
sabato 26 luglio 2014
ANTICHE RICETTE una conserva di susine
Fantastica per il colon irritabile, la stitichezza e la malinconia. Preparala è già un gioco piacevole…..
PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE DELLA RICETTA
….vi ho incuriosito con questo inizio da farmacista venditore ambulante stile far west?!
Questo esordio è ad alto volume innanzitutto per annunciare la serie di post su ricette di preparati farmaceutici risalenti ai tempi antichi o anche a un passato recente, a base di estratti di piante o minerali, che siano realizzabili anche in cucina da chiunque voglia provarci.
La ricetta di oggi l’ho tratta, semplificata e riassunta da un interessantissimo articolo di Luigi Giannelli su Farmacia naturale novembre 1999 dal titolo “UN VIAGGIO NEL TARDO MEDIO EVO” . Brani tratti e spiegati (da Giannelli) dal Ricettario Fiorentino del 1597
Lenitivo di susine in forma di cotognato
infuso di rose rosse 9 volte————— 3,4 litri
senna foglie———————————— 680 grammi
susine mature ———————————-900 grammi
conserva di tutto cedro————————-30 grammi
zucchero——————————————- 30 grammi
cannella in polvere——————————-5 grammi
Riguardo al primo componente, si tratta di un estratto estremamente concentrato da preparare a parte. Il quarto componente pure va preparato in precedenza, in modo da averlo pronto quando si devono amalgamare i componenti della ricetta.
Ma prima di passare al procedimento voglio riportare anche le quantità in proporzione a un litro di infuso, più comoda per coloro che vogliono provare a preparare una quantità minore di conserva:
infuso di rose rosse 9 volte———-1 litro
senna foglie————————-200 grammi
susine mature————————265 grammi
conserva di tutto cedro—————8 grammi
zucchero———————————-8 grammi
cannella in polvere———————1,4 grammi
PREPARAZIONE DI DUE COMPONENTI
—Preparare un infuso di petali di rose rosse. La quantità non è citata ma presumo vada benissimo circa 20 g di petali per litro di acqua. Quando l’acqua bolle si spegne la fiamma e si mettono i petali della rosa in infusione per 10 minuti. Quindi si filtra spremendo, e si pone il filtrato nuovamente nel tegamino finché bolle. A questo punto si spegne di nuovo e si mette una nuova manciata di petali freschi in infusione per 10 minuti. Ripetere l’operazione fino a un totale di nove dosi di petali in messe in infusione in sequenza nella stessa acqua.
— Preparare la conserva di tutto cedro nel seguente modo:
prendere 100 g di cedro: in mancanza di questo va benissimo il limone. Tagliare a pezzettini il frutto intero, compresa la buccia; aggiungere 200 g di zucchero e fare cuocere mescolando continuamente fino ad ottenere una marmellata.

Si pone la Senna nell’infuso concentrato di rose rosse e si lascia macerare per 24 ore a una temperatura di 70-80°C
(si tratta di una digestione —nella formula originale si prescrive di tenere il recipiente sulla cenere calda— noi possiamo ottenere lo stesso risultato mettendo il recipiente a “bagno Maria” cioè su un piatto che a sua volta è poggiato su un tegame posto sul fornello piccolo con fiamma al minimo, badando di rinnovare l’acqua del tegame sotto man mano che evapora). Finita questa prima operazione, si cola il liquido, si spremono le foglie e si riuniscono gli estratti. All’estratto ottenuto si aggiungono le susine ben mature. Si fanno bollire nell’estratto di rose e Senna finché siano ben cotte e spappolate; si passano a setaccio (va bene anche un comune passaverdure).
A questo passato si aggiungono:
la conserva di tutto cedro, lo zucchero e la cannella in polvere secondo le quantità indicate all’inizio.
Si torna a cuocere il tutto a fuoco molto basso, finché prelevando una piccola porzione della massa e facendola cadere su una superficie fredda, gelifica; a questo punto si versa in scatole o piccole teglie quadrate in metallo e si fa raffreddare rapidamente; il geloide ottenuto si taglia a cubetti.
uso:
“ lassativo di sicura azione, quasi privo di effetti collaterali, anche se sono opportune le considerazioni relative ai lassativi contenenti droghe antrachinoniche.
secondo la dottrina umorale, l’azione lassativa è sfruttata per espellere le scorie umorali perverse. In questo caso, l’Umore bersaglio è soprattutto la melanconia; inoltre con questa preparazione si tonifica l’intestino e si migliorano le sue condizioni generali.
L’azione astringente, decongestionante e lenitiva delle rose rosse si somma a quella lenitiva e emolliente delle prugne e a quella spasmolitica degli agrumi e della cannella.
La senna esplica la sua azione lassativa, dovuta ai glicosidi antrachinonici, sommandosi a quella lassativa-meccanica delle prugne, ma è come “ingabbiata” in un contesto formulativo fortemente emolliente ed antinfiammatorio.
Le rose rosse non solo possiedono forti concentrazioni di tannini e altri polifenoli ad azione astringente e antiflogistica, ma contengono anche una enorme quantità di mucillagini e altri polisaccaridi filmogeni e decongestionanti. La preparazione descritta è un rimedio di elezione per le forme di stitichezza associate a sindromi colitiche, anche spastiche e perfino ulcerose. E’ inoltre utilmente associabile nel trattamento delle forme depressive e/o ansiose e in tutte le forme cronicizzate di varie affezioni (respiratorie, dermatologiche, epatiche ecc ecc) dato che esse —secondo gli antichi maestri dell’area mediterranea— sono governate dalla bile nera o melanconia. In più questi cubetti sono di ottimo sapore.”
venerdì 18 luglio 2014
IPERTENSIONE parte quarta
DIURETICI
Per decidere se è il caso di assumere un drenante delle vie urinarie di tipo naturale (si tratta pur sempre di piante ad effetto diuretico), io consiglio di solito a chi me lo chiede, di misurare in un contenitore graduato la quantità di urine emessa in 24 ore. Se questa è pari o inferiore a 600 ml (tenendo conto della taglia del soggetto) è sicuramente indicato assumere un drenante delle vie urinarie. Se è pari o inferiore a un litro può essere utile ed accettabile ugualmente anche se l’opportunità va giudicata in base ad altri segni di ritenzione idrica. L’uso prolungato di queste piante in soggetti ultra-cinquantenni è a mio parere sconsigliabile in quanto, specialmente nella donna, possono manifestarsi sintomi di incontinenza urinaria. Quindi il diuretico vegetale è da usare per periodi brevi.
In riferimento ad episodi occasionali di conclamata ipertensione con manifesti sintomi di malessere, quando ancora non è stato deciso di impostare alcuna terapia antipertensiva…in pratica durante quella fase di monitoraggio della pressione per vedere se questa è sempre alta oppure ha degli “alti e bassi”, e specialmente in caso di gravidanza, in quelle che potremmo definire emergenze ipertensive, io consiglio il succo di limone secondo la posologia indicata dal Dr. Lowen: il succo di mezzo limone con aggiunto lo stesso volume di acqua e senza zucchero; bere questa dose ogni mezz’ora per quattro volte. Dopo la quarta somministrazione si può misurare la pressione e constatare che si sono ridotte sia la sistolica che la diastolica da 20 a 30 punti.
Queste condizioni di pressione piuttosto alta in un soggetto che non l’ha mai manifestata in precedenza e che, anzi, dichiara di averla avuta sempre bassa, non devono stupire. Il fenomeno è dovuto alla perdita di elasticità e capacità di adattamento delle arterie che si verifica ad un certo momento (che può essere a 40 come a 50 o 60 anni) nel corso della vita..
Gli innalzamenti occasionali poi non necessariamente portano ad uno stato di ipertensione cronica…anzi, in genere se controllati con rimedi e terapie naturali il più delle volte rientrano a valori normali stabilmente nel giro di 2-3 mesi.
FARMACI DIURETICI
I farmaci diuretici che vengono normalmente prescritti per il trattamento dell’ipertensione sono:
— TIAZIDICI (idroclorotiazide, e tanti altri con la desinenza “-azide” ed altre importanti molecole come il clortalidone, il chinetazone e il metolazone
— RISPARMIATORI DI POTASSIO (spironolattone, amiloride, triamterene).
— DIURETICI DELL’ANSA (furosemide, acido etacrinico)
— altri (indapamide).
per il momento mi fermo a queste informazioni …forse in questo periodo di vacanze saranno in pochi a leggere il post e non voglio lasciare arretrati lunghi per coloro che seguono con interesse e magari ora sono in pausa.
Quindi: buone vacanze a coloro che già se le godono e buona vita di routine a coloro che invece hanno scelto un periodo diverso per staccare :-)
sabato 5 luglio 2014
COSE DI DONNE
AMENORREA
Con questo termine si intende la mancanza di mestruazioni.
Può derivare da varie cause; ecco i più frequenti tipi di amenorrea:
— psicogena;
—da anoressia nervosa;
—da gravidanza immaginaria;
—iatrogena da estro-progestinici; e su questo eccoci di fronte ad un’altra parola “difficile” : iatrogena cioè causata dai farmaci
—nelle donne che praticano sport;
—da diete errate.
(1) L’esposizione a stress ripetuti può causare alterazioni della funzione endocrina, attraverso la liberazione di sostanze dette neuromodulatori, che influenzano l’attività dell’ipotalamo: in questo caso la influenzano negativamente.
L’ipotalamo normalmente produce delle sostanze, dette releasing factors, che sono dei messaggeri per l’ipofisi, che a sua volta produce dei messaggeri per le varie ghiandole endocrine. In questo caso l’ipotalamo produce il GnRH (gonadotropin releasing hormone) cioè il messaggero che avverte l’ipofisi di liberare gli ormoni follicolo-stimolanti e luteo-stimolanti che vanno a stimolare l’ovaio a produrre il follicolo nella prima fase e il corpo luteo nella seconda fase del ciclo. Contemporaneamente si produce la prolattina (PRL)
L’amenorrea psicogena è l’alterazione più frequente; in questo caso si ha una insufficiente produzione di gonadotropine (i messaggeri che partono dall’ipofisi appena citati), pur non essendoci alterazioni dell’asse ipofisi-ovarico. Essa è da attribuire a una insufficiente funzione ipotalamica. In questa forma di amenorrea si verifica infatti un insufficiente rilascio di GnRH che, a sua volta, è causa di scarsa produzione di gonadotropine da parte dell’ipofisi. Quest’ultima condizione causa una difettosa maturazione follicolare ed una difettosa attività luteinica. Generalmente sono donne giovani, nubili, stressate, a volte sotto-peso, con un’esperienza di precedenti irregolarità mestruali. In questo gruppo rientra anche l’amenorrea post-pillola.
(2) Per l’amenorrea da anoressia ricordiamo che basta un calo rapido di peso ( perdita di 10-15 Kg) a provocarla, anche nella donna non strettamente anoressica, ma che si è sottoposta ad una dieta drastica. Il ritorno ad una corretta alimentazione porta alla ricomparsa del ciclo. Da notare che nell’anoressia i livelli basali di gonadotropine risultano costantemente bassi come nel periodo pre-puberale.
(3) Forme particolari di alterazioni di origine ipotalamica sono anche quelle di donne che praticano sport a livello agonistico e specialmente corsa, danza classica e nuoto. I livelli circolanti di endorfine e ACTH aumentano proporzionalmente all’intensità degli allenamenti. L’incremento di endorfine spiega il cambiamento nella secrezione episodica delle gonadotropine. Anche l’uso prolungato di farmaci come l’aspirina o l’indometacina, capaci di interferire (inibizione) con la sintesi delle PG, può associarsi ad alterazioni mestruali, per gli stretti rapporti esistenti tra l’attivazione della sintesi delle PG ed il rilascio del GnRH.
(4) C’è poi l’amenorrea da PRL: in questo caso nelle donne in esame si riscontra un’alta concentrazione plasmatica di PRL. Molti farmaci possono provocare iperprolattinemia tra cui: sulpiride, metoclopramide, metildopa, reserpina, antiH2, spironolattone.
OMEOPATIA
PULSATILLA personalità dolce, accomodante, timida, insicura, dal pianto facile. E’ romantica ma sempre insoddisfatta. In alte diluizioni determina sempre un rafforzamento del carattere.Le sue principali caratteristiche sono amenorrea oppure oligomenorrea, come se ci fosse un’insufficienza ovarica o comunque un ipo-estrogenismo; tensione mammaria in fase premestruale; carattere così timido e indeciso che la fa sentire a disagio; spesso insufficienza venosa degli arti inferiori (cioè varici o tendenza ad esse). Si tratta di una donna dal metabolismo lento, che tende ad ingrassare e che ha avuto la pubertà in ritardo. Come rimedi satellite, analogamente a Sepia ci sono CALCAREA CARBONICA E KALIUM CARBONICUM. Quest’ultimo rappresenta l’evoluzione patologica di calcarea carbonica che può determinarsi per cause diverse: alimentazione errata, farmaci (cortisonici, estro-progestinici, antibiotici ecc), sedentarietà. Qualora si verifichi ulteriore aggravamento dopo kalium carb somministrare: THUYA se la sintomatologia evolve in senso psorico o sicotico; NATRIUM MUR se l’aggravamento si orienta verso il tubercolinismo (ad esempio la mestruazione assume i caratteri della dismenorrea).
SEPIA è anche una possibile evoluzione di Pulsatilla quando raggiunge l’età della menopausa. Oppure, più in generale, può essere il rimedio di un particolare tipo di donna che stoicamente esegue molti lavori faticosi, ma non si concede ricompense negli altri settori della vita, come se detestasse provare piacere, fugge ogni occasione di sesso e anche ogni apparenza che le conferisca un minimo fascino. Anzi: ha un atteggiamento competitivo e distruttivo verso l’altro sesso. E’ il farmaco della donna depressa con carattere difficile, soprattutto per i familiari che la circondano. E’ chiusa, triste, solitaria, poco loquace. Peggiora se si cerca di consolarla. Le alte diluizioni di sepia possono essere risolutive nelle depressioni peri- e post-menopausali. Le sue maggiori caratteristiche sono oligomenorrea (cioè flusso scarso) e depressione. Calcarea carbonica,graphytes, kalium carbonicum, helonias, possono essere considerati rimedi-satellite di sepia, secondo la costituzione. CALCAREA CARBONICA è particolarmente indicato per la paziente grassa con menarca precoce e SULFUR come suo complementare.
LACHESIS è una donna brillante, loquace, ma anche gelosa, autoritaria e irascibile. Ama la sessualità ma a volte si comporta in modo soffocante verso il partner. Le maggiori caratteristiche dei suoi disturbi sono perdita eccessiva di sangue e irritabilità
ACTEA RACEMOSA o cimicifuga è di prima scelta per tutti i dolori della muscolatura liscia e striata, con crampi. Come costituzione e come rimedi satellite, abbiamo quella di un soggetto magro con menarca precose e, al contrario di Pulsatilla, iperfollicolinico. Come satellite un rimedio fondamentale: il CALCAREA PHOSPHORICA.
LILIUM TIGRINUM è una donna molto sicura di sé, molto dedita a lavoro e carriera, molto efficiente, “quando si ferma si sente perduta” perciò è sempre impegnata in qualche attività .Cura sempre anche il suo fascino. E’ capricciosa e volubile, e quindi spesso passa dall’euforia alla tristezza. Le alte diluizioni riequilibrano proprio il tono dell’umore. Un rimedio satellite è Ignatia. Le maggiori caratteristiche della sua dismenorrea sono il dolore e l’irritabilità.
BOVISTA per l’insufficienza venosa con spiccatissima tendenza emorragica. E’ indicato quando le mestruazioni arrivano in anticipo e il flusso è abbondante, specie se precedute e accompagnate da diarrea. Particolarmente indicato per la sensazione di gonfiore, di pienezza, di distensione accompagnata a flatulenza, infiammazione di tutto l’apparato digerente (dalle gengive al colon) che coinvolge secondariamente l’apparato genitale.
CYPRIPEDIUM per tutti i problemi nervosi di ipereccitazione mentale o quelli in cui il SN sia stato indebolito da una patologia antecedente. Molto indicato nei quadri di epilessia e di ipereccitazione correlati allo squilibrio ormonale.
AQUILEGIA è una pianta affine alla pulsatilla. Indicata nella donna che dorme male con tendenza agli spasmi muscolari. Le mestruazioni sono scarse e dolorose.
HYDRASTIS farmaco antidegenerativo ad azione immunostimolante che si manifesta in particolare a livello delle mucose intestinali e genitali. Si ha leucorrea fetida ed escoriante e prurito vulvare. Ha inoltre anche la prerogativa generale antineoplastica e l’indicazione specifica nel cancro mammario. Con questo non si vuole qui dire “non curate il cancro mammario con i dovuti interventi e la chemioterapia” ma solo se c’è ad esempio un seno policistico si può utilizzare con successo. Oppure come terapia di sostegno affiancato alla chemioterapia.
KREOSOTUM molto simile a hydrastis: rimedio dell’infiammazione cronica e della tendenza neoplastica che si esprime con leucorrea fetida ed escoriante. In questo caso la situazione generale è peggiore con tendenza alla ulcerazione del collo uterino e della vagina.
GRAPHYTES. L’evoluzione verso graphytes è indicativa di mestruazione scarsa, pallida, iposideremia e dolore pelvico. Il dolore di graphytes è spesso localizzato all’ovaio sinistro. Sostituire graphytes con thuya se il dolore è molto intenso.
ARISTOLOCHIA è indicata quando il menarca è in ritardo o assente, dismenorrea con flusso molto scarso e irregolare, disturbi crampiformi prima e durante le mestruazioni, con sensazione di freddo e forte irrequietezza, senso di prolasso degli organi pelvici.
LILIUM COMPOSITUM Heel è prima scelta nelle meno-metrorragie.
STAPHYSAGRIA è indicata per i disturbi della pubertà i caratterizzati da variazioni di umore e aggressività.
NATRUM MUR soggetto che rimugina, deluso, frustrato; insicurezza affettiva cui è dovuto anche il rifiuto del sesso opposto.
SABINA mestruazioni anticipanti, prolungate; flusso abbondante; dolori dal sacro al pube e come colpi di coltello in vagina; peggiora col minimo movimento.
CAULOPHYLLUM flusso scarso, dolori intermittenti e spasmodici; donna freddolosa e nervosa; reumatismi delle piccole articolazioni.
SECALE CORNUTUM (detta semplicemente secale) = flusso abbondante, mestruazioni irregolari, sangue nerastro; dolori come da parto; peggiora al minimo movimento; particolarmente indicata in premenopausa.
IGNATIA umore variabile, alternante, depressione, pianto silenzioso aggravato dalla consolazione, lunghi sospiri e sbadigli. I dolori sono erratici, migliorati dal movimento e dalla distrazione; può esserci bolo isterico ed emicrania a chiodo.
Gelsemium= debole, sensibile, irritabile, pavida, trema facilmente, ha diarree emotive; la mestruazione è irritante, poco abbondante, molto dolorosa: dolori acuti che si irradiano al dorso e alle anche; si associa a raucedine mestruale e cefalea con sensazione di laccio serrato sopra la fronte.
Natrum muriaticum = magra, assetata (anche di affetto), spossata, triste, riservata, lacrimosa e taciturna, aggravata dalla consolazione, debole e maldestra, irritabile e collerica. Mestruazioni irregolari, abbondanti e spossanti o amenorrea puberale, sensazione di bearing down, peggiorato durante le mestruazioni.
MUREX PURPUREA è triste e astenica, rifiuta la conversazione quando si sente male o debole. Migliora se ha delle leucorree. Sensazione di prolasso degli organi del piccolo bacino con dolori costanti mentre cammina. Le mestruazioni sono anticipanti, dolorose, profuse, con scoraggiamento e depressione.
MOSCHUS ipereccitabilità nervosa con tendenza a esagerare tutto, a simulare tutto, a immaginare le cose più inverosimili. Alternanze isteriche di pianti e risate incontrollabili, tendenza a svenimenti plateali, a crisi di nervi istrionesche. Sensazione di pesantezza pelvica con considerevole eccitazione sessuale, che può darle la sensazione di svenimento al minimo contatto vaginale. Le mestruazioni sono anticipanti, abbondanti, con eccitazione sessuale e tendenza agli svenimenti.
PLATINA donna altera, dagli atteggiamenti teatrali, abbigliata in modo molto vistoso e a volte con cattivo gusto. E’ insoddisfatta, gelosa di chiunque sia “riuscito meglio” sia sul piano materiale che sentimentale. Mania di grandezza. Ipersensibilità delle regioni genitali, con eccitazione sessuale, desiderio eccessivo di coito o di masturbazione. Tuttavia, il coito è spesso impossibile per vaginismo da fenomeni locali legati all’ipersensibilità locale. Pesantezza o tensione pelvica, migliora dormendo sul dorso, a ventre scoperto e gambe divaricate (sepia incrocia le gambe). Insonnia per eccitazione psichica o sessuale; sogni lascivi, regole abbondanti, anticipanti, dolorose, di sangue denso con coaguli.
COLOCYNTHIS indicato per dolori violenti, parossistici, crampoidi, a inizio e fine bruschi; migliora piegandosi in due, con il calore, con la forte pressione.
DIOSCOREA VILLOSA coliche acute, violente, migliora stando eretta, peggiora piegandosi in due o seduta.
ZINCUM estrema agitazione e nervosismo accompagnati da dolori al dorso; alla comparsa del flusso tutto scompare, lasciando il posto ad una tosse spasmodica, spossante, mattutina.
LAC CANINUM utile nelle sindromi iper- o ipo-follicoliniche con la caratteristica alternanza tra dx e sx.
BARYTA CARBONICA aspetto mascolino, irsutismo, frequente riscontro di ovaio policistico e di mastopatia fibrocistica; epistassi premestruali, mestruazioni scarse o amenorrea dovute ad ipopituitarismo globale; temperamento linfatico, ipogenitale, ipotiroideo.
SENECIO è simile a pulsatilla; in più è caratterizzata da eliminazioni vicarianti (emorragiche o catarrali) e l’assenza di dispepsia.
CYCLAMEN dispepsia atonica, cefalee. I cicli sono lunghi, le regole accompagnate da cefalee frontali o emicranie precedute da turbe visive. Aggravamento psicologico premestruale con depressione e rimorsi.
PHOSPHORUS longilinea, astenica, ipersensibile fisicamente e psicologicamente; ansiosa. Peggiora con il freddo; cicli corti, regole lunghe, abbondanti, accompagnate da un peggioramento psichico.
CALCAREA PHOSPHORICA longilinea, affaticabile fisicamente e mentalmente, peggiora con il freddo umido; adolescente che presenta frequentemente cifosi, carie, anoressia, cefalea, irritabilità; cicli corti con regole abbondanti, accompagnate da lombalgia, algie sacro-iliache e al pube, seguite da leucorrea.
CALCAREA FLUORICA turbe del metabolismo fosfo-calcico; soggetto distiroideo, che presenta iperlassità legamentosa e del connettivo, scoliosi, rugosità e secchezza della cute; è un’adolescente preoccupata per il denaro cui tiene molto.
NATRUM MURIATICUM magrezza nella parte superiore del corpo, acne del viso, freddolosità con intolleranza al calore; cicli corti con mestruazioni abbondanti; si può avere amenorrea secondaria a delusioni vere o presunte.
KALIUM BICHROMICUM anemia, astenia, ipersensibilità, la paziente è freddolosa, con una debolezza dorso-lombare, edemi localizzati, cicli lunghi o corti, preceduti da dolori addominali, stipsi, dispepsia e sangue irritante.
IODUM agitazione, eretismo cardiovascolare; peggiora con il calore, migliora all’aria aperta e mangiando; acne e pitiriasi.
KALIUM IODATUM simile a iodum, è il rimedio dell’acne rosacea e, assieme a mercurius corrosivus, il rimedio delle vaginiti da Trichomonas.
BROMUM ipertrofia tiroidea, distrofia sclerocistica dell’ovaio, acne papulo-pustolosa, cicli corti, regole profuse, dismenorrea membranosa, accompagnata da emicrania sx; peggiora dalle 15 alle 16.
KALIUM BROMATUM oltre ai disturbi mestruali presenta acne rosacea e pustolosa, dura e violacea, al petto, spalle e dorso.
THUYA sicotica; peggiora notevolmente con l’uso della pillola; neoformazioni cutanee, leucorrea, sudori, pletora, indurimento ghiandolare; obesità puberale e amenorrea per reale disfunzione ipofisi-surrenalica e disturbi del turn-over idrico; una volta instauratasi la mestruazione soffrirà di dismenorrea.
Approfondimento
Alterazioni della quantità del flusso
Quando i disturbi si manifestano in età fertile oppure in fase perimenopausale, tutti gli sforzi devono essere rivolti ad escludere eventuali patologie organiche dell’utero.
Quando, invece, un episodio di prolungato ed eccessivo sanguinamento si associa ad una condizione di anovulazione, siamo di fronte ad una cronica stimolazione dell’endometrio ad opera di livelli di estrogeni fluttuanti e talora eccessivamente elevati, la cui azione non viene contrastata dalla presenza di adeguate quantità di progestinici. Questo evento si verifica, con particolare frequenza, nel periodo della pre-menopausa.
Metrorragie disfunzionali
con questo termine si indica una perdita ematica uterina anomala, conseguente ad uno squilibrio dell’assetto ormonale che regola la successione delle fasi del ciclo. L’endometrio è un indice fedele della funzionalità ovarica che può essere alterata per i motivi che verranno successivamente analizzati.
(1) Sindrome iperfollicolinica.
Una delle cause più frequenti di metrorragia disfunzionale è rappresentata dal ciclo anovulatorio. Se al termine del processo di maturazione del follicolo non compare il picco dell’LH, l’ovulazione non avviene. Il follicolo che non si è rotto può regredire subito o permanere per alcuni giorni (follicolo persistente). La durata di un ciclo anovulatorio, conseguentemente, varia in relazione al tempo che intercorre prima che il follicolo regredisca. Dopo un ciclo anovulatorio si verifica un’emorragia da caduta per arresto della secrezione estrogenica, seppure in assenza di progesterone. L’intervallo tra un’emorragia da caduta e la successiva può essere più breve o più lungo di un normale ciclo. A causa degli alti livelli estrogenici che possono essere raggiunti durante un ciclo anovulatorio, l’endometrio può diventare iperplasico (cioè più grande del normale) e l’emorragia, conseguentemente, può protrarsi. Ciò può accadere anche senza che si verifichi una caduta dei livelli estrogenici, qualora questi non siano più sufficienti a sostenere l’eccessivo sviluppo raggiunto dal tessuto endometriale. I periodi in cui si verificano più spesso cicli anovulatori e quindi metrorragie disfunzionali, sono l’adolescenza e la premenopausa. Infatti anche in premenopausa si ha
una “ tempesta ormonale” di estrogeni, che a differenza dell’età giovanile, non viene contrastata dalla presenza di adeguate quantità di progesterone a causa del ripetersi di una condizione di anovulatorietà dovuta al progressivo esaurimento ovarico. In tutte le età l’anovulazione può provocare o favorire la comparsa di una metrorragia disfunzionale. Anche alcune condizioni di patologia cistica ovarica neoplastica, che si accompagnano ad una alterazione della normale attività ormonale, possono essere causa di metrorragie disfunzionali. Nel caso della cisti follicolare semplice può essere presente un’esaltata attività delle cellule della granulosa e della teca con eccessiva produzione di estrogeni e conseguente sviluppo di iperplasia endometriale, a sua volta responsabile della comparsa di irregolari sanguinamenti uterini (sindrome iperfollicolinica). In questo caso i sintomi sono: aumento di peso, disturbi neurovegetativi, irritabilità, emicrania, dispepsia, meno-metrorragia; tutti questi sintomi si aggravano man mano che ci si avvicina alla mestruazione e finiscono con la sua comparsa.
(2) Sindrome iperluteinica.
Nella cisti del corpo luteo si verifica una persistente produzione di progesterone con conseguente ritardo della mestruazione e prolungata perdita ematica uterina. I sintomi sono: mestruazioni dolorose accompagnate da perdite membranose, per ipertrofia della membrana deciduale; crampi nella zona del basso addome.
Altre situazioni sono:
(1) La cisti della teca luteinica, che è caratterizzata da una eccessiva stimolazione delle cellule della teca interna e da un aumento dei livelli estrogenici. In età fertile le metrorragie disfunzionali si possono verificare anche nella sindrome dell’ovaio policistico. Questa sindrome, ancora non chiaramente definita nella sua patogenesi, è caratterizzata da aumento volumetrico dell’ovaio con aumento dello stroma ovarico, iperplasia delle cellule tecali e fibrosi capsulare. Nell’ovaio si produce un aumento del numero dei follicoli in differenti stadi di sviluppo e di atresia. Gli aspetti endocrini più frequenti di questa sindrome sono un aumento dei livelli di LH e degli androgeni, soprattutto androstenedione e testosterone, e del rapporto LH/FSH. Clinicamente si manifesta con alterazioni del ciclo, irsutismo di vario grado e, a volte, obesità. Le alterazioni più frequenti del ciclo sono l’oligomenorrea e l’amenorrea. A volte, l’anovulatorietà in assenza di progesterone ed i livelli normali o elevati di estrogeni possono causare metrorragia.(2) Un’altra situazione associata ad alterazioni del ciclo mestruale con comparsa di perdite ematiche uterine e prematura regressione del corpo luteo è caratterizzata da una inadeguata fase secretiva endometriale. Infatti, perché lo sfaldamento mestruale avvenga regolarmente, è necessario che il progesterone abbia agito sull’endometrio per almeno 10 giorni. Normalmente il corpo luteo secerne progesterone per 14 giorni, dopo di che regredisce. Le maggiori concentrazioni di progesterone circolante vengono raggiunte a metà della fase luteinica, 6-8 giorni dopo l’ovulazione. Tra le cause di insufficienza luteale si distinguono: (a) fase luteale breve= si verifica quando il corpo luteo regredisce più velocemente e l’equilibrio ormonale si sposta a favore degli estrogeni; (b) fase luteale inadeguata= il corpo luteo produce progesterone per 14giorni, ma in quantità inadeguata per la completa trasformazione secretiva dell’endometrio. Nella metrorragia disfunzionale l’endometrio presenta, sotto il continuo stimolo estrogenico, un aspetto proliferativo, con caratteristiche variabili dall’iperplasia semplice all’iperplasia adenomatosa.
OBESITA’
Le donne obese presentano un alto rischio di malformazioni o morte del feto nella fase finale della gravidanza.
NOTA DI RINGRAZIAMENTO
L’immagine qui inserita è un’opera di Giovanni Ambrosioni, artista poliedrico che potete visitare su Flickr.
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Informazioni personali

- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com