa efficacia del captopril con cui era in cura il secondo gruppo di volontari.
RODIOLA
Emozioni come l’ira, l’ostilità, l’ansia, gli atteggiamenti autorepressivi, lo stress prolungato, sono associate certamente all’ipertensione. Recettori per gli oppioidi sono stati trovati sia sull’endotelio vasale che nel cuore; la loro attivazione può attenuare gli effetti delle catecolamine. La Rodiola, agendo sui recettori di membrana per gli oppioidi, limita l’afflusso di ioni Ca e/o aumenta l’efficienza della loro pompa ionica evitando il “calcium overload”; oltre a questa azione, sembra che la Rodiola limiti direttamente l’innalzamento dei livelli delle catecolamine.
LICOPUS EUROPAEUS
è una pianta indicata per l’ipertensione associata a palpitazioni dovute adisturbi della tiroide.
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Informazioni personali

- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com