Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

sabato 31 dicembre 2011

Singhiozzo




SINGHIOZZO



Il singhiozzo è un riflesso dovuto alla contrazione involontaria del diaframma e dei muscoli intercostali, con inizio di un atto inspiratorio che viene poi interrotto entro 35 msec a causa chiusura improvvisa della glottide, con arresto del flusso aereo e produzione del caratteristico suono.
Nella maggior parte dei casi il singhiozzo è riferibile all’attivazione-irritazione delle componenti di un arco riflesso complesso composto da una via afferente (nervo vago, nervo frenico, rami del simpatico toracico) ed una via efferente, rappresentata prevalentemente dal nervo frenico, integrate a livello centrale da un centro del singhiozzo situato nel bulbo e/o nel midollo spinale tra C3 e C5 e su cui convergono fibre provenienti dall’ipotalamo ed altre aree del cervello. La componente centrale del riflesso è inibita dall’aumento di pCO2 nel sangue e da ogni stimolo proveniente dalla faringe.


Il metodo più semplice di aumentare la concentrazione di pCO2 è respirare in un sacchetto di carta, ma esistono numerose varianti. Anche l’iperventilazione (il classico respiro a cagnolino) può, paradossalmente, arrestare una crisi.

OMEOPATIA

Come prima scelta in generale, e specialmente quando c’è anche un problema di distensione addominale, consiglio Hyosciamus niger alla 5CH 3 granuli anche ogni 10 minuti fino a risoluzione dello spasmo.

Come seconda scelta sempre in generale, e per un singhiozzo dove influiscono maggiormente problemi toracici oppure nel singhiozzo derivante da un trauma cranico in particolare,
Stramonium Da assumere come il precedente.

Ranunculus bulbosus (T.M.). Indicata per il singhiozzo dei bevitori e/o alcolizzati dopo una bevuta. In tintura madre sciolto nel vino (dieci gocce in un litro di vino) toglierebbe il vizio di bere.

Ignatia amara 15CH, 3 granuli 3-4 volte al giorno per il classico singhiozzo dopo aver fumato, dopo un dispiacere o una contrarietà, accompagnato da sospiri e sbadigli.

Veratrum album 30 CH per il singhiozzo durante il vomito e/o dopo aver vomitato con spasmi all’esofago. Va assunto subito dopo la crisi di vomito.

Carbo animalis 30 CH, 2 granuli al dì per 20 giorni nel singhiozzo nei portatori di cancro dello stomaco.




Il singhiozzo persistente, definito anche continuo o ricorrente, è quello di durata superiore alle 24-48h. Si tratta di una evenienza non comune, ma importante perché è un sintomo-spia di una malattia di base. Quindi in questi casi non bisogna trascurare il problema, bensì recarsi dal medico ed accertare la causa a monte che va curata.
Infine, un singhiozzo può anche essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, dei quali in tal caso secondo me va sospesa la somministrazione.
I più comuni farmaci che possono causare un singhiozzo di lunga durata sono:
-- Benzodiazepine cioè la maggior parte dei più comuni sedativi-ipnotici tipo Tavor
-- corticosteroidi
-- antibiotici: doxiciclina ed amoxicillina
-- chemioterapici: cotrimossazolo (bactrim )
-- ondansetron.
STOP

sabato 24 dicembre 2011

BUON NATALE




...DI CUORE A TUTTI!!!!

domenica 11 dicembre 2011

CISTI OVARICHE







OVAIO POLICISTICO


E’ una condizione caratterizzata da un’ipersecrezione di androgeni LH dipendente da parte delle cellule della teca interna follicolare e dello stroma ovarico.

I sintomi sono:
-- Sterilità da mancanza di ovulazione nel 75% dei casi;
--irsutismo nel 65% dei casi;
-- amenorrea secondaria nel 50%;
-- obesità nel 40%.

La dismenorrea è sempre presente.



Macroscopicamente le ovaie si presentano aumentate di volume. Sono visibili le cisti.

La superficie esterna è ispessita, i follicoli che si formano ogni mese, quindi, difficilmente riescono ad aprirsi per fare uscire l’ovulo. Rimangono allora al suo interno trasformandosi in cisti.

Dal punto di vista ormonale si possono evidenziare elevati livelli di androgeni: androstenedione, deidroepiandrosterone , 17-chetosteroidi.
Questi androgeni sono di origine ovarica o corticosurrenalica.
NB:
(1) generalmente le concentrazioni totali di questi ormoni sono normali;
(2) le frazioni libere biologicamente attive sono sempre abnormemente elevate per riduzione dei livelli circolanti di SHBG (sex hormon binding globulin);
(3) gli estrogeni totali sono costantemente elevati per la continua formazione extraghiandolare di estrone dall’androstenedione;
(4) la presenza di questi estrogeni elevati altera il feed-back con l’ipofisi per cui si produce cronica anovulatorietà ;
(5) elevati livelli di LH;
(6) normale o basso livello del rapporto FSH/LH;
(7) gli elevati livelli di LH sono dovuti ad aumentata sensibilità dei recettori delle cellule ipofisarie alla stimolazione del GnRH ipotalamico: infatti, il GnRH presenta aumento dell’ampiezza della sua scansione pulsatile.

Tra le cause di ovaio policistico ci può anche essere un fibroma uterino.

Le cisti si suddividono in funzionali e organiche.

Le cisti funzionali, che sono le più frequenti, possono essere follicolari o luteiniche.
Un follicolo normale è 2,5 cm di diametro, mentre un corpo luteo normale 2cm.

Se il follicolo o il corpo luteo supera i 3 cm si definisce cisti.

Esso è più lento ad essere riassorbito ma in genere regredisce del tutto spontaneamente.

Le cisti organiche sono delle patologie vere e proprie dell’ovaio, anche se di natura benigna, che devono essere indagate perché non tendono a regredire.
Esse possono essere endometriomi, cisti mucoidi, cisti dermoidi, cisti sierose.
Nel caso di endometriomi, poiché ogni mese questi tessuti sanguinano danno origine a raccolte di sangue che non potendo uscire diventa scuro. Le mucoidi sono formate da cellule a secrezione mucosa che portano alla formazione di sacche o cisti contenenti muco.

Le dermoidi, più rare e presenti dalla nascita, sono residui della vita embrionale; all’interno di esse si possono trovare residui tiroidei, capelli, denti ! Queste cisti sono benigne, ma in esse il contenuto di liquido è molto ridotto.

Le sierose sono provocate da formazione di siero proteico che viene prodotto in grandi quantità dall’ovaio e che finisce per raccogliersi all’interno di capsule che formano le cisti vere e proprie.

Tutti e due i tipi di cisti, funzionali ed organiche, possono essere presenti senza dare disturbi.

Quando le dimensioni raggiungono o superano i 5 cm si possono avere dolori pelvici, emorragie intracistiche, collasso, anomalie mestruali, sterilità.

Le cisti funzionali a volte si rompono con conseguente emorragia; la paziente può avere svenimento o collasso. Esse sono quelle maggiormente responsabili di irregolarità mestruali legate all’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. L’ipotalamo risente delle alterazioni ormonali provocate dalla presenza di cisti ovariche per cui, se una cisti continua a secernere ormoni, l’ipofisi non riceve il segnale di carenza e quindi smette di funzionare. Si inibisce così la regolare produzione ormonale.

La sterilità è invece quasi sempre una conseguenza dell’endometrioma: l’endometrio può rivestire tutto l’ovaio e impedire che lo spermatozoo possa raggiungere l’ovulo.


Complicanze delle cisti sono la torsione, la trasformazione cancerosa, la rottura e le infezioni.

Torsione= se la cisti si torce su se stessa coinvolge l’intero ovaio e la tuba, provocando dolori violenti e la strozzatura di vasi sanguigni con possibilità di necrosi dei tessuti non più irrorati dal sangue. Una torsione sui vasi ovarici può talvolta causare la formazione di trombi che alimentano il rischio di embolia polmonare. Una torsione può essere sbrogliata se presa ai primi stadi, altrimenti necessita l’asportazione dell’ovaio.

Trasformazione cancerosa= avviene più frequentemente con le cisti organiche, specialmente se mucoidi o dermoidi. La cisti deve essere asportata chirurgicamente.

Rottura= oltre al dolore ciò comporta il riversamento del loro contenuto all’interno dell’apparato genitale, con rischio di emorragie che necessitano dell’immediato intervento chirurgico.

Infezioni= anche in tal caso la cisti deve essere asportata.

OMOTOSSICOLOGIA
per quanto riguarda la regolazione ormonale si punta ad una:
--regolazione dell’attività ipotalamica;
--regolazione dell’attività gonadotropinica;
-- riduzione degli androgeni circolanti attraverso un riequilibrio dei livelli di LH.

Per la regolazione cortico-ipotalamica CORPUS PINEALIS SUIS, MELATONINA 4CH, SEROTONINA D6, TRIPTOFANO D6, SEPIA COMPOSITUM, CEREBRUM SUIS, PULSATILLA INJEEL, FSH, LH, PRL.

Per la modulazione degli androgeni circolanti OVARIUM SUIS, CORPUS LUTEUS SUIS, G3, ESTRADIOLO, PROGESTERONE.


FITOTERAPIA
RUBUS IDAEUS+ RIBES NIGRUM 75 gtt di ognuno/die. Nel corso del trattamento è necessaria una sorveglianza sintomatologica accurata, per evitare ogni rischio di torsione o rottura.

RIFLESSOLOGIA PIEDE
è utile trattare il punto corrispondente all’ovaio indicato nella figura in verde acceso. Per facilitare la localizzazione ho aggiunto una immaginaria scarpetta verde: il punto cade allora sotto il malleolo esterno, in corrispondenza di un ipotetica fibbia del cinturino.

RIFLESSOLOGIA MANO
per quanto riguarda la mano l’effetto è a mio parere più blando, ma , dato che il trattamento non comporta alcun inconveniente vale comunque la pena di farlo. Il punto va trattato per un paio di minuti più volte al giorno.
Questa famosa foto di repertorio della Callas, fa al caso nostro: infatti il punto dell’ovaio riflesso sulla mano è una zona larga circa 2 cm sulla zona morbida del lato ulnare del polso, subito dopo l’epifisi ulnare.

MEDICINA CINESE
in genere vengono scelti punti dei meridiani Vescica, Vaso concezione, Milza-pancreas ed altri. Dato che la scelta è personalizzata non indicherò qui una mappa standard: in ogni caso consiglio l’ agopuntura come prima scelta, piuttosto che l’auto-trattamento.

NOTA
A parte il primo disegno, le foto sono prese dalla rete, con disponibilità a toglierle se gli autori lo richiedessero.

sabato 3 dicembre 2011

HIV




HIV fitoterapia

Voglio segnalare il libro uscito circa 20 anni fa dal titolo “AIDS Roger è guarito” di Bob L. Owen, in cui viene raccontata la storia vincente di un paziente. La mia convinzione è che combinando molti tipi di terapia, in particolare tetossificazione, supporto psicologico, alimentazione mirata sulla correzione del sistema immunitario, fitoterapia, omeopatia, trattamenti corporei di gruppo tipo bioenergetica , yoga, medicina cinese e terapia cranio-sacrale, si possano ottenere risultati soddisfacenti. Gli studi presentati al riguardo sono ovviamente troppo pochi e non seguono parametri confrontabili. Tuttavia il fatto che su alcuni soggetti (come ad esempio alcuni pazienti che si sono ritirati in un monastero in Tibet) si sia potuta ottenere una guarigione deve incoraggiare a fare questo tipo di tentativo, specialmente quando viene diagnosticata una sieropositività e si è ancora asintomatici.

La fitoterapia permette di intervenire con farmaci utili come terapia di sostegno ai farmaci tradizionali e a volte utili anche come terapia di base per prevenire il passaggio alla malattia conclamata.
Gli oli essenziali (OE) maggiormente attivi sono: CAJEPUT (melaleuca leucadendron), TIMO, ORIGANO, CUMINO, CHIODI DI GAROFANO, GINEPRO. Uno studio ha esaminato un composto contenente le seguenti piante: UNCARIA, ASTRAGALUS, CURCUMA, ELEUTEROCOCCO, ALGA SPIRULINA. GEISSOSPERMUM VELLOSI, GLYCIRRHIZA GLABRA, HYPERICUM, MOMORDICA CHARANTIA, TRICHOSANTHES KIRILOWII, ALOE VERA, BUXUA SEMPERVIRENS, ECHINACEA, VISCUM ALBUM, GRIFOLA FRONDOSA, GANODERMA. Tutte queste piante, non hanno la stessa efficacia della terapia farmacologica di combinazione, anzi l’effetto può risultare insufficiente.



UNCARIA è una liana amazzonica con attività immunomodulante usata per la prevenzione e cura delle malattie infettive dell’apparato respiratorio e delle prime vie aeree. Essa fa aumentare la fagocitosi da parte dei macrofagi tissutali e dei granulociti circolanti, con conseguente aumento dell’attività aspecifica del sistema immunitario ed effetto antinfiammatorio. Azione antimutagena verso agenti quali l’8-metossipsoralene +UVA. Meccanismo di azione: stabilizza le membrane cellulari attraverso l’accumulo di isopteropodina sulle stesse, con conseguente miglioramento di tutte le funzioni cellulari.

ASTRAGALUS proviene dalla medicina cinese, usato nella prevenzione e cura del raffreddore comune, nell’influenza e nei tumori. Aumenta l’attività fagocitaria, la produzione di anticorpi IgM e IgE e di IFN, inibisce l’immunosoppressione indotta e potenzia in vitro le Interleuchine. Esistono già studi clinici su pazienti con carcinoma della cervice uterina e della mammella.

GEISSOSPERMUN VELOSII dalla corteccia di questa pianta, detta anche Pao Pereira (apocinacee) è stata estratta la flavopereirina, un alcaloide ad azione antivirale specifica per azione sulla transcriptasi inversa dell3HIV e di altri retrovirus.

TABEBUIA il lapacholo, lapachone e altri flavonoidi isolati dalla corteccia di Lapacho presentano un’interessante attività battericida, antivirale e anticancerogena. Il té è ottenuto dalla corteccia, utilizzato nella medicina amazzonica, è chiamato anche Pau d’Arco.

HYPERICUM.L’ipericina e la pseudoipericina (suo derivato) sono composti antrachinonici. L’attività di questi composti è indotta proprio dall’esposizione alla luce (Degar 1992). Uno studio aperto ha dimostrato un aumento del rapporto linfociti CD4+/ Cd8+, assenza di effetti collaterali, e, soprattutto, stabilità clinica della infezione HIV nei 40 mesi di trattamento con somministrazione per via orale ed endovenosa .

CURCUMA azione antinfiammatoria, antiox, immunostimolante. L’azione antimutagena e anticancerogena della Curcuma è legata probabilmente all’effetto antiox. Sono in corso ricerche sull’attività
anti-HIV della curcumina per la quale si ipotizza anche un meccanismo d’azione antivirale e uno di inibizione enzimatica .

LIQUERIZIA I migliori risultati clinici si ottengono non tanto con i singoli principi attivi, quanto con l’estratto totale della pianta. I suoi estratti trovano indicazione in numerose malattie infiammatorie croniche del parenchima epatico, dell’intestino nonché dell’apparato respiratorio e reumatologiche, nelle quali spesso è coinvolto il sistema immunitario. Non solo, ma sembra anche importante l’attività antivirale della glicirrizina. Sull’HIV essa agirebbe direttamente con questi meccanismi: (1) inibisce la replicazione virale nei monociti infettati cronicamente, macrofagi e altre popolazioni cellulari. (2) interferisce sul passaggio dell’infezione da cellula a cellula; (3) interferisce sull’attacco del virus alla cellula; (4)limita il raggruppamento dei leucociti infettati da HIV. Blocca l’aumento dei radicali liberi mediato dal TNF (tumor necrosis factor). Riduce l’infiammazione tissutale e normalizza la permeabilità delle membrane cellulari. Inibisce il rilascio di istamina, PG proossidanti, E2, leucotrieneC, anioni e perossidi immunocorrelati. Blocca alterazioni istologiche caratteristiche delle reazioni infiammatorie croniche. Ha potenti effetti immunomodulanti, aumenta la fagocitosi neutrofila, l’attività natural killer e aumenta l’IFN-gamma. Modula, inoltre, l’attività degli ormoni corticosurrenalici riducendone la metabolizzazione epatica.

MOMORDICA è una cucurbitacea delle Filippine simile al cetriolo. I semi contengono una proteina, la MAP-30, capace di inibire la replicazione virale. Clinicamente è stato riscontrato un aumento significativo dei CD4. Non presenta tossicità.

AGLIO i suoi principi attivi aumentano le cellule natural killer. Ben nota è l’azione antisettica, battericida e antifatica dei preparati a base di aglio fresco. Studi sui soggetti con HIV al momento sono assenti.

ELEUTEROCOCCO effetto adattogeno, migliora le convalescenze delle malattie infettive, aumenta le difese immunitarie, in particolare aumenta la fagocitosi, il numero dei linfociti T, le cellule NK, stimola la produzione di IFN e stimola la risposta anticorpale.

Infine permangono ancora aspetti da chiarire sulla reale utilità e sulla tossicità di VISCUM ALBUM e BUXUS SEMPERVIRENS.

GRIFOLA FRONDOSA esercita un’azione complessa su HIV-AIDS. (1)inibisce direttamente l’HIV; (2) stimola le naturali difese dell’organismo contro l’attività del virus; (3) riduce la vulnerabilità dell’organismo alle malattie opportunistiche. Sembra che la pianta possa rafforzare i naturali meccanismi anti-HIV dell’uomo. Si tratta di un agente in grado di stimolare una più efficace reazione dell’organismo contro il virus. Questa azione si basa su 2 attività: (a) induzione della produzione di IFN e (b) maggiore attività delle cellule NK. (a) I virus per sopravvivere devono prendere in ostaggio alcune cellule. A quel punto la cellula non può più liberarsi dal virus, ma può aiutarne altre a evitare la stessa sorte. Le cellule attaccate dai virus producono IFN per aiutare altre cellule a evitare l’infezione. L’IFN galleggia verso le cellule adiacenti e si attacca ad esse, stimolando la produzione di proteine al loro interno. Queste proteine, a loro volta, interferiscono con la capacità del virus di infettare le cellule. In questo modo le cellule adiacenti vengono protette dall’infezione. L’IFN stimola l’organismo ad attuare anche altre strategie antivirali, per esempio attivando le cellule NK e i macrofagi, che a loro volta mettono in guardia il corpo sui virus da distruggere prima che questi infettino altre cellule. E’ stato dimostrato che l’IFN è essenziale contro le infezioni virali, ma bisogna sottolineare che la sua attività protettiva non è specifica. L’IFN prodotto da una cellula infettata dal virus dell’herpes aiuta cioè la cellula vicina a proteggersi non solo contro quel virus ma contro qualsiasi altro virus. Oggi l’IFN viene usato nel trattamento dell’epatite C, del sarcoma di Kaposi, oltre che per bloccare la replicazione virale dell’HIV. (b) Le cellule NK hanno un ruolo nel controllo dell’infezione da HIV e nell’AIDS: sono in grado cioè di distruggere le cellule infettate prima che il sistema immunitario venga allertato sulla presenza di un problema. Le cellule NK sono linfociti ma, a differenza di tutti gli altri linfociti, programmati per attaccare elementi esterni o cellule neoplastiche specifiche, possono uccidere tutte le cellule virali o neoplastiche che incontrano sulla loro strada. Si è ipotizzato che le cellule NK siano in grado di riconoscere una cellula neoplastica o virale dalla superficie della membrana cellulare. In altri termini le cellule NK, a differenza di altri linfociti, riconoscono immediatamente tutte le cellule anomale e rappresentano quindi la prima difesa dell’organismo. Per questa ragione i ricercatori hanno cercato di capire se l’attività antitumorale dei funghi medicinali fosse dovuta all’attivazione delle cellule NK. Ricerche più specifiche hanno dimostrato che componenti di GRIFOLA frondosa stimolino l’attività delle NK e la loro produzione di sostanze killer. I principi attivi di grifola attaccano direttamente batteri, virus, funghi e cellule cancerose e, in assenza di un sistema immunitario competente, la pianta può aiutare a tenere sotto controllo le infezioni opportunistiche.

Il RESVERATROLO è una fitoalessina presente nell’uva, nel vino e in determinate piante. Di recente esso è stato segnalato come sostanza in grado di proteggere da aterosclerosi, da determinati cancri e da infiammazioni. Nel corso di questa ricerca è stato ritrovato che il resveratrolo (rv) aumenta in modo sinergico l’attività anti HIV degli analoghi nucleosidici, AZT, ddC, e ddI. Alla dose di 10 micro-moli non è risultato essere tossico verso le cellule e da solo ha ridotto la replicazione virale del 20-30%. La combinazione ddI+ rv potrebbe presentare un profilo tossicologico migliore di quello ottenuto con la sola ddI.

HOMOLANTHUS NUTANS (Mamola= nome indigeno delle isole Samoa) Una sostanza estratta dalla corteccia di questa pianta ha importanti effetti contro il virus HIV. Si tratta di una proteina, la prostratina.

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Diversi fitoterapici si sono dimostrati utili nel trattamento di patologie correlate all’infezione ha HIV come nel caso di MELALEUCA ALTERNIFOLIA per le infezioni da candida, CROTON nella diarrea correlata all’AIDS, CANNABIS contro la nausea, inappetenza, cachessia. Contro l’herpes si sono poi dimostrate attive anche diverse piante medicinali africane usate in loco dai guaritori tradizionali.

Ovviamente una terapia olistica per un problema così importante, può essere attuata solo sotto stretto controllo medico.
NOTA
La figura ad inizio del post è di Giovanni Ambrosioni e si intitola "Consapevolezza". Può sembrare cruda ma non era riferita al tema dell'HIV

domenica 27 novembre 2011

Omeopatia per la pelle





OMEOPATIA PER LA PELLE

E’ noto a molti di voi che i tessuti dell’organismo, così vari e complessi, derivano dai tre foglietti che si formano durante lo stato embrionale: Ectoderma, mesoderma ed entoderma.
In altri capitoli ho detto che la pelle deriva, come il sistema nervoso, dall’ectoderma.
Immaginando questi tre foglietti disposti a strati in quel piccolo essere che sembra una sogliola, possiamo facilmente capire come, passando ad un avvolgimento cilindrico, lo strato più esterno diventa anche il più interno ed è quello chiamato “Ectoderma”.

Ma, i tessuti che costituiscono la pelle non sono tout court di derivazione ectodermica come avevo detto tanto per semplificare.

In ogni organo ci sono parti provenienti quasi sempre da tutti e tre i foglietti iniziali. Possiamo vedere che in ogni zona penetrano vasi e nervi, linfa, rivestimenti muscolari, foglietti epiteliali ecc ecc.

Man mano che l’embrione si sviluppa fino a diventare un bambino, si avanza sempre più verso una maggiore complessità e non è facile classificare un organo come proveniente da un solo foglietto embrionario iniziale.

Così, per quanto riguarda la pelle, riporto qui un resoconto schematico e molto semplificato di come è possibile affrontare i problemi dermatologici usando rimedi omeopatici mirati secondo il tessuto che ci interessa.
Per questi dati ho utilizzato un articolo tratto da La medicina biologica, ma è talmente impoverito che dovrei scusarmi con l’autore !!!!!
In realtà mi è parso un ottimo spunto da cui partire per questa carrellata, ma resta implicita la necessità di rivolgersi ad un addetto ai lavori quando si hanno problemi di una certa importanza.

“Il derma origina dal foglietto intermedio che è lo stesso da cui derivano ossa, muscoli e tessuto connettivo. Le sue funzioni sono, analogamente a questi tessuti, di sostegno e di deposito. Tutte le patologie del derma sono quindi in massima parte espressione di accumulo tossinico favorito o indotto da altri fattori, quali quelli ormonali e immunologici. Si usano rimedi di drenaggio epatico e generale. Frequentemente per patologie quali la dermatite atopica e da contatto, vengono usati SULFUR, PETROLEUM, SELENIUM.
La patoogia dermica si giova del drenaggio emuntoriale che si può effetture con i farmaci omeotossicologici come ad esempio LYMPHOMIOSOT, GALIUM HEEL, LYCOPODIUM COMP, GLYOXAL COMP.
Per queste patologie la necessità di prescrivere farmaci omeotossicologici contrasta con l’indicazione specifica dei rimedi unitari ad alta diluizione scelti dopo un’accurata individuazione, anche psichica, necessaria nele patologie epidermiche.

L’epidermide si divide nelle 4 zone.
Procedendo dall’esterno verso l’interno:
(1) nello strato corneo si evidenziano patologie quali la cheratosi;
(2) nello strato granuloso si evidenziano patologie come la psoriasi;
(3) nello strato spinoso patologie quali il Lichen planus;
(4) nello strato basale, a grande attività mitotica, patologie profonde e destrutturanti quali il pemfigo. Vediamo ora le seguenti corrispondenze:

SOLANACEE == STRATO CORNEO== CORTECCIA

UMBRELLIFERE== STRATO GRANULOSO== CORTECCIA TEMPORO-PARIETALE


ANACARDIACEE== STRATO SPINOSO== SISTEMA LIMBICO

EUPHORBIACEE== STRATO BASALE== TRONCO ENCEFALICO.
La somministrazione di un rimedio ad alta diluizione esclusivamente indicato per un sintomo cutaneo può indurre, in soppressione, un aggravamento a livello mentale e viceversa. Il farmaco omeopatico in alta diluizione specifico per una patologia dermatologica deve essere prescritto solo dopo attenta valutazione mentale del soggetto.”

Nel vedere i sintomi negativi di queste sostanze sottolineo che ne vediamo contemporaneamente i sintomi che vanno a curare... secondo il principio generale dell’omeopatia
Ciò che in dosi pesabili è un veleno, in dosi omeopatiche è la cura per i sintomi generati da quel veleno.

“Alcaloidi piperidinici presenti nella maggior parte delle ombrellifere curano lo strato granuloso e in dosi ponderali hanno effetti eccitatori sul SN, fino a determinare tremori e convulsioni. CONIUM MACULATUM e CICUTA VIROSA contengono questi alcaloidi. Sostanze che agiscono sullo strato spinoso sono gli orcinoli e i fluoroglucinoli contenuti nella maggior parte delle piante della famiglia delle anacardiacee; queste sostanze sono inoltre contenute nella CANNABIS INDICA e nelle essenze filogeneticamente simili; esse hanno un effetto stimolante sul SNC e determinano una sensazione di ebrezza, alterazioni delle percezioni sensoriali e temporali, della coordinazione, dismnesia, ansia e attacchi di panico. L’azione prevalente è sul sistema limbico, con profondo impatto sulla sfera emotiva. Queste piante hanno un nettissimo effetto irritativo sulla pelle attraverso l’induzione di una reazione allergica immunomediata, caratterizzata sempre dall’insorgenza di flittene. ANACARDIUM ORIENTALE rappresenta l’evoluzione e l’approfondimento della patologia sia mentale che cutanea di RHUS TOX. COMOCLADIA DENTATA presenta un ulteriore aggravamento del quadro cutaneo. Vediamo ora i derivati triterpenici contenuti nella maggior parte delle euphorbiacee e delle timiliacee. I diterpeni sono molecole con effetto sedativo sul SNC. Esso si presenta come quadro patologico molto aggravato nel caso delle euphorbiacee, piante tossiche tanto da causare stati di demenza. Esse possono causare un sovvertimento delle strutture più profonde del SN. Queste sostanze sono sintetizzate da varie piante ad effetto sedativo conosciuto come ad esempio la CHAMOMILLA, piante del genere Taxus come TAXUS BACLATA, TAXUS BREVIFOLIA. La tossicità cutanea di queste piante è molto accentuata tanto da causare un’irritazione diretta su qualsiasi superficie epiteliale con cui vengono a contatto. Come esempio di quanto detto citiamo la CICUTA VIROSA, che è rimedio delle turbe della conduzione elettrica centrale, come ad esempio l’epilessia, e contemporaneamente rimedio della psoriasi.”

Quindi la cicuta ad alta diluizione può curare l’epilessia, e far sfociare una psoriasi; mentre a basse dosi può curare la psoriasi ma causare turbe della conduzione fino ad una crisi epilettica.

sabato 19 novembre 2011

Contatti estenuanti








CONTATTI ESTENUANTI

Tumis era appena tornata da un estenuante viaggio di lavoro a Venezia condito di giallo con finale a sorpresa.
Si era trattato di un breve soggiorno. Il giorno dell’arrivo c’era un forte vento: persino l'acqua del canale era agitata.
Doveva incontrarsi in un noto albergo il “New Age 2012” con Bobby, un “Nativo Americano”, come amava definirsi egli stesso, per preparare un seminario su un nuovo sistema terapeutico di recente messo a punto da lui e tutta la sua equipe. Tumis gli aveva promesso la sua collaborazione per poter rendere più facilmente comprensibile questo sistema fatto di musica, danza e canto ad un pubblico piuttosto difficile, costituito da psicoterapeuti che “amavano la bioenergetica ma non la pseudo-magia”.
Quale non fu la sua amarezza nell’apprendere che proprio quella mattina Bobby era morto a causa di un incidente.
Le telefonate con diverse persone e gli eventi del mattino si susseguivano scandendo tempi velocissimi. Poi in certi momenti il tempo sembrava andare al rallentatore ed allora Tumis riusciva ad essere straordinariamente presente ed attenta a certi dettagli.
Come quando, ad esempio, prete diceva "Splenda per lui la luce perpetua e riposi in pace". In quel momento non potè fare a meno di notare come, tra i soggetti presenti alla cerimonia, la segretaria fosse parecchio più afflitta della vedova.
Poi di nuovo velocità, quasi a non poter fare un riepilogo ordinato dei fatti.
Era stata una giornata surreale iniziata con l'acqua agitata dal vento e quello strano funerale e finita nel terrazzo
dell’ Albergo New Age 2012.
Immersa nella musica mesmerizzante di tamburi di ogni tipo, le sembrava di sentire la presenza del fantasma dell'indiano alle sue spalle.
Da ricco medico, morendo era tornato dai suoi avi ed ora con il suo tamburo sembrava urlarle:
"Scopri chi è il mio assassino in modo che io possa trovare la pace"
Quella notte un incubo spaventoso: una mano cadaverica prendeva la sua e la tirava giù dal letto.
Lei si opponeva con tutte le sue forze a scendere come se cadendo dal letto avesse potuto precipitare in un abisso senza fondo. Allora l’incubo assunse una forza maggiore: ora si sentiva alitare sul viso le seguenti parole “ Tumis, svegliati, su, alzati e vieni con me”.
Ed ecco che svegliatasi così bruscamente vide di fronte a sé nientemeno che Bobby, vivo e vegeto!
Ecco come stavano le cose. Per quanto incredibile potesse sembrare, si era trattato di una finta morte e di un finto funerale per far sì che Fanny, la sua segretaria, a causa della sua scomparsa si decidesse a tornare a Parigi e a non cercarlo mai più.
“Scusami Tumis se ti ho coinvolto in questa farsa tragicomica, ma credimi non avevo scelta! Non voglio più essere famoso e riconosciuto dalla gente. Voglio tornare all’anonimato e vivere con i miei risparmi che ormai sono più che abbastanza.”
T: “Si, ma non bastava ritirarsi dall’attività?”
B : “Dimentichi Fanny”
T: “Ma è poi così terribile questa Fanny?”
B: “ Nessuno immagina quanto fino a quando non la conosce! E’ un vero e proprio masso al piede! Ma presto, andiamo via, l’aereo non aspetta... andiamo nella mia nuova casa dove ci aspetta il resto del gruppo e dove abbiamo costruito l’ecovillaggio “Senza Fanny”... vedrai come ci siamo organizzati, è una favola!!!


Quella mattina il telefono squillava incessantemente mentre lei si affannava a cercare le pantofole che sembravano lontane chilometri dal letto.
“Che incubo idiota -- pensò mentre andava a rispondere con passo da quasi-sonnambula-- con un incubo dentro l’incubo: quella mano gelida mi ha fatto davvero una gran paura.”
T : “pronto”
F: “Finalmente! Ciao Tumis, sono Fanny, allora ho urgente bisogno di parlarti: devi sapere che bla bla bla bla”
T: “ Ma è esattamente ciò che mi hai detto ieri!”
F: “No che non lo è! C’è questa sottile differenza, che prima il dolore era sull’eminenza ipotenar ed ora si è spostato sullo stesso margine ma nel polso. Inoltre bla bla bla
T: “ Ok, prendi le stesse cose che ti ho indicato ieri
F: “Insomma non vorrai liquidarmi così?! bla bla bla ho l’impressione che tu non prenda sul serio quello che ti dico”
Ma Tumis stava già lavandosi i denti mentre Fanny continuava a parlare ad un telefono abbandonato.
Dopo quindici minuti, ormai pronta ad uscire di casa, Tumis prese la cornetta
F: “ecco com’è andata... che ne pensi?
T: che hai fatto una giusta osservazione. Ora devo scappare ci vediamo in studio nel pomeriggio, per la tua seduta”.

Eccoci arrivati alla conclusione della nostra storiella la cui morale è multipla:

(1) Anche i terapisti, i medici, gli psicologi e tutta la categoria degli operatori sanitari hanno bisogno di sganciarsi periodicamente da tutto e da tutti e di ricaricarsi.
Si consiglia poi sempre di sottoporsi a loro volta ad un costante trattamento per riequilibrarsi e riparare i danni causati dallo stress.

(2) Pazienti come Fanny ce ne sono tanti ma il mio consiglio è accettatene al massimo uno alla volta.
Si riconoscono dal fatto che hanno il classico atteggiamento predatorio di energia.

(3)... immedesimandomi in questa storia, vado in vacanza per una settimana, ma dico a quei lettori che avessero bisogno di una consulenza di non preoccuparsi: in questo momento non ho in carico nessuna Fanny, potete contattarmi al solito indirizzo e risponderò: sia pure con comodo.
STOP

domenica 13 novembre 2011

PSICOSOMATICA parte terza








PSICOSOMATICA
parte terza





Le malattie psicosomatiche ci colpiscono, per così dire, nelle zone del nostro corpo che simboleggiano l’aspetto in cui siamo carenti di adattabilità ed elasticità.
Un soggetto che manifesta equilibrio mentale e un ottimo adattamento a ciò che la società impone, tende più di uno cosiddetto “nervoso” ad avere disturbi psicosomatici, proprio perché reprime le sue istanze, sarà il corpo a ricordargliele e ad urlare a gran voce.
Ci sono persone poi che non lasciano trasparire l’affettività e cercano di mantenersi e mostrarsi fredde. Certo se uno si mette in gioco poco, ha la garanzia di soffrire poco. D’altra parte però gioisce ben poco. E’ uno che punta poco perché ha paura di perdere: a monte di tutto c’è la paura di quali saranno le conseguenze delle nostre scelte ed azioni: prima che con gli altri, nei rapporti con noi stessi.
Quante volte vi sarà capitato di pensare o temere in certe situazioni sentimentali in fase iniziale “non vorrei innamorarmi troppo” ?
Ma la freddezza, ammesso che uno riesca a realizzarla (perché di solito è solo una maschera), blocca l’emergere dei desideri e quindi degli obiettivi ed infine, ben presto dalla fase psicosomatica si può virare alla sofferenza psichica consapevole, della quale l’esempio più drammatico è la depressione.

E ora torniamo al nostro mini dizionario.


OBESITA’
(1) soggetto che sente delle carenze affettive. Il cibo è qualcosa di importante che ci viene fornito dalla nascita insieme all’amore: quando siamo neonati riceviamo cibo e carezze, parole dolci e la massima protezione.
Tutto questo viene a mancare rispetto alla forma iniziale, molto presto quando si passa all’età adulta in cui ciò che serve dobbiamo procurarcelo con le nostre forze.
Ma nella nostra immaginazione il cibo vuol dire “mamma”, vuol dire “mi sento amato senza ombra di dubbio, con totale certezza”. Ma sui significati del cibo ci sono addirittura discorsi enciclopedici ....perciò vi risparmio di addentrarvi in questa giungla!!!
Va pure notato che a volte l’obesità può significare anche la creazione di una corazza per proteggerci dagli attacchi esterni o per nascondere ciò che siamo: ad esempio se abbiamo dei forti sensi di colpa e disistima. Se la pelle rappresenta il confine, il pannicolo adiposo sottocutaneo può rappresentare un muro fortificato all’interno del confine.
(2) Da chi non mi sento sufficientemente amato? C’è un modo per ottenere questo amore ?
Cosa voglio nascondere di me? Ho paura di diventare attraente per l’altro sesso? Ho paura che se divento attraente gli altri mi invadano con le loro avances? Ho paura che a qualsiasi avance non saprei dire di no?

ACNE
(2) anche se sono così pieno di brufoli, riesci ad accettarmi lo stesso?
NOTA: a mio parere comunque la componente psico-somatica nell’eziologia dei brufoli è minoritaria; ha molta più importanza la componente ormonale. Poi a sua volta la componente ormonale è collegata a psiche e sistema immunitario come abbiamo visto al capitolo PNEI. Tuttavia per risolvere l’acne è più facile intervenire facendo leva sull’equilibrio ormonale con gli appositi rimedi omeopatici e fitoterapici.

VITILIGINE
(1) soggetto con profondi sensi di colpa
NOTA idem come sopra, perché per questa patologia ci sono componenti costituzionali. Anche se uno si chiede “rispetto a cosa mi sento in colpa” non credo che guarisca dal disturbo. Tuttavia è utile osservare sui propri disturbi la componente psico-somatica per conoscersi meglio e prendere dimestichezza con le proprie fragilità.

ECZEMA
molto spesso è collegato alla paura, all'insicurezza, all'ansia e all'incertezza.

PSORIASI
Il soggetto è ipersensibile e si sente spesso ferito.
Inoltre ha una sorta di ansia da prestazione: vuole essere efficiente e perfetto soddisfacendo tutte le richieste degli altri. Ma questo comportamento lo fa poi sentire oppresso e frustrato: è un circolo vizioso. Sempre a causa di questo bisogno d’amore (a suo parere insoddisfatto) il soggetto con la psoriasi ha un notevole impulso di protagonismo.

CEFALEA
Come per l’obesità, qui si potrebbe parlare per migliaia di pagine.
Si tratta di un disturbo che va affrontato in maniera molto personalizzata.
Come pesonalità, comunque, il soggetto che soffre della classica emicrania, quella cronica, è un perfezionista con grande bisogno di esercitare la sua autorità. Ha la personalità del capo (capo=testa), ha una interiore necessità di dirigere gli eventi, il suo destino, gli altri: e quando questa possibilità gli sfugge di mano (cosa che per forza avviene continuamente) si scatena il dolore. Il soggetto fa anche fatica a lasciarsi andare e lasciar andare determinate situazioni: in questo aspetto somiglia a chi soffre di stitichezza.
L'uomo, specialmente nelle società cosiddette civilizzate, ha privilegiato in misura sempre maggiore le forze celebrali a scapito, delle esigenze del proprio corpo raggiungendo una sempre più scarsa capacità di esteriorizzare le emozioni.

DISTURBI VISIVI
(2) cosa non voglio vedere?
In realtà, come detto in altri articoli, i disturbi visivi sono una vasta gamma e molto legati a cause fisiche.

VERTIGINI
insicurezza nei confronti di situazioni ignote: in chiave simbolica essa richiama la mancanza di punti di riferimento affettivi che ostacola la persona a strutturare un equilibrio interiore stabile: perde di vista il rapporto col mondo e si trova a "ruotare attorno a se stessa". L'equilibrio precario, quindi, conduce ad irrigidimento, a non potersi "guardare attorno". Ecco che arriva la vertigine rotatoria: tentativo di rompere la rigidità imponendo alla persona a "guardarsi attorno".

Ecco cosa dice Claudio Bonipozzi:
“L'ipotesi che sta alla base della medicina psicosomatica è quella dell'unità funzionale di SOMA e PSICHE. La filosofia di questa terapia è, pertanto, quella di fornire informazioni utili a conoscere e colloquiare con il proprio corpo, a rilasciarlo, a scoprire i canali di comunicazione più vicini alla nostra natura (scoprire il linguaggio del proprio corpo attraverso il sintomo).”

NOTA IMPORTANTE:

Per questa carrellata sulla medicina psicosomatica mi sono basata sui miei appunti di kinesiologia ed articoli vari. Voglio però segnalarvi, se volete approfondire, l’articolo da cui ho attinto interessantissimi spunti. E’ a cura del Dr Paolo Bonipozzi e lo potete trovare qui:

http://www.studiobonipozzi.it/Medicina%20psicosomatica.htm


Le stupende opere artistiche inserite subito dopo il mio disegno sono:
due sculture del prof Carmelo Cozzo dal titolo Lo stravolto e l’apatico. Potete trovare tutte le informazioni sull’autore
qui:
http://carmelocozzo.blogspot.com/

I due quadri successivi sono di Carla Colombo e vi consiglio di fissarli durante la meditazione perché non a caso si intitolano Relax 1 e Relax 2.
Potete trovare tutte le opere sul suo sito e sul suo blog:

http://artecarlacolombo.blogspot.com/

sabato 5 novembre 2011

PSICOSOMATICA parte seconda







PSICOSOMATICA parte seconda



Fegato
(1) il Fegato trasforma le sostanze. Se sappiamo trasformare gli aspetti della nostra vita il fegato funziona bene. Lavorare vuol dire trasformare le cose. Il fegato è il lavoro, la capacità di trasformare le situazioni. Con il fegato in equilibrio diamo il benvenuto ai cambiamenti. Quando subentra la presunzione di non aver bisogno di cambiare, il continuare a rimanere sempre nelle stesse posizioni, il pensare “ io sono perfetto, rimango come sono, ho sempre ragione io” , allora il nostro fegato ha qualcosa che non funziona. 
(2)Qual’è la causa delle mie inquietudini?
A quale cambiamento rifiuto di adattarmi?
Devo forse esercitare la moderazione, la tranquillità, la rinuncia a certi eccessi come il bere, le abbuffate, il troppo sesso?


Morbo di Crohn
Un profondo conflitto per aver vissuto una vigliaccata", soprattutto, 
"indigesta" e con la sensazione e la paura di mancare di qualcosa.


Stitichezza
(1)I soggetti che soffrono di stitichezza sono chiusi, controllati, molto formali, avari e gelosi di ciò che posseggono. Offrono sempre un'immagine "pulita" caratterizzata da grandi ideali e particolare rettitudine.
Paure e credenze che ci inducono alla ritenzione: stipsi, accumulo di gas, ecc.
(2) C’è qualcosa che non riesco a lasciar perdere?
Ho un eccessivo attaccamento alle cose o alle persone?
NOTA
Un esercizio utile sul piano simbolico è fare ordine in casa propria gettando via oggetti inutilizzabili o inutili conservati solo per aver seguito la propria tendenza a conservare tutto. Ovviamente non mi riferisco ad oggetti ornamentali o ricordi di viaggi o comunque oggetti con un valore affettivo: quelli una loro utilità ce l’hanno...fanno parte del nostro discorso interiore.
Mi riferisco a indumenti smessi, stoviglie vecchie ecc ecc
ciò che si finisce per tenere in soffitta come anticamera della spazzatura.


Diarrea
(1) Non-accettazione; rivolta che ci fa respingere ogni cosa
(2) cosa c’è che non riesco a conservare?
Cosa c’è che non riesco a tesaurizzare?
Il problema opposto al precedente.
Spesso i due problemi coesistono proprio perché sono due aspetti di uno stesso squilibrio.


Colon irritabile
(1) meticolosità, pignoleria e, soprattutto, amore per l'ordine. Facilità al pianto, senso di stanchezza, insonnia, palpitazioni e depressione. L'esperienza diarroica non dolorosa (rilasciamento completo del colon) indica depressione, sfiducia, senso di incapacità nell'affrontare il problema.

(2) Ho forse una immotivata paura della reazione
del mio “interlocutore primario” (che può essere uno o entrambi i genitori fino all’età giovanile; il partner in età adulta)?
Ho pure una sensazione di rabbia verso questa persona? Ho voglia di trasgredire, ma paura di prendermi le mie responsabilità sulle conseguenze dei miei scatti di rabbia? Mi sento in colpa e come sporco dopo aver manifestato questa rabbia? Devo forse imparare a calibrarla ed esternarla senza troppo ferire oppure ferendo ma accettando questa conseguenza come parte del processo che mi porta ad un cambiamento nella relazione con l’altro?



Reni
(1) I disturbi ai reni si presentano sempre quando sono presenti conflitti interpersonali (comunicazione disturbata col proprio ambiente). Il meridiano del Rene è associato al decidere e prendere l’iniziativa. Quando il rene è “scarico” si ha paura di muoversi ed essere vivi: vivere è provare sia gioia che sofferenza. I sintomi più caratteristici sono astenia-indifferenza-apatia. Anche i problemi mnemonici e di apprendimento possono dipendere da un rene scarico.
(2) Perché continuo a rimandare una certa decisione o lo svolgimento di un certo compito?
Perché non riesco a prendere le sfide delle circostanze come occasione di crescita? Per poter decidere questa cosa, devo prima chiarire dei presupposti con l’interessato?
Dov’è il punto critico in cui mi blocco?


Cistite
(1) La rabbia trattenuta si trasforma in fuoco: è un disagio a livello di coppia che si manifesta proprio nei momenti in cui si è sotto pressione. Frustrazione, delusione e collera possono manifestarsi con cistiti.
(2) Qui le domande da farsi sono troppe perciò mi fermo e aspetto che vi date tutte le risposte fino alla prossima settimana... e non è detto che entro una settimana ci si riesca :-)


NOTA le due immagini dopo il mio fotocollage, sono di Silvano Franzi che trovate su Flickr come Photographein oppure sul link indicato la settimana scorsa: queste sono a mio parere, oltre che belle sul piano artistico, immagini molto utili per la meditazione.

sabato 29 ottobre 2011

PSICOSOMATICA





PSICOSOMATICA



E’ noto ormai da molti anni che per tutte o quasi le patologie vi sono delle implicazioni psico-somatiche ed in alcune di esse delle cause esclusivamente psico-somatiche.
E’ anche vero che molte di quelle che crediamo nostre idee o attitudini o inettitudini derivano dalle nostre condizioni fisiche. In questi casi si parla di effetti somato-psichici.
Tuttavia questa definizione ci può servire se vogliamo distinguere quando far leva sui nostri disagi psichici per correggere un disturbo fisico o, invece, far leva su un nostro disturbo fisico per correggere quello che viene in tutta fretta giudicato un cattivo carattere.

Un esempio del primo caso è il seguente: se un soggetto che soffre di gastrite ipersecretiva vuole far leva sulla componente psico-somatica per curare i suoi dolori di stomaco, andrà ad analizzare i suoi rapporti, cosa non va bene nella sua vita quotidiana, cosa lo irrita: insomma qual’è il nocciolo del suo problema psicologico o semplicemente emotivo.

Un esempio del secondo caso è il seguente: un soggetto viene giudicato troppo frettoloso, ipercinetico; gli viene detto che con la sua fretta e con il suo veloce passare all’azione, spesso ancor prima di pensare, mette a disagio i suoi colleghi e ferisce ingiustamente i suoi familiari.
In alternativa a questo caso possiamo vedere un soggetto che si sente depresso senza un valido motivo e senza ricordarne l’inizio. Ricorda solo che per carattere in precedenza era sempre stato allegro e socievole. Ora invece la compagnia degli altri lo stanca e cerca di evitare ogni tipo di stress perché sente di avere pochissima energia a disposizione: addirittura si accorge di avere un’eccessiva sonnolenza diurna.
In un caso come questo si può indagare se la tiroide funziona normalmente oppure si trova in uno stato di iper- o ipo-funzionamento.
Questi sono solo due esempi e non sono certo dei casi tassativi. Infatti il soggetto con gastrite può avere quei sintomi per cause farmacologiche (ma in tal caso saprebbe subito a cosa attribuire i sintomi) oppure esclusivamente fisiche (anche se a mio parere ciò avviene in una stragrande minoranza di casi).
I due soggetti nervoso ed apatico possono invece con maggior frequenza non avere alcun problema di tiroide ed allora dovranno indagare altre cause.
Il secondo esempio però definisce il caso abbastanza frequente in cui il malato si vede (a suo parere ingiustamente) definire dai suoi cari come stressato, nervoso, ansioso e/o ipocondriaco perché lamenta sintomi non proprio evidenti. Ma questi sintomi saranno ben presto evidenziati quando si reca dal medico.

Quello dei disturbi somato-psichici tuttavia è un vasto terreno pure “minato” di cui per ora tralascio di parlare: sottolineo però che molti aspetti giudicati “mentali” derivano dalle nostre condizioni fisiche. Questo a riprova del fatto che non siamo una macchina guidata da un omino che risiede nella testa, bensì un tutt'uno di corpo e mente.

Per quanto riguarda i disturbi psico-somatici ora scrivo qui di seguito qualcosa che farà venire la pelle d’oca agli esperti del mestiere di medico o psicologo e simili perché è proprio terra-terra-terra!!!!
Si tratta di un piccolo dizionario simbolico.

In pratica se mi fa male un ginocchio, per esaminare la componente psico-somatica di questo disturbo cosa devo chiedermi?
Questo esercizio ci è utile perché ci abitua a decifrare i messaggi del corpo.
Dopo aver provato a correggere quel dato problema psicologico oppure emotivo, se ci sono riuscito pienamente, vado a prendere nota del mio attuale sintomo: è migliorato? è scomparso? E’ scomparso in modo quasi definitivo e si ripresenta solo in caso di stress maggiore del primo che lo aveva scatenato? In tal caso posso pensare di aver lavorato bene sull’aspetto psico-somatico.

Qualcuno dirà che questi non sono argomenti adatti per l’auto-cura;
ma sapete già come la penso: anche nel disturbo più grave, accanto alla cura normale ed ufficiale, io come malato, ho il diritto e forse anche il dovere, di sviscerare i miei problemi, farmene un’opinione e impostare qualsiasi cambiamento nello stile di vita che ritengo opportuno per tirarmi fuori dai guai.
Dice un vecchio proverbio: aiutati che Dio ti aiuta!!!


DIZIONARIO SIMBOLICO
Dato che il soggetto “somatizza” questo vuol dire che delega al corpo la possibilità di esprimere il suo disagio psicologico, perché non vuole o non può esprimerlo con le parole nè con il comportamento.
Con questa semplice chiave di lettura potete interpretare anche sintomi non descritti in questo mini-dizionario!
Provate a fare un po’ di associazioni di idee se avete qualche disturbo che non ho citato qui.


Quindi in questo dizionario metterò sotto il codice (1) il comportamento abituale del soggetto con questo disturbo quando è cronico o nel periodo in cui ne soffre;
sotto il codice (2) la domanda che deve porsi e di conseguenza il problema che deve risolvere.


ALLERGIA
cosa non tollero? Cosa percepisco come minaccioso? Riesco ad accettare i cambiamenti?

ASMA
(2) chi o che cosa mi fa soffocare? Chi limita la mia libertà?
vivo qualche situazione mozza-fiato? chi mi ignora e si accorge di me solo se “sto per morire”?

DISTURBI CARDIO-CIRCOLATORI
(1)Tenere sotto controllo gli impulsi e i sentimenti determina un notevole aumento dei valori pressori. Gli ipertesi hanno la tendenza a inibire le reazioni di collera: anche se a volte danno l'impressione di essere persone affabili, equilibrate e mature. Quando si lasciano andare a scoppi d'ira riescono a mantenere sempre un certo grado di controllo. Presentano una certa inibizione sessuale" e quando si lasciano andare a comportamenti illeciti sono presi da profondi sensi di colpa e grande ansietà. Difficilmente nel rapporto c'è un reale coinvolgimento e abbandono. Controllano continuamente la realtà circostante, sono ambiziosi e particolarmente competitivi.
(2) perché fatico a provare gioia?
Mi amo veramente? perché ho la sensazione di non ricevere amore ed ho paura a esprimere i miei sentimenti?

DISTURBI DIGESTIVI
(1)La persona che presenta questi disturbi o non esprime la propria aggressività o mostra un'aggressività esasperata.
Il famoso "bruciore allo stomaco" parla della presenza di un fuoco che brucia all'interno, ma che non si esprime mai sotto forma di rabbia e ribellione (rabbia inespressa).
(2) quale situazione non riesco a digerire? (in questo caso sul piano mentale digerire vuol dire scomporre ed analizzare)
Quale situazione opprimente non posso accettare?
Cosa c’è non mi viene dato?

DOLORI ARTICOLARI
(1) Soggetto docile, ubbidiente, aperto, flessibile, adattabile.
(2) non riesco ad essere flessibile, non riesco a piegarmi: a cosa non sopporto di piegarmi?

DOLORE ALLA SCHIENA
(2) sto portando un fardello troppo pesante? Cosa vorrei rifiutarmi di fare? questa sofferenza affettiva è insopportabile? Cosa fare per dissiparla?

DOLORI CERVICALI
(1) soggetto tendenzialmente razionalista e che fa fatica a lasciarsi andare. Il collo è una zona molto vulnerabile per tutti: spesso per proteggerlo adottiamo posture errate. Ma per proteggerlo da chi e/o da cosa?
(2) di cosa ho paura? di chi non mi fido ? A chi non sono disposto ad affidarmi e perché ? Sono una vittima? sono una preda? Ho paura di ricevere uno schiaffo morale?

DOLORI AL GINOCCHIO
(1) soggetto orgoglioso o almeno con buona autostima
(2) a cosa non voglio inginocchiarmi? Cosa mi umilia al punto da ferirmi nelle basi, nelle fondamenta che sorreggono tutta la mia persona?

Per ora mi fermo, ma non finisce qui! continueremo ancora con la psicosomatica !!!



NOTA le due foto sono due scatti che ho fatto in Sud Africa nel lontano 1999: sono delle magnifiche protee dell’Orto Botanico di Città del Capo.

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Le mie foto
Marina Salomone
Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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