lunedì 26 marzo 2018

Incompatibilità


Le incompatibilità tra farmaci e piante sono numerose poiché le piante usate in fitoterapia o inserite nei vari integratori sono migliaia. Questo capitolo dunque non le riporta certo tutte. Ma spero di esservi utile con questa lunga tabella dove ho riportato alcune piante di uso molto comune.

nome pianta
Incompatibilità
effetti collaterali e controindicazioni
spiegazioni varie
Acerola
con molti antibiotici perché alcalinizza le urine, rendendoli meno efficaci


Aglio
 con anticoagulanti o inibitori dell’aggregazione piastrinica. 

Controindicato nella fase iniziale della gravidanza  ostacola l’impianto della blastocisti sul rivestimento epiteliale dell’utero.
Agnocasto


È controindicato in gravidanza perché ci sono possibili effetti androgenizzanti. Controindicato nelle  donne che assumono contraccettivi orali, in quelle che assumono antagonisti dei recettori dopaminergici e nelle pazienti che soffrono di flussi abbondanti per il rischio di emorragia.
Ananas
 con anticoagulanti o inibitori dell’aggregazione piastrinica. 

controindicato in caso di ulcera peptica.
INTERVENTO CHIRURGICO
echinacea, efedra, aglio, gingko, ginseng, kawa, iperico e valeriana. 

Nel periodo che precede un intervento chirurgico queste 8 piante vanno sicuramente evitate, in quanto possono interagire negativamente con l’anestesia
Lassativi antrachinonici
con antiaritmici.

  1. CON DIGITALICI:————-> l’ipokaliemia indotta dai lassativi aumenta la tossicità del digitalico
  2. con diuretici dell’ansa (es lasix ed esidrex)————-> possibile ipokaliemia
  3. antiaritmici———-> l’ipokaliemia indotta dai lassativi può aggravare i disturbi del ritmo

Controindicati assolutamente in gravidanza: danni alla mucosa intestinale, squilibri elettrolitici, aumento dell’incidenza di morte embrionale e anormalità scheletriche osservate nell’animale da esperimento. Essi sono da evitare anche durante l’allattamento, dato che passano nel latte.
effetti collaterali già noti in farmacologia
tolleranza e dipendenza, colon atonico e infine paralitico. Con l’uso cronico si determina una colorazione nera della mucosa che rende difficile l’eventuale rilevazione di tumori al colon

Vitamina K (es alfa alfa)
con anticoagulanti e fluidificanti

si riduce l’azione dell’anticoagulante o fluidificante
Bursa pastoris
con anticoagulanti e fluidificanti. Con altri farmaci antiemorragici (si potenzia l’effetto). Con mucillagini e sali di metalli pesanti
pur non essendo tossica, è bene controllarne l'uso prolungato per la presenza di sali di potassio.
si riduce l’azione dell’anticoagulante o fluidificante
Aesculus
con anticoagulanti e fluidificanti

si riduce l’azione dell’anticoagulante o fluidificante
Hamamelis
con anticoagulanti e fluidificanti

si riduce l’azione dell’anticoagulante o fluidificante
Arnica
antiaggreganti

A dosi omeopatiche non ci sono rischi ma ad es a diluizioni decimali, come arnica heel, non va data con anticoagulanti e antiaggreganti.
Per gli effetti revulsivi e per lo stesso motivo sopraindicato  i preparati per uso esterno di arnica devono essere applicati solo sulla pelle integra: non su ferite.
Artiglio del diavolo

Può provocare talvolta mal di stomaco con nausea, particolarmente in soggetti con gastrite acuta e/o ulcera peptica. Pertanto si consiglia di assumere questo estratto a stomaco pieno. In alcuni rari casi può provocare dolori addominali con diarrea.
Non è consigliabile nel bambino al di sotto dei 12 anni, in gravidanza e durante l'allattamento. 

Betulla
Per la sua azione diuretica può interagire con tutti i diuretici e gli ipotesivi. Per il contenuto di salicilati con antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti, metotrexate, fans; altre interazioni si verificano con alcool e barbiturici.
Edemi di origine cardio-renale, insufficienza renale. Per il contenuto di salicilati è sconsigliata per i bambini e le donne in gravidanza.

BIancospino
con antipertensivi , specialmente beta bloccanti. Con i digitalici

 aumenta la biodisponibilità dei farmaci digitalici e quindi anche la tossicità degli stessi. Possibile aumento dell’efficacia degli ipotensivi
GRAVIDANZA

controindicate quasi tutte se non c’è il monitoraggio del medico
in particolare: Piante con alcaloidi pirrazolidinici: tra queste Consolida, borragine, farfara, farfaraccio, senecione: azione epatotossica, genotossica, carcinogenica.
Camomilla

controindicata in gravidanza: stimola le contrazioni dell’utero. 

Cardo mariano
a causa del suo non trascurabile contenuto di tiramina potrebbe interferire con i farmaci anti MAO.

va usato con una certa cautela nel paziente iperteso, a causa del suo non trascurabile contenuto di tiramina, una sostanza che può aumentare la pressione arteriosa. Controindicato  nelle malattie renali

Centella
 in caso di co-somministrazione con farmaci anticonvulsivanti, antidepressivi, anticolinergici o antistatici, vi può essere un potenziamento della sedazione.
Altre interferenze della Centella possono verificarsi con statine, fibrati, niacina e farmaci ipoglicemizzanti orali. La centella sembra favorire infatti un innalzamento dei livelli sierici di glucosio e di colesterolo.
Vista la sua possibile azione rilasciante la muscolatura uterina, l'utilizzo di centella è sconsigliato nelle donne in gravidanza.

Cimicifuga

Controindicata in gravidanza perché dilata i vasi uterini.
Ha un effetto ipotensivante e calmante sul SNV. La terapia con Actea come fitoterapico non deve superare i 6 mesi.

Curcuma
 con anticoagulanti o inibitori dell’aggregazione piastrinica. 
—occlusione delle vie biliari o calcoli biliari
— gravidanza e allattamento
— bambini al di sotto dei 2 anni

Drosera

In diluizioni omeopatiche non ha controindicazioni.
In dose fitoterapeutica es diluizioni decimali:
Effetti collaterali: la plumbagina agisce come inibitore nel processo della spermatogenesi, provoca alterazioni nel canale dell'epididimo e fa diminuire la concentrazione di acido sialico, che è coinvolto nella maturazione dei gameti. Per cui cercheremo di non consigliarla a uomini (tranne che per l'età, non hanno in programma figli)

Echinacea
Non va associata a farmaci immunosoppressori come ciclosporina e corticosteroidi. È controindicata in gravidanza e allattamento. È sconsigliata un’assunzione continuativa per oltre 8 settimane.
Manifestazioni allergiche, in particolare in soggetti già allergici alle composite

eleuterococco
Aumenta l'efficacia degli antibiotici monomicina e kanamicina nel trattamento della dissenteria da Shigella e della enterocolite da Proteus.
Può essere necessario cambiare i dosaggi di insulina se questa viene utilizzata in combinazione a Eleutherococcus.

PRECAUZIONI

- Evitare di fare uso di caffeina mentre lo si utilizza
- Come tonico semplice non utilizzare per più di 6 settimane, poi smettere per almeno 2 settimane.
  • Cautela in caso di ipertensione arteriosa, palpitazioni, tachicardia e insonnia


CONTROINDICAZIONI

  • Non va assunto dopo le ore 16 e mai la sera perché, soprattutto in caso di sovradosaggio o di terapie prolungate, l'Eleuterococco può provocare irritabilità, eccitazione, tremore alle mani, insonnia. 
  • È sconsigliato ai chi è iperteso oppure ha patologie cardiache e ai bambini sotto i 12 anni.
  • nei pazienti ipertesi, in gravidanza e allattamento.

Enotera
L'olio di enotera non deve essere usato insieme ai farmaci antiepilettici perché può facilitare l'insorgenza di attacchi convulsivi.


Gingko biloba
Non assumere insieme ad altri antiaggreganti. Con antiepilettici ne riduce l’effetto.
EFFETTI  COLLATERALI
Si verificano raramente e a dosi elevate.
Diarrea e reazioni allergiche cutanee. 
Singhiozzo, sonnolenza, mal di testa, nausea, vertigini (effetto paradosso)
CONTROINDICAZIONI
gravidanza e allattamento;
ipertensione.

Ginseng
anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, ipoglicemizzanti (aumento di efficacia), sedativi, ansiolitici, imao, cortisonici, contraccettivi ormonali, cardiotonici (aumento dell’efficacia di azione degli ultimi).
Diabete, qualsiasi forma di emorragia, stati ipo- ed ipertensivi, asma ed enfisema.
Va sconsigliato al di sotto dei 12 anni, nei pazienti ipertesi, in gravidanza e allattamento.

Per dosi elevate e trattamenti prolungati: insonnia, irritabilità, disturbi digestivi, cefalea e tremori (sindrome da abuso di ginseng), mastopatie ed emorragie vaginali.

Goji
terapie con anticoagulanti
controindicato per chi soffre di allergia al pomodoro.

Grindelia

L’uso prolungato o dosi elevate possono causare irritazione renale e del tubo digerente.


EFFETTI COLLATERALI

-- Effetto emolitico.
-- In forte dose può dare casi di intossicazione.

Guaranà
Le basi puriniche di cui la pianta è ricca aumentano l’eliminazione dal sangue della fenitoina, riducendone quindi l’effetto terapeutico. 
I farmaci e le bevande psicostimolanti ne potenziano l'azione. 
È controindicata in pazienti affetti da insonnia, gravi sindromi ansiose e aritmie cardiache di tipo tachicardico. 

Hamamelis

per dosaggi elevati ha come effetti collaterali sudorazione abbondante e ipersalivazione.

Iperico
RIASSUNTO INTERAZIONI

— altri antidepressivi
— indinavir
— ciclosporina
— estro-progestinici
— digossina
— può interferire con l'azione dei farmaci amfetaminici, della tirosina, del triptofano e dei decongestionanti della mucosa nasale.
— carbamazepina
— chinidina
— diltiazem
— eritromicina
— fenitoina
— flutamide
— losartan
— nifedipina
— omeprazolo
— simvastatina
— steroidi
— tamoxifene
— tassolo
—teofillina
—tolbutamide
—torasemide
—verapamil
—aloperidolo
—anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici
— Metadone 
causa alterazioni del ciclo mestruale in donne che assumono contraccettivi orali, anche se non è riportata nessuna gravidanza indesiderata.
Disturbi gastrointestinali
— essendo fotosensibilizzante non bisogna esporsi al sole (per l’abbronzatura…non è che non si possa uscire di casa se c’è il sole!) né alle lampade UV. Se l'assunzione della droga vegetale avviene ad una dose doppia di quella consigliata l'esposizione al sole può far insorgere eritemi con arrossamento, bruciore, prurito soprattutto nelle persone di carnagione chiara.
— non somministrare in gravidanza, durante l’allattamento e nel bambino di età inferiore ai 12 anni.
— induttore enzimatico. Con amitriptilina, indinavir, ciclosporina.
aumenta il metabolismo dell'estradiolo e di tutti i corticosteroidi.
insieme a contraccettivi orali, che l'effetto contraccettivo di questi ultimi potrebbe essere ridotto. Antidepressivi SSRI tipo sertralina.
Con digossina ne riduce i livelli ematici.
induttore enzimatico. Con amitriptilina, indinavir, ciclosporina.
aumenta il metabolismo dell'estradiolo e di tutti i corticosteroidi.
insieme a contraccettivi orali, che l'effetto contraccettivo di questi ultimi potrebbe essere ridotto. Antidepressivi SSRI tipo sertralina.
Con digossina ne riduce i livelli ematici.
Ippocastano

azione emolitica a dosi molto superiori a quelle terapeutiche; per l’uso locale: irritazione, infatti l’escina si lega avidamente con gli steroli degli strati sottocutanei scompaginando i lipidi di membrana. Per tutti i preparati la validità è 3 anni, anche quando sulla confezione è riportata una scadenza più lunga.

Kawa Kawa
Sono possibili interferenze con altri psicofarmaci, in particolare con le benzodiazepine; in letteratura è stato riportato un caso controverso con alprazolam. È emersa anche la possibilità che la Kava possa aumentare l'attività della warfarina.
Epatotossico: 
Io dico solo cautela, non dare a malati di fegato come vale anche per cimicifuga ed echinacea. Controindicata in gravidanza: perdita del tono dell’utero.
Sono stati rilevati due effetti collaterali della Kava. In qualche caso i pazienti hanno manifestato dei movimenti involontari (effetti collaterali extrapiramidali) dopo l'assunzione di diversi preparati con la Kava, sollevando la domanda se la Kava è un'antagonista della dopamina. Inoltre, alte dosi di Kava prese regolarmente hanno creato una temporanea scolorazione della pelle tendente al giallo o, in alcuni casi, una condizione reversibile di pelle desquamata.
La Kava non va assunta in gravidanza e deve essere somministrata sotto controllo medico in caso di insufficienza renale e nefrite o di malattie psichiatriche. Tra gli effetti collaterali rilevati a seguito dell'assunzione di questa pianta sono state segnalate anche turbe motorie
questo è il motivo “ufficiale” per cui il ministero della salute ne ha ordinato il ritiro nel 2001. In seguito è stata assolta dai gravi rischi che si presumevano.
Lino semi

Il Lino può causare degli effetti collaterali come: flatulenza, gonfiore, alterazioni idriche e rallentamento dell'assorbimento dei farmaci.
A scopo cautelativo l'impiego del Lino è sconsigliato in gravidanza, in allattamento e in caso di sindrome occlusiva e sindrome dolorosa addominale. È bene assumere la droga con molti liquidi (rischio di ostruzione intestinale) e di non superare le 3-4 settimane di trattamento con i semi di Lino. Tutte le droghe a mucillagini, Lino compreso, possono ridurre l'assorbimento dei farmaci.

Liquirizia
con corticosteroidi.
Poiché incrementa la perdita di potassio, Radix Glycyrrhizae non deve essere somministrata per periodi prolungati insieme a diuretici tiazidici e a diuretici dell'ansa o glicosidi cardioattivi. L’efficacia dei farmaci antiipertensivi può risultare ridotta a causa della diminuzione dell'escrezione di acqua e di sodio. Radix Glycyrrhizae non deve essere somministrata assieme a spironolattone o amiloride.
controindicata in caso di disfunzioni colestatiche o cirrosi epatica, ipopotassiemia o insufficienza renale cronica; in gravidanza e negli ipertesi: effetti mineralcorticoidi.
L'uso prolungato (> 6 settimane) di dosi eccessive (> 50 g/die) della droga può provocare pseudo-aldosteronismo, che comporta deplezione del potassio, ritenzione del sodio, edema, ipertensione e aumento di peso. In alcuni rari casi, possono verificarsi mioglobinuria e miopatia

Melissa
Può interagire con farmaci somministrati per i disturbi della tiroide.
Effetti collaterali
esercita una attività antitiroidea sostenuta da un’azione inibitoria sulla secrezione del TSH. Tale attività si manifesta, ovviamente, per dosaggi elevati e prolungati nel tempo.
Interazioni
può potenziare gli effetti dell’alcool e di altri farmaci sedativi.

Meliloto
il meliloto può interagire con salicilati, bromelina, anticoagulanti orali e antiaggreganti piastrinici: possibili emorragie.
epatotossico a forti dosi.
Cefalea.

Menta
Può interagire con farmaci gastrolesivi ma è generalmente ben tollerata.
Disturbi gastrici in soggetti sensibili.

Mirtillo
ALCALOIDI
MUCILLAGINI
SALI DI METALLI PESANTI
CONTROINDICAZIONI

—l’estratto di mirtillo può favorire la formazione di calcoli renali da ossalati e da fosfati di calcio, per cui va usato con cautela in pazienti con problemi di calcoli ai reni. Non così riguardo all’acido urico, infatti ha una blanda azione positiva contro la gotta.
— L’uso prolungato o in dosi eccessive delle foglie, può portare a intossicazione da idrochinone e fare insorgere ittero e cambiamento dello stato di ossidazione dell’emoglobina che riduce la capacità di legare reversibilmente l’ossigeno.

Effetti collaterali = in alcuni casi, contrariamente ad uno dei suoi normali effetti (cioè quello gastroprotettivo) disturbi gastrointestinali; eritemi cutanei.

OLI ESSENZIALI 

Particolare attenzione dobbiamo porre invece nell’evitare che vi vengano a contatto soggetti epilettici o con altre labilità neurologiche, bambini piccoli (da zero a 2 anni) e animali domestici, in quanto per motivi diversi, queste categorie di “utenti” potrebbero subire effetti fortemente eccitanti con il rischio di convulsioni e laringospasmo.
Gravidanza: OE in generale 
sono dotati di alta diffusibilità attraverso la placenta e basso indice terapeutico, e quindi potenzialmente tossici per l’embrione e il feto. Non sono pericolosi nelle quantità contenute negli aromi da cucina, ma lo sono come oli puri e/ o a dosi farmacologiche come quelle contenute nei vari fitoterapici.
Evitare di consigliarli per uso interno se non nel soggetto adulto e sano, senza problemi di allergie e sensibilità varie.
Per uso esterno consigliarli opportunamente diluiti in altri oli (mandorle, lino ecc) e non per il viso
Papaya

Contiene fenilalanina quindi controindicata a chi ha fenilchetonuria.
questo vale ovviamente per i numerosi integratori che possono contenere fenilalanina
Passiflora
Possibili interazioni di tipo additivo con barbiturici e benzodiazepine. È sconsigliata la contemporanea somministrazione con farmaci IMAO.
Effetti collaterali
Vasculite allergica e alterazioni della coscienza. Esercitare cautela nella guida di auto o uso di macchinari. Evitare in gravidanza e allattamento.

Peperoncino
Le interazioni riferibili all’uso cronico del capsicum riguardano barbiturici, teofillina (aumento di assorbimento) e gli ace-inibitori (predisposizione alla tosse).
A dosaggi elevati, può essere dannoso per il parenchima renale e provocare gastriti, infiammazioni coliche e stipsi.
L’uso topico di preparazioni contenenti peperoncino non deve durare più di 3 giorni e va sospeso per 14 giorni prima di ripetere il trattamento ( rischio di lesioni ai nervi sensitivi). 

Plantago
L’assorbimento di altri farmaci come ad esempio ipotensivi e antibiotici, se somministrati contemporaneamente, può essere diminuito.
Diabete mal controllato. Stenosi esofagea e ileo paralitico.

Pompelmo
  1. vinblastina ———->ne viene inibito l’assorbimento

  1. ciclosporina——> ne viene inibito l’assorbimento

  1. digossina———> ne viene inibito l’assorbimento
Le ricerche tossicologiche confermano che gli estratti di Pompelmo semi non presentano alcuna tossicità alle dosi consigliate né a breve né a lungo termine.

Soltanto il 3-5% dei soggetti mostra di non tollerare bene l'acidità tipica dell'estratto. In tal caso conviene assumere l'estratto a stomaco pieno e iniziare col dosaggio più basso per poi aumentarlo.
Alcune molecole contenute nel succo di pompelmo (i ricercatori sospettano si tratti delle furanocumarine) interagirebbero con diversi farmaci, tra cui anche quelli contro l’ipertensione, aumentando la capacità di assorbimento del principio attivo, che potrebbe raggiungere così concentrazioni estremamente elevate, al limite anche tossiche.
I pazienti che assumono succo di pompelmo e farmaci che vengono inibiti da esso possono usare l’accorgimento di bere il succo due ore dopo l’assunzione dei farmaci, così non c’è nessun rischio.
REISHI o Ganoderma lucidum
Con farmaci anticoagulanti e antipiastrinici, di cui Ganoderma lucidum può rinforzare gli effetti, aumentando il rischio di sanguinamenti ed emorragie.
Controindicato per chi sia allergico ai funghi o abbia subito recentemente un trapianto d’organo (contrasta l’effetto dei farmaci immunosoppressori).

Riso rosso fermentato
con statine potenziamento dell’effetto con risultati esponenziali: potenzialmente tossico.
EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI

  1. gli stessi delle statine: disturbi muscolari ed epatici
  2. interazioni con alcuni farmaci contro il colesterolo: con i fibrati (Gemfibrozil) e con le statine stesse perché creerebbe un iperdosaggio, con alcuni antibiotici ed antivirali
  3. disturbi gastrointestinali: bruciori di stomaco, flatulenza, reflusso gastro-esofageo
  4. cefalea
  5. controindicato negli alcolisti, ovviamente, sempre a causa dei disturbi epatici.
  6. ovviamente controindicato in gravidanza, allattamento ed uso pediatrico. Secondo l’Anses addirittura è controindicato per tutte le donne in generale cioè sia in gravidanza che in età fertile (quindi potrebbero assumerlo solo quelle nella fascia compresa tra i 50 e i 70 anni!!!)
  7. controindicato per gli ultra-settantenni
  8. controindicato per chi assume pompelmo abitualmente
  9. persone con problemi o predisposizione all’insufficienza renale, malattie del muscolo o ipotiroidismo

NOTA: dato che riduce la sintesi endogena di ubichinone (Coenzima Q10), si consiglia di integrarlo durante la somministrazione dato che l’uso di questo integratore si suppone per lunghissimi periodi.
Q10), si consiglia di integrarlo durante la somministrazione dato che l’uso di questo integratore si suppone per lunghissimi periodi.

Salice, betulla e tutte le piante con salicilati o FANS-LIKE
dovrebbero essere utilizzati con una notevole cautela da quei soggetti che assumono salicilati di sintesi o farmaci ad azione anticoagulante e da coloro che soffrono di infiammazione acuta o ulcerazione del tratto gastrointestinale: questo a causa dell’effetto antiaggregante piastrinico (come la nota aspirinetta). Occorre una certa cautela anche nella somministrazione di tali preparati a soggetti affetti da disturbi neurologici, renali ed epatici. Si deve infine tenere conto che i principi attivi del salice bianco possono ridurre l’assorbimento intestinale dei farmaci alcalini se l’assunzione è contemporanea o comunque ravvicinata nel tempo.


Schisandra
Induttore enzimatico
Controindicata in gravidanza: stimola le contrazioni uterine.
Possibilità di incremento delle funzioni gastriche con iperacidità e bruciori di stomaco. Per questo motivo l’utilizzo è sconsigliato in soggetti con predisposizione a ulcera gastro-duodenale.
Simultaneamente all'aumento del contenuto di proteine epatiche anche il contenuto di citocromo-P-450 nei microsomi del fegato venne notevolmente accresciuto.
La schisandrina B è perciò un agente induttore per il sistema enzimatico di metabolizzazione del fegato.
Serenoa repens
sconsigliata l’assunzione della pianta in concomitanza con terapie ormonali per via dell’azione dei fitosteroli sugli androgeni. Controindicata in caso di integrazione di ferro, in quanto i tannini contenuti nella Serenoa, possono interagire con questo minerale creando accumuli nel sangue.


Stevia

nessuna controindicazione e nessun effetto collaterale. Va sottolineato però che se la stevia viene assunta in dosi molto più elevate rispetto a quelle usate per dolcificare, può essere causa di ipotensione o ipoglicemia.

Symphytum officinale

effetti epatotossici

Thuya

EFFETTI COLLATERALI 
USO INTERNO:
-- può dar luogo a fenomeni irritativi del tubo gastro-enterico.
--- può causare danni permanenti al fegato 
CONTROINDICAZIONI 
Non somministrare alle gestanti: può causare aborto.
La tintura madre consigliarla solo per uso esterno sulle verruche.
Le diluizioni centesimali omeopatiche si possono sempre dare a tutti
Uncaria

CONTROINDICAZIONI
L'Uncaria è sconsigliata in gravidanza e durante l'allattamento per una potenziale azione sulla muscolatura liscia uterina. Una dose eccessiva può provocare diarrea, che regredisce sospendendo il trattamento.

Uva ursina
Con semi di lino diminuisce l’assorbimento dell’arbutina.
 I tannini presenti nell’Uva ursina possono interagire con l'assorbimento di alcuni farmaci; è sempre meglio quindi assumere l’ Uva ursina a circa due ore di distanza dall'assunzione di altri farmaci. Non è invece dannosa nel caso di assunzione in corso di terapia con la pillola anticoncezionale.
— essendo fortemente acida può danneggiare le mucose gastriche, per cui sarebbe bene associarla a dei gastroprotettori naturali, come la menta piperita, oppure farla seguire da alcalinizzanti come il bicarbonato.
L’uva ursina può avere azione ossitocica per cui è controindicata in gravidanza. Dato che i tannini irritano la mucosa gastrica, in alcuni soggetti la pianta può provocare nausea e vomito; è sconsigliata in caso di gastrite.

Inoltre non va usata:

— nel caso in cui sia presente una grave insufficienza renale, in quanto  essa va a sovraccaricare il Iavoro dei reni;

— allergia all'acido acetilsalicilico.

— può scatenare dei fenomeni allergici in soggetti particolarmente sensibili. 
Il paziente va avvertito che le urine assumeranno un colore bruno-verde (idrochinone). 
Non deve essere usata per più di una settimana, né più di 5 volte all’anno, se non sotto controllo medico ( Commissione E).
Valeriana
-- L’azione sedativa potrebbe potenziare gli effetti di altri agenti che deprimono il SNC. 
-- È sconsigliata a chi deve subire un intervento chirurgico in quanto potrebbe accrescere gli effetti collaterali di un’anestesia con barbiturici. Inoltre prolunga e aumenta il sonno suscitato dai sedativi e non deve quindi essere impiegata  nei giorni che precedono operazioni chirurgiche.

— con alcol, con le droghe sedative, con i rilassanti muscolari, e con gli antistaminici (potenziamento degli effetti sedativi)
— Allo stesso modo di  tutte le erbe includenti tannini, l’assunzione di Valeriana in unione ad integrazione di ferro, può limitare l’assimilazione di quest’ultimo; si suggerisce perciò di separare le due assunzioni di almeno una o due ore.
-- L’assunzione di dosi notevoli per un lungo periodo può causare vertigini, cefalea, disturbi gastrointestinali, irrequietezza paradossa e sonnolenza.
-- Epatotossicità
— L’utilizzo prolungato e a dosi elevate può provocare cefalea, vertigini, ottundimento ed agitazione.

controindicata:
— In chi soffre di disturbi epatici o renali;
— in caso di  ipotensione, o bradicardia.
— L’utilizzo prolungato e a dosi elevate può provocare cefalea, vertigini, ottundimento ed agitazione.
-- Per precauzione è sconsigliata anche in gravidanza e allattamento. 
— per i bambini al di sotto dei 12 anni. 

Vite rossa

Può avere un modesto effetto astringente intestinale, che scompare subito dopo aver sospeso il trattamento.

Zenzero
 con anticoagulanti o inibitori dell’aggregazione piastrinica. 
L'assunzione di dosi elevate di olio essenziale puro può provocare bruciore gastrico.
SULLA NAUSEA IN GRAVIDANZA è sicuramente efficace, ma io consiglio di consultare il medico: dato l’effetto antiaggregante piastrinico e dato il suo meccanismo di azione sulle prostaglandine, esattamente come qualsiasi FANS, può provocare aborto.
—Deve essere impiegato con prudenza, dopo consultazione medica, in presenza di calcolosi biliare. Ricordando l’effetto colagogo, non va consigliato se un soggetto si trova in una fase acuta o sintomatica di calcoli biliari.
Ad alte dosi si possono verificare leggere eruzioni cutanee.
Anche se viene regolarmente prescritto, a mio parere è controindicato in gravidanza: il 6-gingerolo in vitro ad alte dosi è mutageno; inoltre è stato osservato su animali da esperimento che riduce il numero dei nati per nidiata e interferisce con lo sviluppo dei sopravvissuti.
Zucca (olio di semi)

I semi della zucca e le preparazioni derivate sono assolutamente controindicati in gravidanza (noti per l’effetto vermifugo sulla tenia: questo basti a immaginare gli spasmi sulla muscolatura liscia che provocano)