Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 24 agosto 2013

ANCORA CUORE




Un post abbastanza ampio sul cuore l’avevo pubblicato qualche anno fa qui:
Aggiungo ora qualche notizia interessante sull’argomento.
Un cuore sano è in grado di variare entro ampi limiti le proprie prestazioni; la gittata cardiaca ( quantità di sangue che il ventricolo destro o quello sinistro espellono in 1 minuto) può diventare all’occorrenza 5 volte più elevata che a riposo. 
Dato che i due ventricoli sono disposti in serie la gittata di uno dev’essere uguale a quella dell’altro. Se, ad esempio, il ventricolo destro espellesse anche solo il 2% in più rispetto al sinistro, ne deriverebbe nel giro di pochi minuti un pericoloso ristagno di sangue nel polmone col rischio di edema polmonare. La capacità di adattamento del cuore ai vari carichi di lavoro è affidata a 2 meccanismi:
a regolazione intracardiaca, che si fonda sulle proprietà specifiche della muscolatura cardiaca; 
b regolazione extracardiaca, nella quale hanno un ruolo decisivo i fattori neurovegetativi e umorali. Tutto ciò è valido quando il soggetto sostiene un adattamento acuto ( occasionale). 

Se il cuore è sottoposto ripetutamente o continuamente ad un più elevato carico di lavoro, esso va incontro a modificazioni di struttura; si ha un aumento di volume detto “ipertrofia”; un esempio è dato dal cuore dell’atleta (un cuore normale pesa circa 300 g. mentre quello di un atleta che fa sforzi intensi e prolungati pesa circa 500 g.).Nel caso descritto il numero delle cellule rimane costante; aumenta lo spessore e la lunghezza di tali cellule, di conseguenza aumentano anche le cavità cardiache; infine tutto torna alla normalità  e l’ipertrofia regredisce dopo alcune settimane dal termine dell’allenamento. Se la massa cardiaca nel corso dell’ipertrofia raggiunge il valore critico di 500 g., allora aumenta non solo la grandezza ma anche il numero delle fibre ed in tal caso si parla di “iperplasia”.
Carichi patologici. 
Se solo un settore del cuore è sottoposto a sforzi cronici l’ipertrofia si limita alla parte interessata. 
Si distinguono 2 forme di adattamento: 
1 se il carico è dato da un puro aumento di pressione, si ha un’ipertrofia senza una sensibile dilatazione della cavità cardiaca (esempio ipertrofia ventricolare sinistra nella stenosi aortica); 
2 se il carico consiste in un aumento della gittata si ha un’ipertrofia con sensibile aumento della cavità cardiaca (esempio ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro nell’insufficienza valvolare aortica). Con l’aumentare del diametro delle fibre aumenta anche la distanza di diffusione tra capillari e interno delle fibre miocardiche, talchè nasce il pericolo di un insufficiente apporto di O2.


 Un forte ingrandimento delle cellule del miocardio ha effetti negativi anche sui processi dell’accoppiamento elettromeccanico Ca dipendenti. La persistenza di gravi carichi patologici può portare perciò ad un deficit cardiaco come ad esempio “  insufficienza miocardica”.  

RITMI CIRCADIANI  Al mattino la capacità di espansione e l’elasticità dei vasi arteriosi del soggetto sano e non fumatore è pari a quella del soggetto diabetico e fumatore. La funzione endoteliale è ridotta del 40% nelle prime ore della giornata ma l’elasticità aumenta di nuovo a metà mattinata; ecco perché la maggioranza di eventi cardiovascolari si osserva all’alba. 


OMOCISTEINA
L’omocisteina si forma normalmente nel metabolismo a partire dalla metionina, un aminoacido molto abbondante nella carne. Il fegato, in carenza di acido folico, B6 e B12 non è in grado di smaltire l’eccesso di omocisteina che quindi si accumula  danneggiando i vasi sanguigni. 
Le più comuni cause dell’eccesso di Omocisteina sono di tipo genetico e nutrizionale, ma un eccesso di Omocisteina può derivare anche da malattie e da farmaci. 
L’Omocistinuria congenita è una forma rara (1/200000) caratterizzata da deformità scheletriche, ritardo mentale, tromboembolismo e grave, prematura aterosclerosi. 
 I deficit nutrizionali sono legati a carenze delle tre vitamine chiave: B6 B12 e folati, che quando vengono somministrate riportano i livelli di Omocisteina alla normalità.
Le malattie che possono causare un aumento dell’ Omocisteina sono:
-- infufficienza renale
-- ipotiroidismo 
-- anemia perniciosa
-- carcinomi e leucemia linfoblastica acuta, probabilmente perchè le cellule tumorali sono incapaci di metabolizzare l’Omocisteina. 

I farmaci che causano un aumento di Omocisteina sono:
-- il metotrexate e la fenitoina che provocano una diminuzione dei folati
-- teofillina che contrasta la sintesi della B6.

Altri fattori:
-- il fumo di sigaretta produce un analogo effetto sulla B6, ecco uno dei motivi per cui il fumo aumenta il rischio aterosclerotico.

E’ dimostrato che l’iperomocisteinemia (cioè l’eccasso di omocisteina nel sangue) determina un’alterazione della normale funzione anticoagulante dell’endotelio, riduce la capacità dilatativa dei vasi, produce un danno aterosclerotico alla parete dei vasi. Si pensa che l’origine del danno alla parete vascolare sia una sovraproduzione di radicali liberi che a sua volta può essere la via finale comune di due distinti processi che partono dall’omocisteina: l’autossidazione e la formazione di aggregati di Omocisteina e colesterolo LDL.
 Quando l’Omocisteina raggiunge il plasma inizia rapidamente un processo di autossidazione con formazione di omocistina e omocisteina tiolactone; questo fenomeno produce una grande quantità di radicali liberi, in particolare anione superossido e perossido di idrogeno, il quale ultimo si pensa sia responsabile diretto del danno vascolare. Gli aggregati con LDL vengono fagocitati dai macrofagi, che si trasformano in cellule schiumose che vanno ad infiltrarsi nella tunica intima dell’arteria dando origine alla formazione di una placca aterosclerotica. Questo fenomeno produrrà a sua volta una grande quantità di specie reattive dell’ossigeno che sosterranno e incrementeranno il danno. Un altro meccanismo fondamentale che viene alterato è la produzione di ossido nitrico (NO) da parte dell’endotelio vascolare, un evento cruciale per il mantenimento del giusto calibro dei vasi.  
L’NO è un gas che trasmette segnali nell’organismo: il messaggio prodotto da una cellula, che rilascia determinate quantità di NO, penetra la membrana di un’altra cellula e ne regola alcune funzioni. Tuttavia, la molecola di questo gas è altamente instabile, tanto che nell’arco di 10 secondi viene convertita in nitrati e nitriti; le molecole di NO agiscono innanzitutto come messaggere nel sistema cardiovascolare, regolando il flusso di sangue nei diversi organi: l’NO viene infatti prodotto dalle cellule dell’endotelio, e si diffonde attraverso la membrana cellulare sino alle cellule muscolari sottostanti, regolando la vasodilatazione e dunque la pressione del sangue, inibendo l’aggregazione piastrinica e prevenendo la formazione di trombi. Ma non va sottovalutata anche l’azione dell’NO sul sistema nervoso: questa riguarda funzioni che vanno dalla mobilità gastrointestinale al comportamento. Nel sistema nervoso il ruolo della molecola è ancora in gran parte da scoprire, anche se si sa che è un importante neurotrasmettitore, e non è escluso che possa avere un ruolo nell’apprendimento e nel mantenimento della memoria. Insieme poi alla sua azione antibatterica ( il gas viene prodotto in grandi quantità nei macrofagi, in modo da risultare tossico per batteri e parassiti) è interessante la sua capacità di interferire nella crescita delle cellule tumorali (infatti è in grado di indurre l’apoptosi e quindi arrestare la crescita delle cellule tumorali.


CURIOSITA’

Se i nati prematuri sono alimentati in modo naturale, cioè con il latte materno, si riduce durante l’adolescenza il rischio di ipertensione che è invece in agguato nei prematuri alimentati con latte artificiale. Misurando i valori medi della pressione arteriosa è emerso che i ragazzi alimentati a suo tempo con il latte materno avevano un valore medio di 6 punti più basso di quelli alimentati con latte artificiale  che avevano un valore già ai limiti dell’ipertensione.

NOTA
I fiori inseriti alla fine sono un’opera di Gary Jenkis



domenica 11 agosto 2013

Saluti

Un caro saluto a tutti: vado in vacanza. Il blog resta in pausa per due settimane. Buone vacanze a chi come me parte e buon proseguimento a chi è di nuovo in sede!!!!

sabato 10 agosto 2013

UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE

Quando ci troviamo di fronte a situazioni che ci feriscono o anche solo potrebbero ferirci, tendiamo ad adottare comportamenti ripetitivi che invece di migliorare i nostri rapporti, ci confinano in un ruolo di vittima senza vie di uscita. Questi comportamenti li abbiamo scelti già nella primissima infanzia 
(dal momento in cui abbiamo formato in noi il "bambino interiore"  che ci accompagna per tutta la vita. Questo nostro aspetto chiamato bambino interiore  a mio parere corrisponde all'Es descritto dalla psichiatria antica) 
in un momento in cui essi rappresentavano un prezzo  conveniente da pagare per non subire un male maggiore. Poiché sotto stress siamo poco lucidi per poter usare risposte efficaci, ecco che adottiamo istintivamente certi schemi e certi ruoli ai quali siamo "affezionati"  pur sapendo che non ci avvicinano alla soluzione dei problemi.
Riporto qui di seguito  dei concetti espressi in modo molto semplice  in un testo di psicologia a carattere divulgativo, che ritengo molto utile per approfondire la conoscenza di noi stessi e di facilissima comprensione anche per il lettore non abituato alla psicologia in senso tecnico.
Si tratta di "A tu per tu con la paura" di Krishnananda edizione Feltrinelli 2007. 
Subito dopo aver classificato i quattro tipi di reazioni, l'autore propone un esercizio di meditazione guidata come utile esercizio per conoscere e  correggere il  comportamento "errato". Tuttavia io ho qui inserito delle aggiunte e delle semplificazioni  mie per migliorare l'efficacia del testo dove diversi passaggi erano dati per scontati. Spero abbiate modo di provare questa meditazione perché una volta cominciata  vi sarà sempre più facile ripeterla come una ginnastica per la psiche.

COMPENSAZIONI
come il bambino interiore ha imparato a proteggersi
(1) compiacendo= cercando di ammorbidire l'energia= eseguendo la volontà dell'interlocutore
(2) controllando= cercando di controllare l'energia= trattenendosi dal far trapelare le sue emozioni
(3)combattendo= cercando di sopraffare l'energia= facendo esplodere l'aggressività
(4) ritirandosi= ritraendosi dall'energia= tacendo e magari anche allontanandosi fisicamente
Per identificare il nostro film negativo dobbiamo focalizzarci su queste nostre reazioni (in genere tendiamo a fare uso in prevalenza di una di queste 4 modalità ma a seconda dei casi possiamo usarle  tutte )
Questi modi di reagire sono delle compensazioni, dei modi di incassare  una ferita che però non ci portano ad una vera comunicazione e di conseguenza non faremo che ripetere lo stesso schema sentendoci incompresi e frustrati.

MEDITAZIONE SU COME ABBIAMO IMPARATO A COMPENSARE
potete fare questo esercizio come una meditazione guidata, chiedendo ad un vostro amico di leggervela o registrando la vostra voce che legge.
Chiudete gli occhi ed entrate gentilmente in uno spazio interiore. Armonizzatevi con il vostro respiro, osservando delicatamente l'aria che entra e che esce. Rilassatevi e accomodatevi nel vostro respiro, rilassandovi con esso e lasciando che vi conduca dentro di voi. Lentamente e delicatamente, scendendo sempre più in profondità, rilassandovi sempre di più. Ora immaginate di essere all'interno di una caverna. Questa caverna è il vostro rifugio, uno spazio protetto e sicuro((( qui potete aggiungere dettagli piacevoli sull'arredamento della caverna))). In questa caverna siete sicuri, ma soli e isolati. Nessuno può entrarvi. Avete trovato dei modi di esprimere la vostra creatività dentro questa caverna, forse scrivendo o dipingendo o suonando, o qualsiasi cosa vi piaccia fare. Vedetevi all'interno di questa caverna. Che sensazioni vi dà? Guardatevi intorno. 
Ora immaginate di andare  verso l'entrata di questa caverna e di guardare  fuori. Vi sembra sicuro uscire fuori?
Ora immaginate che ci sia  la persona  cara che in questo momento vi crea delle difficoltà emotive. 
Con delicatezza e attenzione uscite fuori.
Uscite aspettandovi di essere salutati con amore e calore. Vi piacerebbe essere notati e apprezzati. Siete innocenti e insicuri di voi stessi. Vi piacerebbe che questa persona vi desse riconoscimento e approvazione.
Ma questa persona non reagisce come voi avete sperato. L'energia che incontrate è dura e la persona dice o fa qualcosa che vi sminuisce o vi umilia...forse si limita a ignorarvi forse mostra di non avere tempo per voi (((scegliete in anticipo la reazione negativa più tipica di questa persona e inseritela in questo punto del testo))).
Sentite cosa vi succede dentro; come sentite il dolore? Vi mette in stato di shock? Vi fa arrabbiare? Come reagite a questa persona? Cercate di ammorbidire la sua energia allo scopo di ricevere amore? Vi abbattete sotto l'urto della durezza o della rabbia che vi sentite arrivare addosso? Vi ritirate dentro voi stessi allontanandovi da questa energia aggressiva? Litigate, arrabbiati per la delusione e il tradimento? prendetevi un momento per considerare queste diverse risposte.
Ora immaginate di lasciare questa persona e di ritornare dentro la vostra caverna. Cosa si sente? Vi sembra diversa da prima? Uscireste di nuovo fuori?  
Ora potete tornare alla caverna se non eravate già rientrati come prima reazione.
Ora potete aggiungere nuove considerazioni sul vostro spazio privato e ciò che vi aspetta lì fuori. Avete una bellissima caverna che nessuno potrà mai togliervi. Siete usciti a siete stati feriti, colpiti forse ma non affondati. "Vale sempre la pena di uscire regolarmente dalla caverna... certo si può ricevere un trattamento poco carino ma è valsa la pena farlo per incontrare gli altri. Facendolo spesso, potrò imparare ad esprimere il mio disappunto in modo efficace, senza giudicare il mio interlocutore ma giudicando il suo comportamento. Potrò dire come mi fa sentire senza per questo fare una guerra; potrò dire cosa speravo in un modo così tranquillo da non farlo sentire in colpa. La mia caverna è un mondo bellissimo perché   è mio, l'ho fatto io...però ci sono solo io come abitante. Se ci fosse la fine di tutti gli esseri umani del mondo e restassi solo io, mi piacerebbe viverci o piuttosto non desidererei una rapida morte? Niente può impedirmi di usare il mio mondo  segreto che ho costruito e arredato sotto forma di questa bella caverna, anzi, sarà il mio rifugio immaginario dove ricaricarmi e rilassarmi ogni volta che ne sento il bisogno. Ma, al tempo stesso, nessuna paura di soffrire potrà trattenermi dall'avere relazioni sincere e piene con gli altri, senza essere soffocato dalla maschera  di ferro che mi sono costruito in tutti questi anni".
Ora lentamente potete fare alcuni respiri profondi e riprendere contatto con l'attuale realtà.
STOP


sabato 3 agosto 2013

OBESITA’ INFANTILE

 Come evitare  l’instaurarsi dell’obesità infantile praticando alcune semplici regole fin dalla gravidanza e dal periodo neonatale 




Le cellule di grasso (adipociti) del nostro corpo sono un numero ben preciso che si stabilisce nella primissima infanzia. Nei soggetti che sono stati obesi fin da piccoli c’è un numero notevolmente maggiore di adipociti rispetto a coloro che da piccoli erano di peso normale. Poi,  queste cellule hanno la possibilità di riempirsi di grasso (e questa è una protezione diffusa nel mondo animale per accumulare una  “riserva” in caso di carestia o stagioni particolarmente fredde). Ecco perché è più facile dimagrire per coloro che sono ingrassati in età adulta piuttosto che per coloro che sono sempre stati grassi. Tuttavia, raggiungere il peso normale è un obiettivo prioritario per la salute e che occorra uno sforzo maggiore o minore, usando molte strategie combinate o riducendo solo la quantità di cibo, quest’obiettivo può sempre essere raggiunto.

 La formazione dei centri ipotalamici responsabili della regolazione della fame inizia nel feto nel 1°-2° trimestre di gravidanza. Nel 3° trimestre il numero degli adipociti  aumenta. L’evoluzione embrionale è quindi significativamente influenzata dalla situazione nutrizionale ed endocrino-metabolica della madre entrambi associati alla comparsa di obesità nel bambino.

 La correzione degli errori alimentari materni durante la gravidanza è il primo passo necessario per prevenire l’obesità infantile.

Nella donna normopeso in gravidanza un aumento di 9-11 Kg rispetto al peso iniziale è fisiologico e giusto. Viceversa, l’incremento di peso oltre questo valore e l’ipernutrizione nel 3° trimestre di gravidanza sono adipogenetici. 

E’ opportuno programmare una dieta ipocalorica bilanciata durante l’intera gravidanza delle donne obese e prescrivere una dieta normocalorica nel 3° trimestre di gestazione delle donne normopeso. 


Ulteriori fattori di rischio in gravidanza sono i tossici assunti con gli alimenti. L’ ipotesi di molti studiosi è che il feto subisca effetti disregolativi da carico tossico alimentare e da carenze qualitative presenti nella dieta materna (cibo manipolato industrialmente).


Ulteriori fattori materni di rischio sono rappresentati dai disturbi flogistici cronici intestinali, in particolare da disbiosi putrefattiva, stipsi e intolleranze alimentari. 


Riassumendo i fattori di rischio causati dalla madre sono: (a) aumento di oltre 11 Kg di peso in gravidanza;
a obesità materna già prima della gravidanza
b diabete tipo II;
c nutrizione ipercalorica dal 3° trimestre della gravidanza in poi.  


Ecco le misure che deve prendere la donna in gravidanza per prevenire l’obesità del figlio: 
-- abolizione di cibi industriali; 
-- uso di cibi biologici; 
-- aumento della quota di frutta (2 volte al dì) e verdura 
( 4 volte al dì); 
-- abolizione di farine raffinate; 
-- aumento del consumo di legumi; 
-- abolizione di zucchero e uso del miele; 
-- abolizione del sale raffinato e uso del sale marino integrale.



Allattamento  Ovviamente ogni latte di mammifero è specifico per il cucciolo della stessa specie. Il colostro contiene proteine, minerali, vitamina A, E, B12, enzimi antimicrobici, linfociti, leucociti, lattoferrina, anticorpi che svolgono azione protettiva sull’intestino; il colostro favorisce l’eliminazione del meconio (cioè le prime feci del neonato); il colostro dura per 5-7 giorni dopo il parto.  
Il latte materno è ricco in acqua e ridotto in grassi e proteine. Contiene 1/3 di colesterolo in più rispetto al latte vaccino e 6-7 volte in più rispetto alle formule commerciali. Sembra che l’elevato contenuto in colesterolo sia necessario per lo sviluppo del neonato. L’assenza di colesterolo riduce la capacità del bambino di sintetizzare ormoni steroidei e acidi biliari. Inoltre il colesterolo è indispensabile per sviluppare gli enzimi che ne controlleranno i livelli più tardi.  
Quindi il neonato ha sufficiente alimentazione nel latte materno. Il neonato deve essere attaccato al seno dopo mezz’ora dalla nascita. 

Non alternare l’allattamento al seno con quello artificiale: se il bambino si sazia poi non chiede di succhiare. 




Nella seconda infanzia le esigenze sono diverse. Dopo lo svezzamento nessun mammifero continua a bere latte, neppure quello della propria specie. Il latte vaccino contiene una quantità eccessiva di proteine, utilizzate solo al 50% dal neonato, costretto a eliminare l’eccesso attraverso la funzione renale ancora immatura. Contiene in prevalenza caseina piuttosto che lattoglobuline. La caseina, in presenza di succhi gastrici può formare, nello stomaco, grossi coaguli (latte cagliato) che inducono sazietà per circa 4 ore dopo la poppata. I lipidi sono in maggioranza grassi saturi. La diminuita efficienza metabolica del latte vaccino deriva dalla carenza del pool vitaminico essenziale che è pari al 50-80% in meno rispetto al fabbisogno. Il maggior apporto calorico, l’eccesso di proteine e grassi saturi, le difficoltà digestive indotte dallo stress immunitario da intolleranza squilibrano l’asse neuroimmunoendocrino di regolazione dell’adipogenesi normalmente presente fino a 2 anni di vita.

Il latte vaccino contiene troppo calcio rispetto al fabbisogno umano, quindi, tra l’altro, può causare chiusura prematura delle fontanelle; contiene troppo sodio. L’eccesso di Ca e Na può sovraffaticare reni e cuore.

 L’uso del biberon provoca una riduzione del dispendio energetico neonatale rappresentando un ulteriore fattore di rischio adipogenetico.

L’intolleranza al latte vaccino può essere una causa comune di stitichezza cronica nei bambini; i test immunologici hanno rivelato una ipersensibilità nella maggior parte dei bambini. Si consiglia di eliminare sempre il latte vaccino nei bambini con stipsi cronica.


Latte adattato. Sebbene l’alimentazione dei neonati con latte arricchito con ferro (Fe) serva a prevenirne la carenza, l’assunzione di dosi elevate di ferro può influire negativamente con l’assorbimento di rame  (Cu) e  zinco (Zn). E’ ragionevole diminuire la concentrazione di Fe nel latte artificiale per neonati, fino alla stessa concentrazione di Fe presente nel latte materno, che è molto bassa o assente. Per capire se il fabbisogno di latte è soddisfatto basta pesare ogni settimana il bimbo sapendo che la sua crescita settimanale deve aggirarsi intorno ai 150-200g.

 Il fabbisogno giornaliero del neonato nei primi 4 mesi è: peso del bimbo per 165 ml. 

Per quanto riguarda il latte di soia  è stato osservato che i fitoestrogeni in esso presenti potrebbero essere nocivi per il neonato. 


Latte materno. La maggior presenza di lattosio, facilmente digeribile, migliora l’utilizzazione proteica e l’assorbimento del calcio. Il ridotto contenuto in lipidi modula, invece, la durata della poppata. Mentre il latte vaccino è caratterizzato da una composizione fissa di nutrienti, la composizione del latte materno cambia in progressione con la crescita del neonato, adattandosi alle sue esigenze.
E’ ovvio che solo con l’allattamento a richiesta e non ad orari fissi il bambino può autoregolarsi, imparando a modulare il meccanismo fame-sazietà.

 L’allattamento a richiesta e lo sforzo della suzione sono protettivi nei confronti dell’insorgenza dell’obesità infantile. 

Colostro e latte materno hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema immunitario intestinale (GALT). Durante lo svezzamento la mucosa intestinale del neonato, mantenutasi integra grazie a queste preziose componenti, consente la graduale introduzione di antigeni alimentari diversi senza indurre manifestazioni precoci di intolleranza. 


Per quanto riguarda la mamma che allatta ricordiamo che ci sono alimenti che rendono il latte sgradevole: aglio, asparagi, carciofi ecc; con un’alimentazione errata si possono anche causare disturbi al bambino.

 Alimenti che favoriscono la produzione di latte sono: carote, ortiche, topinambours, verdure a foglia verde, verdure selvatiche, avena, alfa-alfa ecc. 
In caso di mancanza di latte accompagnata da debolezza si può ricorrere alla zuppa di carpa o di salmone; altro aiuto si ha dalle tisane di finocchio, anice, latte di mandorle e latte di avena, e una piccola quantità di birra.


 Se ci sono difficoltà ad allattare 48h dopo il parto (cioè il tempo massimo da aspettare se non esce niente, neanche colostro) si può ricorrere all’agopuntura (o altri metodi  che agiscono sempre su certi punti, come ad esempio la moxa) Ren Mai 17 = fossetta al centro del petto, S18= al centro del 5° spazio intercostale, C1= al centro dell’ascella sulla parte mediale dell’arteria ascellare, IT1= lato ulnare del mignolo, 1/2 pollice posteriormente all’angolo dell’unghia (inferiormente e lateralmente). 


Un eccesso di muco nel bambino può derivare da un eccesso di consumo di olio, farina, frutta, dolci, miele da parte della mamma; ancora peggiori sono i latticini; irritazioni cutanee e arrossamenti derivano dall’uso di zuccheri. Foruncoli e crosta lattea da un eccesso di grassi e proteine. 

STOP

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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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