Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

domenica 29 dicembre 2013

Auguri di felice anno nuovo

Nel 2013 ci hanno lasciato tanti personaggi importanti nel campo della cultura e dell’arte, della scienza e della società in generale. Ne ho scelti 4  secondo il mio sentire: Enzo Jannacci, Margherita Hack, Doris Lessing e Nelson Mandela. Con la loro immagine auguro a tutto il mondo e a me stessa per prima di poter assorbire la loro eredità  intellettuale e morale in questo nuovo anno dove è sempre più urgente un salto di qualità in tutti i campi.

Infine a scopo PROPIZIATORIO ecco gli alimenti portafortuna consigliati da un amico blogger:
http://www.ferrucciogianola.com/2013/12/cinque-cibi-che-porteranno-fortuna-al.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+FerruccioGianola+%28Ferruccio+Gianola%29



sabato 28 dicembre 2013

ABBASSAMENTO RENALE


 definito in medicina come “ptosi renale” 

Può capitare che il rene, soprattutto quello destro, scenda di alcuni cm (sino a 15) per il cedimento delle strutture che lo sostengono. Capita più frequentemente alle donne, a chi è alto e longilineo, a chi è dimagrito molto e all’improvviso, perché in questi casi è ridotta la quantità di grasso della capsula adiposa che circonda il rene e lo sostiene nella sua posizione originaria. Ma a volte il rene si abbassa perché il bacino troppo largo non svolge la sua funzione contenitiva, per uno sforzo eccessivo, per cause congenite o una contusione lombare.
In caso di improvvisa perdita di peso il grasso pararenale si scioglie e il rene fluttua con un aumento della sua mobilità. Comincia a scendere seguendo il bordo laterale del muscolo psoas. Progressivamente, quando arriva al punto in cui il muscolo riceve le fibre muscolari corte dell’apofisi trasversa lombare, esso si appiattisce. In questo caso il polo inferiore perde la sua guida. Se il rene continua verso il basso il polo inferiore si sposta in direzione mediale e ruota verso lo psoas: in pratica ruoterà esternamente rispetto al suo bacinetto. Mentre può accadere, quando i sintomi sono più gravi, che ci sia una rotazione interna.
Per inciso, quando il rene scende , la ghiandola surrenale rimane al suo posto.

Nella ptosi renale  i reni possono scendere (entrambi  o solo uno) fino alla fossa iliaca interna.
Generalmente il rene mobile o la ptosi renale non ha significato patologico, tanto che spesso viene scoperto casualmente e si risolve con una fascia elastica contenitiva, mezz’ora di ginnastica al giorno a terra per rinforzare i muscoli addominali e dorso-lombari e uno stile di vita accorto: da evitare attività che richiedano di stare a lungo in piedi; va seguita una dieta idonea ricca di fermenti lattici e senza sostanze irritanti come alcolici, spezie, salumi; si devono effettuare  periodici esami delle urine per affrontare tempestivamente eventuali infezioni. Solo nei casi in cui l’abbassamento del rene è di un certo rilievo la medicina ufficiale interviene chirurgicamente per fissarlo nella posizione naturale 



La ptosi renale può provocare:
-- dolori addominali
-- mal di schiena
-- nevralgia del dodicesimo nervo intercostale con dolore nella zona dell’ultima costola e dell’ombelico
-- dolore ai fianchi e alla zona genitale
-- coliche renali
-- infezioni delle vie urinarie delle quali la più comune è la cistite ricorrente
-- con una ptosi grave si possono irritare il nervo genito-crurale o anche il femoro-cutaneo provocando un dolore che si irradia dalla cresta iliaca verso l’articolazione mediale del ginocchio

Ecco come accade che dei dolori che vengono spesso battezzati come neurologici  o reumatici hanno invece una causa viscerale, che si può correggere facendosi praticare  una serie di manipolazioni di craniosacrale viscerale.


Dal punto di vista della Terapia craniosacrale viscerale il rene fisiologicamente esegue determinati movimenti ritmici. Barral e collaboratori hanno esaminato numerosi pazienti con rene ectopico (letteralmente significa collocato fuori posto; nel caso del rene si intende abbassato, prolassato). Nel loro studio hanno notato che il rene “sceso” non solo era fuori posto ma anche immobile o meno mobile rispetto all’altro rene.
Con la manipolazione craniosacrale viscerale si riesce con un’alta percentuale di successi a  restituire al rene la giusta mobilità: il che è significativamente importante per restituirgli la giusta funzionalità. In una buona percentuale di casi si riesce anche a riposizionarlo nella giusta sede.


domenica 22 dicembre 2013

Buon Natale

 I giorni movimentati delle feste sono ormai alle porte. Ciò che cerchiamo  maggiormente in queste occasioni è lo stare insieme ai nostri cari ed ai nostri amici e godere  di una piena serenità. Alche questo blog si prende una pausa festiva...  ma senza perdere l’occasione di porgere un augurio a tutti i lettori ed anche a coloro che passano solo per un istante  di un felice Natale ed anno nuovo. Che sia occasione di armonia e serenità interiore e nelle relazioni!!!

sabato 14 dicembre 2013

LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena




 La spiegazione del secondo termine la trovate più sotto nel brano sulle piaghe.



L’escara è una crosta  di colore rosso scurissimo o nerastra o con altre sfumature cromatiche, che si presenta quando viene abrasa una porzione non lineare di pelle. Nella stragrande maggioranza dei casi di forma sulle piaghe oppure sulle lesioni cutanee di un soggetto anziano, o diabetico o comunque con problemi nei processi di cicatrizzazione.
In alcuni casi si forma pure in seguito ad ustioni di una certa importanza  come quelle di terzo grado.


Quindi se sul vostro referto da pronto soccorso trovate questo termine, esso va tenuto nella giusta considerazione.

Questa crosta è maggiormente preoccupante se il soggetto non avverte nessun dolore in quanto ciò indica che sono andate distrutte le terminazioni nervose sensitive. Spesso accade che l’anziano sottovaluta il problema proprio perchè non avverte dolore. 


In seguito ad ustioni l’escara può essere anche di colore pallido  o grigiastro.

Queste croste non guariscono spontaneamente per cui va praticata una accurata igiene della ferita: una pratica in genere riservata al medico è il curettage cioè l’asportazione della crosta con una lametta sterile. Quindi viene poi medicata la “carne viva” sottostante  e mantenuta con un certo grado di umidità per mezzo delle appostite garze da medicazione “avanzata” per far si che il tessuto  pian piano si rigeneri.




 OMEOPATIA PER LE USTIONI : Applicazione topica e somministrazione orale di ARNICA COMPOSITUM HEEL. E’ possibile fare riassorbire l’edema cutaneo (fase di escrezione) con APIS HOMACCORD gocce, mentre si possono drenare le tossine dalla matrice interstiziale con LYMPHOMIOSOT. Il processo di guarigione può essere favorito con ARNICA HEEL S pomata e CALENDULA HEEL N pomata, mentre le cicatrici e i cheloidi possono migliorare con l’uso di GRAPHITES HOMACCORD e THUYA COMP fiale. 


PIAGHE 
1° Stadio Si ha una lesione con danni del microcircolo sottocutaneo. I vasi del sottocute sono schiacciati e la cute non viene nutrita. Si osserva un’area arrossata o bluastra ma che ancora non è dolente.





2° Stadio  ferita superficiale che ha intaccato solo la cute. Può presentarsi come flittena (= piccola bolla cutanea in sede sub-epidermica contenente liquido sieroso che può diventare torbido) e secernere siero giallo o nero, segno di un tessuto in deterioramento.
 3° stadio Ulcera profonda che ha raggiunto il sottocute, si presenta a volte con bordi callosi, può essere coperta da un’escara 
4° Stadio  Ulcera “cavitaria”; l’ulcera ha raggiunto il muscolo: è a rischio di osteomielite (= infiammazione ossea) e setticemia.



L’essiccamento della ferita porta a morte i neutrofili, quindi la carica batterica potrebbe crescere. Un paziente cronico in ambiente umido guarisce in 15 giorni mentre in ambiente secco in un mese. L’ambiente umido influenza il rimodellamento del derma. Se l’ambiente è troppo umido non va bene perché può influenzare negativamente il rimodellamento del derma. Non è raccomandabile pulire una lesione con antisettici topici come iodio-povidone (Betadine), iodofiri, soluzioni di ipoclorito (Amuchina), H2O2 o acido acetico.



Si pensa che il dolore possa essere un fattore importante nella guarigione. Sembra che esso possa avere un ruolo nella guarigione mediando la vasocostrizione ed aumentando la perfusione tissutale (cioè l’irrorazione sanguigna del tessuto).  

sabato 7 dicembre 2013

Memoria e concentrazione

  FACOLTA’ COGNITIVE 

Volete fare una valutazione della vostra “efficienza mentale”? 
Ecco alcuni  test utili da fare con una persona qualsiasi che funge da esaminatore, con la quale dopo si può invertire il ruolo.
Ovviamente non allarmatevi pensando alla demenza o a gravi disturbi neurologici se non superate il test. La diagnosi di questi problemi non si fa avvalendosi solo di questi test: sarebbe riduttivo e fuorviante. Lo scopo “fai da te” di questi test è per decidere se occorre riportare al giusto livello  le proprie performances cognitive avvalendosi di: integratori, fitoterapia, omeopatia, esercizi di rilassamento , esercizi per la memoria ( assolutamente senza sforzo).

ESAME SULLA CAPACITA’ DI ATTENZIONE
(1) L’esaminatore legge  al soggetto una serie di  10 numeri. Quando finisce la lettura il soggetto deve ripetere tutti quelli che ricorda. Per superare il test, bisogna ricordare almeno 5 numeri. 
Se ne ricordate di meno, le cause possono essere diverse, da lievi deficit di memoria a problemi invece neurologici come stati di ottundimento del sensorio, disturbi dell’udito, disturbi della parola (in caso di attacco ischemico), o psicologici che vanno dal semplice stato confusionale dovuto a stress (il soggetto non prestava sufficiente attenzione ai numeri che gli venivano citati pur sapendo di star svolgendo un test utile per la sua salute) ai primi sintomi di “demenza”. 

  1. L’esaminatore legge ad alta voce una serie di 60 lettere. Il soggetto deve alzare una mano ogni volta che l’esaminatore legge una A.  Per superare il test non si deve fare alcun errore. 

ESAME SULLA MEMORIA
Produzione di elenchi:  l’esaminatore chiede al soggetto di elencare il maggior numero di animali (o altra categoria... ad esempio fiori, macchine, nomi di attori) in 1 minuto. Per superare il test il soggetto deve essere in grado di elencare 18-24 nomi. 
Una compromissione di questa capacità si osserva non solo nei pazienti con afasia ma anche in quelli  con ritardo psicomotorio e/o delle funzioni esecutive.


ESAME SULLA CAPACITA’ DI APPRENDERE

 L’esaminatore dice al soggetto 4 parole delle quali il soggetto non conosce il significato, spiegandolo in breve. Poi  dopo aver lasciato trascorrere 3-4 minuti, l’esaminatore chiede al soggetto ripetere le nuove parole imparate ed il significato. Il test viene superato anche se non si ricordano con esattezza le parole purché con il suggerimento dell’esaminatore  (che può dire il significato usando ad esempio un altro sinonimo rispetto a quello usato la prima volta) il soggetto riesca a venirne a capo.  Infatti, nei soggetti che non sono in grado di ricordare queste parole è necessario distinguere l’incapacità di codificare e di conservare (cioè apprendere) le parole dall’incapacità di richiamarle alla memoria. Coloro che non sono in grado di apprendere non ricavano vantaggio dai suggerimenti, mentre gli altri si.

ESAME SULLA MEMORIA NON VERBALE
l’esaminatore mostra  8-10 immagini. Poi , trascorsi 3 minuti, l’esaminatore mostra di nuovo 8-10 immagini alcune delle quali però non sono quelle mostrate la prima volta. Il soggetto deve riconoscere quelle che ha visto la prima volta.
Un’amnesia non verbale è espressione di una patologia a carico del lobo temporale destro o delle formazioni limbiche mediali.

UNO DEI MOTIVI PER CUI LO STRESS DANNEGGIA LA NOSTRA LUCIDITA’
Nelle situazioni di stress si ha una maggiore secrezione di cortisolo da parte della corteccia surrenale in risposta all’ACTH ipofisario che aumenta in modo sensibile nei periodi di forte stress e depressione. Il cortisolo, raggiunto il SNC, andrebbe a rimpicciolire o addirittura ad atrofizzare l’ippocampo. Normalmente i livelli di cortisolo possono fluttuare sia di giorno sia di notte (la notte viene prodotto di più), ma salgono alle stelle quando il soggetto vive situazioni stressogene, intensa angoscia e preoccupazione. In uno studio recente è stato somministrato del cortisone ad alcuni  volontari e placebo ad un secondo gruppo. Quindi tutti sono stati invitati a memorizzare una breve lista di parole. Alla fine della prova si è visto che coloro che avevano assunto cortisone non riuscivano a memorizzare, al contrario di quelli trattati con placebo. Si può concludere che per alcune persone depressione  e/o stress agiscono come una somministrazione di cortisone, in quanto i livelli di cortisolo si innalzano e rimangono alti per tutto il periodo del malessere. Da altri studi, effettuati su persone di età variabile (tra i 33 e gli 83 anni) si è visto, tramite risonanza, che l’ippocampo più piccolo era quello dei soggetti depressi e non quello degli anziani. Quindi non c’è relazione tra vecchiaia e diminuzione dell’ippocampo. Quanto detto non si applica ai pazienti con Alzheimer che hanno l’ippocampo danneggiato ma livelli di cortisolo normali.

SPIGOLATURE NEUROLOGICHE
  1. A proposito di memoria per il linguaggio, la  memorizzazione migliore si ha per l’ascolto con l’orecchio destro: il che concorda con la struttura fisiologica che presiede al riconoscimento del linguaggio a dominanza emisferica sinistra. Il percorso dell’informazione uditiva proveniente dall’orecchio destro è inferiore a quello del sinistro che deve raggiungere l’altro emisfero per la completa decodificazione.
  2. Quando un neurone  invia ripetutamente messaggi bioelettrici a un altro neurone, che li capta per mezzo dei dendriti, il 2° neurone diviene gradualmente più sensibile ai messaggi del 1°. Un neurone sensibilizzato risponderebbe quindi più facilmente ai segnali provenienti dai neuroni circostanti.


NOTA
per i test ho estratto questi suggerimenti da 
MONDOFARMACO a cura di Antonio Michienzi


sabato 30 novembre 2013

ARGILLA


 L’argilla è una terra particolare costituita prevalentemente da allumino-silicati. Contiene inoltre numerosi minerali. Dal momento che i suoi cristalli hanno una dimensione molto piccola, dell’ordine di micron, essa ha una particolare plasticità quando mescolata con l’acqua, infatti viene usata da tempo immemorabile in ceramica.

Ed ecco come usarla:

COME COSMETICO
il cosmetico usato da migliaia di anni e sempre efficace è la classica maschera di argilla. I suoi effetti sono 
-- pulizia profonda della pelle: quindi particolarmente indicata quando ci sono brufoli  di qualsiasi tipo.
-- effetto esfoliante: la parte più superficiale dello strato corneo dell’epidermide rimane attaccata alla maschera e quindi dopo aver risciacquato viene asportata insieme all’argilla. Si tratta di un peeling infinitamente leggero e naturale che permette il rinnovamento della pelle ed aiuta a mantenerla liscia, giovane ed elastica.
Preparazione
mettere due cucchiai di argilla in una tazza e versare l’acqua lentamente “a filo” mescolando fino ad ottenere una consistenza cremosa. Applicare sul viso in strato sottilissimo lasciando libere le labbra ed il contorno occhi. Tenere in posa circa 10 minuti e quindi risciacquare.
Altro metodo è quello di miscelarla con olio di oliva ed eventualmente oli essenziali per ottenere determinati effetti in base al rimedio scelto che si vuole veicolare con l’argilla. Ma alla fine del trattamento va comunque risciacquata.
MAI RI-UTILIZZARE L’ARGILLA già usata perchè ovviamente contiene tutte le sostanze che abbiamo asportato con il primo impacco!!!

COME RIMEDIO NATURALE
Per uso interno in genere viene usata l’argilla bianca ma a mio parere va benissimo anche quella verde purché la confezione indichi che è previsto anche l’uso interno; ciò, infatti, significa che è stata opportunamente ventilata e ripulita da eventuali scorie che non si vuole vengano ingerite. Grazie al suo potere adsorbente essa  “cattura” i batteri e questo è il motivo principale del suo effetto antisettico.
INDICAZIONI PER USO INTERNO
-- Come disinfettante dell’apparato gastrointestinale: prima scelta per la gastroenterite, le varie infezioni in questo distretto e la diarrea in generale.
-- Come rimineralizzante: anche in questo caso si rivela prima scelta nelle diarree dove si sono persi molti liquidi e minerali per cui il soggetto rimane piuttosto “a terra”. In commercio esistono tanti integratori minerali che vengono prescritti in caso di diarrea mentre è molto più economico e salutare assumere l’argilla!
-- Terapia di supporto nei casi di ulcera gastrica grazie al suo elevato potere cicatrizzante.
-- Per depurare l’organismo di tanto in tanto, circa due volte l’anno: ma per questo scopo io non la consiglio mai dato che trascina con sé anche  lo strato più superficiale dei batteri residenti dell’intestino

Preparazione
mettere in un bicchiere due cucchiaini di argilla, versare l’acqua e mescolare vorticosamente. Per chi non è abituato ad usarla, le prime volte si può lasciare riposare un paio d’ore e quindi bere la soluzione senza il sedimento (in tal caso  l’effetto è ovviamente molto più debole). L’uso corretto è mescolare, lasciare riposare e poi ri-mescolare subito prima dell’assunzione in modo da bere la sospensione torbida.

INDICAZIONI PER USO ESTERNO
Per uso esterno viene usata l’argilla verde. In questo caso chi abita in campagna e riconosca l’argilla  può anche raccoglierla personalmente. Le indicazioni per l’uso esterno sono:
-- infiammazioni sia articolari che sottocutanee
-- fratture
-- dolori
-- cicatrizzazione di ferite (in tal caso va usata argilla per uso interno)

Preparazione
si procede come per la maschera e si applica però uno strato spesso circa un  centimetro. Si tiene in posa trenta minuti e infine si risciacqua. 

STOP














venerdì 22 novembre 2013

CHILI DI TROPPO parte seconda

Eccomi oggi con i prodotti che consiglio per calare di peso in base alle circostanze indicate nel post precedente. Naturalmente gli integratori presenti sul mercato sono migliaia...quelli che cito qui sono a mio parere  buone marche, ma servono solo a titolo di esempio in quanto potete trovare prodotti altrettanto validi che abbiano  i componenti mirati alla vostra modalità di sovrappeso.
Riguardo ai prodotti omeopatici, il discorso và vieppiù personalizzato, quindi quelli che citerò qui sono quelli che mi vengono in mente a ruota libera. Se volete un protocollo personalizzato (potete contattarmi sul sito che vedete evidenziato sotto il titolo del blog così come potete contattare un omeopata qualsiasi di vostra fiducia) allora può darsi che saltino fuori altri rimedi che sono di costituzione o comunque che rispecchiano le vostre personalissime modalità di rapporto con l’alimentazione.
Può sembrare che mi sia dilungata più del solito ma ci sono molte ripetizioni per i vari casi. Ovviamente potete leggere solo la parte che vi riguarda ;-)

ASPETTI EMOTIVI


ANESTESIA 
mangia per  consolarsi e/o mangia fuori orario

RIMEDI OMEOPATICI 
Fame immotivata tra un pasto e l'altro. Eccessi nel mangiare:
Antimonium crudum

INTEGRATORI
(1) DIMA NIL PLUS
Contiene L-Fenilalanina. Questo è un aminoacido essenziale, che  favorisce la produzione e prolunga la durata in circolo delle endorfine, delle encefaline e delle dimorfine , gli oppioidi endogeni che l’organismo produce e che hanno un effetto analgesico e migliorativo dell’umore. 
posologia: 1 cp al giorno con poca acqua lontano dai pasti. Controindicato per coloro che soffrono di fenilchetonuria. Da non assumere alla sera perché dato l’effetto eccitante potrebbe portare insonnia.

(2) DIMA SOLGAR COMPLEX
è a base del famoso caffè verde ( qui decaffeinato) oggi tanto di moda. Contiene anche L-metionina, tè verde, peperoncino, colina, inositolo, pepe nero e cromo.
E’ indicato per coloro che devono perdere pochi chili o vogliono mantenere il peso raggiunto.
Posologia 2 cp al giorno con acqua dopo i pasti principali
controindicato a chi soffre di ulcera.
come agisce
si tratta di estratti vegetali con proprietà termogeniche. Il caffè verde ha dimostrato di favorire il controllo glicemico. L’inibizione dell’alfa-glucosidasi e della glucosio-6-fosfatasi fa sì che l’assorbimento di glucosio sia ridotto. Contrastando l’iperglicemia, viene prodotta meno insulina e di conseguenza viene immagazzinato meno glucosio nel tessuto adiposo. Poichè il glucosio non è più prontamente disponibile per l’organismo, le riserve di grasso vengono  bruciate come fonte energetica alternativa promuovendo perciò la perdita di peso. Il cromo è un costituente del fattore di tolleranza al glucosio che contribuisce alla sensibilità insulinica, perciò gioca un ruolo determinante nel mantenimento dell’equilibrio glicemico. 
il tè verde innanzitutto ha effetto termogenico, inoltre  inibisce le lipasi digestive e quindi riduce l’assorbimento dei grassi dagli alimenti; un suo  effetto utile è quello di  ridurre in modo particolare il grasso addominale; inoltre è leggermente diuretico e notevolmente antiossidante. Il peperoncino stimola la mobilitazione dei lipidi dal tessuto adiposo e l’aumento della termogenesi favorisce la secrezione di catecolamine (adrenalina e noradrenalina che hanno effetto catabolico). Studi sull’uomo hanno dimostrato che la capsaicina aumenta la spesa energetica e riduce l’introito di cibo.
La colina, l’inositolo e la metionina aiutano a prevenire l’accumulo di grasso e colesterolo nel fegato. L’estratto di pepe nero supporta l’assorbimento di diversi nutrienti, in particolare della capsaicina che è il principio attivo del peperoncino, inoltre è anch’esso coadiuvante della termogenesi.

(3) DIMA ONE PLUS
è a base di fibra di avena quindi fa aumentare la quantità e la frequenza delle evacuazioni; ha anche un effetto nel diminuire l’appetito.

(4)On-dieta della linea ABOCA
 contiene curcuma, griffonia, rodiola

(5) Se avete più di dieci chili in eccesso, è particolarmente utile il FITOMAGRA LIMITA della linea ABOCA.
Contiene mucillagini di lino, tiglio e altea, opuntia, inulina, anice stellato e finocchio. Glucomannano e cellulosa.
Posologia: 3 cp al giorno 10 minuti prima dei pasti in abbondante acqua sono consigliate 6 cp al giorno 
Lo sconsiglio a chi deve perdere 3 chili perchè contiene glucomannano, una fibra che riempie moltissimo lo stomaco. Se quest’ultimo non è dilatato da un abituale eccesso di cibo, si può sentire un fastidiosissimo senso di pienezza.
Come agisce: riduce l’assorbimento dei nutrienti 

(6) DIMA MAGNUM MAG PLUS
La presenza del magnesio  comporta un effetto blandamente lassativo di cui si può usufruire anche per tempi lunghi. Dato che contiene anche vitamina B6, la quale è necessaria per la sintesi di serotonina, dopamina e noradrenalina (tra i principali neurotrasmettitori coinvolti nella sfera umorale) è da considerarsi un nutriente dalle proprietà antidepressive.


ZAVORRA O ALIBI
scarsa autostima e non disposto a cambiare abitudini

RIMEDI OMEOPATICI
Graphites, Phosphorus, Lycopodium

INTEGRATORI
(1)TONALIN OIL
contiene  acido linoleico coniugato (CLA) estratto da olio di semi di cartamo.
Posologia: 2 perle al giorno con poca acqua subito prima o subito dopo i pasti. Si consiglia l’assunzione per due-tre mesi. Dopo di che io consiglio di fare un mese di pausa e poi, se ancora non si è raggiunto l’obbiettivo, ricominciare.
Il CLA  è particolarmente utile nella riduzione della massa grassa. gli effetti possono essere  notevoli sul lungo periodo (da 3 mesi a 2 anni), sopratutto in situazioni dove si è verificato un graduale e continuo aumento di peso. In uno studio recente si è osservato che l’integrazione con questo principio attivo previene l’aumento di peso tipico della stagione invernale e delle festività natalizie: tale peso di solito non viene più perso nel corso dell’anno. Il CLA giocherebbe quindi un ruolo interessante nel ridurre l’aumento cumulativo di peso e grasso che avviene durante l’invecchiamento.
Come agisce
innanzitutto  “sciogliendo”  i grassi con tutte le seguenti modalità:
--  una induzione dell’apoptosi degli adipociti cioè un aumento del suicidio delle cellule di grasso dette appunto adipociti.
--  un aumento del tasso metabolico insieme all’attività del sistema simpatico.
-- una riduzione di accumulo dei trigliceridi da parte degli adipociti con inibizione dell’attività della lipoproteina lipasi.

(2) DIMA SOLGAR COMPLEX
è a base del famoso caffè verde ( qui decaffeinato) oggi tanto di moda. Contiene anche L-metionina, tè verde, peperoncino, colina, inositolo, pepe nero e cromo.
E’ indicato per coloro che devono perdere pochi chili o vogliono mantenere il peso raggiunto.
Posologia 2 cp al giorno con acqua dopo i pasti principali
controindicato a chi soffre di ulcera.
come agisce
si tratta di estratti vegetali con proprietà termogeniche. Il caffè verde ha dimostrato di favorire il controllo glicemico. L’inibizione dell’alfa-glucosidasi e della glucosio-6-fosfatasi fa sì che l’assorbimento di glucosio sia ridotto. Contrastando l’iperglicemia, viene prodotta meno insulina e di conseguenza viene immagazzinato meno glucosio nel tessuto adiposo. Poichè il glucosio non è più prontamente disponibile per l’organismo, le riserve di grasso vengono  bruciate come fonte energetica alternativa promuovendo perciò la perdita di peso. Il cromo è un costituente del fattore di tolleranza al glucosio che contribuisce alla sensibilità insulinica, perciò gioca un ruolo determinante nel mantenimento dell’equilibrio glicemico. 
il tè verde innanzitutto ha effetto termogenico, inoltre  inibisce le lipasi digestive e quindi riduce l’assorbimento dei grassi dagli alimenti; un suo  effetto utile è quello di  ridurre in modo particolare il grasso addominale; inoltre è leggermente diuretico e notevolmente antiossidante. Il peperoncino stimola la mobilitazione dei lipidi dal tessuto adiposo e l’aumento della termogenesi favorisce la secrezione di catecolamine (adrenalina e noradrenalina che hanno effetto catabolico). Studi sull’uomo hanno dimostrato che la capsaicina aumenta la spesa energetica e riduce l’introito di cibo.
La colina, l’inositolo e la metionina aiutano a prevenire l’accumulo di grasso e colesterolo nel fegato. L’estratto di pepe nero supporta l’assorbimento di diversi nutrienti, in particolare della capsaicina che è il principio attivo del peperoncino, inoltre è anch’esso coadiuvante della termogenesi.

(3) DIMA MAGNUM MAG PLUS
La presenza del magnesio  comporta un effetto blandamente lassativo di cui si può usufruire anche per tempi lunghi.
Dato che contiene anche vitamina B6, la quale è necessaria per la sintesi di serotonina, dopamina e noradrenalina (tra i principali neurotrasmettitori coinvolti nella sfera umorale) è da considerarsi un nutriente dalle proprietà antidepressive.

CORAZZA
problemi nelle difese affettive: il pannicolo adiposo come protezione dalle ferite

RIMEDI OMEOPATICI
Thuya, Calcarea o magnesia carbonica, sulfur, hepar sulfur, sepia, pulsatilla, ignatia, argentum nitricum, graphites e molti altri

INTEGRATORI
(1) FITOMAGRA ACTIDREN tisana
Contiene ADIPROX, un principio attivo brevettato da ABOCA.
Contiene semi d’uva e tè verde e karkadè . Serve a coadiuvare la fisiologica  funzionalità del microcircolo e del tessuto adiposo; combatte lo stress ossidativo e facilita i processi di termogenesi e lipolisi. Questa azione coadiuvante  la funzionalità del tessuto adiposo è molto importante in quanto quest’ultimo non serve solo a formare un cuscinetto tra noi e il mondo ma ha una sua regolazione metabolica per cui il grasso in caso di bisogno viene nuovamente convertito in energia.
posologia: 1 tazza di tisana al giorno

(2) DIMA SOLGAR COMPLEX
è a base del famoso caffè verde ( qui decaffeinato) oggi tanto di moda. Contiene anche L-metionina, tè verde, peperoncino, colina, inositolo, pepe nero e cromo.
E’ indicato per coloro che devono perdere pochi chili o vogliono mantenere il peso raggiunto.
Posologia 2 cp al giorno con acqua dopo i pasti principali
controindicato a chi soffre di ulcera.
come agisce
si tratta di estratti vegetali con proprietà termogeniche. Il caffè verde ha dimostrato di favorire il controllo glicemico. L’inibizione dell’alfa-glucosidasi e della glucosio-6-fosfatasi fa sì che l’assorbimento di glucosio sia ridotto. Contrastando l’iperglicemia, viene prodotta meno insulina e di conseguenza viene immagazzinato meno glucosio nel tessuto adiposo. Poichè il glucosio non è più prontamente disponibile per l’organismo, le riserve di grasso vengono  bruciate come fonte energetica alternativa promuovendo perciò la perdita di peso. Il cromo è un costituente del fattore di tolleranza al glucosio che contribuisce alla sensibilità insulinica, perciò gioca un ruolo determinante nel mantenimento dell’equilibrio glicemico. 
il tè verde innanzitutto ha effetto termogenico, inoltre  inibisce le lipasi digestive e quindi riduce l’assorbimento dei grassi dagli alimenti; un suo  effetto utile è quello di  ridurre in modo particolare il grasso addominale; inoltre è leggermente diuretico e notevolmente antiossidante. Il peperoncino stimola la mobilitazione dei lipidi dal tessuto adiposo e l’aumento della termogenesi favorisce la secrezione di catecolamine (adrenalina e noradrenalina che hanno effetto catabolico). Studi sull’uomo hanno dimostrato che la capsaicina aumenta la spesa energetica e riduce l’introito di cibo.
La colina, l’inositolo e la metionina aiutano a prevenire l’accumulo di grasso e colesterolo nel fegato. L’estratto di pepe nero supporta l’assorbimento di diversi nutrienti, in particolare della capsaicina che è il principio attivo del peperoncino, inoltre è anch’esso coadiuvante della termogenesi.
(3) DIMA MAGNUM MAG PLUS
La presenza del magnesio  comporta un effetto blandamente lassativo di cui si può usufruire anche per tempi lunghi. Dato che contiene anche vitamina B6, la quale è necessaria per la sintesi di serotonina, dopamina e noradrenalina (tra i principali neurotrasmettitori coinvolti nella sfera umorale) è da considerarsi un nutriente dalle proprietà antidepressive.


AGGRESSIVITA’
sfoga la rabbia sul cibo come  se fosse  una preda 

RIMEDI OMEOPATICI
Antimonium crudum, antimonium tartaricum, nux vomica, lachesis, aconitum, bufo, sulfur, calcarea fluorica, veratrum album, magnesium phosphoricum, natrum muriaticum, mercurius solubilis

INTEGRATORI
(1)  On-dieta della linea ABOCA
 contiene curcuma, griffonia, rodiola
Data la presenza della rodiola si ottiene un ottimo effetto  adattogeno, anti stress.

(2) DIMA MAGNUM MAG PLUS
La presenza del magnesio  comporta un effetto blandamente lassativo di cui si può usufruire anche per tempi lunghi.
Dato che contiene anche vitamina B6, la quale è necessaria per la sintesi di serotonina, dopamina e noradrenalina (tra i principali neurotrasmettitori coinvolti nella sfera umorale) è da considerarsi un nutriente dalle proprietà antidepressive.

(3) DIMA ONE PLUS
è a base di fibra di avena quindi fa aumentare la quantità e la frequenza delle evacuazioni; ha anche un effetto nel diminuire l’appetito. Le tracce di avena che vi si trovano portano con sé  la memoria di un importante effetto dell’avena, quello sedativo e favorente le facoltà cognitive e l’anabolismo della massa magra.

(4) Se avete più di dieci chili in eccesso, è particolarmente utile il FITOMAGRA LIMITA della linea ABOCA.
Contiene mucillagini di lino, tiglio e altea, opuntia, inulina, anice stellato e finocchio. Glucomannano e cellulosa.
Posologia: 3 cp al giorno 10 minuti prima dei pasti in abbondante acqua sono consigliate 6 cp al giorno 
Lo sconsiglio a chi deve perdere 3 chili perchè contiene glucomannano, una fibra che riempie moltissimo lo stomaco. Se quest’ultimo non è dilatato da un abituale eccesso di cibo, si può sentire un fastidiosissimo senso di pienezza.
Nel vostro caso è particolarmente utile per la prevalenza di effetti sedativi dovuti al tiglio e alle altre piante anti stress come opuntia e finocchio.
Come agisce: riduce l’assorbimento dei nutrienti.

ASPETTI METABOLICI
soggetto ipotiroideo

RIMEDI OMEOPATICI
 graphites, Kalium bichromicum,
 Thiroidimun 4 CH o Glandula thyroidea heel fiale; Galium è il rimedio di  prima scelta per il mixedema.

INTEGRATORI 
(1)  DIMA NIL PLUS
Contiene L-Fenilalanina. Questo è un aminoacido essenziale, precursore della tiroxina quindi utilissimo ai soggetti ipotiroidei. Posologia: 1 cp al giorno con poca acqua lontano dai pasti. Controindicato per coloro che soffrono di fenilchetonuria. Da non assumere alla sera perché dato l’effetto eccitante potrebbe portare insonnia.
(2) FITOMAGRA DRENA della linea ABOCA 
contiene ortosiphon, tarassaco, verga d’oro come drenanti; liquirizia come blando calmante della sensazione di fame e correttivo del sapore, finocchio  per eliminare i gas e come correttivo del sapore;  menta come correttivo e rinfrescante.
Come agisce: drenando i liquidi e promuovendo la diuresi.
(3) TONALIN OIL
contiene  acido linoleico coniugato (CLA) estratto da olio di semi di cartamo.
Posologia: 2 perle al giorno con poca acqua subito prima o subito dopo i pasti. Si consiglia l’assunzione per due-tre mesi. Dopo di che io consiglio di fare un mese di pausa e poi, se ancora non si è raggiunto l’obbiettivo, ricominciare.
Il CLA  è particolarmente utile nella riduzione della massa grassa. gli effetti possono essere  notevoli sul lungo periodo (da 3 mesi a 2 anni), sopratutto in situazioni dove si è verificato un graduale e continuo aumento di peso. In uno studio recente si è osservato che l’integrazione con questo principio attivo previene l’aumento di peso tipico della stagione invernale e delle festività natalizie: tale peso di solito non viene più perso nel corso dell’anno. Il CLA giocherebbe quindi un ruolo interessante nel ridurre l’aumento cumulativo di peso e grasso che avviene durante l’invecchiamento.
Come agisce
innanzitutto  “sciogliendo”  i grassi con tutte le seguenti modalità:
--  una induzione dell’apoptosi degli adipociti cioè un aumento del suicidio delle cellule di grasso dette appunto adipociti.
--  un aumento del tasso metabolico insieme all’attività del sistema simpatico.
-- una riduzione di accumulo dei trigliceridi da parte degli adipociti con inibizione dell’attività della lipoproteina lipasi.

 soggetto diabetico

RIMEDI OMEOPATICI
Magnesium aceticum, Sygyzium jambolanum ( in particolare per il diabete senile), Papaver.

INTEGRATORI
  1. LIPOIC CANNELLA solgar
  2. PICO CROMO solgar
  3. Se avete più di dieci chili in eccesso, è particolarmente utile il FITOMAGRA LIMITA della linea ABOCA.
Contiene mucillagini di lino, tiglio e altea, opuntia, inulina, anice stellato e finocchio. Glucomannano e cellulosa.
Posologia: 3 cp al giorno 10 minuti prima dei pasti in abbondante acqua sono consigliate 6 cp al giorno 
Lo sconsiglio a chi deve perdere 3 chili perchè contiene glucomannano, una fibra che riempie moltissimo lo stomaco. Se quest’ultimo non è dilatato da un abituale eccesso di cibo, si può sentire un fastidiosissimo senso di pienezza.
Come agisce: riduce l’assorbimento dei nutrienti
(4) On-dieta della linea ABOCA
 contiene curcuma, griffonia, rodiola


soggetto con ipercorticosurrenalismo cioè che si trova sotto stress cronico per cui  produce cortisolo e perciò si “gonfia” come se assumesse una terapia cronica a base di cortisone

RIMEDI OMEOPATICI

E' il rimedio capostipite per il trattamento della ritenzione idrica localizzata soprattutto a livello addome e cosce. I soggetti che soffrono di ritenzione idrica aumentano di peso per una piccola cosa, anche solo bevendo un bicchiere d'acqua: Natrum sulfuricum
Edema delle gambe. Spiccata svogliatezza per consumo eccessivo di carne: Mercurius auratum
THUYA sempre utile in tutte le situazioni di accumulo

INTEGRATORI
(1) FITOMAGRA DRENA della linea ABOCA 
contiene ortosiphon, tarassaco, verga d’oro come drenanti; liquirizia come blando calmante della sensazione di fame e correttivo del sapore (non ce n’è abbastanza da avere a sua volta un effetto cortison like oppure è stato tolto l’acido glicirrizetico), finocchio  per eliminare i gas e come correttivo del sapore;  menta come correttivo e rinfrescante.
Come agisce: drenando i liquidi e promuovendo la diuresi.
(2) DIMA ONE PLUS
è a base di fibra di avena quindi fa aumentare la quantità e la frequenza delle evacuazioni; ha anche un effetto nel diminuire l’appetito. Le tracce di avena che vi si trovano portano con sé  la memoria di un importante effetto dell’avena, quello sedativo e favorente le facoltà cognitive e l’anabolismo della massa magra.

donna che assume la pillola
DIMA MAGNUM MAG PLUS
La presenza del magnesio  comporta un effetto blandamente lassativo di cui si può usufruire anche per tempi lunghi.
E’ particolarmente indicato per le donne che assumono la pillola contraccettiva e che quindi hanno subito un aumento di peso a causa degli effetti collaterali della pillola stessa. Inoltre, dato che contiene anche vit B6, la quale è necessaria x la sintesi di serotonina, dopamina e noradrenalina (tra i principali neurotrasmettitori coinvolti nella sfera umorale) è da considerarsi un nutriente dalle proprietà antidepressive.

metabolismo lento dai 40 in poi o per aver smesso di praticare sport

(1) TONALIN OIL
contiene  acido linoleico coniugato (CLA) estratto da olio di semi di cartamo.
Posologia: 2 perle al giorno con poca acqua subito prima o subito dopo i pasti. Si consiglia l’assunzione per due-tre mesi. Dopo di che io consiglio di fare un mese di pausa e poi, se ancora non si è raggiunto l’obbiettivo, ricominciare.
Il CLA  è particolarmente utile nella riduzione della massa grassa. gli effetti possono essere  notevoli sul lungo periodo (da 3 mesi a 2 anni), sopratutto in situazioni dove si è verificato un graduale e continuo aumento di peso. In uno studio recente si è osservato che l’integrazione con questo principio attivo previene l’aumento di peso tipico della stagione invernale e delle festività natalizie: tale peso di solito non viene più perso nel corso dell’anno. Il CLA giocherebbe quindi un ruolo interessante nel ridurre l’aumento cumulativo di peso e grasso che avviene durante l’invecchiamento.
Come agisce
innanzitutto  “sciogliendo”  i grassi con tutte le seguenti modalità:
--  una induzione dell’apoptosi degli adipociti cioè un aumento del suicidio delle cellule di grasso dette appunto adipociti.
--  un aumento del tasso metabolico insieme all’attività del sistema simpatico.
-- una riduzione di accumulo dei trigliceridi da parte degli adipociti con inibizione dell’attività della lipoproteina lipasi.


(2)  FITOMAGRA ATTIVA della linea ABOCA
E’ a base di citrus aurantium un principio attivo estratto dall’arancio amaro. In parole povere è fenilefrina (che vuol dire adrenalina). Quindi  il suo effetto è quello di attivatore metabolico. Controindicato nei soggetti ipertesi

Soggetto sottoposto ad un classico circolo vizioso: mangia moltissimo rispetto al suo reale  fabbisogno perché si affatica molto ... compensa con una fame eccessiva che però, una volta soddisfatta, non gli apporta nutrimento bensì solo grasso di deposito... ma il peso in più che accumula lo rende ancora più stanco nelle attività che svolge... allora ha di nuovo una fame eccessiva e mangia moltissimo rispetto al suo reale fabbisogno...e così via.
RIMEDI OMEOPATICI
Fame violenta, deve mangiare spesso per non svenire. Si alza la notte per mangiare. Mal di testa se non mangia e fame durante il mal di testa. Febbri striscianti che indeboliscono con assenza di sete, spesso periodiche:  Phosphorus
Astenia contemporaneamente ad eccesso di peso: Thuya

INTEGRATORI
(1) DIMA ONE PLUS
è a base di fibra di avena quindi fa aumentare la quantità e la frequenza delle evacuazioni; ha anche un effetto nel diminuire l’appetito. Le tracce di avena che vi si trovano portano con sé  la memoria di un importante effetto dell’avena, quello sedativo e favorente le facoltà cognitive e l’anabolismo della massa magra.

(2) TONALIN OIL
contiene  acido linoleico coniugato (CLA) estratto da olio di semi di cartamo.
Posologia: 2 perle al giorno con poca acqua subito prima o subito dopo i pasti. Si consiglia l’assunzione per due-tre mesi. Dopo di che io consiglio di fare un mese di pausa e poi, se ancora non si è raggiunto l’obbiettivo, ricominciare.
Il CLA  è particolarmente utile nella riduzione della massa grassa. gli effetti possono essere  notevoli sul lungo periodo (da 3 mesi a 2 anni), sopratutto in situazioni dove si è verificato un graduale e continuo aumento di peso. In uno studio recente si è osservato che l’integrazione con questo principio attivo previene l’aumento di peso tipico della stagione invernale e delle festività natalizie: tale peso di solito non viene più perso nel corso dell’anno. Il CLA giocherebbe quindi un ruolo interessante nel ridurre l’aumento cumulativo di peso e grasso che avviene durante l’invecchiamento.
Come agisce
innanzitutto  “sciogliendo”  i grassi con tutte le seguenti modalità:
--  una induzione dell’apoptosi degli adipociti cioè un aumento del suicidio delle cellule di grasso dette appunto adipociti.
--  un aumento del tasso metabolico insieme all’attività del sistema simpatico.
-- una riduzione di accumulo dei trigliceridi da parte degli adipociti con inibizione dell’attività della lipoproteina lipasi.



(3) DIMA HEPA
è a base di colina, inositolo e metionina
posologia 3 tavolette al giorno con acqua ai pasti. è un eccellente integratore per coloro che hanno problemi di steatosi epatica, per il metabolismo del colesterolo e per chi pratica body-building o svolge lavori di fatica.
come agisce
 fornisce i tre principali nutrienti coinvolti nel metabolismo dei lipidi e dell’accumulo di grassi nel fegato. la colina contribuisce al normale metab dei lipidi e dell’omocisteina e contribuisce inoltre al mantenim della normale funzione epatica. 
il prodotto coadiuva i processi fisiologici di produzione della bile e ciò favorisce l’emulsione dei grassi.



sabato 16 novembre 2013

CHILI DI TROPPO

Che si tratti di molti o pochi, o solo di una pancetta ostinata che non riusciamo ad eliminare nemmeno con il digiuno di due settimane...è sempre un argomento e un tormento ricorrente per molti di noi!!!
Introduco qui l’argomento riguardante gli aspetti emotivi e biochimici del nostro rapporto col cibo per parlare la prossima volta, in base a quale di questi aspetti predomina in un soggetto, degli integratori e dei rimedi corrispondenti.

ASPETTI EMOTIVI
La fame non commisurata alle reali esigenze nutrizionali è indice di un disagio emotivo. Si tratta di una “dipendenza” come quella che si osserva per varie sostanze come alcol, tabacco, droghe ecc.  
Prima di prendere i vari provvedimenti per dimagrire, vi invito a riflettere su quale possa essere il vostro rapporto con il cibo in modo da poter scegliere in seguito un protocollo di rimedi commisurato alla vostra modalità di fame. I tipi di rapporto col cibo li schematizzo in quattro per comodità... ovviamente ognuno ha una sua storia con delle sue caratteristiche personalissime. Tuttavia questo schema può servire per fare una prima scrematura del tipo di disagio:



ANESTESIA
E’ il tipo più diffuso di rapporto col cibo, specialmente quando si tende a fare degli spuntini fuori orario o di notte.
Anestesia perché il cibo non è solo nutrimento fisico ma anche un grande conforto psichico:
--  Quando eravamo neonati, la poppata costituiva uno dei momenti più felici in cui insieme al cibo ci veniva dato un contatto corporeo. Potevamo materialmente percepire questo “amore”. 
-- Inoltre il cibo produce sensazioni di piacere, questo è un dato accertato. Se dovessimo mangiare quel tanto che basta per le esigenze nutritive del corpo, tutti noi adulti, dal momento in cui cessa la crescita (e se non svolgiamo un lavoro di fatica o sport agonistico... che è la stessa cosa) potremmo mangiare circa un terzo della quantità di cibo che un soggetto medio assume nell’arco della giornata. Quindi il piacere ricavato dal cibo ci serve a controbilanciare il dolore provocato dagli eventi stressanti



ZAVORRA O ALIBI
Zavorra significa che utilizzo il mio sovrappeso per rimanere ancorata ad una situazione che non gradisco, ma dalla quale non ho il coraggio di uscire. Utilizzo inoltre la scusa di non riuscire in nessun modo a calare come alibi per continuare a mantenere le mie abitudini errate


CORAZZA
Corazza per allontanare gli altri, le persone con cui abbiamo paura di entrare in un coinvolgimento emotivo profondo. 
Il grasso diventa una sorta di barriera di gomma piuma contro cui le emozioni ed anche le sensazioni rimbalzano, penetrano in modo meno traumatico oppure non penetrano affatto.
AGGRESSIVITA’
I nostri muscoli masticatori esercitano una forza per centimetro quadrato superiore a quella di qualsiasi altro muscolo. Il muscolo più potente che abbiamo è proprio il massetere. 
Inoltre quante volte  sentiamo l’espressione “mostrare i denti”  oppure  come dicono i romani “guarda che io me te magno” ed altre simili per indicare di voler far valere le nostre ragioni in modo forte ed aggressivo? Il cibo viene frantumato e ridotto in poltiglia con l’atto della masticazione. Se mastichiamo con particolare veemenza questo dato può indicarci che il nostro rapporto psichico col cibo è una metafora di quello che vorremmo avere con il nostro antagonista, colui o coloro che ci causano un intenso stress e disagio. Questa aggressività può essere rivolta contro noi stessi ma la sostanza è la stessa: si tratta di una reazione rabbiosa al nostro dolore.

Ed ecco uno stralcio di un articolo (apparso sulla rivista Anno Zero pubblicata dal Centro di Kinesiologia transazionale) di F. Gandolfi che si intitola “L’emozione del cibo”
Capire a quale parola si lega il nostro bisogno di cibo è il primo passo per fare spazio al bisogno di cambiare e alla possibilità di avere un corretto rapporto col cibo.



 Il cibo, con le sue componenti fondamentali ed energetiche, non solo ci fornisce i mattoni per la costruzione del corpo, ma determina anche il modo con cui interagiamo e ci adattiamo all’ambiente che ci circonda. Il nostro modo di essere genera i nostri desideri alimentari; le nostre emozioni condizionano le nostre scelte nutrizionali. 
Certi tipi di carne, grazie al loro elevato contenuto di fenilalanina o tirosina, possono accentuare l’aggressività, poiché questi aminoacidi sono i precursori della tiroxina e dell’adrenalina; la cioccolata può avere un effetto rasserenante ed antidepressivo grazie al suo contenuto in serotonina.La ricerca ossessiva di determinati alimenti, il bisogno di sfamarsi in base ad un gusto che nasce da una insoddisfazione e non dall’opportunità di un nutrimento anche essenziale, trasforma il “mangiare per vivere” in “vivere per mangiare”, rinforzando i nostri schemi comportamentali. Il bisogno di alimenti acidi per spezzare la legnosità della nostra vita; di cibi aromatici e tostati per ritrovare un’energia che ci viene a mancare; la ricerca di un gusto dolciastro per rendere più gradevole la nostra vita; l’esigenza di spezie per rendere più piccante la nostra vita; il bisogno di rinnovare in noi quel sale che costituisce l’elemento primario delle nostre lacrime. L’amaro che denota il riconoscere la realtà e accettarla per quello che è, rifuggendo dall’illusione. Le parole sapere e sapore hanno la stessa radice etimologica; capire vuol dire assumere dentro sé, contenere. L’alimento viene vissuto come strumento per la capacità di assaporare la vita. Siamo dunque ciò che mangiamo o mangiamo perchè non siamo più capaci di essere? Per quanto riguarda la simbologia psicosomatica, un corpo obeso può essere interpretato come un tentativo del soggetto di proteggersi dal contatto con gli altri (come costruirsi una corazza per non essere ferito); una ingordigia biologica può svolgere il duplice ruolo di protezione dalla paura del non avere e dal terrore dell’essere. Grasso come difesa dalla mancanza di riserve, grasso come protezione dal confronto con la sessualità sterile di cui sono gravidi i modelli sociali imperanti; grasso come giustificazione al non fare e, contemporaneamente, come accreditamento della propria diversità, come gratificazione dell’aver fatto nonostante l’handicap e quindi essere potenzialmente migliore, se solo non si fosse imprigionati in un corpo “frenante”, come dire “troppo facile avere successo se si è magri e belli!” Il cibo per colmare un vuoto senza fine.

Infine il cavernicolo che è tuttora in noi ci porta ad accumulare riserve energetiche in vista dei tempi duri: il corpo ha imparato  dalla notte dei tempi che i magri soccombevano per primi alle carestie. Oggi la troppa abbondanza e la incapacità di moderarsi hanno portato a una sorta di cupidigia biologica che invece, paradossalmente, porta alla carenza. Carenza nutrizionale; carenza emozionale. Come se  un meccanismo perverso spingesse a cercare giustificazione e approvazione dagli altri per poi doverle respingere; come se inducesse a limitarsi per poi trasgredire”. 


ASPETTI BIOCHIMICI E METABOLICI

La maggior parte delle persone a 40 anni non ha lo stesso peso che aveva alla pubertà o ce l’ha distribuito in modo meno equilibrato.L’aumento  avviene lentamente, impercettibilmente ed inesorabilmente per i soggetti di costituzione media e robusta. Può avvenire anche in alcuni soggetti longilinei, ma in tal caso si tratta di una reazione maggiormente squilibrata perché essendo il loro metabolismo più rapido vuol dire che per ingrassare si sono proprio impegnati a dovere!
Durante questo processo di aumento di peso, questa massa in più viene trasformata in parte integrante fissa della struttura corporea, sviluppando tutti i sistemi enzimatici, i capillari, le terminazioni nervose periferiche, il sangue supplementare e i muscoli necessari al mantenimento del tessuto adiposo. Persino le ossa subiscono un processo di rimodellamento.  Nell’ipotalamo c’è una sorta di  termostato del livello di grasso definito “fat point”. 
Ciò significa che il nostro organismo preso ad esempio atto (grazie a questa zona dell’ipotalamo che sorveglia l’omeostasi) che io da dieci anni peso 70 chili, definisce quello come nuovo targhet del mio peso. Quindi che io digiuni 40 giorni nel deserto o che invece per una settimana partecipi ad un banchetto di matrimonio al giorno, nei giorni successivi al sacrificio oppure alla bisboccia, il mio organismo metterà in funzione tutti i mezzi che ha a disposizione per ritornare urgentemente al target dei 70 chili. Se avevo digiunato o fatto una dieta di quelle che fanno calare subito in modo miracolosamente losco, appena raggiunto il peso forma, metterò in atto meccanismi di ritenzione idrica, secrezione di determinati neurotrasmettitori e quant’altro per tornare ai 70 chili perchè l’informazione del mio ipotalamo  non è che ho fatto una prodezza bensì che sono in un pericoloso stato di denutrizione. E  nell’agire così non ha affatto torto. Dei danni del dimagrimento ultrarapido ho parlato molte volte e non mi dilungherò oltre adesso.
Con un calo di peso quasi altrettanto lento del processo che si è svolto nell’aumento, l’ipotalamo calibrerà il nuovo fat point e le strutture si ridimensioneranno tutte di pari passo in armonia. Quando l’obesità si instaura nell’infanzia, spesso si determina anche un’accelerazione della crescita, finendo con l’anticipare la pubertà. Ricordiamo che l’obesità coincide con una ridotta attività del simpatico, cioè quella parte del sistema nervoso autonomo o vegetativo che presiede  ai meccanismi di fuga-attacco ed agli aspetti catabolici (in parole povere al consumo dell’energia) e con una aumentata produzione di ormoni sessuali. Insomma man mano che si ingrassa si diventa più pigri e man mano che ci si muove di meno, si ingrassa: è un classico circolo vizioso. Nell’obesità da cause endocrine  il soggetto spesso  si sente frustrato in quanto ha la coscienza pulita; sa per certo di non aver non fatto intemperanze alimentari. La causa  in quest’ultimo caso può essere dovuta a una particolare predisposizione ad accumulare le calorie ingerite sotto forma di grasso e/o a un’alterazione dei meccanismi che regolano il dispendio energetico.

TERMOGENESI  è il processo metabolico attraverso il quale l’organismo è in grado di produrre calore. Tale processo ha luogo soprattutto nei muscoli e nel tessuto adiposo. L’entità della termogenesi varia da soggetto a soggetto perché è strettamente legata anche a fattori genetici, i quali determinano la quantità di tessuto molto particolare, il tessuto adiposo bruno. Questo tessuto, molto abbondante alla nascita e in diminuzione nell’arco della vita, è un tessuto metabolicamente attivo perché produce calore a partire dai grassi e loro derivati più di ogni altro distretto dell’organismo: in parole povere brucia le calorie. 

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E’ consolidato il concetto che meno si mangia, più si rallenta il metabolismo basale. Pur restando vero questo meccanismo di compenso, ciò non deve indurre chi fa una dieta a mangiare spesso, bensì la situazione varia da caso a caso.  Da una ricerca ( 2005 ) è emerso che quando l’organismo è meno ingolfato di cibo, il metabolismo cellulare, invece di ridursi, aumenta la sua efficienza . In particolare, la riduzione dell’apporto calorico del 30-40% , con l’incremento di  eNos (un enzima che favorisce la produzione di ossido nitrico , NO) e quindi di ossido nitrico, accende anche il gene che porta ad una maggiore espressione della proteina “sirtuina 1 ” la quale, a sua volta, stimola la distruzione delle cellule di grasso.




APPROFONDIMENTO DI ALCUNI ASPETTI
  1. Sul piano biochimico i meccanismi di fame e sazietà sono regolati da complessi feed-back e da un gran numero di sostanze. Nel 1994 è stato scoperto il gene che regola la produzione della LEPTINA; la leptina è una proteina prodotta nel tessuto adiposo con funzioni di messaggio ormonale con cui l’organismo informa il cervello del suo stato di nutrizione. Poiché la leptina è dotata di un’azione anoressizzante e che stimola il dispendio di energia, essa indurrà sazietà in un individuo ben nutrito, mentre accenderà il senso di fame in caso contrario. Ci sono anche altre sostanze che regolano il senso di fame e sazietà: ad effetto anoressizzante sono il Crh, la melanocortina e la Cart; tra gli stimolanti l’appetito la Npy, che nell’animale da esperimento induce una fame addirittura aggressiva e un ingrassamento a vista d’occhio. Le oressine e la proteina agouti inducono obesità. Le Ucp aumentano la dispersione di energia. 
  2. Nelle culture primitive si riteneva che il grasso fosse una sorta di serbatoio di energia ancestrale da cui attingere per costruire il corpo (esempio Arapesh della Nuova Guinea durante l’isolamento della pubertà =2-3 mesi fanno ingrassare i giovani che poi , finito l’isolamento, tornano alla normale alimentazione). Oggi la scienza ha confermato che l’adipocita può trasformarsi in cellula nervosa.  Possiamo immaginare che chi ingrassa di continuo sia calato in una situazione simil-letargica; come gli animali nel sonno invernale. Ma mentre questi ultimi accumulano per poi smaltire, l’uomo non è poi più capace di trasformare il grasso in vita, creatività ecc. quindi entra in un circolo vizioso in cui si innesca un’alterazione dei meccanismi di fame e sazietà.




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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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