Cosmetici... estate, voglia di “restauro” della pelle
Nella prima foto: “La truccatrice”, fotomanipolazione di Giovanni Ambrosioni
Nella seconda schema dell’epidermide e nella terza schema della pelle.
UV ---pelle ---- Cu-tirosinasi ---- tirosina ----- melanina
Abbiamo già parlato l’anno scorso, al capitolo 18, di vacanze al mare.
Oggi voglio aggiungere alcune note sull’argomento, dato che finalmente la tanto agognata estate è tornata...sempre in modo precario però eh? Non ci sono più le stagioni di una volta :-)
Ma prendere il sole fa male?
Esporsi al sole con moderazione fa solo bene!!!
Prendere il sole nelle ore di punta e per gran parte della giornata, oppure in “abbuffate” circoscritte al solo periodo di vacanza può essere deleterio.
Il mio consiglio è il più ovvio e naturale che ci sia!!! Così come è sano mangiare quanto basta a nutrirsi, alzandosi da tavola con un leggero residuo di “fame”, così lo è accontentarsi di prendere l’abbronzatura che ci si può permettere in base al fototipo di appartenenza, ed esporsi al sole (fosse anche per 15 minuti e ben vestiti in inverno) tutti i giorni dell’anno in cui è possibile.
Quando si va in vacanza al mare quindi è opportuno esporsi al sole per periodi di tempo di lunghezza graduale: più bassa e nelle ore crepuscolari i primi giorni e maggiore quando si è certi di non rischiare più alcun eritema.
Ora molti potranno obiettare: “ma se ho solo due settimane di ferie questo tempo non riesce a giungere e allora a che vale farsi una vacanza se non si può stare sempre al sole? Io mi metto la crema in continuazione e poi sono tranquillo e voglio diventare nerissimo!!!”
Ebbene, non ne vale la pena. I concetti estetici a cui ci hanno condizionato è possibile sfatarli: dipende solo da noi!!! Così come non è obbligatorio camminare con tacchi alti e molte donne non sono per questo meno affascinanti.
Avremo ancora occasione di parlare di estetica e cosmesi, ma voglio sottolineare che anche in questo campo è immediato riconoscere la differenza tra chi si attiene ad un’estetica allopatica (che mira a trasformare l’aspetto) e chi si attiene invece ad un’estetica olistica (che mira a valorizzare l’aspetto)... indovinate chi “si piace” di più! Ho visto fin troppe persone “trasformate” ed in cura con antidepressivi e psicofarmaci ed altre normali dotate di un sano senso di sicurezza del proprio aspetto, in equilibrio con la propria età e la propria costituzione fisica.
Una vacanza al mare si può godere in modo ricco e variegato piuttosto che come una lotta contro il tempo per poter tornare a lavoro con un’abbronzatura superba!
Quanto all’utilità delle creme... certamente sono utili per evitare l’eritema e le scottature o il formarsi di macchie. Hanno un valore puramente cosmetico e si possono usare: ma in affiancamento alla scelta della fascia oraria giusta, cioè quando i raggi solari non sono troppo forti come dalle 12 alle 15, non allo scopo di perpetuare l’errore di esporsi troppo!!!
Sottolineo che già una decina d’anni fa è stato ampiamente dimostrato che le creme solari non proteggono dal rischio di melanomi.
La dicitura “schermo totale” è fuorviante in quanto non esistono schermi totali così come non esistono cosmetici anallergici: ed infatti, finalmente, dal 2009 è stata abolita la scritta “schermo totale” dalle creme solari.
un approfondimento sul tema :
PERMEABILITA’ CUTANEA
La pelle è si permeabile, ma solo ad alcune sostanze.
Le cellule epidermiche svolgono funzioni di secrezione e protezione ma non di assorbimento. Più lo strato corneo è spesso, maggiori sono le difficoltà di penetrazione. La penetrazione cutanea avviene per diffusione passiva, cioè molto lentamente e solo una piccola parte delle sostanze depositate sullo strato corneo riesce a penetrare. C’è poi il rischio di attivare la reazione immunitaria a carico delle cellule di Langerhans che, catturata la sostanza, ritenendola dannosa, scatenano fenomeni cutanei noti come reazione allergica. La barriera formata dallo strato corneo non è totale ma selettiva e dipende dalla stessa composizione dello strato corneo. La rimozione delle cellule morte e lo stato di idratazione aumentano notevolmente la permeabilità cutanea. Lo strato corneo è formato da una parte proteica (cheratina) che è permeabile alle sostanze idrosolubili e una parte lipidica che è permeabile alle sostanze liposolubili. Ecco come si comporta la pelle circa l’assorbimento di alcune sostanze.
ACQUA imbibisce lo strato corneo ma non penetra oltre;
SOLVENTI tipo etere, cloroformio, alcool, acetone hanno un’elevata capacità di penetrazione.
Gli OLI MINERALI come vaselina e paraffina non hanno alcun potere di penetrazione.
Gli OLI ANIMALI E VEGETALI vengono assorbiti facilmente.
I SALI non passano oltre la barriera cornea dove svolgono azione cheratoplastica e levigante. Un esempio ci è dato dai silicati di Al (caolino, bentonite) più genericamente conosciuti come argille.
TENSIOATTIVI ED EMULSIONANTI non passano oltre la barriera cornea ma la indeboliscono semplificando il passaggio di altre sostanze.
OLI ESSENZIALI (OE) sono molto penetranti, riescono ad arrivare al circolo ematico. Se molto concentrati possono causare danni alla pelle.
BIOPOLIMERI collagene, elastina, acido ialuronico ecc per il loro elevato peso molecolare non superano lo strato corneo, svolgendo su esso azione idratante, emolliente e filmogena•
Nei cosmetici troviamo quindi alcuni ingredienti chiamati “attivatori” perché servono ad attivare la penetrazione dei vari principi attivi. Questi sono:
(1) LIPOSOMI. Le cellule dello strato granuloso prima di trasformarsi in corneociti producono corpi liposomali, detti “corpi di Odland”, atti a formare il cemento lipidico per tenere unite le lamelle cornee formando quella che è stata definita la barriera di permeabilità della pelle. L’uomo ha cercato di imitare tutto ciò con i sistemi membrana-mimetici, che hanno avuto molto successo negli anni ‘90, realizzando i liposomi. Questi hanno la prerogativa di essere dotati di una membrana simile a quella cellulare, hanno forma sferica e possono oltrepassare la barriera cementante intercorneocitaria. Essendo qui disintegrati dagli enzimi possono rilasciare le sostanze in essi contenute. I liposomi possono essere costruiti anche con grassi sintetici (niosomi). Questi, però, a differenza dei primi, restano intrappolati nello strato corneo apportando un notevole contributo al materiale lipidico cementante fino al momento della desquamazione. L’instabilità dei liposomi a contatto con alcuni tensioattivi ne ha comunque limitato l’utilizzo.
(2) MICROSFERE o microcapsule. Più grandi rispetto ai liposomi sono visibili a occhio nudo. Sono ottenute impiegando cellulosa, collagene ecc, e possono contenere sostanze liposolubili. Se colorate possono essere ben individuate nelle emulsioni e nei geli a cui danno un aspetto caratteristico. Il loro vantaggio è quello di proteggere una sostanza labile (esempio vitamine A,E,F ecc) fin quando il cosmetico non viene applicato sulla pelle.
(3) NANOSFERE La nanosfera submicroscopica (80 nm) è ottenuta dalla polimerizzazione di un lattice inerte che ingloba il principio attivo per cederlo lentamente alla cute. Le nanosfere aggiunte a un gel, a seconda del dosaggio, rendono il gel da trasparente a opalescente fino a renderlo opaco trasformandolo in una “crema-gel”.
(4) COLLASFERA è ottenuta dall’unione di collagene+glicosaminoglicani biocompatibili con i tessuti. Cede lentamente i principi attivi. Non è attaccabile dagli enzimi dell’epidermide.
(5) LIMONENE, ATTIVATORE DI ASSORBIMENTO. Queste sostanze di recente introduzione hanno la caratteristica di facilitare la penetrazione di alcune sostanze funzionali quali l’escina e la caffeina. Limonene, terpene abbondantemente presente negli OE di limone e arancia è stato sperimentato all’Università di Catania• Sottolineiamo che non sono i pori e i follicoli a determinare la penetrazione che avviene primariamente attraverso le cellule cornee.
(6) FITOSOMI sono complessi che stanno a metà strada tra lecitina e principi vegetali. I fitosomi consentono di creare un complesso tra sostanze funzionali di origine vegetale e lecitina e sono in grado di protrarre l’attività nel tempo (azione retard). Fitosomi realizzati finora sono: con escina per gel e creme anticellulite; con acido glicirretico per pelli delicate e arrossabili; con silimarina per pelli impure e per pelli rilassate (i flavonoidi della silimarina hanno un forte effetto antiradicalico e dermopurificante; con gingko biloba per molti anticellulite e antismagliature; con ginseng per prodotti rassodanti-antirughe; con visnadina (l’ammi visnaga è efficace come anticellulite e rassodante); con uva per attività antiradicalica e antinvecchiamento. Nei fitosomi vengono inserite anche sostanze ottenute biosinteticamente trattando colture di microrganismi (batteri, funghi, lieviti) come quelle ottenute dal lievito di birra oppure batteri capaci di sintetizzare acido jaluronico. L’acido jaluronico fino ad ora è stato ottenuto da cordone ombelicale, da creste di gallo e dall’umor vitreo di vari animali, mentre oggi viene ottenuto per biosintesi e quindi è un OGM. Per questo motivo io lo sconsiglio assolutamente.
Poi ci sono sono gli IDROLISATI PROTEICI ottenuti da soia, mais, grano ecc. CERAMIDI E CEREBROSIDI queste due molecole assai affini alla cute, agiscono essendo in grado di riempire gli spazi intercellulari, garantendo una migliore coesione intercellulare. Questi particolari lipidi prevengono la disidratazione mediante un potere di ritenzione idrica realmente efficace. FILAGGRINA compone le fibre della cheratina. Sotto l’effetto dell’aria si trasforma in aminoacidi che a loro volta danno origine all’NMF (natural mostuirising factor). Per questo, inserita in un cosmetico, essa apporta tutti gli elementi necessari per ricostruire il mantello epicutaneo.
PICNOGENOLI principi attivi estratti dai vinaccioli d’uva, la cui capacità di catturare i radicali liberi è superiore a quella di un antiox naturale quale la vitE.
Integratori
questa volta, su questo tema aggiungo un articolo molto circostanziato apparso su Farmacia News nel lontano novembre 2004.
“Gli integratori a base di carotenoidi, tipo CAROVIT FORTE, vanno assunti 1 volta al giorno per 1 mese prima dell’esposizione al sole e 1 mese dopo per prolungare l’abbronzatura. Ma oltre agli integratori classici a base di estratti di carota e antiox, vediamo alcuni prodotti importanti, i cui effetti sono stati testati con studi di largo respiro a livello europeo.
L’assorbimento regolare di OLIO DI PALMA ROSSA moltiplica i tassi sanguigni di alfa-carotene per 14 e quelli di beta-carotene per 5: ciò si traduce in un’importante attività fotoprotettrice, poiché i carotenoidi hanno un forte tropismo cutaneo. Ne deriva una preparazione e un prolungamento dell’abbronzatura, insieme a una protezione contro l’invecchiamento cutaneo.
HELIOPERINE ® ( ®=nome della materia prima brevettata)è un estratto vegetale di una pianta della famiglia delle piperiacee. Esso accresce del 60% l’assimilazione dei carotenoidi e del 30% quella del selenio. Esiste una formulazione per le pelli normali o miste, e una idratante per pelli secche che contiene acidi grassi omega-3.
Un altro prodotto è a base di PHYTOPIGMENTS ®. Si tratta di un’associazione di numerosi carotenoidi vegetali, ed esattamente: beta-carotene+ capsanteina+criptoxantina+ capsorubina+zeaxantina+luteina, con anche vitamina E, selenio e olio di borragine. Dopo 6 settimane di assunzione i soggetti testati hanno mostrato una crescita dell’indice di pigmentazione fino al 20%. Il prodotto migliora la tolleranza della pelle al sole e ritarda la coparsa di eritemi; aumenta inoltre l’indice di idratazione cutanea.
DUNALIELLA SALINA i suoi carotenoidi sono alla base della formulazione di beta-carotene softgels della Solgar, in cui questi principi attivi sono associati all’olio di cartamo. Inoltre la solgar produce anche un altro preparatore solare “advanced carotenoides complexe” in cui sono presenti luteina, licopene, capsantina, olio di mais, annatto e olio di soia. IL prodotto “UV SUn 60” contiene carotenoidi, vitamine, omega 3 e 6, olio di borragine e olio di enotera.
Le capsule Bergasol contengono oltre a licopene, betacarotene marino, alga spirulina, selenio, vitE, zinco e bioflavonoidi di limone; gli oli di albicocca e di enotera, presenti anch’essi nella formulazione, favoriscono l’equilibrio idrolipidico. Un’altra innovazione è la formulazione delle capsule Parlight: al classico alfa-carotene, vitC,E,PP e selenio è associato l’estratto di OPUNZIA, che accelera la produzione delle HSP (= heat shock proteins) inducibili.
Sottolineiamo che esistono 2 tipi di HSP, o proteine da shock termico: le sole inducibili sono prodotte in risposta ai differenti tipi di stress. In condizioni fisiologiche normali, la loro quantità è stimata a 2% delle proteine complessive, mentre il loro livello può raggiungere il 20% in condizioni di stress.
Lierac-Cosmodex ha sperimentato le proprietà riparatrici dell’estratto di FICO sulle cellule cutanee dopo l’esposizione solare.
Altra materia prima è l’ ALGA LAMINARIA DIGITATA che possiede un sistema di protezione efficace contro i raggi UV, poiché in caso di necessità è possibile la secrezione di cito-protectina, un oligoalginato che stimola il suo sistema immunitario; questa molecola agisce a livello dell’epidermide proteggendo le cellule di Langerhans e, a livello del derma, proteggendo le cellule dendritiche, tutte cellule immunocompetenti”.
STOP