La spiegazione del secondo termine la trovate più sotto nel brano sulle piaghe.
sabato 14 dicembre 2013
LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
La spiegazione del secondo termine la trovate più sotto nel brano sulle piaghe.
L’escara è una crosta di colore rosso scurissimo o nerastra o con altre sfumature cromatiche, che si presenta quando viene abrasa una porzione non lineare di pelle. Nella stragrande maggioranza dei casi di forma sulle piaghe oppure sulle lesioni cutanee di un soggetto anziano, o diabetico o comunque con problemi nei processi di cicatrizzazione.
In alcuni casi si forma pure in seguito ad ustioni di una certa importanza come quelle di terzo grado.
Quindi se sul vostro referto da pronto soccorso trovate questo termine, esso va tenuto nella giusta considerazione.
Questa crosta è maggiormente preoccupante se il soggetto non avverte nessun dolore in quanto ciò indica che sono andate distrutte le terminazioni nervose sensitive. Spesso accade che l’anziano sottovaluta il problema proprio perchè non avverte dolore.
In seguito ad ustioni l’escara può essere anche di colore pallido o grigiastro.
Queste croste non guariscono spontaneamente per cui va praticata una accurata igiene della ferita: una pratica in genere riservata al medico è il curettage cioè l’asportazione della crosta con una lametta sterile. Quindi viene poi medicata la “carne viva” sottostante e mantenuta con un certo grado di umidità per mezzo delle appostite garze da medicazione “avanzata” per far si che il tessuto pian piano si rigeneri.
OMEOPATIA PER LE USTIONI : Applicazione topica e somministrazione orale di ARNICA COMPOSITUM HEEL. E’ possibile fare riassorbire l’edema cutaneo (fase di escrezione) con APIS HOMACCORD gocce, mentre si possono drenare le tossine dalla matrice interstiziale con LYMPHOMIOSOT. Il processo di guarigione può essere favorito con ARNICA HEEL S pomata e CALENDULA HEEL N pomata, mentre le cicatrici e i cheloidi possono migliorare con l’uso di GRAPHITES HOMACCORD e THUYA COMP fiale.
PIAGHE
1° Stadio Si ha una lesione con danni del microcircolo sottocutaneo. I vasi del sottocute sono schiacciati e la cute non viene nutrita. Si osserva un’area arrossata o bluastra ma che ancora non è dolente.
2° Stadio ferita superficiale che ha intaccato solo la cute. Può presentarsi come flittena (= piccola bolla cutanea in sede sub-epidermica contenente liquido sieroso che può diventare torbido) e secernere siero giallo o nero, segno di un tessuto in deterioramento.
3° stadio Ulcera profonda che ha raggiunto il sottocute, si presenta a volte con bordi callosi, può essere coperta da un’escara
4° Stadio Ulcera “cavitaria”; l’ulcera ha raggiunto il muscolo: è a rischio di osteomielite (= infiammazione ossea) e setticemia.
L’essiccamento della ferita porta a morte i neutrofili, quindi la carica batterica potrebbe crescere. Un paziente cronico in ambiente umido guarisce in 15 giorni mentre in ambiente secco in un mese. L’ambiente umido influenza il rimodellamento del derma. Se l’ambiente è troppo umido non va bene perché può influenzare negativamente il rimodellamento del derma. Non è raccomandabile pulire una lesione con antisettici topici come iodio-povidone (Betadine), iodofiri, soluzioni di ipoclorito (Amuchina), H2O2 o acido acetico.
Si pensa che il dolore possa essere un fattore importante nella guarigione. Sembra che esso possa avere un ruolo nella guarigione mediando la vasocostrizione ed aumentando la perfusione tissutale (cioè l’irrorazione sanguigna del tessuto).
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Informazioni personali

- Marina Salomone
- Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
Sono due parole che non conoscevo, certo il linguaggio medico è veramente difficile...Non sapevo i termini, però credo di aver visto l'escara. Non sono sicurissima che siano quelle, ma mia mamma spesso ha delle brutte abrasioni (basta un niente per procurarsele) di colore molto scuro. Per favorire la cicatrizzazione, lunghissima, le vengono a volte applicati dei "cerotti spessi", che fanno rigenerare i tessuti senza formare la crosta. Le piaghe per fortuna non le ho mai viste...ciao, Marina!
RispondiEliminaP.s. Mi sono copiata il test per la memoria (sempre più scarsa la mia purtroppo) e appena posso lo faccio. Grazie!