CAPELLI
I capelli hanno una vita media di 3-4 anni nell’uomo e 6-7 anni nella donna. Nella vita di un capello si distinguono 3 fasi:
Anagen= crescita attiva;
catagen= la crescita si arresta;
telogen = espulsione del capello morto che viene sostituito da un nuovo capello in fase anagen.
La fase telogen avviene di solito in primavera e in autunno. Normalmente l’80-90% dei capelli è in fase anagen, mentre il restante in telogen. Nel corso della vita un follicolo produce circa 20 capelli.
Un’eccessiva perdita di capelli può essere causata anche da carenze nutrizionali. Nell’anemia ferropriva, ad esempio, la crescita del capello si ferma ed infine il capello cade.
I fumatori “bruciano” grandi quantità di vitC, che è indispensabile per la normale crescita del capello.
Stress: la fisiologica risposta organica alle varie forme di stress è sostenuta dalle ghiandole surrenali che liberano massicce quantità di adrenalina (A). L’esagerata spinta metabolica (l’A agisce di concerto con il cortisolo) porta ad un eccessivo consumo di substrati che vengono sottratti alle componenti organiche meno nobili e quindi anche al capello. Inoltre l’A provoca una vasocostrizione periferica che, a lungo andare risulta dannosa per le strutture del bulbo che vengono private di sostanze nutrienti e di O2.
Ancora una volta vediamo che lo stress non è un’astrazione: gli effetti sono tangibili e materiali.
GUARDANDO L’ANATOMIA DEL CAPELLO, ECCO ALCUNE CONSIDERAZIONI
La cuticola è formata da lamelle cheratinizzate strettamente embricate, col bordo libero rivolto verso la punta del capello.
Normalmente tali lamelle sono appiattite e disposte in modo settato le une sulle altre. La cuticola è responsabile della lucentezza.
Quando, a causa di trattamenti errati, queste lamelle si aprono i capelli assumono un aspetto spento e opaco.
Le persone bionde devono avere una particolare cura della loro chioma perché esse sono suscettibili all’azione delle radiazioni UV. Pare che le feomelanine non siano in grado di offrire una adeguata protezione nei confronti dei danni indotti dai radicali liberi.
Seborrea il sebo rappresenta un importante veicolo per gli odori che sono coinvolti nell’attrazione sessuale: i feromoni che sono secreti sia dalle ghiandole sudoripare che dalle sebacee. Inoltre, il sebo svolge localmente una funzione micostatica e batteriostatica. Altra funzione è quella di proteggere l’epidermide dall’azione di prodotti troppo aggressivi e di proteggere anche il fusto del capello , e specie la cuticola, dal danno dovuto alle quotidiane azioni di sfregamento e spazzolamento. La secrezione delle ghiandole sebacee viene detta olocrina, in quanto esse espellono non solo il prodotto della secrezione, ma le cellule intere.
Un soggetto che ha i capelli grassi, sbaglia quando usa shampoo e detergenti aggressivi, come sbaglia a lavare i capelli troppo spesso.
Con questo sistema non fa altro che generare un circolo vizioso secondo il quale il capello si trova “sguarnito”, privo di protezione; quindi i follicoli sebacei producono ancora più grasso per proteggerlo. Per l’igiene dei capelli grassi sono invece indicati gli shampoo oleosi. In alternativa basta aggiungere un cucchiaio di olio di mandorle o mezzo di olio di ricino... ma va bene anche qualsiasi olio da cucina (di semi o di oliva) allo shampoo e poi risciacquare. In questo modo viene preservato l’equilibrio idro-lipidico della cuticola e il capello non si secca nè sfiocca. Lo shampo andrebbe fatto al massimo due volte a settimana nel soggetto con capelli normali, ma io consiglio 1 volta a settimana nel soggetto con capelli fragili, principio di alopecia androgenetica, capelli grassi e/o capelli con forfora. Negli altri giorni può lavarli benissimo solo con acqua.
La secrezione sebacea è soto il diretto controllo degli androgeni. Nell’uomo l’androgeno più attivo sulle ghiandole sebacee è il testosterone, mentre nella donna è il delta-4-androstenedione (DHEA) prodotto dalle surrenali e dalle ovaie. Una eccessiva produzione di sebo, detta anche seborrea, si evidenzia in determinate aree del capo(fronte, tempie, vertice) che corrispondono a quelle dell’alopecia androgenetica. Quindi le ghiandole sebacee di queste aree sono dotate di una differente sensibilità agli androgeni.
NB: ogni giorno muoiono normalmente 35-40 capelli, che sono immediatamente rimpiazzati da nuovi elementi; il ricambio totale della chioma avviene entro 2-6 mesi.
Questo è un dato che potete sfruttare per valutare la vostra perdita di capelli. Se quelli che restano sul pettine sono entro questo numero si tratta di una perdita fisiologica che viene rimpiazzata dai capelli nuovi. Se è di molto superiore, potete cominciare ad intervenire con i vari metodi per prevenire l’alopecia, nei limiti del possibile.
Un rimedio miracoloso ancora non è stato scoperto: molti di quelli olistici aiutano: ma non sempre e non tutti. Certo vale la pena di provare.
ALOPECIA
Si distinguono diversi tipi di alopecia:
ALOPECIA ANDROGENETICA è un processo di invecchiamento distrettuale. Si ha l’eccessiva trasformazione di testosterone in 5-α−deidrotestosterone (DHT) per opera della 5-α−reduttasi oppure l’eccessiva reattività dei tessuti al DHT stesso. Questo produce generalmente un aumento abnorme della secrezione sebacea (alopecia androgenetica seborroica) e diminuzione della fase anagen con riduzione della vita del capello.
Possiamo poi aggiungere le seguenti concause:
uso di shampoo fortemente detergenti, inquinamento atmosferico, eccessiva esposizione al sole (photoaging) stress.
L’iperseborrea può aggravare la situazione ma non ne è la causa.
L’alopecia si manifesta con un precoce allargamento dei due golfi laterali della fronte e rarefazione del vertice (stadio 1 e 2) poi, (stadio 3 e 4) le lacune frontali e del vertice si avvicinano fino a quasi incontrarsi, e, infine, (stadio 5) si ha una totale calvizie (ippocratica) con capelli che formano una corona ai lati e alla parte posteriore del capo.
Nella donna l’alopecia è sostenuta da una condizione di iperandrogenismo periferico, cioè di alterata reattività cutanea a un tasso circolante di androgeni compreso nel range di normalità. Gli androgeni nella donna sono prodotti a livello dell’ovaio, della ghiandola surrenale e di alcuni tessuti periferici tra i quali la cute. Infatti, la cute possiede enzimi (in particolare gli enzimi 5-alfa-reduttasi) in grado di convertire androgeni deboli, quali il deidroepiandrosterone e l’androstenedione, in androgeni più potenti quali l testosterone e il diidrotestosterone.
ALOPECIE IATROGENE possono comparire in seguito all’assunzione di: anabolizzanti, antidepressivi, anticoagulanti, chemioterapici e molti altri farmaci.
ALOPECIA AREATA ha un esordio improvviso e un decorso quanto mai vario: nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente in alcuni mesi, ma le recidive sono frequenti e si possono osservare anche dopo anni. In qualche caso progredisce fino alla perdita di tutti i capelli (alopecia totale) e/o di tutti i peli del corpo (alopecia universale). Costituisce una patologia di frequente riscontro nella cui patogenesi possono intervenire molti fattori. Tra questi si ritiene esercitino un ruolo importante distonie del sistema neurovegetativo e turbe endocrine o vascolari. Molti dati depongono a favore della patogenesi autoimmune quali il LES, l’artrite reumatoide, la sclerodermia, la colite ulcerosa, l’anemia perniciosa, la tiroidite di Hashimoto. Altro fattore di grande importanza è lo stress psicofisico. E’ stato osservato che compare spesso subito dopo un evento fortemente traumatico. Lo stress è capace di indurre una depressione immunitaria sufficiente a permettere l’insorgenza di infezioni e neoplasie. Inoltre non va esclusa l’azione diretta dello stress attraverso la vasocostrizione.
EFFLUVIUM TELOGEN Il ciclo cronobiologico dei capelli è asincrono, cioè ogni capello segue il suo ciclo anagen-catagen-telogen indipendentemente dagli altri. In seguito a determinati fattori scatenanti (febbre elevata, parto, malattie croniche gravi, interventi chirurgici, stress psichici severi, assunzione di eparina, cumarolo, dicumarolo, indometacina, carbonato di litio, nitrofurantoina, vitamina A, estroprogestinici a elevata dose di progestinico) una elevata quantità di capelli si trova simultaneamente in fase telogen (avendo perso il proprio ciclo individuale, è come se ripartissero tutti insieme dalla fase telogen). A volte si verifica in donne che interrompono l’estroprogestinico dopo un lungo periodo. La brusca interruzione determina alti livelli ematici di estrogeni che sovvertono l’asimmetria del ciclo dei capelli. Il problema in genere è reversibile entro 3 mesi. Se permane dopo 3 mesi si può prendere in considerazione una strategia terapeutica. Anche i disturbi tiroidei possono causare un telogen effluvium
E’ possibile prolungare considerevolmente il ciclo vitale del capello.
Fitoterapia
Per prima cosa occorre escludere altre patologie sistemiche che possono essere causa della perdita dei capelli, o comunque curarle. In ogni caso, ove esistano bisogna agire tenendone conto e cioè non usare rimedi che siano controindicati con la causa a monte di questo sintomo o che siano incompatibili con quelli che il soggetto già assume per la malattia principale.
SALVIA pura o diluita in poca acqua,150 gtt, rivitalizza energicamente i tessuti delle aree depilate.
l’azione della salvia può essere potenziata da TROPAELUN MAJUS TM da applicare come la salvia, a giorni alterni con la salvia.
Se l’alopecia dipende da un’intensa seborrea sel cuoio capelluto ULMUS CAMPESTRIS MG dotato di una vivace attività drenante della cute e capace di regolare e normalizzare l’attività secretiva delle ghiandole sebacee; assumere 50 gtt di ulmus 15minuti prima di cena per 3-4 settimane.
AVENA Si utilizza l’estratto di avena per le sue proprieà emollienti, lenitive e protettrici della guaina del capello; utile per i capelli fragili.
BOSSO Ha effetti tonici e antisettici sul cuoio capelluto seborroico. Si utilizza in decotto (50g/L, bollire 20’ ) oppure in lozione alcolica (foglie di bosso 60g, rosmarino 60 g, alcool a 60° macerare 15h)
CAPPUCCINA (tropaeolum maximum) E’ stimolante e tonico (rubefacente), antiforfora, antisettico, antiseborroico. Secondo Leclerc è molto efficace per prevenire la caduta del capello e per stimolare il bulbo.
Ecco un’ottima formula:
cappuccina foglie fiori e semi 100g,
ortica foglie 100g,
bosso foglie 100g
alcool a 90°
OE di geranio (qualche goccia)
macerare per 15giorni e fare frizioni quotidiane.
CHINA ROSSA è stimolante e rivitalizzante per i capelli scuri, da usare nell’acqua di risciacquo associata alla salvia (decotto della corteccia secca).
PEPERONCINO (Capsicum annuum) ha proprietà toniche e rubefacenti. Si utilizza in tintura, in soluzione al 10%, in preparazioni rubefacenti (quelle che provocano un “benefico rossore” !!! in realtà riattivano la circolazione sulla zona di applicazione.
SERENOA REPENS viene usato l’estratto secco alcolico dei frutti titolato e standardizzato al 30% di ac grassi e steroli, il cosiddetto estratto liposterolico al 30%. Per ottenere un effetto benefico sono sufficienti dosaggi circa 5 volte inferiori a quelli usati nell’ipertrofia prostatica.
Personalmente NON CONSIGLIO MAI QUESTA PIANTA PER I SUOI EFFETTI DEL TUTTO ANALOGHI AI PREPARATI MEDICINALI della stessa categoria.
Inconvenienti= nell’uomo può nascondere una patologia della prostata: è quindi necessario fare un esame del sangue, il PSA e una ecografia prostatica prima di iniziare la cura; nel 3-5% dei casi può dare episodi di impotenza (reversibili alla sospensione) o di riduzione della quantità di liquido spermatico (idem); per le donne in età fertile il problema è il rischio di malformazioni dei genitali maschili del feto concepito durante la terapia; in genere è controindicato per le donne in età fertile o indicato se parallelamente a terapia contraccettiva.
MIGLIO contiene i nutrienti essenziali per proteggere gli annessi cutanei: aminoacidi solforati , in particolare cistina e metionina), minerali Zn e P, vitamina B6. Lo si usa come estratto secco 100-200 mg 4 volte al dì.
Nell’uomo consigliamo l’uso di GINSENG standardizzato al 12% di ginsenosidi 100 mg al mattino e 100 mg a pranzo, per combattere lo stress psicofisico.
CUCURBITA PEPO, FITOSTEROLI DELLA SOIA (uso finasteride-like), SOST RUBEFACENTI. Tenere sempre presenti i diversi gradi di iperandrogenismo nella donna.
ACTEA RACEMOSA radici e ANGELICA SINENSIS in queste 2 piante sono presenti fitoestrogeni capaci di ristabilire l’equilibrio ormonale femminile; 100-200mg 2-3 volte al dì.
Estratto di ELEUTEROCOCCO come antistress 100-200 mg a colazione e a pranzo.
Quando è contemporanea la menopausa SALVIA TM in applicazioni locali biquotidiane, pura o diluita 1:10 in un eccipiente alcolico , e per uso interno 150 gtt/die.
Nell’uomo, per ritardare la caduta consiglieremo applicazioni locali di SALVIA alternata con NASTURTIUM (=crescione d’acqua) che ha azione rubefacente e con TROPAEOLUM MAJUS (= cappuccina). Per uomo e Per donna HUMULUS LUPULUS 100 gtt/die: oltre che sedativo nervino, ha un’azione follicolina-simile che si aggiunge a quella di salvia.
La BARDANA stimola la diuresi e migliora il metabolismo epatico, favorendo l’eliminazione di scorie e tossine; in questo modo aiuta a combattere la seborrea e le premature stempiature ad essa collegate: è consigliata una tazza di decotto mattina e sera per un mese.
Ecco ora una cura in 3 fasi che consiglio come prima scelta:
1=prime stempiature
frizionare il cuoio capelluto ogni giorno per 3 settimane con decotto di radice di timo, menta e rosmarino; la lozione si prepara lasciando macerare in 1L di acqua bollente 50g di ciascuna pianta;
2= caduta
antico rimedio dei nativi americani: dopo aver filtrato 20g di foglie di betulla, lasciare in infusione per 15 minuti in 1L di acqua bollente; bere l’infuso ogni volta che si ha sete durante tutta la giornata; i miglioramenti avvengono entro 3 settimane.
3=Calvizie
10 parti di OE di ginepro, 7 di lavanda e 7 di rosmarino, diluite in olio vegetale al 3%. Con questa lozione massaggiare il cuoio capelluto a lungo e lasciare agire almeno 1h; ripetere il trattamento per 3 settimane.
ORTICA si usa la pianta intera; la pianta fresca trova impiego come tonificante e stimolante del cuoio capelluto, contro la seborrea e la caduta dei capelli, mentre le preparazioni ottenute dalla droga secca sfruttano il contenuto proteico e manifestano un’attività rinforzante piuttosto che tonico-stimolante; da notare che l’essiccamento e la bollitura le fanno perdere ogni azione urticante.
EQUISETO la presenza di silicati è stata quantificata fino al 5-10% della massa secca; la droga contiene anche steroli, ac ascorbico e acidi fenolici; il silicio conferisce alla pianta proprietà rimineralizzanti e l’intervento nel processo di calcificazione delle ossa (il silicio ha un ruolo primario nel facilitare il deposito di calcio nelle ossa); l’equiseto ha anche azione diuretica. Attenzione, se un soggetto vuole raccoglierlo da sé, a non confonderlo con l’equisetum palustre, che è tossico per la presenza di alcaloidi; per precauzione è sconsigliato in gravidanza e allattamento.
ERBA MEDICA contiene notevoli quantità di proteine, minerali e vitamine; tra i minerali fosforo, zolfo, Ca,Mg,Fe,Si e K; ha un alto contenuto in vitamina A, piridossina, vitE e K; contiene poi fibre solubili, insolubili, saponine, fitoestrogeni, cumarine, beta-carotene e clorofilla. VIene usata come ricostituente e nelle anemie; favorisce la digestione e l’eliminazione del colesterolo; ha attività rinforzante su unghie e capelli. Si sconsiglia in concomitanza con una terapia ormonale e con anticoagulanti, oltre che in gravidanza e allattamento
Alimentazione-integratori
Sono ormai dimostrate le azioni di alcune vitamine e aminoacidi nel promuovere il trofismo dei capelli e dei peli: in particolare sembra ormai chiarito il ruolo delle vitamine del gruppo B e in particolare della B6 e della B5 e di alcuni minerali come Fe, Zn e Cu nel diminuire l’effluvium. Un’altra vitamina è la PP, o niacinamide, che favorisce, se applicata a livello topico e somministrata per via sistemica, un efficace effetto vasodilatatorio che aumenta l’afflusso di O2 e di nutrienti al capello e più in generale al follicolo pilo-sebaceo.
E’ riconosciuto il ruolo chiave che alcuni lipidi svolgono in seno ai fenomeni biochimici e fisiologici del capello: in particolare alcuni trigliceridi , cere, fosfolipidi e derivati esterei del colesterolo sono coinvolti nei processi di cheratinizzazione del pelo e del capello: una loro insufficiente presenza quindi nell’intorno del follicolo pilo-sebaceo indotta da scarso apporto con la dieta o da alterazioni biochimiche della sintesi endogena dei lipidi indotta, ad esempio, dall’uso protratto di farmaci ipolipemizzanti (statine, fibrati) può indurre alterazioni della formazione del fusto e di riflesso alterazioni dell’integrità strutturale e della resistenza meccanica del pelo e del capello. Infine gli aminoacidi che costituiscono le cheratine; i più rappresentati sono quelli solforati come la l-cistina , la l-cisteina , la metionina. Ma anche serina, ac glutammico, treonina e arginina .
BIOTINA 100-1000 mcg 2-3 volte al dì; Cu 1-2 mg 2-3 volte al dì contrastano l’imbiancamento precoce dei capelli;
Zn 20-50 mg 2-3 volte al dì e Ca-pantotenato 10-50 mg 2-3 volte al dì facilitano la ricrescita del capello ed evitano la formazione di forfora. E’ preferibile impiegare i minerali sotto forma di orotati e gluconati, ad esclusione del Selenio usato come lievito arricchito in Se o come Sodio selenito.
VIT C ed E permettono una buona irrorazione del cuoio capelluto preparando un terreno fertile per una buona ricrescita; VIT C 100-200 mg 2-3 volte al dì non sintetica e vitE -acetato polvere al 50% 20 -100 mg 2-3 volte al dì.
TAURINA 50mg 2-3 volte al dì, di cui la donna necessita in quantità maggiore rispetto all’uomo.
FERRO E AC FOLICO particolarmente carenti nelle donne, aiutano a mantenere capelli e unghie forti e resistenti. Tale effetto è potenziato da Zn e Ca.
VITAMINA B6 5-50 mg 2-3 volte al dì, soprattutto se la donna assume contraccettivi orali; VIT B12 previene gli stati di debilitazione legati all’anemia.
SUCCO DI CRESCIONE E ORTICA alternati a EQUISETO che hanno azione rimineralizzante
Consumare cibi ricchi di cistina quali yogurt, uova, anatra,latte e derivati, carne; consumare cibi ricchi di zinco quali ostriche, pesce, fegato, mandorle e noci, fegato, cereali integrali, leguminose e semi ; evitare gli alcolici: aumentano le perdite di zinco per via urinaria.La vitB6 è contenuta in cereali integrali, leguminose, noci, nocciole, germe di grano, lievito di birra, tonno, avocado, banane .
Omeopatia
GRAPHITES , SILICEA ,
SEBALO-LOAKER composto da :acidum phosph D3 per disturbi con tendenza ad esaurimento e debolezza nervosa, arsenicum album D4 dopo gravi malattie infettive.
THALLIUM ACETICUM D6 rimedio base per disturbi neuroendocrini.
Come sali di Shussler: Na Chloratum D6 alternato a Silicea D12 1 cpr 4 olte al dì per periodi prolungati. K-phosph D12 per l’alopecia areata, alternato a Fe-phosph D12 a cpr di ogni uno per 3 volte al dì
Per la fragilità di unghie e capelli è indicata SILICEA 5 CH 5 granuli per 3 volte al dì, ovviamente meglio se corrisponde alle caratteristiche di costituzione del soggetto.
SELENIUM 9CH 5 granuli 1 volta al dì è invece il rimedio per la seborrea del cuoio capelluto con secondaria caduta dei capelli; traggono più vantaggio i soggetti affaticati, con risorse fisiche e mentali vicine all’esaurimento, in cui ci sono anche disturbi di memoria.
Quando la caduta dei capelli è causata da stress: IGNATIA e altri due importanti rimedi: KALI PHOSPHORICUM E PHOSPHORICUM ACIDUM il primo alla 9 , in caso di affaticamento intellettuale , in conseguenza di sforzi intellettivi per studi impegnativi e prolungati; il secondo alla 5, in caso di preoccupazioni in pazienti indeboliti dopo affaticamento eccessivo o postumi di malattia infettiva, in cui è accresciuta la sensibilità a tutti gli stimoli sensoriali.
Una branca dell’omeopatia è poi la litoterapia, la cui azione è di dechelare i vari minerali che rimangono imprigionati nell’organismo e che per questo sono inattivi: infatti alcune molecole li sequestrano, impedendo loro di entrare nelle cellule e partecipare ai processi metabolici. I preparati litoterapici sono soluzioni di oligoelementi ottenute triturando l’intero minerale e non il semplice elemento; questo la distingue dall’oligoterapia comune, largamente più usata. Per capelli e unghie vengono prescritti HEMATITE 8DH,SILICA MARINA, ARGILLA. Hematite 1 fl al dì per os prima di colazione, è indicata per fragilità di capelli e unghie in presenza di anemia, astenia intellettiva e fisica con deficit della memoria e dell’attenzione.
Silica è la sabbia del mare; 1 fl al dì per 3 mesi ha azione rimineralizznte e rivitalizzante in soggetti longilinei, astenici, freddolosi ed emotivi.
Argilla si usa in due modi: o come acqua di argilla o come acqua argillosa; Acqua di argilla= 1 cucchiaino da caffè di argilla in 1 bicchiere d’acqua; si mescola e si lascia riposare per 8h, bevendo poi solo il sopranatante al mattino a digiuno o alla sera prima di dormire; questa modalità di assunzione è da preferire nella prima settimana di trattamento o quando si desideri un più spiccato effetto disintossicante epatobiliare.
Acqua argillosa= la preparazione è la stessa, solo che la sospensione va bevuta immediatamente dopo aver mescolato, senza lasciare sedimentare. Questa modalità è preferibile dopo la prima settimana e se concomitano affezioni gastrointestinali; poiché l’uso di questa forma può favorire o accentuare la stipsi, in questi casi è da preferire l’acqua di argilla.
Antica farmacia
Ed ecco una “chicca” estratta da un testo di Galeno intitolato “la composizione dei medicamenti secondo i luoghi”.
In questo volume c’è un capitolo dedicato ai capelli e al problema della loro caduta.
Qui possiamo notare una grande similitudine a tutte le medicine orientali nel modo di intendere il problema della calvizie. Infatti questo brano concorda con la descrizione fatta da Kushi nel suo manuale di macrobiotica e semeiotica , sulla quale descrizione ho riportato le assonanze tra organi deboli e zone di calvizie nella figura ad inizio di questo capitolo.
In questo capitolo della sua opera, Galeno prende in esame le varie cause che possono generare l’affezione, tutte secondo la visione umorale ippocratica; tra le altre si prevede un eccessivo “disseccamento” della cute oppure, al contrario, una corruzione-putrefazione dell’umidità che inibisce i tessuti vitali. La terapia interna è quindi in relazione all’umore che genera l’eccessiva disseccazione o la putrescenza dell’umidità. Nel 1° caso si prevede l’impiego di “purganti” della bile gialla perversa o in eccesso o mal dislocata o purganti della bile nera se insieme all’essiccazione vi è freddezza. Nel 2° caso si suggeriscono “purganti” della flemma (= umidità fredda) o del calore umido. ((( in sintesi ci sono secco caldo= bile gialla; secco freddo= bile nera; umido freddo = flemma; umido caldo=sangue ( in realtà indica umido-caldo-putrescente, non parla mai di sangue)))).
La Hiera era un farmaco a base di aloe, agarico e droghe fortemente aromatiche, come cannella e zafferano, che serviva ad espellere la bile gialla; l’elleboro nero serviva ad espellere la bile nera; la Scammonea per espellere la flemma e anche il calore-umidità putrescente. Indicata anche la coloquintide. Alla base teorica del sistema vi è il principio che la pelle, come le articolazioni, rappresenta uno dei sistemi più lontani dai centri viscerali; sono quindi necessari i purganti più forti per riuscire ad estrarre e condurre verso i naturali emuntori le raccolte umorali perverse che in aree così lontane si sono concentrati. Sono previste anche indicazioni dietetiche per evitare la formazione di eccessi o perversioni umorali; certi cibi generano molta bile gialla (miele, cibi fritti e salati, carni e simili), altri bile nera (carni bovine, salumi, vini acidi o invecchiati, frutta fresca cruda), altri flemma (latticini freschi, farinacei, molluschi, cucurbitacee, funghi ecc), altri eccesso di calore umido putrido (= abbinamenti scorretti tra i precedenti gruppi di cibi; tutti i grassi e tutti i dolci)
Le formule che sono descritte sotto servono a favorire o la mobilizzazione dei depositi delle scorie umorali che generano l’affezione e la loro rimessa in circolo per poi essere espulse con l’uso di purganti. La maggior parte di queste sono per uso esterno. Dall’esame delle formule si trovano alcune categorie di ingredienti in modo costante e sistematico: (1) sostanze alcaline = ceneri di sostanze vegetali e/o animali; (2) sostanze acide = prevalentemente aceto; (3) grassi = olio d’oliva o grasso di Orso; l’orso è un animale forte e peloso; (4) droghe contenenti OE o altre materie volatili dotate di potere acre-irritante-rubefacente, dalla tapsia alla senape; la maggior parte di esse è costituita da composti organici volatili dello zolfo. Gli ingredienti alcalini e quelli acri-revulsivi hanno la capacità di “consumare” l’umidità perversa e putrescente e di far circolare le scorie concentrate nell’area cutanea. Le sostanze grasse hanno la capacità di umidificare in modo blando e delicato la pelle che soffre di eccessivo disseccamento. Poi è citata la categoria degli astringenti, minerali o tannici; in alcune formule si trovano ad esempio galle di quercia, in altre l’allume. L’astringenza permette una rapida, anche se transitoria, vasocostrizione che riduce sul momento alcuni fenomeni infiammatori; inoltre i tannini, come tutti i polifenoli, possiedono una maggiore o minore attività che oggi potremmo definire “biostatica”, ovvero che si oppone alla vitalità e proliferazione di microrganismi e parassiti. L’acidità degli allumi, poi, costituisce un ulteriore fattore disbiotico (= sostanze ed eventi che si oppongono alla proliferazione microbica, pur non essendo nè antisettici nè antibiotici in senso stretto) locale.
Meno evidente è l’utilità dell’impiego di “muscerda” (= sterco di topo); oggi sarebbe assurdo usarlo ma pensiamo che per gli antichi era una fonte di materie proteiche e polisaccaridiche dotate di una straordinaria capacità di trattenere acqua e di permettere quindi una notevole idratazione dello strato cheratinico.
Si può inoltre supporre la presenza di altre sostanze ad azione sinergizzante con gli altri ingredienti.
FORMULE
Alcionio (= miscela composta da carbonato di Ca, proveniente da gusci di animali marini raccolti dall’uccello marino alcione) acre triturato con olio, ridotto in finissima pasta e applicato. Il miglior olio è quello prelevato dalle lucerne (= olio d’oliva sottoposto a prolungato riscaldamento; contiene prodotti della degradazione termica dell’olio)
Semi di Eruca Sativa una parte, Nasturzio (crescione) una parte, Nitro (= carbonato i sodio minerale)
Mandorle amare con la buccia, tostate e triturate, mecolate con un po’ di miele; si applica dopo aver frizionato la cute con un panno di lino asciutto; giova rasare la parte prima dell’applicazione
Gusci di ricci marini inceneriti, mescolare con acqua e applicare; mescolare la cenere con grasso di orso , invece che con acqua, per ottenere un’azione emolliente maggiore
Radici di canna di palude incenerite, mescolate con grasso di orso.
Tapsia corteccia della radice ( Thapsia Garganica, ombrellifera contenente un OE molto acre, flemmagogo; così chiamata perché per la prima volta è stata trovata nell’isola di Thapso) triturata con aceto
Chamaleone (Carlina Acaulis, delle composite)radice triturata con aceto; questo rimedio è raccomandato da Critone, quando l’affezione non risponde ad altri trattamenti.
Sterco di topo 2 once, incenso 2 once; si dissolvano le materie in aceto fortissimo e si applica sulla cute ben rasata
Gusci di ricci, galle di quercia verdi, mandorle amare ana parti, sterco di topo metà del peso di una delle precedenti, il tutto disperso in aceto , ridotto in pasta e applicato.
Cenere di pelo di orso, di capelvenere, di radici di canna di palude, di foglie di fico, di tessuto di cilicia, ana parti; mescolare con grasso d’orso e resina di ginepro rosso; si usa applicando il rimedio per lungo tempo, dopo aver riscaldato la parte con vapore e avere sfregato la cute con foglie di fico ed averla ben detersa con nitro; l’applicazione deve essere giornaliera
Se la pelle è ulcerata si applica un “cerato” (= unguento-base costituito da cera d’api, olio d’oliva, nitro e acqua; la formazione di saponi sodici favorisce la formazione di un’emulsione stabile) addizionato con tuorlo d’uovo, farina di grano e succo recente d’orzo (= decotto d’orzo)
le prossime 3 formule sono tratte dall’opera di Cleopatra (che era , a quanto si sa dalla storia, medico . Era molto stimata da Galeno ) gomma Sandracca polverizzata in abbondanza, polpa di frutti di vischio applicata in un panno di lino, a sua volta applicato sulla pelle, dopo averla detersa con nitro
Senape e crescione ana parti, triturare con aceto; si applica massaggiando sulla parte rasata e ben detersa con nitro
Corteccia di canna di palude e spuma di nitro ana parti si mescola con qb di pece liquida e si applica.
STOP
Shampoo para cabelos finos e com queda.
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