Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 26 ottobre 2013

RADIOTERAPIA: un sostegno omeopatico per limitare i danni


  Molte sono le persone che, per curare un tumore, intraprendono una radio-terapia. Voglio qui riportare un brevissimo stralcio di un interessante articolo di 
A. Laffranchi, G. Secreto, S. Serrano 
tratto da: LA MEDICINA BIOLOGICA 
GENNAIO - MARZO 2003
Dove vengono esposti alcuni casi clinici in cui viene curato uno degli effetti collaterali più problematici,  a livello dermatologico, della radioterapia: l’eritema bolloso.

   
Abbiamo avviato la terapia seguente: 
Trattamento preventivo: 
(1)se la cute era integra, lavaggi con acqua borica al 3% e poi applicazioni di CHAMOMILLA-HEEL S pomata; 
  1. se la cute presentava lesioni, lavaggi con soluzione di citrato di sodio e saccarosio al 6%, seguita immediatamente da una seduta di 30 minuti con magnetoterapia a solenoide, 50Hz e 45 gauss per 5 giorni la settimana. 


Lesioni croniche: si è usato un gruppo di farmaci comune a tutti i pazienti  cui sono stati aggiunti preparati unitari scelti individualmente secondo il tipo del dolore o l’aspetto della lesione, seguendo criteri puramente omeopatici come ad esempio prurito sempre associato a bruciore: RADIUM BROMATUM. I criteri farmacologici comuni sono stati quelli di consigliare una modificazione della dieta, l’introduzione di integratori ad azione antiossidante, l’assunzione di farmaci drenanti e disintossicanti oltre a quelli ad azione vascolare e di stimolo sugli apparati renale ed 
epato-pancreatico. 
I farmaci soggettivi variamente combinati anche tra loro sono: ANTHRACINUM, AC NITRICUM, CAUSTICUM, RADIUM BROMATUM e due pomate a base di ARNICA E CAMOMILLA.  Queste applicazioni venivano fatte oltre che 2 volte al dì, anche 4h prima dell’applicazione dell’esposizione alla radioterapia. I campi magnetici sono stati utilizzati per gli effetti antinfiammatorio, osteogenico, angiogenico e per l’effetto O2. Poichè i danni da raggi sono dose-dipendenti riteniamo che si possano stilare linee guida omeopatiche per questo trattamento. E’ utile prolungare il trattamento per 4-8 settimane dopo la fine del ciclo di radioterapia.
In seguito a irradiazione per tumore mammario, basalioma, sinovial-sarcoma , sono stati trattati 20 pazienti con risciacqui a base di soluzione di CITRATO DI SODIO  e SACCAROSIO al 6%, seguita immediatamente da una seduta di 30 minuti con magnetoterapia a solenoide 50Hz e 45 gauss per 5 giorni la settimana. In tutti i casi si è avuta una rapida risoluzione del dolore fin dalla prima seduta, con risoluzione completa entro 7 giorni dall’inizio della cura. Nella maggioranza dei pazienti la guarigione è  avvenuta contemporaneamente in tutti i punti delle lesioni passando direttamente dall’erosione dello strato epidermico superficiale  alla formazione completa di tessuto cutaneo, senza passare attraverso la fase di crosta e, soprattutto, senza cicatrici.  
Per le lesioni croniche la guarigione è avvenuta in 3-6 mesi (che noi consideriamo tempo rapido); qui abbiamo usato dei rimedi con il criterio  della similitudine e dei sintomi: esempio per prurito e bruciore RADIUM BROMATUM. Abbiamo assegnato una dieta e integratori antiossidanti; i farmaci soggettivi sono: ANTHRACINUM, AC NITRICUM, CAUSTICUM e due pomate a base di ARNICA e CAMOMILLA. Per la profilassi delle lesioni, prima dell’irradiazione abbiamo usato :pomata alla camomilla, lavaggi con acqua borica sulla cute integra, e farmaci omeotossicologici ad azione detossicante + radium bromatum. I risultati sono stati ottimi”.


NOTA
chi fosse interessato a leggere l’articolo intero, lo può trovare in rete in formato pdf digitando La medicina biologica eritema bolloso.


sabato 19 ottobre 2013

ALCHIMIA


 Ecco una parola che fa subito pensare a una forma di magia! Una parola che ci riporta ad un tempo antico in cui ancora scienza e magia erano attività piuttosto mescolate.
Tuttavia, sarebbe oltremodo riduttivo liquidare questo termine e queste pratiche archiviandole nella nostra mente sotto il concetto di superstizione.
Ecco allora che trovo molto colta e utile l’analisi del Dr Luigi Giannelli, di cui riporto un brano tratto da articoli vari pubblicati su Farmacia news settembre 2008

Le basi del sistema alchemico sono da far risalire a varie scuole di pensiero del  mondo alessandrino. Ma solo dal 14° secolo l’alchimia entra a far parte in modo prepotente del mondo scientifico e filosofico europeo.
Il sistema alchemico contiene concezioni e descrizioni del mondo --anche di quello soprannaturale e mitico-- pratiche mistiche e psico-fisiche analoghe a quelle yogiche, pratiche di laboratorio vere e proprie, fuse in un insieme che con il tempo acquisisce una coerenza e una compattezza ideologica notevoli, che hanno dato luogo a una ben precisa identità sul piano filosofico-religioso. Il confluire in esso di varie tendenze e di varie scuole di pensiero, determina tuttavia per il suo futuro, la tendenza alla mutevolezza e allo sviluppo di molteplici “vie” e di sette.  Gli ambiti ideologici che contribuiscono alla sua creazione sono diversi. Innanzitutto il substrato magico-religioso derivante dall’antica religione egiziana. Questa infatti fu dispersa definitivamente dall’invasione di Alessandro, ma i greci “ricostruirono” il sistema religioso egizio in sincretismo con la religione greca, dando luogo a tutta una serie di interessanti fenomeni religiosi. Tra questi il più ricco e variopinto fu quello Gnostico. Ulteriore fattore di arricchimento e complicazione del sistema alchemico, fu l’accoglimento in esso della Cabala ebraica. Oltre ai greci e agli ultimi discendenti degli egizi, infatti, nell’area alessandrina esisteva una forte comunità ebraica, in grado di dare il suo contributo in artigiani e in altra manodopera specializzata, che a loro volta concorrevano con le tecniche, con il misticismo e con le idee che li caratterizzavano.

GNOSI, COMPLESSO IDEOLOGICO A CARATTERE MISTICO-RELIGIOSO
Sviluppatosi nell’area meridionale e orientale del mediterraneo, nella gnosi si afferma una sostanziale dualità e un tendente conflitto tra il Dio supremo e il Dio creatore (il demiurgo) del mondo sensibile. Una parte del divino superiore (generalmente chiamata Pistis o Sophia o anche con altri nomi) rimane come intrappolata nella materia, creata dal demiurgo. Secondo le diverse scuole gnostiche, il divino superiore ha tuttavia espresso tutta una serie di figure divine minori, a cerchi concentrici di molteplicità di manifestazione; queste sono coinvolte in modi diversi nell’ambito della creazione e della successiva “risalita” delle “scintille divine superiori” disperse nella materia oscura. 
Si hanno varie possibilità di salvezza e di risalita; in alcune scuole gnostiche si “allinea” il sistema con quello cristiano, ove il Cristo (e talvolta anche lo Spirito Santo, definito dagli gnostici “Paracleto”, come lo definiscono anche il cristianesimo ortodosso e cattolico) rappresenta la via per la salvezza e per la “risalita” di Pistis-Sophia; in altre scuole invece ci si avvicina all’Orfismo, al Platonismo o alla via Dionisiaca. In ogni caso, l’aspetto determinante dell’ideologia gnostica che governa tutto il sistema alchemico è la presenza nella materia sensibile, bruta, pesante, oscura, impura (poichè generata dal demiurgo e non da Dio o dagli Dei superiori), di un coagulo inconsapevole di divina sapienza o divina luce (Pistis-Sophia), che è invece stata generata dalla divinità superiore. 

L’azione dell’alchimista è quella di isolare ed estrarre dalla materia bruta, demiurgica, l’essenza luminosa , sophica; non a caso gli alchimisti medievali (quei pochi che si fecero vivi), si definivano semplicemente filosofi.
Compito quindi del “chimico”  tecnologo-spagirico, istruito presso la scuola alchemica, è quello di estrarre dalle matrici sensibili, vegetali, minerali o anche animali,  la  “Quintessenza”  , responsabile dell’effetto farmacologico e che, se privata dalla parte impura, esplicherà appieno la sua potenza terapeutica. La abbiamo qui definita quintessenza, usando il termine degli  antichi: quinta  perchè è al di fuori del controllo dei quattro elementi, che governano la materia demiurgica, quindi impura per definizione. 

Si capisce come da questo punto di vista nasca sia la moderna omeopatia, sia la moderna chimica farmaceutica.

Gli antichi alchimisti non potevano prevedere che, a causa della progressiva desacralizzazione del mondo sensibile, la loro ricerca del nucleo divino nelle matrici impure, potesse condurre alla moderna ricerca del “principio attivo”.
Notare le espressioni della chimica moderna : impurezza per indicare le parti indesiderate in un principio attivo isolato; non solo, ma lo stesso termine “principio attivo” è un termine antico, usato (non solo dagli alchimisti) per indicare nientemeno che Dio.

LA RISCOPERTA DI ANTICHI DOCUMENTI
in europa, nel 14° secolo, grazie anche alla massa di documenti provenienti dalla dissoluzione dell’impero bizantino, dal “sacco” crociato del 1204 alla definitiva caduta sotto gli ottomani del 1453, gli uomini di scienza e gli intellettuali, ebbero a disposizione fonti e opere credute perdute; inoltre l’invenzione della stampa permise la più ampia (per l’epoca) divulgazione degli scritti antichi. Insomma, grazie a quest’opera di ricostruzione (non a caso l’epoca si chiamò rinascimento) anche l’alchimia e la sua compagna, la spagiria entrarono prepotentemente nel mondo scientifico e filosofico europeo; grandi sponsor furono spesso i capi delle Signorie italiane, che speravano che i loro sponsorizzati riuscissero davvero a fabbricare l’oro! oltre ai geni dell’epoca come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Leonardo da Vinci, si impegnarono nella riscoperta delle scienze antiche anche gli stessi Signori (non mancano scienziati ed alchimisti tra i Medici, i Gonzaga, i Colonna ecc). Paracelso, il celebre medico-mago-alchimista svizzero fu il più importante (ma non il solo) a utilizzare le tecniche alchemico-spagiriche nell’arte farmaceutica.
Nonostante l’atteggiamento assolutamente alternativo e di rottura di Paracelso e altri medici rinascimentali, il sistema fu assorbito e integrato in quello medico-farmaceutico dominante di stretta osservanza ippocratico-galenica, anche perchè sia nella scuola ippocratica sia nell’opera di galeno si trovano frequenti accenni a punti di vista e ad aspetti descrittivi eminentemente alchemici. 




NOTA 
Brano tratto da appunti cartacei al tempo in cui annotavo a mano gli estratti degli articoli, per cui mi scuso di eventuali inesattezze riguardo al riferimento dell’articolo che sono pronta a correggere nel caso il Dr Giannelli volesse rettificare :-)


sabato 12 ottobre 2013

DIETA BASE



Propongo qui una dieta base di mia formulazione  utile per tutti, tranne per coloro che a causa di determinate malattie devono osservare un regime ben preciso che esclude alcuni alimenti.
Prima di esporvene la traccia una precisazione:
La dieta vale a casa propria, nel quotidiano, non quando si pranza fuori o si è ospiti: questo ci permette di gustare alimenti che ci piacciono particolarmente pur sapendo che non sono proprio di “serie A”.

La dieta base che io propongo in generale a tutti e che quindi  è utile adottare per tutta la famiglia, è la dieta mediterranea con leggere modifiche: infatti, la dieta mediterranea include un ampio uso di latte e derivati tra cui il famoso parmigiano reggiano, che io invece propongo di ridurre o eliminare.
Essa è basata sull’uso di cereali e derivati, legumi, verdura, frutta di stagione, pesce azzurro, modeste quantità di carne  e uova. Come condimento l’olio di oliva. La dieta deve essere ben variata.
Tenere presente che i vari procedimenti di cottura e conservazione riducono notevolmente il contenuto vitaminico degli alimenti.
 I vegetali, che devono costituire circa il 60% dell’alimentazione, devono essere per i 2/3 cotti e 1/3 crudi in inverno e al contrario in estate. Altra modifica importante è che gli alimenti crudi, come ad esempio l’insalata, devono essere consumati come primo e i cotti come secondo. La frutta (due porzioni al giorno) va consumata fuori pasto cioè a metà mattina e metà pomeriggio, oppure  una mezz’ora prima del pasto a tavola.
La carne, proveniente da allevamenti biologici, una volta alla settimana; il pesce due volte alla settimana e, se si ha la fortuna di abitare in località marina, anche 5 volte a settimana; se in vacanza anche tutti i giorni.
Molluschi, crostacei, frutti di mare, salumi e insaccati, cibi preconfezionati: da abolire.

Numerose ricerche hanno identificato nelle componenti lipidiche animali delle diete una delle maggiori responsabili della potenziale cancerogenicità. Lo scarso apporto di lipidi animali nella dieta mediterranea ne fanno uno stile alimentare di prima scelta in confronto a qualsiasi altra dieta o stile alimentare nel soggetto normale.

Latte yogurt e formaggi freschi  
Il latte è un alimento che consiglio  di escludere o, se proprio vi piace molto, da consumare una volta alla settimana oppure nell’ordine di pochi ml per “macchiare” il caffè. Yogurt consiglio solo quello fatto in casa o proveniente da un produttore di vostra fiducia, perchè la maggior parte sono iper-dolcificati e modificati per ottenere una lunga conservazione. Il risultato è che hanno lo stesso effetto dei dolci: scarso valore nutritivo, “dipendenza” e i classici danni già noti dei dolci. I formaggi freschi vanno usati in  modeste quantità cioè  ad esempio 60 g due volte alla settimana.
 I formaggi stagionati, salati e/o fermentati consiglio di abolirli del tutto o usarli solo nelle occasioni.  


MIO calcolo delle calorie
quando vado a formulare una dieta, non valuto solo la quantità dei cibi ma in pari grado la qualità: per questo attribuisco zero punti all’olio di oliva e il massimo dei punti  ai cibi spazzatura in particolare burro di arachidi e zucchero.
Come conviene contare le calorie: non con il loro reale valore che richiederebbe lunghi calcoli anche quando si decide di cambiare un alimento con l’altro, bensì assegnando un punteggio che riporta alcune calorie approssimate per eccesso ed altre per difetto, ma in modo sempre uguale, ai tipi di alimenti:
Farinacei e cereali = 4x grammo
Carne =4x grammo
pesce 3,5x grammo
1 uovo=80 Kcal
formaggi stagionati 7x grammo
formaggi freschi 6x grammo
grassi come burro, panna, besciamella, mascarpone,
burro di arachidi, margarina, frutta secca tipo noci mandorle=9x grammo
vino 1 bicchiere=80
birra 1 bicchiere=40
succhi di frutta fatti in casa=40 ogni 200 ml
caffè=0
tisane e té=4 ogni 200 ml
verdure cotte un piatto pieno=40
verdure crude un piatto pieno=40
frutta 250g=100
legumi=4x grammo
minestrone=60
patate =2x grammo
L’olio non lo contiamo di proposito, perchè ha un valore nutritivo “sublime” e , valutando gli effetti benefici sulla funzione intestinale ,compensa con una più facile evacuazione il suo elevato potere calorico; pertanto merita di non essere lesinato.

Al contrario da parte di molti nutrizionisti allopatici assisto spesso con raccapriccio alla prescrizione di Olio di vaselina al posto dell’olio alimentare di qualsiasi tipo!!!
Fa male almeno per tre motivi:
(1) trascina con se le vitamine liposolubili causando il rischio di ipovitaminosi
(2) non ha alcun valore nutritivo anzi è un anti-nutriente
  1. è un derivato della lavorazione del petrolio (peccato che tanta gente non lo sappia).

COME PROCEDERE
partendo da questi dati potete calcolare il vostro fabbisogno calorico come ho descritto al post n13 (obesità) 
e quindi scegliere un menu  utilizzando i cibi indicati nella dieta base e facendolo variare con ciclicità quindicinale. Con questo intendo dire che è particolarmente utile:
-- riguardo alla qualità 
crearsi una scaletta di 30 pasti diversi (uno per il pranzo e uno per la cena) con colazione a scelta. Finiti i 15 giorni si ricomincia con il primo menù di questa lista. Questa lista va poi cambiata in estate, inserendo i cibi di stagione.
--riguardo alla quantità
se siete già nel peso forma nessun conteggio calorico, vuol dire che il vostro livello di appetito è già equilibrato; se siete in sovrappeso potete contare le vostre calorie con i valori che ho indicato qui e ricalibrare il fabbisogno calorico man mano che il peso scende.

NOTA 
In effetti l’argomento è vastissimo. Dopo questo input forse vi sorgeranno un bel po’ di domande o di osservazioni...ben vengano!


sabato 5 ottobre 2013

DIURESI Alcune piante utilissime


Le persone che soffrono di ritenzione idrica sono un numero molto maggiore di quanto siamo portati a immaginare. Il problema riguarda più le donne, ma anche una piccola percentuale di uomini ne va soggetta.
Per capire se si soffre di ritenzione idrica si possono osservare diversi segnali.
Nel caso di una grave ritenzione, tipo quella che si ha nel mixedema (uno dei tanti aspetti di malattia tiroidea), noteremo che premendo con forza molto modesta un dito sulla pelle, l’impronta resterà a lungo come avviene nei casi di scottatura solare.
Nei casi di ritenzione idrica moderata ma cronica, invece, non ci sono segni evidenti, tranne la scarsità della sete.
Il mio consiglio perciò è quello di misurare la quantità di urina emessa nelle 24 ore; per farlo basta scegliere un giorno in cui si sa di stare in casa e urinare ogni volta nel bidone graduato (in vendita in tutte le farmacie, sanitarie ecc) per raccogliere così la quantità emessa in questo arco di tempo. Se è uguale o minore a 900ml io consiglio di attuare una diuresi due volte l’anno, in primavera ed autunno, scegliendo una delle piante qui sotto elencate. 
Per i lettori particolarmente interessati all’argomento consiglio pure il post sul drenaggio che ho pubblicato
qui:




ALCUNI CONSIGLI
Per prevenire o ridurre la ritenzione idrica è importante tenere d’occhio l’alimentazione: evitare cibi salati, privilegiare quelli poveri di sodio come patate, pompelmi, fagiolini, prezzemolo, asparagi selvatici, mandarini, frutta in genere; bere molta acqua; consumare quando è possibile semi di anguria, melone e cetriolo che contengono una sostanza chiamata cucurbocitrina che sembra aumentare la permeabilità dei capillari dei reni facendo passare più acqua nelle urine. Se le caviglie sono gonfie  sollevare le gambe per alcuni minuti ( posizione della  “candela”). Può essere utile assumere vitamina B6  che presiede alla produzione di alcuni ormoni associati all’equilibrio idrico.  Per prevenire o lenire il disturbo vengono prescritti da 50 a 100 mg  al giorno di vitamina B6. 
La vitamina B6 è contenuta nei seguenti alimenti:  cereali integrali, germe di grano, legumi, tuorlo d’uovo, lievito di birra.
Per vedere se c’è ritenzione idrica si misura  la quantità di acqua ingerita portandola a 1,5 litri; si fa raccogliere l’urina delle  24 ore  e si osserva se l’eliminazione corrisponde all’assunzione. Il più delle volte non si ottengono più di 900 ml x 1,5 litri di acqua ingerita. Per combattere la ritenzione idrica che favorisce i depositi cellulitici sulle anche, sul bacino e sulle cosce, è utile stimolare la diuresi  anche se la persona presenta prove renali funzionali perfette; ovviamente parliamo di una diuresi con fitoterapia.

FITOTERAPIA
Le piante ad effetto diuretico sono davvero  circa un migliaio!!! Ho scelto allora alcune di esse delle quali le prime due indicate come prima scelta per una diuresi in generale... le altre quando accanto alla diuresi si vogliono facilitare alcuni effetti particolari nell’eliminare singole sostanze.

 PILOSELLA 50-150 gocce /die,
 TARASSACO  50-150 gocce /die 


ORTHOSIFON 
SOLIDAGO 20-50 gocce /die 
ZEA MAIS 
ASPARAGO, 
PARIETARIA 50-100 gocce /die 
ERIGERON 50-100 gocce /die 
UVA URSINA 20-50 gocce /die 
ONONIS SPINOSA


PILOSELLA   L’azione diuretica è massima per la pianta fresca. Ha anche attività antiurica, declorurante e antisettica. In particolare vengono favoriti i processi riparativi della mucosa vescicale.
La pilosella sembra agire direttamente a livello dei tubuli renali dove stimola l’escrezione di acqua, sodio, cloro e scorie azotate, grazie ai flavonoidi, senza però irritare i reni. La sua azione diuretica depurativa è accompagnata da un’azione antinfettiva a livello dell’apparato genitale ed urinario con tropismo sulla vescica. E’ perciò di prima scelta per le cistiti ricorrenti. Diuretica, depurativa, anticellulite; infatti grazie a queste proprietà viene consigliata nei regimi dimagranti dove esiste gonfiore causato da ritenzione idrica.
la pilosella fa raddoppiare o triplicare il volume dell’urina con eliminazione di cloruri ed urea.


 TARASSACO  
Questa composita è un’erba perenne con radice cilindrica e carnosa, priva di stelo, foglie frastagliate-dentate e grossi fiori gialli a capolino. In autunno questi si trasformano in globi piumosi biancastri-argentati che liberano nel vento i semi sostenuti da un ciuffo caratteristico a forma di paracadute. il nome scientifico pare che derivi dal greco taraxis= turbamento, scompiglio e axos=rimedio.
Notissima  nella cultura popolare, questa pianta viene anche chiamata dente di leone, dente di cane, soffione, piscialetto e in francese pissenlit per gli evidenti effetti diuretici.
Pare che il tarassaco non fosse considerato importante nell’antichità, tanto che nessun testo ne parla fino al  quindicesimo secolo. Nel 1500 cominciarono le prime segnalazioni di questo semplice, effettuate da studiosi dell’epoca, che ne individuarono qualità diuretiche e vulnerarie. Solo all’inizio del ventesimo secolo la scienza ne riconosce le numerose qualità medicinali, tanto che da allora lo considera uno dei più utili rimedi vegetali. La droga è la radice raccolta durante il riposo della pianta. Si possono usare anche le foglie e i fiori, con effetto più blando.
In omeopatia si usa la pianta intera fiorita.  Le foglie, che vengono usate per l’alimentazione, contengono oltre ai principi attivi amari, carotenoidi, vitamine A, B, C , D; in particolare contengono più vitamina A di quella presente nella carota.

ORTOSIPHON  (Té di Giava) indicato per facilitare la diuresi, l’eliminazione delle scorie azotate, uratiche e fosfatiche e nello stesso tempo placa il tenesmo e la cistalgia. L’aumentata escrezione di cloruri, urea e cataboliti va a influenzare anche la dissoluzione più o meno completa dei depositi colesterinici, per cui può essere usato per l’ipercolesterolemia. Esso attiva il riassorbimento degli edemi e influenza anche la glicosuria. In particolare attiva la funzionalità degli elementi specifici del rene.


SOLIDAGO VIRGA AUREA Ha azione diuretica e vitamina-P simile. E’ utile negli stati infiammatori delle vie urinarie e nelle affezioni del rene o della vescica che si accompagnano a colite (colibacillosi). 


ZEA MAIS   è azoturico  ((cioè facilita l’eliminazione di azoto che è poi l’indice dell’acido urico che forma calcoli nelle articolazioni (la famosa gotta) e soprattutto disturbi cardiovascolari)), natriuretico e cloruretico  (cioè facilita l’eliminazione di ioni cloro e sodio). 
L’escrezione urinaria arriva anche a quintuplicarsi nelle 24 ore e l’effetto è duraturo.
ZEA MAIS, ERNIARIA, MATRICARIA CHAMOMILLA sono piante ad azione antispasmodica e diuretica. Il Mais è allo stesso tempo sedativo e diuretico. Il volume dell’urina emessa si triplica o quintuplica nelle 24h e la cura può essere protratta anche per lunghi periodi ; il decotto è al 3% alla dose di 3-4 tazze al dì; la TM 30 gtt /3 volte al dì. L’erniaria, oltre ai principi attivi noti, contiene una sostanza ancora non ben conosciuta che distende la muscolatura della vescica; è in primo luogo un antispasmodico delle vie urinarie; con l’essiccazione perde il suo effetto, quindi va usata fresca. Il  principio attivo è volatile: non si può fare un decotto, si deve solo lasciare in infusione abbastanza a lungo. Se viene prescritta assieme a uva ursina è meglio preparare le due tisane separatamente; invece con le piante diuretiche herniaria va d’accordo.

  ASPARAGO contiene inulina, frutto-oligosaccaridi, asparagina, arginina, colina, saponine e flavoni (rutina), sali di potassio. L’azione è diuretica, azoturica, clorurica e fosfaturica. Si ritiene che l’azione diuretica sia di tipo indiretto e sia dovuta ad una “irritazione” dell’epitelio renale. Sotto la sua azione non si ha aumento del volume di urina emessa ma una maggiore frequenza di minzioni. Per questo motivo i rizomi di asparago devono essere usati con cautela nelle affezioni renali infiammatorie gravi (Leclerc, Van Hellemont); secondo Valnet l’asparago non è consigliabile ai soggetti nervosi perché può causare insonnia e agitazione. L’odore caratteristico delle urine è dovuto al metilmercaptano, che è un prodotto di idrolisi dei composti solforati.  


PARIETARIA
Diuretica - Emolliente - Rinfrescante - Pettorale - Sì usa nelle idropisie, nella nefrite, nelle coliche nefritiche, nella renella, nei calcoli renali e nell'uricemia.
Per il suo notevole potere diuretico è indicata in particolare per i disturbi alle vie urinarie.


ERIGERON
Attività: antireumatica, diuretica, uricolitica; tonica.
Posologia: Tintura Madre 50 gocce tre volte al dì.


  UVA URSINA     E’ un piccolo arbusto delle regioni montagnose dell’emisfero nord, con foglie intere, persistenti, fiori bianchi-rosa e bacche rosse commestibili.
La tisana può essere preparata con l’infusione o la macerazione a freddo. La dose sarà di 3 g/ 150 ml di acqua; l’infuso si prepara versando la droga nell’acqua fredda che si porta a ebollizione per 1 minuto e filtrando dopo 15 minuti di infusione; la macerazione a freddo di fa lasciando tutta la notte le foglie di uva ursina nell’acqua fredda. Con questo secondo metodo si ottiene un macerato con il 30% in più di arbutina e la metà di tannini rispetto all’infuso. L’azione diuretica della pianta è da attribuire ai flavonoidi. L’uva ursina è indicata per le infiammazioni e infezioni delle vie urinarie; ha anche l’effetto di calmare lo stimolo della minzione e il dolore. Può essere molto utile associarla a camomilla. Normalmente essa viene indicata per l’azione antisettica, non come diuretico. Secondo Van Hellemont non è indicato aumentare la diuresi nelle infiammazioni acute dei reni e della vescica, come nella cistite acuta, perché ciò irrita ancora di più i tessuti. Nelle infiammazioni croniche, al contrario, si può aumentare la diuresi associando l’uva ursina con l’ortosiphon o con le pseudobacche di ginepro e i frutti di prezzemolo.


ONONIS SPINOSA diuretico e antinfiammatorio. Azione declorurante e azoturica . TM= 40 gtt / 3 volte al dì.
 Calmante delle infiammazioni degli organi urinari - Cura la cistite.
Infuso: 3 grammi in 100 di acqua. Bere 2 tazzine al giorno.  
Polvere: gr. 1 o 2 per 2-3 volte al giorno.

Un interessante preparato ci viene messo a disposizione dalla linea ASTRUM:




Rugiada di Pianta

ONONIDE: MACERATO SPAGYRICO di II°

COMPOSIZIONE: Ononide spinosa L.

COMPONENTI PRINCIPALI: onocolo, saponine, resine, onocerina, tannino.

VEICOLO - Acqua

FAMIGLIA - Leguminosae

OLIGOELEMENTI: prodotti in fase di analisi

ELEMENTO = Terra

CLASSE ENERGETICA = Sal

PIANTA PREVALENTEMENTE = Marziale

CLASSE TERAPEUTICA: diuretico

INDICAZIONI: ritenzione urinaria con tutte le forme edematose, nefriti, cistiti, calcolosi, cloro urinario.

PROPRIETA': diuretica, antinfiammatoria, depurativo, sudorifero.

MODO D'USO: da 20 a 50 gocce 3 volte al dì, consiglio ore 9, 14 e 18. Per un'azione più profonda (di tipo energetico) la dose è da 12 gocce a 3 gocce 1 o più volte al dì per via sublinguale.

ASSOCIAZIONI PIU' FREQUENTI: SOLIDAGO  antinfiammatorio diuretico
        HYPERICUM  antinfiammatorio
        CETERACH  calcoli renali


ETIMOLOGIA - Questa pianta chiamata "Anonis", ancora ai tempi del Mattioli, viene dalla parola latina "None", che era il quinto giorno del mese, con esclusione di Marzo, Maggio, Luglio ed Ottobre, ove era il settimo.

Ad ottobre si raccoglie la radice di Anonis, cioè "A" privativo = non, quindi "non None", cioè
raccolta DOPO i primi sette giorni di Ottobre, il che avveniva normalmente verso la seconda metà
del mese, lontano dal caldo estivo e prima che le piogge di Novembre gonfiassero il legno delle radici. Più genericamente, indica l'inizio del ciclo mestruale femminile, cinque - sette giorni prima, la cosiddetta "Sindrome premestruale", con gonfiore e ritenzione idrica come ci indica il "Trattato dei cinque sensi", dandoci il modo di compiere questo collegamento per meglio comprendere il "segreto" di questa pianta.

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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
per chi fosse interessato a trattare questi argomenti in maniera più appofondita c' è sempre il mio sito web ufficiale: www.GurudiTamara.com
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