giovedì 6 settembre 2018

Bryonia

La pianta di Bryonia qui raffigurata è quella a destra della porta dietro le ortensie e la siepe dietro il divano.



BRYONIA
È una pianta velenosa a dosi normali mentre in diluizione omeopatica è un valido ed importante rimedio.
È un indicata per i dolori osteoarticolari: in primis artrite e artrosi. 
 Il soggetto che risponde a Bryonia è sempre aggravato dal movimento e migliorato dall’immobilità. Questa immobilità lo fa migliorare in tutti gli altri sintomi. Migliora con una forte pressione e quindi anche stando sdraiato sul lato dolente, oppure fasciando strettamente la zona dolente. Pur essendo l’opposto di Rhus tox non è incompatibile ma complementare. A volte si trovano associati in prodotti complex.
Bryonia è uno dei principali rimedi delle  sierose che trasudano: faciliterà il riassorbimento dell’essudato e ne eviterà il riformarsi. 
Quindi è indicato per: versamenti articolari, sinoviti con dolore acuto e pungente.
Bryonia è un rimedio lento, quindi da consigliare specialmente nei disturbi cronici.
Carattere: soggetto taciturno ed irritabile. 
Aspetto più frequente: colorito bruno con sfumatura gialla-olivastra, capelli ed occhi scuri.
Mucose
 molto secche; gusto amaro, lingua sporca, sete intensa di acqua fredda.
Febbre
 Il rimedio è indicato  anche nelle affezioni febbrili. 
Vie respiratorie
La secchezza delle mucose delle vie respiratorie si manifesta con: 
faringo-laringite, bronchite, pleurite, polmonite. Tosse secca, convulsa, con dolore toracico, scatenata dal minimo movimento.
 Apparato digerente
labbra e bocca secche. Tendenza a calcoli e coliche biliari. Epatopatie e in particolare ingrossamento del fegato accompagnato da forte sete, gastrite, lingua bianca, stipsi con feci durissime e nerastre ma voluminose, a differenza di Natrum muriaticum. In tal caso associare Alumina. In alcuni casi tuttavia Bryonia può soffrire di diarrea mattutina.
Livello neurologico e psichico
 Vertigini alzandosi al mattino. Umore irritabile e cattivo.

Cefalea
  congestiva che parte dalla fronte e si estende dietro la nuca e scende fino alle spalle; il classico dolore da cervicale. Secondo altri autori si tratta di una cefalea occipitale (quindi non necessariamente parte dalla fronte), di natura sempre cervicale ed accompagnata da vertigini; il dolore ha poi un’irradiazione frontale di tipo “a scoppio”. Ha quasi sempre cefalea durante la febbre. Ha molta sete. Quando ha la febbre ha spesso anche il delirio.
Cefalee violente e sintomi di irritazione meningea.
Livello ginecologico
ovaia destra molto dolente, mestruazioni  ritardanti ed abbondanti che a volte sono sostituite da epistassi, dolore al seno.
 Livello urinario
 urine rosso brune.
Pelle
 oleosa, lucente, giallastra. Capelli grassi e fragili.
Modalità
migliora con l’immobilità e la pressione ad esempio fasciando la testa. La tosse migliora con bevande fredde ed applicazioni fredde. Tutto, tranne la tosse, migliora con il calore.
Peggiora quando si muove. Peggiora dopo i pasti e con le bevande calde. La tosse peggiora entrando in ambienti caldi. 

Prova intolleranza al contatto ripetuto delle persone ed alla luce forte.