sabato 24 marzo 2012

GAMBE SENZA RIPOSO






GAMBE SENZA RIPOSO

“UFFA CHE NOIA, CHE BARBA, CHE NOIA, CHE BARBA” e qui Sandra comincia a battere i piedi e agitare le gambe.
Una conclusione sempre uguale di tante sue scenette con Raimondo.
Ma, per deformazione professionale, ogni volta che vedevo questa scena non potevo fare a meno di commentare tra me e me: “ecco una gestualità tipica di chi soffre della sindrome delle gambe senza riposo”.


SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO
(RLS= restless leg syndrome)

E’ un disturbo caratterizzato da parestesie agli arti inferiori a livello muscolare, descritte come formicolio o come dolore, che si manifestano a riposo, la sera e la notte, generando nel soggetto un irresistibile impulso al movimento delle gambe e costringendolo ad alzarsi e camminare, per poter ottenere un miglioramento del sintomo.

Frequentemente associati sono:
-- disturbi del sonno
-- stato ansioso-depressivo
-- stress cronico
-- crampi muscolari
-- fibromialgie in altre parti del corpo
-- irritabilità gastrointestinale o genitourinaria.

Fino ad oggi non è stato possibile identificare la patogenesi nè test clinici per la diagnosi. Sono state proposte 2 teorie, vascolare e neurologica.

La teoria vascolare descrive come causa una insufficienza circolatoria locale con ischemia e accumulo di metaboliti tossici; l’associazione con anemia, sideropenia, varici ecc,
ha supportato questa spiegazione;
l’osservazione che il movimento, i vasodilatatori o la febbre frequentemente migliorano la sintomatologia, l’hanno rafforzata.

La teoria neurologica suppone l’esistenza di alterazioni minori del SNC, dei percorsi dopaminergici o degli oppioidi endogeni. In qualche caso è stata osservata una neuropatia periferica assonale. In caso di movimento delle gambe e disturbi del sonno questi sembrano correlati a livelli critici di attivazione corticale. In caso di varici associate si pensa che le variazioni microcircolatorie nelle piccole vene superficiali possano stimolare le fibre nervose afferenti e causare dolore. I sintomi della RLS sono bilaterali, localizzati al polpaccio, e nelle forme severe a tutto l’arto inferiore e a volte anche quello superiore. Il disturbo venoso in questa patologia è uno dei sintomi, non quello principale: vanno inoltre corretti se presenti diabete, distiroidismo, anemia e iposideremia.

La RLS presenta molti punti in comune con la SFM (=sindrome fibromialgica) e la SFC (sindrome da fatica cronica). Si ipotizza che si tratti di 3 aspetti della stessa malattia.



ALIMENTAZIONE E INTEGRATORI
Innanzitutto è consigliato abolire o ridurre al minimo la dose di caffè, nel caso in cui il soggetto lo assume per abitudine.
Se all’origine della sindrome vi è una carenza di ferro o di vitamine, l’introduzione di supplementi di ferro, vitamina B12 o acido folico (secondo le esigenze) nella dieta alimentare può essere sufficiente ad alleviare i sintomi.
Le raccomandazioni attuali includono la verifica della concentrazione di ferritina nel siero (per valutare il livello di ferro immagazzinato nei tessuti) e la prescrizione di supplementi di ferro solo se la ferritina ha un valore inferiore a 50 mcg/l.
L’uso di alcuni farmaci sembra peggiorare i sintomi della RLS. Questi medicinali includono i calcioantagonisti (usati per trattare l’ipertensione e le malattie cardiache), la maggiore parte dei farmaci antinausea, alcuni preparati per il raffreddore e le allergie, i principali tranquillanti, la fenitoina e la maggior parte de medicinali usati per il trattamento della depressione.
caffeina: è molto probabile che in realtà si limiti a ritardarli, ossia a manifestarli più tardi nella giornata, e spesso li intensifica. La soluzione migliore è evitare tutti i prodotti a base di caffeina, inclusi il cioccolato, il caffè, il tè e le bibite contenenti caffeina. Per la maggior parte degli individui, il consumo di alcool prolunga la durata o l’intensità dei sintomi; anche in questo caso, astenersi dal consumare bevande alcoliche è la migliore soluzione.


OMEOPATIA
Come prima scelta ZINCUM METALLICUM
una dose utile può essere 3 granuli di zincum metallicum 30CH prima di cena e 3 granuli prima di andare a dormire;
altro rimedio analogo è ZINCUM VALERIANICUM.
Altro rimedio utile COFFEA a diverse diluizioni secondo la cronicità e la gravità dei sintomi.
Consiglio di affiancare il rimedio di costituzione del soggetto, ed anche:
RIMEDI PER LE GAMBE DEL FUMATORE= aesculus comp, solanum comp

RIMEDI PER I DISTURBI DELL’IRRORAZIONE PERIFERICA= glonoinum, lachesis, secale, tabacum, abrotanum, barium chloratum, cuprum arsenicosum, kreosotum, nux vomica, pulsatilla.


FITOTERAPIA
Dal mio punto di vista le cause di questa sindrome sono al 90% circolatorie...la teoria neurologica , infatti, non mi soddisfa e considero il disturbo neurologico più come conseguenza che come causa.
In quest’ottica dunque consiglio anche tutti i rimedi utili per l’insufficienza venosa e i disturbi neuro-vegetativi: HAMAMELIS, VITE ROSSA, MIRTILLO, RUSCUS, ACHILLEA ecc ecc.

Oggi sono stata forse fin troppo breve...sono piuttosto pressata da troppe incombenze. Potevo saltare il post questa settimana, ma non ho voluto: come vedete vi penso sempre!

4 commenti:

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