DRENAGGIO
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...queste stupende foto sono panorami sudafricani ritratti da Edward Ratto che ringrazio con tutta la mia ammirazione!
La primavera, anche nel soggetto “sano”, è la stagione più adatta in cui effettuare un trattamento depurativo.
Per drenaggio si intende l'atto di promuovere il transito e la fuoriuscita dei liquidi e con essi le varie sostanze da eliminare dall'organismo.
Il drenaggio avviene già spontaneamente in particolari condizioni e ci indica che l'organismo sta liberandosi per adattarsi ad una nuova condizione.
Ad esempio l'eliminazione eccessiva di muco fluente dal naso indica che ci stiamo liberando dei germi e/o delle sostanze prodotte da una reazione allergica.
Ogni organo di eliminazione ha una sua capacità di adattamento.
La esecuzione di un drenaggio “farmacologico o fitoterapico” porta l’organo a oltrepassare e forzare i propri meccanismi di regolazione;
questo avviene:
--- nella reattività verso una data sostanza, la cui eliminazione deve essere superiore a quella normalmente indotta dalla sua concentrazione
--- provocando, al di fuori dei normali effetti di induzione, l’eliminazione di questo o quel prodotto della sua secrezione vettrice. In parole povere si tratta dell’esagerazione volontaria di una funzione naturale.
La comparsa di un autodrenaggio può essere rilevata da un aumento della peristalsi dei canali escretori, dalla fistolizzazione spontanea e dall’adattamento del livello di secrezione di un organo di eliminazione.
Quando l'eliminazione fisiologica è insufficiente, può essere indicato assumere un drenante.
Questo deve essere attuato solo a fronte di un preciso bisogno dell’organismo e deve rispondere a precisi criteri di selettività di azione.
Esistono diverse categorie di drenaggio terapeutico:
(1) drenaggio d’organo;
(2) drenaggio d’organismo.
(1) è un’azione terapeutica specifica su un organo.
La dose del medicamento varia da un soggetto all’altro, da un organo all’altro del medesimo soggetto, e da un periodo all’altro sulla stessa funzione dello stesso organo nello stesso soggetto.
(2) E’ un’azione terapeutica molto ponderata, nella sua specificità e nella scelta dei differenti punti di attacco, che si integra al trattamento specifico di una malattia. Potrà essere in funzione di un agente tossico preciso (più spesso di origine endogena), destinata alla correzione a lungo termine di uno squilibrio (organico o funzionale), mirata a sostenere o facilitare una funzione insufficiente, o infine concepita per intervenire nel rallentamento della degradazione di un organismo il cui equilibrio è particolarmente auto-patogeno.
DRENAGGIO DEGLI EMUNTORI. E’ un’azione senza una specificità propria, agendo sui diversi gruppi emuntoriali incaricati principalmente della funzione di disintossicazione, soprattutto verso i sovraccarichi esogeni.
La conoscenza delle diverse proprietà delle piante dimostra come può essere pericoloso scegliere una pianta per una delle sue proprietà senza tener conto delle altre, privando il soggetto della necessaria assonanza tra le diverse proprietà della pianta e la complessità dei disturbi che presenta.
Quando non diversamente precisato, tutti i rimedi sono in forma di TM, vanno miscelati ana parti e assunti nella posologia di 10-50 gtt / 3 volte al dì.
Gruppo emuntoriale fegato comprende:
(a) drenaggio epatico; per esso sono indicate due formule. (1a)= crysantellum americanum, rubia tinctorum, salvia officinalis
(2a) anthemis nobilis, lavandula officinalis e saponaria.
(b) Drenaggio della vescica biliare (VB):
(1b) combretum raimbaultii, aloe vera e rosmarinus officinalis;
(2b) cardus marianus, orthosiphon stamineus e convolvolus arvensis;
(c) drenaggio epato-vescicolare:
(1c) eupatorium cannabinum, taraxacum officinalis e rosmarinus officinalis;
(2c) cynara scolymus, pneumus boldus e curcuma xanthorrhiza.
(d) regolazione dello sfintere di Oddi: lavandula officinalis, angelica arcangelica e vinca minor; in caso di crisi acuta aggiungere ammi visnaga.
Drenaggio del gruppo emuntoriale rene
Volumetrico= nasturtium officinalis, lampsana communis e prunus spinosa; oppure Asarum europaeum, viola tricolor e saponaria officinalis.
Volumetrico e azoturico= arctium lappa cichorium intibus e taraxacum officinalis.
Volumetrico e natriurico= Apium graveolens, parietaria officinalis e ruscus aculeatus.
Volumetrico e uricosurico= cynara scolymus, lespedeza capitata e solidago virga aurea.
Volumetrico- azoturico- uricosurico-clorurico= betulla alba, petroselinum sativum e spirea ulmaria.
Volumetrico-antispasmodico= anethum graveolens, asperula odorata e cochlearia armoracia.
Volumetrico-ssudorifero= ononis spinosa, rubus idaeus e juniperus communis: nb: il suo OE è controindicato in caso di albuminuria e/o ematuria.
Gruppo emuntoriale cute
Generalmente la pelle interviene in forma suppletiva in caso di notevole sovraccarico, quando un emuntorio non può assicurare la sua doppia funzione di depurazione e di drenaggio. Si tratta di un drenaggio da prescriversi mentre si sostiene l’emuntorio che partecipa a una determinata funzione.
Emuntorio fegato= arctium lappa, eritraea centarium e buxus sempervirens;
emuntorio pancreas= junglans regia, fumaria officinalis e polygonum avicolare;
emuntorio rene= betula alba, triticum repens ed erica cinerea;
emuntorio intestino= vaccinium myrtillus e cinnamomum zeylanicum;
emuntorio polmone= plantago major e betula alba.
Gruppo emuntoriale intestino
Assicura la corretta eliminazione dei residui alimentari ed evita il riassorbimento di tossine. Integra il trattamento della costipazione.
Lassativo= sciroppo di fiori di pesco, succo di prugna, marmellata di tamarindo e polvere di rabarbaro ana 0,20g la sera.
Purgativo= corteccia di bardana, cascara, polvere di rabarbaro 1g la sera.
Associare, se necessario e a seconda dei casi, trattamenti locali, loco-regionali o a distanza:
di tipo motorio: antispasmodico, muscolotropo papaver rhoeas;
neurovegetativo misto: erysimum officinalis;
sedativo nervoso centrale: passiflora incarnata;
di tipo secretorio = drenaggio epatovescicolare e/o pancreatico: chelidonium majus.
Gruppo emuntoriale pancreas
Pur non essendo un emuntorio in senso stretto, il pancreas è importante almeno quanto il fegato nella digestione primaria e secondaria. I suoi succhi dovranno essere adattati quantitativamente e qualitativamente ai bisogni generali e locali dell’organo e/o della sua funzione. Il drenaggio potrà essere secretorio, escretorio o entrambi. Un esempio per la secrezione esocrina: nasturtium officinalis, fumaria e rumex patientia.
Gruppo emuntoriale polmone
Consiste nell’adattare l’organo alle necessità di eliminazione dell’organismo, assicurando il miglior trasporto possibile verso l’esterno delle scorie ematiche, attraverso tre modalità di azione: aumento della superficie di scambio transalveolare, soppressione o diminuzione dei fattori di resistenza all’evacuazione propri dell’albero bronchiale, o alle sue secrezioni. La scelta delle piante varierà a seconda dell’affezione, ad es:
(a) in presenza di un soggetto portatore di un’affezione broncopolmonare con forte componente spasmodica: glechonia hederacea, grindelia robusta e lobelia inflata; gleconia è antispasmodico-antitosse, grindelia balsamico e lobelia espettorante e vasocostrittore.
(b) in presenza di un soggetto asmatico all’inizio di una crisi occlusiva: anagallis phoenica come espettorante-diuretico-diaforetico, drosera arvensis o rotundifolia come antispasmodico-vagolitico e diplotaxis temifolia come simpaticomimetico.
(c) In presenza di un soggetto allergico con infezione broncopolmonare: tropaeolum majus come espettorante diuretico, veronica officinalis come espettorante-aperitivo-stomachico e plantago major come emolliente-antiallergico-stimolante-antinfiammatorio.
(d) Quando è richiesta un’azione fluidificante ed emolliente bronchiale pura polygala e viola odorata.
Ghiandole salivari e seni paranasali
Per le ghiandole salivari fumaria officinalis, raphanus niger e tilia silvestris; per i seni paranasali acqua di mare, zolfo oligosol 1 fl di ciascuno in ciascuna narice mattino e sera; oppure raphanus sativum, triticum repens e allium cepa.
Reumatologia
Questo intervento migliora la qualità degli scambi nutrizionali a livello delle articolazioni, agendo su due meccanismi fisiopatologici: la mancanza di nutrimento (oligoelementi, aminoacidi ecc) e l’eccesso di scorie (acidi diversi, cataboliti fisiologici e/o iatrogeni, eccesso di sostanze nutritive.
(a) trattamento locale. TM di ginepro 90 gtt, OE di lavanda 9 gtt, OE di cipresso 3 gtt OE di angelica 1 goccia alcolato di rosmarino qb a 250ml.
(b) Trattamento generale Ribes nigrum, physalis alkekengi, salix alba e hamamelis virginiana.
(c) Aspetti specifici di drenaggio nell’artrosi; le piante considerate hanno, oltre le loro proprietà antireumatiche, un’azione di drenaggio sugli emuntori, da scegliersi a seconda del soggetto: Drenaggio epato-vescicolare in un artrosico. Arctium lappa come coleretico-diuretico-antireumatico, rubia tinctorum come diuretico-coleretico; durante gli accessi infiammatori si possono aggiungere stimolanti della corteccia surrenale come rosmarinus (coleretico-colagogo-diuretico), calendula officinalis
( coleretico a effetto estrogeno, adatto nell’artrosi
post-menopausa).Drenaggio pancreatico in un artrosico. Nasturtium officinalis = ipoglicemizzante, diuretico, ricco di oligoelementi. Olea europea= ipoglicemizzante, diuretico, antispasmodico, colagogo, vasodilatatore.
Salvia officinalis= ipoglicemizzante, stimolante della corteccia surrenale, adatta nell’artrosi post-menopausa per le sue proprietà estrogene. Drenaggio intestinale in un artrosico. Rumex patientia= purgativo, antianemico, alto contenuto di Fe; persica vulgaris = antinfiammatorio, antispasmodico, antidegenerativo; brionia dioica= purgativo, colagogo, antinfiammatorio, antidegenerativo, tossica a dosi elevate; malva silvestris= lassativo, antinfiammatorio, iperglicemizzante. Drenaggio renale in un artrosico Betula alba e spirea ulmaria= antinfiammatori, azoturici, uricosurici e clorurici;
juniperus communis= ipoglicemizzante, volumetrico, sudorifero; erigeron canadensis=uricosurico, antinfiammatorio, azoturico, natriurico; zea mais= clorurico, uricosurico, inibitore della tiroide.
Affezioni del piccolo bacino. Drenaggio decongestionante: polygonum bistortae, piper methysticum ed aesculus hippocastanum; oppure gingko biloba, ruscus aculeatus e hamamelis virginiana. Mucosa uterina: in caso di atonia uterina artemisia absinthium, juniperus communis; in caso di congestione endometriale aristolochia clematidis, senecio vulgaris (come uterolitici), melaleuca leucodendron, stachys sylvestris come antispasmodici e uterotonici. Drenaggio associato. Esempio per l’apparato genitale femminile: Organi che partecipano direttamente alla regolazione ormonale dell’ovaio sono fegato --> carciofo, achillea e salvia; pelle --> bardana, calendula e salsapariglia. Organo di regolazione esterna è il pancreas --> bardana, crescione e salvia.
STOP
ciaoo Mari..mi sono soffermata sulle splendide foto e poi mi sono addentrata con uno spirito diverso nella lettura.
RispondiElimina----
Non so se hai visto ma ho sospeso i commenti sul mio blog.
Se vuoi c'è sempre però il blod degli artisti sempre "super funzionante"£
ciaoo carissima e tante belle cose
Carla
grazie Carla...sto per partire per 3 giorni e poi finalmente dovrei riuscire a leggere con più frequenza i miei contatti....arrivo sempre in ritardo pant pant!!!!
RispondiEliminaMarina queste immagini parlano da se e liberano la mente
RispondiEliminaUn abbraccio
Stupende queste foto! Buon fine settimana, Arianna!
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