giovedì 27 novembre 2014

vertigini. Fitoterapia


VERTIGINI fitoterapia


VERTIGINI fitoterapia



ho parlato molto dettagliatamente delle vertigini qui, al “capitolo 24”  nell’indice di questo blog:
http://olisticaedintorni.blogspot.it/2009/05/vertigini.html

Ora voglio aggiungere riguardo a questo argomento un prezioso aiuto che può venire dalla fitoterapia.

RIBES NIGRUM 50ml, AESCULUS HIPOCASTANUM 50ml, e VALERIANA 50 ml. Posologia= 10 ml il poca acqua ogni 4h, agitare prima dell’uso.

Poi CIMICIFUGA esratto secco 350 mg capsule 2 cps ogni 6h.

ATROPA BELLADONNA 10 gtt x 3 volte al dì oppure 2-4 gtt 3-4 volte al dì.

 CRATAEGUS e TARAXACUM ana g, dose 5 ml in acqua prima dei tre pasti e coricandosi. Durata = 20 gg. Agitare prima dell’uso. Quando è possibile conviene associare una terapia eziologica, o ripetere ciclicamente la preparazione sopra descritta.

Vertigini da sindrome di Meniere
per la terapia di mantenimento sono indicate piante che agiscono sui vari fattori patogenetici quali IPPOCASTANO, e PERVINCA. Per la prevenzione delle recidive invece è opportuna una fitoterapia di terreno, protratta nel tempo e personalizzata.

Terapia consigliata per le vertigini in fase acuta: ORTHOSIPHON250 mg+ CIMICIFUGA 150 mg cps   2 ogni 6h.

 Altra miscela consigliata è VINCA MINOR TM 80 ml RUSCUS ACULEATUS  TM 70 ml  70 gtt in acqua ogni 6 h.

Mantenimento= va fatto per i primi 2 mesi dalla fase acuta  AESCULUS 200 ml+ CRATAEGUS 100 ml  5 ml prima dei 3 pasti principali e coricandosi. Agitare prima dell’uso. VINCA MINOR estratto secco 150 mg+ ANTHEMIS NOBILIS 200 mg  1 cps prima dei pasti  principali e coricandosi.

OENOTERA BIENNIS olio 1 dose  di 3-4g al dì.

Sindromi menieriformi
in questi casi i sintomi tipici della Meniere sono variamente combinati tra di loro e di minore intensità. Le crisi vertiginose sono lievi e transitorie, quasi mai accompagnate da nausea e vomito; l’ipoacusia può anche mancare. Le prove caloriche  vestibolari dimostrano spesso una normoreflettività labirintica o una modesta iporeflettività, mono-  o bi-laterale. La prognosi è benigna , anche se possibili sono le recidive. In questi casi il meccanismo patogenetico è comune (microvasale e/o dismetabolico), ma l’eziologia è varia, e spesso esistono fattori scatenani aspecifici come certi cibi (fragole, crostacei, cioccolata), brusche variazioni di microclima, stress, sostanze allergizzanti, intossicazioni endogene (affezionigastrointestinali, insufficienza epatica o renale, diabete) o esogene (tabacco, alcool, salicilati, streptomicina), mestruazioni, menopausa, sforzi fisici, turbe endocrine ecc ecc. Spesso si tratta di soggetti cefalgici o allergici.

 Nella sindrome di Lermoyez l’ipoacusia e gli acufeni sono dovuti ad uno spasmo dell’arteria uditiva interna, e quando lo spasmo si risolve, insorge una sensazione vertiginosa che si accompagna al ripristino della funzione uditiva (detta “la vertigine che fa udire”). Quando è possibile , si devono eliminare i fattori scatenanti, farmaci e tabacco, certi alimenti, stress oppure curare la malattia di base substrato della sindrome vertiginosa.

FITOTERAPIA
 Miscela di OE di: CIPRESSO; TIMO e ROSMARINO + IPPOCASTANO MG  30-50 gtt  in acqua prima dei pasti e coricandosi.
Altra miscela= MELILOTUS 100 ml+ RIBES NIGRUM 100 ml  5 ml in acqua prima dei pasti e coricandosi; agitare prima dell’uso.
ANTHEMIS NOBILIS  200 mg cps 1-2 cps prima dei pasti e di coricarsi.
POLLINE 1 cps da 400 mg prima dei 3 pasti principali.  
Insufficienza vertebro-basilare si accompagna spesso ad una sindrome vertiginosa. Può trattarsi di una sensazione di sbandamento, di mancanza di equilibrio durante la deambulazione, o di una vertigine scatenata da certi movimenti di rotazione o di estensione della testa, ma senza le caratteristiche delle vertigini parossistiche benigne. La vertigine è sicuramente il sintomo più frequente, tra i vari presenti, nell’insufficienza vertebro-basilare. Gli altri segni e sintomi sono disturbi visivi come scotomi, diturbi del campo visivo, dipolopia ecc,  deficit motori ad un lato  degli arti inferiori ecc, disturbi sensitivi, atassia, disartria e/o disfagia, drops-attaks (= caduta a terra subitanea senza perdita di coscienza, per perdita improvvisa del tono muscolare), amnesia globale transitoria. Il fattore scatenante sembra essere una transitoria ischemia dei nuclei vestibolari, per aterosclerosi delle vertebrali e/o del tronco basilare, o per compressione di una o l’altra arteria vertebrale per osteofitosi cervicale. In caso di ischemia prolungata la vertigine può essere associata a una sindrome neurologica deficitaria tipo Wallenberg, cioè una sindrome cerebellare con paralisi faringo-laringea, disestesie e sindrome di Bernard-Horner omolaterali alla lesione, ed emianestesia termo-dolorifica degli arti controlateralmente. L’esame otoneurologico comprende ovviamente la ricerca dei segni spontanei e rilevati vestibolari (caratteristico è il nistagmo in posizione asimmetrica della testa) e cerebellari, caloriche vestibolari, co o senza elettromiografia. Solo in casi particolari saranno indicati i potenziali evocati del tronco, la TAC e la RMN o addirittura esami invasivi come la rachicentesi o l’angiografia digitale. Utili e talvolta indispensabili sono gli accertamenti di laboratorio e strumentali. Tra questi ricordiamo le indagini su eventuali dismetabolismi glicidici e lipidici, sulla emocoagulazione, l’aggregabilità piastrinica e la viscosità ematica. Indispensabile una visita cardiologica con ECG e una radiografia del rachide cervicale. L’indagine sarà completata da un esame doppler delle carotidi e vertebrali e dall’esame del fondo dell’occhio. Se necessari, Holter ed EEG. La terapia è quella specifica per le cerebrovasculopatie acute o croniche.

FITOTERAPIA
per la sindrome vertebro-basilare:
 miscela dei seguenti estratti secchi in cps: CRISANTELLUM 150 mg+ GINGKO BILOBA 250 mg + ALLIUM SATIVUM 70 mg  1-2 cps 3-4 olte al dì. VINCA MINOR TM 40-70 gtt in acqua prima dei 3 pasi. Miscela di SIPF d CYNARA SCOLYMUS 50 ml + MELILOTUS OFFICINALIS 100 ml  10 ml in acqua mattina e ser, agitare prima dell’uso.


 Vertigine cervicale
E’ frequentemente un postumo dei traumi distorsivi del rachide cervicale, come ad esempio in seguito a colpo di frusta. La vertigine spesso viene scatenata da movimenti di lateralità della testa, ed è associata a dolorabilità dei muscoli del collo.

FITOTERAPIA
HARPAGOPHITUM PROCUMBENS cps da 450 mg 1 cps prima dei pasti principali. ANTHEMIS NOBILIS perle da 200 mg 2 perle prima di pranzo e cena. Questa terapia, integrata eventualmente da trazioni e massaggi sul rachide cervicale va effettuata per circa 1 mese.

 Vertigine psicogena
Si calcola che circa il 30-50% delle vertigini sia di natura psicogena. Il soggetto riferisce informazioni poco specifiche, lamenta un senso di barcollamento associato a debolezza, testa vuota, mal di testa, dispnea e nervosismo. Generalmente il disturbo è di breve durata e non è accompagnato da nausea o vomito. Vi possono essere invece associate turbe apparentemente neurologiche, quali cadute a terra improvvise, sensazioni di irrealtà o irritabilità generalizzata.
 FITOTERAPIA
CAMOMILLA ROMANA , cioè anthemis nobilis, per le caratteristiche già citate: 2 perle prima dei 3 pasti. ELEUTEROCOCCUS SENTICOSUS  250 mg cps 1 cs ai tre pasti.


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