Indice

1. Sciatica
2. Artrite Reumatoide
3. Osteoporosi
4. Emicrania
5. Dismenorrea
6. Infertilità
7. Gastrite
8. Cistite
9. Menopausa
10. Tabagismo
11. Ipertensione
12. Insonnia
13. Obesità
14. Stress e pnei
15. Cistite interstiziale
16. Psoriasi
17. Occhio secco
18. Viaggi
19. Acufeni
20. Allergie-Asma
21. Gravidanza e neonato
22. Due riflessioni
23. Stipsi
24. Vertigini
25. Cani e Gatti
26. Tipi Omeopatici
27.Bambino-psiche
28.Sport
29.Disturbi venosi
30.Salute obbligatoria
31.Cuore
32.Neonato-mamma-papà
33.Memoria
34.Anziano-aspetti nutrizionali e pnei
35.Colesterolo
35-bis.Colesterolo-bis
36.Acne
37.Anemie
38.Tosse-Omeopatia
39.Enuresi
40.Reflusso gastro-esofageo
41.LEI e LUI
42.LEI e LUI seconda puntata
43.LEI e LUI terza puntata
44.Raffreddore
45.Un po' di respiro
46.Influenza
47.Adolescenza
48.Chakras
49.Ayurveda
50.Medicina cinese
51.DENTI parte prima
52.DENTI parte seconda
53.DENTI parte terza
54.CAPELLI parte prima
55.CAPELLI parte seconda
56.FITOTERAPIA
57.diabete-parte prima
58.diabete-parte seconda
59.Trattamento viscerale
60.Pelle
61.Cronobiologia
62.ANORESSIA parte prima
63.ANORESSIA parte seconda
64.Alcolismo
65.Colori
66.Fegato parte prima
67.Fegato parte seconda
68.Posture
69.Fermenti intestinali parte prima
70.Fermenti intestinali parte seconda
71.Epitrocleite
72.TIROIDE parte prima
73.TIROIDE parte seconda
74.SALUTE E MALATTIA
75.CONGIUNTIVITI
76.OTITE parte prima
77.OTITE parte seconda
78.ORMONI parte prima
79.FISIOGNOMICA
80.ORMONI parte seconda
81.COSMETICI
82.ORMONI parte terza
83.METAFISICA
84.EPIFISI
85. Perchè rinunciare?
86.INQUIETUDINI DI FERRUM METALLICUM
87.ICTUS
88.ICTUS parte seconda
89.Mantra
90.KINESIOLOGIA
91.Fiori di Bach
92.Sogni
93.Odori
94.Gli occhiali
95.La vista
96.Il tatto
97.Il gusto
98.Udito
99.Energia e Cosmo
100.Cento
101.VERATRUM ALBUM
102.EFT
103.Lupus
104.Cavoli
105.Farmaci
106.COLON IRRITABILE parte prima
107.COLON IRRITABILE parte seconda
108. MEDICINA CINESE ancora
109.Il corso di EFT
110.Corsi permanenti
111.Calcoli renali
112.DRENAGGIO
113.Metabolismo2-Fascia
114.PRANOTERAPIA
115.Morbo di Crohn
116.Dolori muscolari
117.Alitosi
118.Carotenoidi
119.Le voglie matte
120.IRIDOLOGIA parte prima
121.IRIDOLOGIA parte seconda
122.HERPES
123.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte prima
124.DANNI DEI FARMACI PER LO STOMACO parte seconda
125.Storia delle babbucce
126.IDROTERAPIA
127.PARODONTITE
128.MEDITAZIONE SUL CUORE
129.LA MORTE DEGLI ALTRI
130.Il sole e la pelle
131.ENFISEMA POLMONARE parte prima
132.ENFISEMA POLMONARE parte seconda
133.Sistema immunitario cerebrale
134.Spagirica
135.TRAUMA DA PARTO
136.SPIGOLATURE
137.I GRASSI
138. Fico d'India
139.Occhi e mirtillo
140.PSICOSOMATICA
141.PSICOSOMATICA parte seconda
142.PSICOSOMATICA parte terza
143.Contatti estenuanti
144.Omeopatia per la pelle
145.HIV
146.CISTI OVARICHE
147.TUMORI
148.Singhiozzo
149.TEMPO DI BILANCI
150.NAUSEA E VOMITO
151.Test per la coppia
152.FEBBRE
153.PARKINSON
154.Minerali da antica farmacia
155.Omotossicologia e metabolismo
156.MEDICINA TIBETANA parte prima
157.DERMATITI E DERMATOSI
158.TRE BIOTIPI
159.Jung
160.GAMBE SENZA RIPOSO
161.Due prodotti delle api
162.ATTACCHI DI PANICO
163.ESAMI DELLE URINE
164.VERMI
165.AVVELENAMENTI parte prima
166.AVVELENAMENTI parte seconda
167.Alcuni alimenti
168.DIVERTICOLI
169.PENSARE POSITIVO
170.Naja Tripudians
171.Tumori 2
172.Unghie
173.Pensare col corpo
174.Gambe disturbi venosi
175.SCLEROSI MULTIPLA
176.Malattie autoimmuni
177.SCLERODERMIA
178.Rimedi per gli occhi
179.INTEGRATORI PER MAMMA
180.PSICHE E FIORI DI BACH parte prima
181.PSICHE E FIORI DI BACH parte seconda
182.PSICHE E FIORI DI BACH parte terza
183.PSICHE E FIORI DI BACH parte quarta
184.PSICHE E FIORI DI BACH parte quinta
185.PSICHE E FIORI DI BACH parte sesta
186.PSICHE E FIORI DI BACH parte settima
187.PSICHE E FIORI DI BACH parte ottava
188.PSICHE E FIORI DI BACH nona e ultima parte
189.Gli oli essenziali
190.OMEOPATIA PER INSONNIA DEL BAMBINO
191.CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
192.Macchie scure sulla pelle
193.Blefarite
194.IPERTENSIONE alcune piante
195.DIFESE IMMUNITARIE
196.ALZHEIMER
197.PIANTE ANTI-STRESS
198.FEGATO parte terza
199.Lavaggio energetico
200.Colpo di fulmine tra due LACHESIS
201.ALOE parte prima
202.Maculopatia degenerativa
203.Fluidificanti del sangue
204.ALLERGIE parte prim
205.ALLERGIE parte seconda
206.ALLERGIE parte terza
207.DEMENZA SENILE
208.INSUFFICIENZA RENALE
209.Quanto siamo aciduli
210.Non è tutto cromo ciò che brilla
211.DALLO SPIRITO ALLA MATERIA
212.Pancreatite
213.Raffinate ed accurate primitive terapie
214.Dermatite seborroica
215.RIMEDI PER BAMBINI
216.SCUOLA SALERNITANA parte prima
217.SCUOLA SALERNITANA parte seconda
218.SCUOLA SALERNITANA parte terza
219.Controllo e Ascolto
220.OLIO DI GERME DI GRANO
221.ORTICARIA
222.REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO parte seconda
223.INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
224.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte prima
225.STORIE DI ORDINARIO TORMENTO parte seconda
226.DIETA BASE e BAMBINO IPERCINETICO
227.ARTRITE E DOLORI ARTICOLARI
228.RIEDUCAZIONE DELLA PERCEZIONE SONORA
229.OBESITA INFANTILE
230.UNA MEDITAZIONE PER CORREGGERE LE REAZIONI RIPETITIVE
231.ANCORA CUORE
232.VACCINI
233.Balbuzie
234.PAROLE DIFFICILI idiopatico
235.SCOLIOSI
236.Percorsi benessere con regalo
237.DIURESI alcune piante utilissime
238.DIETA BASE
239.ALCHIMIA
240.RADIOTERAPIA un sostegno omeopatico per limitare i danni
241.CORSO ACCELERATO DI OMEOPATIA
242.ANALISI FISIOGNOMICA di un attore
243.CHILI DI TROPPO
244.CHILI DI TROPPO parte seconda
245.ARGILLA
246.Memoria e concentrazione
247.LE PAROLE DIFFICILI escara e flittena
248.ABBASSAMENTO RENALE
249.ALIMENTI FERMENTATI
250.MELATONINA
251.SONDAGGIO
252.Ottuso dogmatismo
253.Ancora fegato
254.PRANAYAMA parte prima
255.PRANAYAMA parte seconda
256.CEFALEA
257.Alimentazione spigolature
258.LE PAROLE DIFFICILI Fotosensibilizzazione
259.ANCORA RENE
260.MEDITARE STANDO AFFACCIATI
261.PRESSIONE ALTA parte prima
262.IPERTENSIONE parte seconda
263.OGM prodotti transgenici
264.Abusi della sanità
265.PRODOTTI SOLARI
266.Ricette mediterranee
267.IPERTENSIONE parte terza
268.TUMORI parte terza
269.COSE DI DONNE
270.Falsi bisogni creati dal mercato
271.IPERTENSIONE parte quarta
272.ANTICHE RICETTE una conserva di susine
273.LE PAROLE DIFFICILI Palliativo
274.STIPSI
275.TAURINA
276.IPERTENSIONE parte quinta
277.INQUINAMENTO ACUSTICO
278.DERMATITE ATOPICA
279.SAPORE DI SALE
280.PARACELSO
281.Metalli pesanti e danni alla pelle
282.IPERTENSIONE parte sesta RIMEDI NATURALI
283.MIA CONFERENZA
284.MALATTIE AUTOIMMUNI parte prima
285.MALATTIE AUTOIMMUNI parte seconda
286.SISTEMA NERVOSO DUE NOTE
287.LE PAROLE DIFFICILI Deontologia e Metastasi
288.IPERTENSIONE parte settima
289.ALLUCE VALGO
290.VERTIGINI fitoterapia
291.DISTURBI INVERNALI DEL BAMBINO
292.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte primaO
293.OMOTOSSICOLOGIA
294.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte seconda
295.Buon Natale filosofeggiando
296.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte terza
297.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quarta
298.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte quinta
299.ASPETTI PSICHICI DI ALCUNI RIMEDI OMEOPATICI parte sesta e ultima
300.DISTURBI INTESTINALI antichissima ricetta
301.Donna e iperandrogenismo
302.FISIOGNOMICA APPLICATA AI RIMEDI OMEOPATICI
303.Possibile prevenire il tumore al fegato con il Chelidonium
304.Litoterapia
305.Fitoterapia per emicrania
306.Parole difficili della medicina OSTEOFITI
307.IL DOLORE DEI NOSTRI ANIMALI
308.RAVANELLO
309.Tre tipi di pepe
310.RUGHE
311.DISTURBI DELLA PROSTATA
312.FERMENTI INTESTINALI
313.PRANOTERAPIA
314.MENINGITE
315.Parole difficili della medicina FISTOLE
316.CLORURO DI MAGNESIO
317.PANNOLINI PER BAMBINI
318.Le emozioni depositate sui denti
319.Meditazione sulla vergogna
320.ANTIOSSIDANTI
321.Malattie autoimmuni
322.INSONNIA punti da trattare
323.Parole difficili in medicina STEATOSI EPATICA
324.Carota
325.Cicatrizzazione
326.Strategie di bisogno e potere
327.ENZIMI
328.Lampone
329.Commento durante la breve vacanza
330.LE PAROLE DIFFICILI DELLA MEDICINA apoptosi e necrosi
331.Nasce la nuova associazione TING
332.ALOPECIA AREATA rimedio Ayurvedico
333.LAVAGGIO EPATICO
334.Incontri autunnali
335.Sindrome di Dupuytren
336.Abuso di farmaci
337.TOSSE parte prima
338.Corso di alimentazione
339.TOSSE parte seconda
340.TOSSE parte terza
341.TOSSE parte quarta
342.MEDITAZIONE SULLE PAURE
343.Interazione individuo e ambiente
344.Respirazione
345.Epifisi e melatonina
346.Cefalea
347.Ibisco
348.CLa magia dei fermenti
349.LEDUM PALUSTRE
350.Unghia di gatto
351.Cicoria
352.Respirazione
353.Albero della vita e scelta di un rimedio
354.Studiare da adulti
355.Meditazione per essere autorevole
356.Tre piante per gli occhi
357.Metabolismo
358.Un consiglio disinteressato
359.Gengivite
360.Diarrea del bambino
361.Fiori di Bach per uscire da una dipendenza
362.Sulfur
363.Linfa e tessuto connettiv
364.Anatomia della fascia
365.GOLA
366.Fiori di Bach per il neonato
367.Note sul cuore
368.Artemisia
369.Codici biologici
370.Rimedi omeopatici per insonnia e paziente scettico
371.Piselli
372.Rimedi per cani
373.Un decotto antico per depurarsi
374.Un caso di diabete di tipo II
375.ALOE
376.Le radici del desiderio
377.Alzheimer approfondimento
378.Colori
379.Colori per la casa
380.USO PERSONALE DEI COLORI
381.DERMATOMERI E METAMERI
382.La nostra pelle
383.Omeostasi, salute e malattia
384.Parole difficili della medicina ACROMEGALIA
385.DERMATITE un questionario utile
386.Citrus aurantium
387.Fibromialgia
388.Piante per gli occhi
389.Coliche addominali del bambino
390.Disturbi mentali
391.Piccola pausa
392.Raffreddore
393.SISTEMA IMMUNITARIO storiella horror-humor
394.ALIMENTAZIONE tre note
395.ASMA rimedi omeopatici
396.ARNICA rimedi omeopatici
397.Rhus Toxicodendron
398.Zucca
399.Corso di fitoterapia online
400.Conferenza su Cuore e dislipidemie
401.Prove di efficacia
402.Incompatibilità
403.Boswellia
404.Tiroide Storia di due donnea
405.Semprevivo
406.Causticum
407.Assafetida
408.Bryonia

giovedì 22 gennaio 2009

Quinta Paziente






Il citofono suonò appena... quasi che la persona in questione non volesse disturbare... non volesse in realtà neppure farsi aprire. Tumis la accolse con un largo sorriso. La conosceva fin da quando era una ragazzina obesa. Oggi è una donna bella: non secondo ciò che propone la società dello spettacolo, bensì un po’ matronale, un po’ come appesantita dalle troppe scelte fatte e da fare. Con annessa l’insufficienza venosa alle gambe era comunque dolce e attraente.
Era dimagrita poco dopo la pubertà grazie alla dieta ed ai trattamenti di Tumis (di cui parleremo all’apposito capitolo). In tutti questi anni era riuscita a mantenere il peso-forma , ma ultimamente era subentrata una forte dismenorrea. Tutto in coincidenza con il suo recente fidanzamento . Si tratta di un uomo brillante, colto, ricco... dal punto di vista dei suoi genitori praticamente senza difetti. Del resto l’ha scelto lei, quasi per gioco, fino a quando lui non si è radicato nella sua vita con un percorso lento e quasi ipnotico. Ora lei vorrebbe lasciarlo perchè spesso è assalita da una profonda tristezza. Quando decide di farlo, però, non ne ha la forza. Lui fa sempre qualcosa di bello, di commovente di strabiliante ... e lei per non rovinare l’atmosfera non ha ancora detto niente.
La sua vita sentimentale è in primo piano e ,proprio per questo, non possiamo non tenerla in considerazione nella genesi della dismenorrea. I suoi sintomi “urlano” il suo disagio nei panni che è costretta a vestire.

Tumis con questa paziente decide di adottare principalmente il trattamento cranio-sacrale e l’idroterapia. Poi come rimedi le prescrive Pulsatilla , data la notevole similitudine, e Rubus idaeus MG 20 gocce tre volte al giorno nella fase pre-ovulatoria.

Ma l’argomento è talmente vasto che trovo necessario dedicargli un nuovo capitolo.
Ora però mi piace offrire la panoramica sulla vasta gamma dei rimedi, in modo che chiunque abbia problemi mestruali possa attingere qualcosa di utile per il suo caso.


CONSIDERAZIONI SULLA DISMENORREA

DISTURBI FISIOLOGICI DELLA PUBERTA’ sono dovuti alla “tempesta ormonale". Ovviamente non si può separare il piano fisico da quello psichico, ma quando lo faremo sarà per comodità di studio. Non si può pensare che una dismenorrea sia disconnessa al concetto di accettazione della propria femminilità, o della nuova immagine che si sta formando e che al soggetto “non piace quasi mai” o a nuovi ruoli nelle relazioni con gli altri ora che vieni considerata quasi adulta ecc. Sul piano fisico possiamo includere acne, la già citata dismenorrea, non necessariamente come patologia ma come semplice fase di primi incontri con i dolori mestruali, iperfagia o anoressia, depressione.
Il ciclo mestruale con annessi disturbi di grado medio (cioè non così forti da urlare o scatenare uno stato di invalidità) è una condizione perfettamente fisiologica e non patologica. A renderla un fastidio o peggio una sorta di invalidità per 3-4 giorni al mese, è lo stile di vita della società “civilizzata”. La donna, “anche in quei giorni” è tenuta a recarsi a scuola o al lavoro, espletare le sue incombenze: curare la casa e/o la famiglia: esempio accompagnare i figli in piscina, fare la spesa, etc.
Insomma il fatto stesso che i dolori mestruali vengano considerati patologia include l’idea conseguente che vadano “curati”. Ma in questo modo viene soppressa, o alquanto diminuita, nella donna la sensazione delle proprie mestruazioni. Lo stesso discorso si può estendere agli assorbenti interni o ultrasottili di ultima generazione, che non lasciano fuoriuscire alcun odore del liquido che hanno assorbito. Assecondano sempre il concetto secondo cui la donna si trova in una fase “sporca” del suo ciclo. Odori da cancellare... mi dà un senso di squallore!
Una società costruita più a misura di donna, invece, dovrebbe contenere tra le sue regole, la possibilità di stare a casa e a riposo quando si hanno disturbi mestruali: di fare una pausa rispetto al tran tran del resto del mese. In molte tribù primitive i giorni del flusso erano considerati giorni “di potere” in cui le donne si isolavano in raccoglimento.

Ma atteniamoci al qui ed ora. Trattandosi per alcune donne di sintomi molto fastidiosi e per altre addirittura invalidanti, mi sembra utile che si cerchi um miglior equilibrio, su tutti i fronti: psichico, fisico-posturale, alimentare, ormonale ecc ecc, come abbiamo visto fino ad ora nei capitoli precedenti. La dismenorrea e la sindrome premestruale, le tratterò qui come un unico argomento. Infatti, non sono altro che due modi diversi del manifestarsi di uno stesso problema. Nel primo caso i dolori e il disagio psichico si verificano nei giorni del flusso e nel secondo caso 2-3 giorni prima, per poi attenuarsi all’arrivo e al crescere del flusso). Nella materia medica omeopatica troviamo numerosi rimedi che “migliorano all’arrivo o all’aumentare del flusso” e altri che peggiorano all’arrivo ed all’aumentare del flusso. I rimedi sono moltissimi , sia costituzionali che con effetti specifici su varie caratteristiche del sisturbo.
Si considerano fisiologici, anche da parte della medicina allopatica, disturbi e irregolarità nei primi 3-4 anni dal menarca. Poi si dovrebbe stabilire da sè un ritmo regolare e una modalità non particolarmente dolorosa .

OMEOPATIA

Premetto che per alte diluizioni intendo riferirmi alle 200,1000,10000,50000,100000 K in dose unica.Consiglieremo queste diluizioni quando prevalgono problemi della sfera psichica. Per il resto daremo le dosi salla 5 alla 9 , o alla 30 o 200 se il problema dura da molti anni.



PULSATILLA personalità dolce, accomodante, timida, insicura, dal pianto facile. E’ romantica ma sempre insoddisfatta. In alte diluizioni determina sempre un rafforzamento del carattere.Le sue principali caratteristiche sono amenorrea oppure oligomenorrea, come se ci fosse un’insufficienza ovarica o comunque un ipo-estrogenismo; tensione mammaria in fase premestruale; carattere così timido e indeciso che la fa sentire a disagio; spesso insufficienza venosa degli arti inferiori (cioè varici o tendenza ad esse).Si tratta di una donna dal metabolismo lento, che tende ad ingrassare e che ha avuto la pubertà in ritardo.Come rimedi satellite, analogamente a Sepia ci sono CALCAREA CARBONICA E KALIUM CARBONICUM. Quest’ultimo rappresenta l’evoluzione patologica di calcarea carbonica che può determinarsi per cause diverse: alimentazione errata, farmaci (cortisonici, estro-progestinici, antibiotici ecc), sedentarietà. Qualora si verifichi ulteriore aggravamento dopo kalium carb somministrare: THUYA se la sintomatologia evolve in senso psorico o sicotico; NATRIUM MUR se l’aggravamento si orienta verso il tubercolinismo (ad es la mestruazione assume i caratteri della dismenorrea).

SEPIA è anche una possibile evoluzione di Pulsatilla quando raggiunge l’età della menopausa. Oppure , più in generale, può essere il rimedio di un particolare tipo di donna che stoicamente esegue molti lavori faticosi, ma non si concede ricompense negli altri settori della vita, come se detestasse provare piacere, fugge ogni occasione di sesso e anche ogni apparenza che le conferisca un minimo fascino. Anzi: ha un atteggiamento competitivo e distruttivo verso l’altro sesso. E’ il farmaco della donna depressa con carattere difficile, soprattutto x i familiari che la circondano. E’ chiusa, triste, solitaria, poco loquace.Peggiora se si cerca di consolarla. Le alte diluizioni di sepia possono essere risolutive nelle depressioni peri- e post-menopausali.Le sue maggiori caratteristiche sono oligomenorrea (cioè flusso scarso) e depressione. Calcarea carbonica,graphytes, kalium carbonicum, helonias, possono essere considerati rimedi-satellite di sepia, secondo la coetituzione. CALCAREA CARBONICA è particolarmente indicato per la paziente grassa con menarca precoce e SULFUR come suo complementare.

LACHESIS è una donna brillante, loquace, ma anche gelosa , autoritaria e irascibile. Ama la sessualità ma a volte si comporta in modo soffocante verso il partner.Le maggiori caratteristiche dei suoi disturbi sono perdita eccessiva di sangue e irritabilità

ACTEA RACEMOSA o cimicifuga è di prima scelta per tutti i dolori della muscolatura liscia e striata, con crampi. Come costituzione e come rimedi satellite, abbiamo quella di un soggetto magro con menarca precose e, al contrario di Pulsatilla, iperfollicolinico. Come satellite un rimedio fondamentale: il CALCAREA PHOSPHORICA.


LILIUM TIGRINUM è una donna molto sicura di sé, molto dedita a lavoro e carriera, molto efficiente, “quando si ferma si sente perduta” perciò è sempre impegnata in qualche attività .Cura sempre anche il suo fascino. E’ capricciosa e volubile , e quindi spesso passa dall’euforia alla tristezza. Le alte diluizioni riequilibrano proprio il tono dell’umore. Un rimedio satellite è Ignatia. Le maggiori caratteristiche della sua dismenorrea sono il dolore e l’irritabilità.

BOVISTA per l’insufficienza venosa con spiccatissima tendenza emorragica. E’ indicato quando le mestruazioni arrivano in anticipo e il flusso è abbondante, specie se precedute e accompagnate da diarrea. Particolarmente indicato per la sensazione di gonfiore, di pienezza, di distensione accompagnata a flatulenza, infiammazione di tutto l’apparato digerente (dalle gengive al colon) che coinvolge secondariamente l’apparato genitale.

CYPRIPEDIUM per tutti i problemi nervosi di ipereccitazione mentale o quelli in cui il SN sia stato indebolito da una patologia antecedente. Molto indicato nei quadri di epilessia e di ipereccitazione correlati allo squilibrio ormonale .

AQUILEGIA è una pianta affine alla pulsatilla. Indicata nella donna che dorme male con tendenza agli spasmi muscolari. Le mestruazioni sono scarse e dolorose.

HYDRASTIS farmaco antidegenerativo ad azione immunostimolante che si manifesta in particolare a livello delle mucose intestinali e genitali. Si ha leucorrea fetida ed escoriante e prurito vulvare. Ha inoltre anche la prerogativa generale antineoplastica e l’indicazione specifica nel cancro mammario. Con questo non si vuole qui dire “non curate il cancro mammario con i dovuti interventi e la chemioterapia” ma solo se c’è ad esempio un seno policistico si può utilizzare con successo. OPpure come terapia di sostegno affiancato alla chemioterapia.

KREOSOTUM molto simile a hydrastis: rimedio dell’infiammaz cronica e della tendenza neoplastica che si esprime con leucorrea fetida ed escoriante. In questo caso la situazione generale è peggiore con tendenza alla ulcerazioe del collo uterino e della vagina.

GRAPHYTES. L’evoluzione verso graphytes è indicativa di mestruazione scarsa, pallida, iposideremia e dolore pelvico. Il dolore di graphytes è spesso localizzato all’ovaio sinistro. Sostituire graphytes con thuya se il dolore è molto intenso.

ARISTOLOCHIA è indicata quando il menarca è in ritardo o assente, dismenorrea con flusso molto scarso e irregolare, disturbi crampiformi prima e durante le mestruazioni, con sensazione di freddo e forte irrequietezza, senso di prolasso degli organi pelvici.

LILIUM COMPOSITUM Heel è prima scelta nelle meno-metrorragie.

STAPHYSAGRIA è indicata per i disturbi della pubertà i caratterizzati da variazioni di umore e aggressività.

NATRUM MUR soggetto che rimugina, deluso, frustrato; insicurezza affettiva cui è dovuto anche il rifiuto del sesso opposto.

SABINA mestruaz ioni anticipanti, prolungate;flusso abbondante; dolori dal sacro al pube e come colpi di coltello in vagina; peggiora col minimo movimento.

CAULOPHYLLUM flusso scarso, dolori intermitenti e spasmodici; donna freddolosa e nervosa; reumatismi delle piccole articolazioni.


SECALE CORNUTUM (detta semplicemente secale) = flusso abbondante, mestruazioni irregolari, sangue nerastro; dolori come da parto; peggiora al minimo movimento; particolarmente indicata in premenopausa.

IGNATIA umore variabile, alternante, depressione, pianto silenzioso aggravato dalla consolazione, lunghi sospiri e sbadigli. I dolori sono erratici, migliorati dal movimento e dalla distrazione; può esserci bolo isterico ed emicrania a chiodo. Gelsemium= debole, sensibile, irritabile, pavida, trema facilmente, ha diarree emotive; la mestruaz è irritante, poco abbondante, molto dolorosa: dolori acuti che si irradiano al dorso e alle anche; si associa a raucedine mestruale e cefalea con sensazione di laccio serrato sopra la fronte. Natrum mur= magra, assetata (anche di affetto), spossata, triste, riservata, lacrimosa e taciturna, aggravata dalla consolazione, debole e maldestra, irritabile e collerica. Mestruazioni irregolari, abbondanti e spossanti o amenorrea puberale, sensaz di bearing down, peggiorato durante le mestruazioni.

MUREX PURPUREA è triste e astenica, rifiuta la conversazione quando si sente male o debole. Migliora se ha delle leucorree. Sensazione di prolasso degli organi del piccolo bacino con dolori costanti mentre cammina. Le mestruaz sono anticipanti, dolorose, profuse, con scoraggiamento e depressione.

MOSCHUS ipereccitabilità nervosa con tendenza a esagerare tutto, a simulare tutto, a immaginare le cose più inverosimili. Alternanze isteriche di pianti e risate incontrollabili, tendenza a svenimenti plateali, a crisi di nervi istrionesche. Sensazione di pesantezza pelvica con considerevole eccitazione sessuale, che può darle la sensazione di svenimento al minimo contatto vaginale. Le mestruazioni sono anticipanti, abbondanti, con eccitaz sessuale e tendenza agli svenimenti.


PLATINA donna altera, dagli atteggiamenti teatrali , abbigliata in modo molto vistoso e a volte con cattivo gusto. E’ insoddisfatta, gelosa di chiunque sia “riuscito meglio” sia sul piano materiale che sentimentale. Mania di grandezza. Ipersensibilità delle regioni genitali, con eccitazione sessuale, desiderio eccessivo di coito o di masturbazione. Tuttavia, il coito è spesso impossibile per vaginismo da fenomeni locali legati all’ipersensibilità locale. Pesantezza o tensione pelvica, migliora dormendo sul dorso, a ventre scoperto e gambe divaricate (sepia incrocia le gambe). Insonnia per eccitazione psichica o sessuale; sogni lascivi, regole abbondanti, anticipanti, dolorose, di sangue denso con coaguli.


COLOCYNTHIS indicato per dolori violenti , parossistici, crampoidi, a inizio e fine bruschi; migliora piegandosi in due, con il calore, con la forte pressione.

DIOSCOREA VILLOSA coliche acute, violente, migliora stando eretta, peggiora piegandosi in due o seduta.

ZINCUM estrema agitazione e nervosismo accompagnati da dolori al dorso; alla comparsa del flusso tutto scompare, lasciando il posto ad una tosse spasmodica, spossante, mattutina.

LAC CANINUM utile nelle sindromi iper- o ipo-follicoliniche con la caratteristica alternanza tra dx e sx.

BARYTA CARBONICA aspetto mascolino, irsutismo, frequente riscontro di ovaio policistico e di mastopatia fibrocistica; epistassi premestruali, mestruazioni scarse o amenorrea dovute ad ipopituitarismo globale; temperamento linfatico, ipogenitale, ipotiroideo.

SENECIO è simile a pulsatilla; in più è caratterizzata da eliminazioni vicarianti (emorragiche o catarrali) e l’assenza di dispepsia.

CYCLAMEN dispepsia atonica, cefalee. I cicli sono lunghi, le regole accompagnate da cefalee frontali o emicranie precedute da turbe visive. Aggravamento psicologico premestruale con depressione e rimorsi.

PHOSPHORUS longilinea, astenica, ipersensibile fisicamente e psicologicamente; ansiosa. Peggiora con il freddo; cicli corti, regole lunghe, abbondanti, accompagnate da un peggioramento psichico.

CALCAREA PHOSPHORICA longilinea, affaticabile fisicamente e mentalmente, peggiora con il freddo umido; adolescente che presenta frequentemente cifosi, carie, anoressia, cefalea, irritabilità; cicli corti con regole abbondanti , accompagnate da lombalgia, algie sacro-iliache e al pube, seguite da leucorrea.

CALCAREA FLUORICA turbe del metabolismo fosfo-calcico; soggetto distiroideo, che presenta iperlassità legamentosa e del connettivo, scoliosi, rugosità e secchezza della cute; è un’adolescente preoccupata per il denaro cui tiene molto.

NATRUM MURIATICUM magrezza nella parte superiore del corpo, acne del viso, freddolosità con intolleranza al calore; cicli corti con mestruazioni abbondanti; si può avere amenorrea secondaria a delusioni vere o presunte.

KALIUM BICHROMICUM anemia, astenia, ipersensibilità, la paziente è freddolosa, con una debolezza dorso-lombare, edemi localizzati, cicli lunghi o corti, preceduti da dolori addominali, stipsi, dispepsia e sangue irritante.

IODUM agitazione, eretismo cardiovascolare; peggiora con il calore, migliora all’aria aperta e mangiando; acne e pitiriasi.

KALIUM IODATUM simile a iodum, è il rimedio dell’acne rosacea e, assieme a mercurius corrosivus, il rimedio delle vaginiti da Trichomonas.

BROMUM ipertrofia tiroidea, distrofia sclerocistica dell’ovaio, acne papulo-pustolosa, cicli corti, regole profuse, dismenorrea membranosa, accompagnata da emicrania sx; peggiora dalle 15 alle 16.

KALIUM BROMATUM oltre ai disturbi mestruali presenta acne rosacea e pustolosa, dura e violacea, al petto, spalle e dorso.

THUYA sicotica; peggiora notevolmente con l’uso della pillola; neoformazioni cutanee, leucorrea, sudori , pletora, indurimento ghiandolare; obesità puberale e amenorrea per reale disfunzione ipofisi-surrenalica e disturbi del turn-over idrico; una volta instauratasi la mestruazione soffrirà di dismenorrea.




FITOTERAPIA

Nell’oligomenorrea da causa ipofisaria prima scelta sono CALENDULA e SALVIA calendula ha azione emmenagoga e antidismenorroica; contiene, infatti, principi attivi ad azione diretta sull’utero. L’estratto stabilizzato mostra una notevole attività vasodilatatoria periferica. Quella spontanea si chiama calendula arvensis, mentre quella coltivata officinalis. TM 30-40 gtt 3 volte al dì ai pasti 7-10 gg prima del ciclo. Salvia ha azione estrogenica; TM 50 gtt 2 volte al dì per 2 mesi., in caso di amenorrea. Alla fine del 1° mese può presentarsi una leucorrea: continuare l’assunzione di Salvia; al 2° mese in genere arrivano le mestruazioni e sono dolorose, per rifarsi del tempo arretrato; poi la situazione si corregge.. Seconda scelta SENECIO VULGARIS (senecione) TM 25 gtt per 3 volte al dì.
VERBENA e TABACCO La verbena (verbena littoralis) diminuisce il flusso mestruale; si raccoglie tutta la pianta, si frantuma e si cuoce in poca acqua. Posologia: 1 tazza a digiuno a partire dai 3 giorni precedenti le mestruazioni. Il tabacco (Nicotiana tabacum; nome indigeno tahuacu) diminuisce anch’esso la quantità del flusso; si tagliano finemente le foglie e si lasciano per 1 notte in acqua tiepida; posologia: 1/2 tazza di questo filtrato durante i 3 giorni precedenti le mestruazioni.

RODIOLA ROSEA risolve il problema dell’amenorrea nell’80% dei casi, e, addirittura, metà delle pazienti guarite dopo pochi mesi hanno ottenuto una gravidanza. Tuttavia, questo studio si è attuato su un piccolo campione : perciò adotteremo questa prescrizione come terza scelta, dopo altre piante di efficacia dimostrata su un vastissimo campione. Sono molto efficaci i seguenti macerati spagirici: ROVO IDEO scir 1 cucchiaio per 3 volte al dì; IMPERATORIA 15 gtt per 3 volte al dì; SALVIA 20 gtt per 3 volte al dì. In caso di recidiva CALENDULA 30 gtt per 3 volte al dì. In caso di tensioni interne MELISSA 20 gtt per 3 volte al dì.
ANGELICA il componente volatile ontenuto nel rizoma causa il rilassamento della mm liscia della parete uterina. In presenza di contrazioni irregolari dell’utero l’estratto di angelica è in grado di normalizzare la contrattilità e di aumentare il flusso di sangue. E’ stato dimostrato che l’estratto di Angelica non produce variazioni nè nelle ovaie nè nel tessuto vaginale. Sicuramente l’estratto migliora la circolazione perchè riduce la pressione ed aumenta il flusso di sangue nei vasi periferici riducendo le resistenze periferiche. L’estratto di Angelica riduce l’infiammazione, il dolore e lo spasmo. Per questi ultimi effetti che sono attribuiti alla presenza di derivati cumarinici, l’estratto non è consigliato durante il periodo del flusso, nè in pazienti sottoposte a terapia anticoagulante. Angelica protegge il fegato dalle tossine e aiuta ad utilizzare più ossigeno. E’ usata come tonico femminile quotidiano rinvigorente: per la donna è più efficace del ginseng. E’ particolarmente indicata per la sindrome premestruale. Per il suo ricco contenuto in vitamine svolge un ruolo nella prevenzione dei fenomeni anemici. Infine è usato per il trattamento dell’insonnia e dell’ipertensione tanto nella donna quanto nell’uomo. In MTC è usato per rafforzare C-P-F-MP-R, tutti meridiani yin.


ACHILLEA svolge azione spasmolitica grazie ai suoi componenti flavonici. La TM va presa alla dose di 30 gtt per 3 volte al dì. La sua azione è ancora più lieve di quella della camomilla per cui viene data solo in miscela con altre piante.
VIBURNO è indicato in casi di media gravità come TM.
RUTA come infuso.
Sono utili le frizioni locali sulla regione uterina e sacrale con oli eterei di MELISSA, EUCALIPTO , FINOCCHIO. VISNAGA o Kelia (o Kella?) contiene visnadina, responsabile dell’azione antispastica della pianta; 15 gtt per 3 volte al dì.
RUBUS IDAEUS MG (lampone) è utile in tutte le disendocrinie femminili: la ricchezza di fragarina ne fa un prezioso antispastico uterino va assunto per almeno 2 mesi consecutivi , con la funzione di ridurre gradualmente l’eccitabilità della muscolatura liscia uterina. Viene consigliato quando il flusso mestruale tarda a regolarizzarsi. Indicato per dolori che compaiono all’inizio delle mestruazioni, o alla vigilia e che diminuiscono o scompaiono quando si stabilisce il flusso. Questa dismenorrea si trova nelle adolescenti ed è in rapporto ad uno spasmo uterino; dose = 40 gtt mattino e sera. Può essere associato a calendula che con le sue prprietà emmenagoghe ristabilisce il flusso.

VITEX AGNUS CASTUS (della fam delle verbenacee). Il frutto, una piccolissima drupa, viene raccolto da agosto a settembre; esso possiede un fitocomplesso che contiene OE (pinene), flavonoidi, tannini, glicosidi iridoidi e un alcaloide , la viticina. Dalle sommità fiorite vengono isolati iridoidi, flavonoidi, diterpenoidi, OE, sostanze ormonosimili (progestinici). Queste ultime sono responsabili dell’efficacia nei disordini in cui si sospetta una deficienza di progesterone. I frutti esplicano un’attività progestinica che porta al bilanciamento della produzione ovarica di progesterone ed estrogeni, il che contribuisce alla regolaz del ciclo mestruale. Gli estratti acquosi e idroalcolici inibiscono la secrezione di PRL, agendo a livello dei recettori dopaminergici ipofisari e questo suggerisce un’utilità nel dolore al seno associato ad ipersecrezione di PRL.Nel caso dei dolori al seno l’effetto maggiore si ha con i frutti ed è dovuto all’azione della frazione diterpenica racchiusa nell’OE sui recettori dopaminergici D2. Infatti la commissione E ha approvato l’uso della pianta nel trattamento della mastodinia e delle irregolarità mestruali. Non ha effetti tossici anche nell’uso prolungato. E’ particolarmente indicato per la sindrome premestruale. In particolare, l’effetto fisico più marcato è la riduzione del gonfiore addominale dovuto alla ritenzione idrica. La componente diterpenica dell’OE eleva i livelli plasmatici di endorfine e stimola i recettori oppioidi. Agisce più sui sintomi , infatti dopo interruzione del trattamento questi si ripresentano, quindi lo prescriveremo accanto a una terapia di prima scelta ma con lenta azione riequilibrante, in modo che la paziente possa beneficiare subito di una riduzione dei sintomi mentre si instaura l’effetto ,ad esempio, di una cura omeotossicologica. Effetti collaterali: nel 4% delle pazienti ha causato eruzioni cutanee, acne ed esantemi, ma tali effetti sono stati osservati anche nel 3% delle pazienti trattate con placebo. Riassumendo, la commissione E riporta per l’agnocasto le seguenti indicazioni: sindrome premestruale, mastalgia, amenorrea, dismenorrea , iperprolattinemia, vampate, sudori notturni, ansia e irritabilità. E’ controindicato in gravidanza, nelle pazienti che assumono contraccettivi orali , in quelle che assumono antagonisti dei recettori dopaminergici dopaminergici e nelle pazienti che soffrono di flussi abbondanti per il rischio di emorragia.

OLIO DI ENOTERA La droga sono i semi. Essi contengono un olio ricco di acidi grassi insaturi tra cui ac gamma-linolenico, ac linoleico e ac oleico. Secondo numerosi studi, nelle donne soggette a sindrome premestruale, i livelli serici di tutti i metaboliti dell’ac linoleico e in particolare i livelli di gamma-linolenico risultano più bassi del normale, suggerendo un difetto nella conversione dell’ac linoleico. Le PG possono giocare un ruolo importante nella sindrome premestruale. Molti lavori hanno perciò valutato l’utilità dell’olio di enotera concludendo che esso è utile nelle mastodinie leggere che caratterizzano la sindrome premestruale; tuttavia i risultati non sono concordi e occorrono altri studi. Secondo altri Autori fornisce acido gamma-linolenico in quantità sufficiente da permettere la sintesi di PG E1 anche in caso di deficienza della D6-desaturasi. La PG E1, la cui sintesi è favorita dalla presenza di Ca, Zn e nicotinamide, è importante in quanto esercita un’az regolatrice a livello degli estrogeni e della PRL. Viene consigliato anche per la sindrome premestruale. E’ utile nell’acne e nei comedoni che compaiono durante il periodo premestruale; dose= caps da 250-500 mg da 2 a 4 volte al dì. L’enotera è detta anche primula oppure onagra. Una buona associaz è olio di enotera+angelica: gli eff migliori si ottengono sui seguenti sintomi: ritardo mestruale, nausea, dolore addominale, irsutismo Si può usare la primula anche come fitoterapico (oltre che il suo olio). E’ indicata anche per la menopausa.

OLIO DI BORRAGINE I semi di borragine hanno un olio ricco di ac grassi insaturi tra cui linoleico, oleico e gamma-linolenico; non ha effetti tossici, tuttavia per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici, anche se in piccole quantità, se ne sconsiglia l’uso per periodi prolungati e in caso di epatopatia.

CAMOMILLA esercita un’az spasmolitica sufficiente per i casi più lievi; l’infuso va bevuto caldo e a piccoli sorsi.

piante ad azione emmenagoga (cioè che facilitano l’arrivo delle mestruazioni) : CALENDULA, ANGELICA, CAMOMILLA, ASSENZIO, NIGELLA, PARTENIO, CUMINO, SALVIA, ARTEMISIA, ACHILLEA, CANNELLA, CARVI, ZAFFERANO, BOLDO, SANTOLINA, TANACETO. Le più potenti sono: artemisia e zafferano.




AGOPUNTURA Esiste un punto chiamato punto della dismenorrea; esso è situato sul dorso, 3 dita lateralmente a L3 da ambo i lati. Inoltre si tratta il 6MP che ha una netta azione spasmolitica sulla muscolatura uterina; il punto 3VC e il punto 36S hanno azione riequilibrante sul SNV; infine 27 e 32V.




IDROTERAPIA Viene fatto il lavaggio secondo Kuhne. La paziente immerge una spugna in acqua da 14 a 28°C e la passa sulla vulva dal basso verso l’alto lasciando defluire l’acqua in un catino sottostante. Non si devono bagnare le natiche nè le cosce nè il ventre. La parte superiore del corpo rimane coperta. Il lavaggio viene effettuato x 20’/die x 1 sett prima della mestruazione, interrompendolo all’arrivo della mestruazione. Controindicazioni = gravidanza; emorragie uterine.



ALIMENTAZIONE-INTEGRATORI Accertare se vi sia una condizione di ipoglicemia e in tal caso seguire la dieta adatta. In caso contrario eliminare zuccheri e dolci, limitare farina bianca e derivati, limitare il miele. Tra i succhi di frutta è consigliato quello di ananas per il suo contenuto in bromelina : enzima proteolitico con effetto antinfiammatorio e soprattutto miorilassante. Succo di anguria e succo di uva che sono diuretici. Limitare alcool, tabacco e sale, caffè, coca-cola e analoghi, in quanto , oltre agli effetti noti, causano dolori al seno. Nutrienti utili: beta-carotene, che va assunto nella seconda metà del ciclo, Mg sempre; vitE attenua il dolore al seno; vitB6 e riboflavina possono attenuare i sintomi. Vanno assunte assieme in quanto la carenza di riboflavina può interferire con l’assorbimento di vitB6. Succhi= coste, cardonetto, cavolo a foglia liscia per il contenuto in betacarotene; cavolo a foglia, cime di rapa e peperoni rossi per il contenuto in B6; anguria, cetrioli, uva e lattuga come diuretici.
Ricordiamo la funzione di precursore delle PG rivestita dall’acido arachidonico, contenuto in grande quantità negli oli di semi. Ne consegue che vanno assolutamente evitati gli oli di semi, a favore dell’olio d’oliva.
Adottare una dieta a basso contenuto (o meglio senza) di grassi animali. Nutrienti utili: Fe, VitC, bioflavonoidi rafforzano i capillari, riducono la perdita di sangue e favoriscono l’assorbimento di Fe. VitK (meglio se in forma di estratto di clorofilla) riduce il sanguinamento.



STOP

mercoledì 14 gennaio 2009

Quarto Paziente






Era un martedì, classica “giornata pesante” per Tumis. Il martedì era l’unico giorno in cui doveva lavorare otto ore di seguito, a parte una breve pausa di mezz’ora per il pranzo.Ma non basta: c’era di particolare il problema della qualità. La segretaria aveva giorno libero e c’erano diversi intralci che la infastidivano. Al mattino le telefona una delle sue pazienti più assidue avvertendola che ha indirizzato da lei un suo cugino con un problema difficile e urgente.
Dopo pochi minuti comincia a squillare il telefono
“ Uffa, borbotta Tumis con le mani occupate, quando la segretaria non c’è e io non posso rispondere, il telefono non manca mai di squillare!”
Aveva l’abitudine di parlare da sola, ciò le scaricava la tensione nei momenti in cui si accavallavano troppe incombenze.Dopo quattro squilli riuscì a rispondere ma subito cadde la linea.
Poi, durante il susseguirsi dei pazienti del mattino, il telefono squillò con la stessa modalità altre sei volte. Alla settima riuscì a rispondere
“Pronto...”
“Dottoressa Tufi? Sono Capatosta , mia cugina mi ha dato il suo numero. Certo che è difficile da trovare lei! Mi concede un appuntamento per oggi? Scusi la fretta ma dopo devo partire per una settimana e vorrei sistemare almeno le nuove basi di questo invalidante problema che ho.”
Fu così che Tumis in questo martedì dovette aggiungere la nona ora di lavoro. “ Questo è proprio un paziente-impaziente “ pensò “ a giudicare da come riattaccava dopo pochi squilli, sarà abituato a vedere scattare tutti subito ad ogni suo appello!”
E su questo non si era sbagliata.
Quando il signor Capatosta entrò nel suo studio aveva proprio la postura di un generale. Non era un generale, ma un dirigente di una grossa ditta. Sempre impegnatissimo con il lavoro, sempre efficiente e puntuale, molto sicuro di sé e con una bella voce da basso.
“ Dunque, dottoressa, soffro di una forma di emicrania che fino ad ora ho sentito definire in molti modi diversi dai vari medici che ho consultato. Sono stato anche al centro per la cura delle cefalee. Mi hanno prescritto di volta in volta farmaci diversi, che ho assunto scrupolosamente, ma la mia situazione è sempre la stessa. Come ultima spiaggia mi hanno proposto, a livello ospedaliero, delle iniezioni di Lidocaina o Cocaina vicino al ganglio sfeno-palatino: ed è qui che mi sono fermato prima di prendere la decisione se accettare una simile terapia. Sono già tre anni, neanche a farlo apposta, da quando mi hanno dato l’incarico dirigenziale, che mi imbottisco di ogni tipo di farmaci col solo risultato che all’emicrania ho aggiunto la gastrite.... e non ne posso più. So che in una seduta non può accadere un miracolo, ma ho voluto essere visto oggi da lei per poter partire almeno con l’idea che sto iniziando una strategia di cura completamente diversa e che ,se non mi riesce neanche questa, pianto il lavoro e mi trasferisco in qualche luogo sperduto e povero dove possa vivere con i miei risparmi. Sa quante volte ho pensato che liberazione sarebbe per me se potessi entrare in uno stato “più selvaggio” , in uno stile di vita più semplice senza tutti questi obblighi che mi si sono attaccati addosso con e senza il mio consenso! Ma poi... no, anche questa non è che fantasia... mi sento senza via di uscita.”
A questo punto Tumis che lo aveva attentamente ascoltato e osservato, cominciò la sua classica visita. Cominciò poi a fare delle considerazioni iniziali, restando aperta agli sviluppi della situazione.
Il paziente, aveva una torsione destra dello sfenoide , come si poteva vedere dall’occhio destro situato più in basso rispetto al sinistro, una macchia rossa sulla fronte, al di sopra del sopracciglio sinistro, che gli era stata trattata con pomate diverse senza risultato. Una costituzione sulfurica e un classico stato di intossicazione Nux Vomica. La lingua aveva una spessa patina gialla che faceva sospettare disturbi epato-biliari come poi confermato anche dal test kinesiologico. L’addome era duro, muscoloso... troppa palestra quando si continua a fumare, bere e prendere farmaci era la ciliegina sulla sua intossicazione. Era evidente che non trascorreva neanche cinque minuti al giorno in totale ozio.
Prescrizione Dietetica: eliminare cioccolata, formaggi e latticini, glutammato, spuntini veloci e in piedi o leggendo il giornale. Fumare solo dieci sigarette al giorno, suddividendole a orari regolari e non le venti che era abituato a fumare. Il caffè invece per il momento poteva continuare a prenderlo, perchè sarebbe stato ridotto per gradi in un secondo tempo.
Prescrizione fitoterapica, precisando che ha carattere allopatico, ma che in questo primo momento serve per non ricorrere ai farmaci: Rosa Canina 50 gocce una volta al giorno per la profilassi dell’attacco e perchè ha un effetto disintossicante e 50 gocce tre volte al giorno ai primi sintomi; Olio essenziale di LAVANDA 3 gocce in un cucchiaino di miele per tre volte al giorno sempre durante l’attacco. NON prescrive invece piante ad effetto coleretico e colagogo perchè la sua secrezione biliare è già eccessiva. La sua vescica biliare è in iper-attività.
Prescrizione omeopatica: Sulfur 200 CH una dose alla settimana come rimedio di fondo. Nux vomica 15CH tre granuli tre volte al giorno.

TRATTAMENTO CRANIO-SACRALE :il diaframma è la parte più bloccata. Questo blocco sembra avere come conseguenza di ridurre l’ampiezza e la libertà di movimento dell’osso temporale proprio dal lato da cui inizia l’attacco di emicrania che si propaga a tutta la testa. Si tratta di un blocco del temporale in chiusura, un blocco estensorio. Poi c’è anche la torsione dello sfenoide che contribuisce causando fastidi in tutta la testa, giacchè ne è l’osso “centrale”. Quindi Tumis attua uno sblocco del diaframma respiratorio, si intrattiene con l’epicondrio di destra cercando di ottenere una miglior motilità di fegato e vescica biliare; poi uno slocco del diaframma sub-occipitale e dedica il maggior tempo a ripristinare un buon equilibrio dei temporali, dopo aver disimpegnato quello di destra che sembrava come “ abbassato e incollato” con la zona occipitale in quella che si può definire notevole restrizione della sutura occipito-mastoidea . Poi un trattamento dello fenoide da cui ottiene un immediato reset dell’osso e ritorno degli occhi in posizione simmetrica.
Poi, dedica gli ultimi dieci minuti ad un semplice reset di rilassamento con una presa sui lati della testa e si abbandona ai suoi frequenti pensieri sul senso di salute e malattia.
Tumis non fa pronostici nè si illude... la guarigione definitiva dipende da diversi fattori, non ultimi quelli di ordine psicologico che poi determinano quelli posturali, endocrini, vasomotori ecc ecc. Il fatto che una guarigione sia possibile e anzi probabile, non garantisce che avvenga. Su quella provvisoria non ha dubbi: troppe volte ha sentito pazienti dire che è passato ogni dolore per tornare poi afflitti dopo sei mesi. Ma se il soggetto ha costanza e vera motivazione a cambiare punto di vista, a modificare alcuni aspetti del suo stile di vita, a imparare a rilasciare le sue tensioni... beh allora il suo corpo non riprodurrà quel tipo di lesioni e quindi , almeno quel dolore è finito per sempre. La salute come benessere totale e garantito non esiste. IL nostro corpo vive in continui stati di transizione da una situazione ad un’altra, gioisce e soffre così come il giorno si alterna alla notte. Ci sono sempre disturbi di tanti tipi e con essi bisogna crescere, a volte venendo a compromessi e a volte risolvendoli sapendo che ne avremo di nuovi e sconosciuti. La malattia non è un nemico da distruggere, bensì un tentativo di adattamento tra noi e l’esterno , tra noi e lo stesso interno (ma dove risiede il “noi “ ?); una comunicazione di disagio che il corpo ci dà e che se lo ascoltiamo (invece di metterlo a tacere con analgesici) ci porta ad un cambiamento.
Tumis consiglia al paziente di non fare ginnastica finchè non è disintossicato e di trascorrere quel tempo in ozio completo, ma non certo a letto! Deve re-imparare ad avere delle “assenze” come spesso si fa da bambini. Guardare un panorama, o delle figure, astraendosi da sé. Come punto di emergenza da poter autotrattare quando ha un attacco gli segna su un foglietto il punto 32VB, che si trova sulla coscia dove poggia il dito medio stando in piedi. Infine vengono fissati degli appuntamenti a cadenza settimanale , per poi valutare un’eventuale continuazione a cadenza più diradata nel caso si presenti la necessità. Alla fine della seduta il signor Capatosta la saluta con una interminabile stretta a due mani, con un incontenibile entusiasmo... ma si sa, il Sulfur è fatto così.



CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA CEFALEA-EMICRANIA


L’emicrania è una sindrome neurovascolare costituita da una fase prodromica in cui si avverte che sta per arrivare la crisi: in una minoranza di casi questo avvertimento è dato dal fenomeno dell’aura nel resto da vari sintomi come ad esampio intolleranza alla luce, ai rumori e/o agli odori; una fase di mal di testa acuto; una fase postdromica. L’aura è caratterizzata da disturbi visivi in cui il paziente vede archi, cerchi, macchie, stelle, frecce colorate, linee ondulate, deformazioni illusorie degli oggetti fino a vere e proprie allucinazioni. La cefalea è caratterizzata da intenso dolore da un lato della testa o, invece, generalizzato a tutto il capo. Il dolore tende ad aggravarsi con il movimento. La fase acuta dell’emicrania può durare fino a tre giorni; quasi sempre, lo stato di “allarme” cui porta un dolore acuto attiva il sistema nervoso simpatico con conseguenti sintomi gastrointestinali. Esiste una classificazione che elenca i numerosi tipi di cefalea, tra cui è compresa l’emicrania in tutte le sue forme. La classificazione è basata sugli aspetti clinici e non sui meccanismi paogenetici, che allo stato attuale non sono del tutto chiariti.


Fattori alimentari. I cibi che più spesso causano cefalea sono: cioccolato, formaggi fermentati, il vino rosso (questi per la presenza di tiramina); Arachidi, uova, banane, pesce salato o cibi grassi, glutammato ( nel dado e in tanti cibi preconfezionati), nitriti (nei salumi) dolcificanti a base di aspartame. La sospensione della caffeina dopo un periodo di consumo eccessivo può rappresentare un fattore scatenante (fa parte della sindrome da astinenza da caffeina).Tra gli anti-nutrienti abbiamo anche: nitrati presenti nei salumi e nella carne in scatola, noccioline tostate, agrumi vecchi, aringhe e alimenti affumicati in genere, pesce salato, fegato di pollo, fave, crauti, vaniglia, salsa di soia e bevande alcoliche.


Secondo alcuni autori, si può interpretare la cefalea come una sindrome di astinenza da oppioidi endogeni. Gli oppioidi endogeni (endorfine) sono carenti nei soggetti emicranici ; in alternativa si hanno delle alterazioni nei recettori specifici per gli oppioidi endogeni.




TRATTAMENTO OLISTICO

In primo luogo è da me particolarmente consigliata la TERAPIA CRANIO-SACRALE per tutti i tipi di cefalea. Conosco terapisti che in questa patologia non hanno mai avuto un insuccesso.
Poi, ovviamente, ben vengano tutti i trattamenti corporei che riguardano le varie medicine orientali e la pratica regolare di Yoga e bioenergetica, training autogeno e qualsiasi disciplina che metta il paziente in una condizione di maggior autoconsapevolezza insieme alla capacità di determinare un certo grado di autorilassamento.

ALIMENTAZIONE-INTEGRATORI
Alimenti consigliati sono PESCE GRASSO, AGLIO e tutti i cibi con caratteristiche antiaggreganti; nutrienti utili sono il MAGNESIO, ACIDI GRASSI OMEGA3. SUCCHI DI CAVOLO A FOGLIA LISCIA, AGLIO, PREZZEMOLO come fonti di Mg; ZENZERO, MELONE, AGLIO per l’effetto antiaggregante.
CROMO come integratore, in quanto è stato osservato che il quadro sintomatologico migliora con la sua somministrazione. Per riattivare il metabolismo energetico dei mitocondri viene prescritta la RIBOFLAVINA, o vitamina B2, a dosaggio elevato; essa serve per la profilassi, riduce la frequenza degli attacchi e la loro durata. Come la riboflavina, anche il COENZIMA Q10 migliora il metabolismo energetico ed è efficace nella profilassi dell’emicrania• Nell’acqua potabile la quantità massima di Pb è fissata a 50 mcg/L; un’intossicazione da Pb può causare, tra i tanti sintomi, una cefalea cronica. Chi soffre di alcune particolari forme di cefalea, come ad esempio quelle causate da sindrome del colon irritabile o disturbi alla valvola ileocecale, può trovare nello yogurt un valente alleato: il LACTOBACILLUS è assolutamente innocuo e privo di effetti collaterali.
FITOTERAPIA
TANACETO (Crisantellum Partenium) ha effetti modulatori sulla serotonina e perciò il suo meccanismo di azione è analogo a quello dei farmaci , inoltre non è privo di effetti collaterali quindi viene prescritto a pazienti selezionati, cioè pazienti che possano assumerlo senza rischi. ROSA CANINA MG 50 gtt 1 volta al dì, come preventivo e 50 gtt 3 volte al dì durante la crisi. Essa favorisce la neutralizzazione della tiramina, quindi è indicata nelle emicranie da causa alimentare. NIGELLA SATIVA TM 30-90 gtt /die per la sua doppia azione antistaminica e vasoregolatrice. Può anche essere assunta alla dose di 5-10 gtt ogni 5’: in tal modo stronca l’attacco emicranico se somministrata in fase prodromica; nel 60% dei casi si ha la guarigione con modifica della diatesi. Anche la nigella, tuttavia non è priva di effetti collaterali; recenti studi hanno segnalato come l’olio dei semi di nigella eserciti un’azione analgesica da attribuire alla presenza di un principio oppioide. OE di MENTA per il contenuto di mentolo possiede azione anestetica locale; allo stesso modo sono utili SPIRITUS JUNIPERI, SPIRITUS ROSMARINII, SPIRITUS CALAMI E SPIRITUS MELISSAE. Si possono fare inalazioni con OE di MAGGIORANA, LAVANDA, MENTA, MELISSA 5-8 gtt in un fazzolettino e inalare almeno 3 volte al dì. Nel caso di cefalee gravi, quando il paziente sta attuando una profilassi con i vari farmaci (esempio beta bloccanti), affiancare una terapia di drenaggio con piante medicinali aiuterà a diminuire gli effetti collaterali dei farmaci. OE di BASILICO per la cefalea di origine nervosa. BETULLA MG grazie al particolare tropismo per il sistema reticolo-endoteliale essa potenzia l’azione antinfiammatoria e quella disintossicante. ROSMARINUS OFFICINALIS MG perchè molte cefalee possono essere legate ad una alterata motilità delle vie biliari; 30 gtt di ognuno la sera per almeno 3 settimane. CHAMOMILLA RECUTITA TM 30 gtt 2-3 volte al dì. MELISSA OFFICINALIS l’OE è utile come analgesico in odontalgie, otalgie, dolori gi, dismenorrea e anche cefalea. E’ stato segnalato, tuttavia, il rischio di un’attività antitiroidea sostenuta da un’inibizione a livello ipofisario sulla secrezione di TSH. Queste attività si manifestano per dosaggi elevati e prolungati nel tempo. La pianta non va usata per periodi prolungati e va valutata la funzionalità tiroidea prima della sua prescrizione. Per uso esterno l’essenza di melissa si usa in frizioni nell’emicrania e nelle nevralgie. Melissa TM 40 gtt 3 volte al dì; infuso 2g/tazza in infusione per 5’ bere 1-3 tazze al dì. Il mal di testa a volte può essere l’unico sintomo manifesto di una depressione: in questo caso è utile l’ IPERICO. Possiamo consigliare melissa TM, valeriana TM e Hypericum TM ana parti 30 gtt diluite in acqua per 3 volte al dì. Come supporto dell’ansia o dell’insonnia che spesso accompagnano la cefalea cronica potremo consigliare TILIA CORDATA (Miller), TILIA PLATIPHILLOS,VALERIANA, PASSIFLORA, ESCOLZIA. Variazioni climatiche possono rivestire un ruolo scatenante nella genesi della cefalea: in questi casi l’ ARTIGLIO DEL DIAVOLO in 3 somministrazioni al dì è utile. SPIREA ULMARIA 40 gtt 3 volte al dì; l’infuso al 5% preparato a freddo o con acqua calda non bollente, va assunto in diverse tazze al dì fino a 500 ml al dì. Variazioni del flusso biliare possono essere fonte di cefalea: FUMARIA OFFICINALIS in questo caso è consigliata. IL Dornier (1968) ne consiglia l’uso in tutti i tipi di emicrania a prescindere dalle condizioni della vescica biliare. Quindi fumaria TM 40 gtt /3 volte al dì; infuso al 2-5% 3 tazze al dì prima dei pasti. I semi di ANICE sono consigliati per combattere l’astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale; infuso 1-5g di semi triturati per tazza d’infuso caldo, diverse volte al dì; TM 35 gtt per 3 volte al dì. OE di LAVANDA per os 2-5 gtt in un cucchiaino di miele o in soluzione idroalcolica 2-3 volte al dì; ricordiamo che 50 gtt=1g e 5 gtt=100 mg; “1g a digiuno ha effetto anestetico lasciando l’intelligenza intatta ma assopita” ((( ovviamente da non usare a questa dose tranne in caso di chirurgia d’emergenza))); è consigliato anche l’infuso: 1 cucchiaio di fiori per tazza d’acqua bollente; infondere per 10’ e bere 3 tazze al dì ai pasti. CHELIDONIUM sarà utile nelle manifestazioni di tipo epatobiliare 30-90 gtt al dì. PRIMULA ( Oenothera)30-90 gtt al dì. PETASITES 75 mg di estratto purificato ( privato cioè degli alcaloidi pirrozolidinici, epatotossici) sembrano diminuire notevolmente la frequenza delle crisi di emicrania.
OLIGOELEMENTI : per la cefalea vasomotoria Mn fl per os 1 dose 2 volte a settimana per cicli di 2-3 mesi. Il Mn corrisponde al modello iperreattivo caratterizzato da risposta brutale ed eccessiva. FOSFORO fl per os 1 dose al dì nella cefalea intensa a carattere parossistico. ZOLFO fl per os 1 dose al dì utile per la cefalea scatenata o associata a difficoltà digestive. Per la cefalea muscolotensiva Mn-Co 1 dose 3 volte a settimana per cicli di 3 mesi. Au-Ag-Cu 1 dose a settimana se è presente depressione; in caso di comparsa di irritazione o insonnia sospendere il trattamento. Mg 1 dose al dì nell’artrosi cervicale e nell’ipereccitabilità muscolare.
Alcune specialità DOLISOBIOS n 14 è così composto: ASA 4CH, adrenalina 4CH, serotonina 7CH, belladonna 9CH, coffea cruda 9CH. In particolare, l’adrenalina modera l’ipertensione, la belladonna per la cefalea martellante con midriasi, aggravam con luce e rumore e coffea per le violente nevralgie con eretismo psicologico che peggiorano quando si assume caffè, alcol, vino, té e in presenza di calore. Posologa del dolisobios= 1 cp al mattino e 1 la sera. R16 è indicato per emicrania, cefalea, nevralgie facciali, indisposizione dovuta a cefalee derivate da modesti raffreddamenti. E’ così composto: cimicifuga D4, Gelsemium D3, iris D4, sanguinaria D4, spigelia,D4 ana 0,2 ml; posologia 1 fl per os da 1 a 3 volte a settimana, nei casi acuti quotidianamente; per le gocce = 10 gtt per 3 volte al dì.• CYCLAMEN PENTARKAN per emicrania di origine ormonale.

Omeosiniatria sviluppa la propria azione terapeutica tramite stimolazione dei punti di MTC, meglio definiti zonidi locali per la variabilità della superficie, spesso sovrapponibili alle aree trigger e distali. La scelta dei farmaci si basa sui provings riportati nelle materie mediche omeopatiche. A questo proposito rimando al link che ho dato nel primo capitolo.
OMEOPATIA Il soggetto che ottiene ottimi effetti da NUX VOMICA è in genere di costituzione carbonica o sulfurica, anche se alle basse diluizioni è un rimedio adatto a tutti. Una delle caratteristiche principali è quella in cui il soggetto sente come preponderandi il peso delle sue responsabilità e il bisogno di controllare i suoi dipendenti o assistenti; non si fida del tutto e spesso porta a termine anche il loro lavoro. In tre parole : ansia da prestazione. E per poter svolgere le sue incombenze è portato a “doparsi” con stimolanti come caffè, tabacco, coca-cola, farmaci di ogni tipo per mettere a tacere l’istanza di riposo che il corpo gli invia in mille modi. Inoltre egli fa un’alimentazione troppo elaborata e con molte incompatibilità tra i cibi stessi (classico esempio di cibo comunemente apprezzato ma composto da alimenti incompatibili -- e perciò indigesto-- è il cotechino con i fagioli o legumi+carne in genere). APIS per cefalea associata a disturbi renali, edemi e situazioni infiammatorie. BARIUM CARBONICUM e /o CONIUM per il mal di testa dell’anziano. BELLADONNA per il dolore pulsante, capo rosso, disturbi circolatori. CALCIUM PHOSPHORICUM e/o AGARICUS per il mal di testa dello studente. COFFEA per mal di testa nervoso, ipersensibilità generalizzata, irrequietezza , come se un chiodo fosse conficcato nella testa. CINNABARIS se è presente infiammazione dei seni nasali e paranasali. CHININUM ARSANICOSUM e CHINA per la cefalea periodica con vertigini, ronzii alle orecchie, palpitazioni, disturbi mestruali e digestivi. NATRIUM CHLORATUM mal di testa alzandosi. PHOSPHORUS per mal di testa dopo sforzi mentali. RHUS TOX per la cefalea reumatica e da mutamenti metereologici. Gelsemium per l’emicrania che parte dalla zona occipitale e si irradia alle tempie e agli occhi. CIMICIFUGA D3 per emicrania mestruale e climaterica. DIGITALIS D6 per emicrania a destra. GELSEMIUM D4 per cefalea occipitale con disturbi della vista. IPECA D4 per la cefalea con forte nausea. IRIS VERSICOLOR per l’emicrania da sovraffaticamento, come ad esempio l’emicrania da fine settimana. SPIGELIA D6 per emicrania a sinistra.
Come sali di Shüssler:
FERRUM PHOSPHORICUM per dolori schiaccianti, afflusso di sangue al capo, vertigini, nausea, vomito e disturbi visivi 1 cp ogni 15 ‘. KALIUM PHOSPHORICUM per dolori di origine nervosa con irritabilità e insonnia in seguito a sovraffaticamento ed arrabbiature.1 cp ogni 15’. NATRUM CHLORATUM esaurimento in seguito a malattie con sonno disturbato, dolori al capo da mane a sera, anche per ragazze durante la ubertà 1 cp ogni 30’ . MAGNESIUM PHOSPHORICUM dolori improvvisi, spastici, pungenti in particolare alla nuca con lampi davanti agli occhi : 1 cp ogni 15’ sciolta in acqua calda. SILICEA soprattutto in seguito a sovraffaticamento intellettuale anche negli studenti. Particolarmente adatto a soggetti ipersensibili e deboli; 1 cp ogni h. NATRIUM SULFURICUM in particolare in presenza di disturbi digestivi che peggiorano con la luce ed il movimento; 1 cp ogni 30’.

STOP

mercoledì 7 gennaio 2009

Terzo Paziente






Era una bella domenica di maggio e Tumis, con il marito Yellow Shine anche lui medico ed osteopata, tornava a casa dopo un pomeriggio trascorso dalle prozie che vivevano in una fattoria stile nonna papera. Il loro discorso verteva su un’affettuosa caricatura di queste tre anziane signore soprannominate Chi-te-lo-fa-fa’, Tesoro-bello e So-tutto-io, le prime due perchè usavano continuamente queste parole, e la terza perchè era estremamente saccente e si vantava di essere imbattibile nella coerenza logica dei suoi discorsi.
Quel giorno parlavano di un loro vecchio amico morto un anno prima. In risposta a Yellow che aveva chiesto di cosa fosse morto si innescò una raffica di risposte da parte delle tre zie.
Chi-te-lo-fa-fa’ rispose : “ non voglio parlarne, la sola idea della sua malattia mi fa pensare che potrei anche essere io la prossima amica a seguirlo”. Tesoro bello intervenne dicendo : “ Ma cosa c’entra... tu hai solo 70 anni mentre lui aveva ben 85 anni ed è ovvio che è morto di vecchiaia... “So-tutto-io , che interpretava qualsiasi cosa dicesse Tesoro-bello quasi come un’offesa personale - e questo perchè offendeva continuamente la logica- ,con fare stizzito la interruppe : “ come no! sta a vedere che adesso si può morire solo di vecchiaia o di gioventù! Ma ti rendi conto delle scemenze che dici? Era ammalato di un’osteoporosi galoppante ( non so il termine esatto), comunque così galoppante che gli venivano delle fratture spontanee e nell’ultima che gli è venuta sono sopraggiunte delle altre complicazioni che lo hanno portato a un periodo di immobilità e poi alla morte.”
Ora in macchina, Tumis osserva a questo proposito come secondo lei avesse ragione la zia Tesoro-bello: ” Ci sono patologie che quando sopraggiungono ad un’età avanzata è quasi inutile definire, nel senso che si sovrappongono tante conseguenze incrociate che portano ad una rapida discesa di tutte le possibili difese del soggetto e infine si muore. Del resto “morire di vecchiaia” ,la ritengo la definizione più dignitosa ed è ciò che spero si possa dire, in un lontanissimo futuro, anche di me.”
“Già -rispose Yellow- hai notato come la medicina moderna tenda ad inventarsi tante più etichette quanto più non riesce a risolvere un problema, e in altri casi tende ad attribuire altisonanti nomi di patologie a situazioni che non sono altro che disturbi fisiologici con cui un soggetto dovrebbe invece essere incoraggiato a convivere ovviamente cercando un miglior equilibrio? Già nel passato aveva iniziato patologizzando la donna nelle sue normalissime fasi della vita con le definizioni di dismenorrea e menopausa. E’ ovvio che queste due fasi esistono, ma è altrettanto vero che accade in un’esigua minoranza di casi che le mestruazioni e la menopausa abbiano davvero un decorso patologico. Tra queste definizioni “retoriche” rientra anche la sindrome del bambino ipercinetico, la sindrome della guerra nel golfo, la dislessia e tante altre. L’osteoporosi per me fa parte di queste. Non dico che non è una grave patologia, ma sostengo che la forma grave, che necessita di un approfondito trattamento medico, colpisce un’esigua minoranza di persone. La maggioranza di quelle che invece vengono trattate per questa patologia, con costosi quanto dannosi farmaci, sono persone che: o potrebbero benissimo farne a meno ( perché non si tratta altro che di una fase della vita in cui si diventa fast-losers, una fase di perdita ossea che però poi si ferma assestandosi su un nuovo e più fragile grado di densità esattamente come tutte le fasi del normale invecchiamento che procedono a gradini e plateau), o che pur avendo la malattia non risponderebbero bene alle cure perché troppo avanti con gli anni.”
Tumis : “ Questo fa parte della logica di quest’epoca, secondo cui tutti devono avere la botte piena e la moglie ubriaca. Hai un disturbo che richiede certi accorgimenti, che richiede di tesaurizzare l’energia? Non ha importanza, prendi qualcosa che non te lo faccia percepire - intanto il disturbo continua e magari peggiora- e vai avanti con il lavoro intenso, lo sport e le prestazioni che ti senti in dovere di fare. Nel campo dell’economia spicciola dell’individuo è lo stesso: non ti puoi permettere di comperare un oggetto costoso o di fare una certa vacanza? Non c’è problema, fatti fare un prestito dalla banca, o dalla finanziariaa xy, e ti potrai permettere qualsiasi cosa da pagare poi a strozzo legale, in comode rate: e hanno la sfacciataggine di fare la pubblicità.”
Il giorno dopo, per un’ovvia sincronia di quelle che capitano sempre a Tumis, si presenta in studio un paziente con osteoporosi. Ha 60 anni, ma ne dimostra dieci di più. Magro-astenico, di un biancore estremo,lamenta dolori da tutte le parti, ma specialmente alla zona lombare ed alle caviglie.
Il signor Svicoletti era entrato in studio con un sorriso galante che tuttavia si spense repentino dal suo viso quando cominciò a parlare del suo problema.
“Un anno fa, a causa di persistenti dolori alla zona delle terza e quarta vertebra lombare, in seguito agli accertamenti (analisi del sangue e esiti della MOC che ho portato, se li vuole vedere), mi è stata diagnosticata un’osteoporosi di tipo 1, cioè da fast-loser, e prescritto  il farmaco XXX. Questo farmaco è stato scelto avendo esaminato quasi tutti gli altri e ritenuti non adatti a me. Dopo i primi sei mesi di cura, durante i quali non mi sentivo un gran che migliorato, mi iniziarono dei terribili dolori alle caviglie e ad un calcagno. Da successive indagini è venuto fuori che avevo delle microfratture in tutta questa zona! Così quando lo specialista mi ha detto “non si preoccupi, questo farmaco non lo prenda più e tra circa cinque mesi le fratture passano e torna come prima. Mentre per la sua cura le prescrivo il farmaco YYY.” Io ho risposto che non volevo neanche sapere cosa fosse e me ne sono andato a casa infuriato. Poi, col passare dei giorni mi sono reso conto che non valeva la pena di prendermela con nessuno. Si vede che anche la scienza spesso non ha strumenti sicuri per arrestare certe malattie.
Dopo un momento di pausa, la dottoressa Tumis cominciò a chiarire alcuni punti per dare modo al signor Svicoletti di guardare la situazione da un nuovo punto di vista.
“ Tanto per cominciare, la possibilità della MOC di predire le fratture è limitata, in quanto solo alcune persone con ipodensità ossea subiranno una frattura osteoporotica. E non si può conoscere con certezza matematica quanti e quando subiranno una frattura spontanea della vertebra. La MOC le dice solo che le sue ossa sono fragili. IL seguito in un certo senso dipende dal caso: ma il caso non esiste, diciamo meglio da un numero di circostanze da noi imponderabile. Instaurare una terapia farmacologica sulla base dei soli risultati della MOC, comporta la possibilità di esporre a rischio di effetti avversi molti pazienti che magari, anche senza alcuna cura, non subiranno mai una frattura.
Certo, lei il dolore ce l’ha e noi faremo il possibile per farle riprendere in mano le redini della sua salute.”
Detto questo fece i vari calcoli antropometrici : indice di massa, tipo di metabolismo, tipo di costituzione, esame obiettivo, ricerca di punti dolenti di MTC (Medicina Tradizionale Cinese) i famosi punti Ah Shi ai lati della spina dorsale.
“A proposito di alimentazione lei dovrà raggiungere il peso forma, il che vuol dire che mi propongo di farle guadagnare sei chili in un anno.Inserire nell’alimentazione frutta secca non tostata , ma eliminare fibre aggiunte come i vari tipi di crusca , il muesly , legumi e cibi troppo fibrosi in generale. La frutta succosa invece va benissimo. Inserire 40g di formaggio a giorni alterni. Eliminare caffè, té e coca-cola perchè riducono l’assorbimento del calcio. Come attività fisica per migliorare il trofismo muscolare e per favorire le correnti piezoelettriche dovrà iscriversi a scuola di danza moderna o afro-cunana.... insomma faccia un po’ lei purchè si muova ma senza per questo stancarsi.Per una maggior consapevolezza del corpo è molto indicata la bioenergetica. Come rimedi le prescrivo SEQUOIA GIGANTEA 50 gocce 15 minuti prima dei pasti per due mesi si e uno no a cicli, almeno per 1 anno ed EQUISETO opercoli tre al giorno... ma nel frattempo continueremo a vederci.Come rimedi omeopatici Hosteoheel 10 gocce tre volte al giorno e Silicea 200CH 1 dose a settimana per tre settimane poi passeremo a 1000K,10000K e così via.”
Detto questo passò alla fase fisica della terapia prima picchiettando i punti Ah Shi e poi con un energy-drive di craniosacrale con una particolare attenzione alla matrice ossea delle due vertebre dolenti.
Sei mesi dopo
Yellow : ” Come sta oggi il nostro Svicoletti?”
Tumis : ”Meglio, ma ancora siamo nel pieno dei lavori in corso”.


CONSIDERAZIONI GENERALI
FISIOLOGIA DELLE OSSA L’osso è composto da una matrice organica che è formata principalmente da collagene e da una parte minerale. Da un punto di vista meccanico sono molto importanti le fibre collagene perchè conferiscono all’osso elasticità e resistenza alla trazione e alla torsione. Le fibrille collagene, inoltre, servono da nucleatori e da orientatori per l’apatite che cristallizza negli spazi tra le microfibrille e che conferisce all’osso la necessaria resistenza alla compressione. Le cellule rappresentano solo il 2% dell’osso, ma sono le componenti più importanti perchè presiedono al continuo rimodellamento dell’osso. Esse sono : osteoblasti, osteoclasti e osteociti. Gli OSTEOBLASTI sono cellule mesenchimali che provvedono alla formazione di nuovo tessuto osseo. Gli OSTEOCLASTI derivano dalla linea macrofagica-monocitica del midollo e provvedono alla distruzione (ovviamente si parla di attività micro, come in ogni tessuto ci sono continuamente cellule che nascono uguali alle precedenti, e cellule che muoiono e devono venire rimosse e a questo lavorano le cellule della linea immunitaria, se no, non venendo rimosse-fagocitate si genererebbero diversi disastri tra cui anche tumori! Basti immaginare se in una popolazione si lasciassero tutti i morti dove si trovano... quante epidemie e avvelenamenti ne risulterebbero). Tale distruzione viene definita “riassorbimento dell’osso”. Gli OSTEOCITI derivano dagli osteoblasti e occupano le lacune ossee nell’osso compatto ed in quello spugnoso, oppure restano sulla superficie ossea a formare le cosiddette “ lining cells”, ma non sono altro che osteoblasti quiescenti, cioè non in attività. In tutta questa ritmica attività intervengono vari ormoni e sostanze con effetti modulatori. Alcuni fanno aumentare solo una delle due fasi, altri entrambe con complesse interazioni. Ad esempio gli ESTROGENI possiedono un’azione antiriassorbitiva . Del resto, negli osteoblasti sono presenti recettori per gli estrogeni. Gli ANDROGENI agiscono in senso anabolico sulla massa ossea con un’azione indiretta, tramite un aumento della massa muscolare che produce forze meccaniche che stimolano la formazione di osso.
CALCIO Il fabbisogno giornaliero di Ca è 0,4-0,7g nel bambino; 1-1,5g nell’adolescente; 0,7-1 g nell’adulto; 1,5g in gravidanza; 2g in allattamento; 1,5g dalla menopausa in poi. Tuttavia l’apporto di grandi quantità di Ca non è in grado di prevenire la perdita di osso nè di curare l’osteoporosi. I processi di mineralizzazione dell’osso consistono nella deposizione di sali di Ca soprattutto sotto forma di idrossiapatite (= trifosfato di Ca [Ca10 (PO4)6 (OH)2] ) assieme a piccole quantità di sali complessi di Ca, Mg, K e Na.
Correnti piezoelettriche Sono generate dalle forze meccaniche esercitate sull’osso . Queste correnti rappresentano un potente stimolo per l’attività osteoblastica: ecco un motivo in più per fare degli esercizi fisici, e perché con un periodo di immobilzzazione si ha una rapida perdita di massa ossea .
CONSIDERAZIONI SULL’OSTEOPOROSI
Il bilancio del tessuto osseo è positivo fino alla terza decade di vita, età in cui si raggiunge il picco di massa ossea. Dopo si assiste a una lenta e progressiva perdita di tessuto osseo. Quando la massa ossea scende al di sotto di certi livelli lo scheletro non è più in grado di resistere alle trazioni e agli urti della normale vita quotidiana e le ossa si possono fratturare anche per quei traumi minimi che il soggetto normale sopporta senza nessun inconveniente. La massa ossea scende al di sotto del livello critico di frattura e il soggetto diventa a rischio di fratture spontanee.
Nella donna con l’arrivo della menopausa si ha carenza di estrogeni e ne consegue una rapida perdita di massa ossea. L’osteoporosi di tipo 1 si manifesta a livello dell’osso spugnoso . I corpi vertebrali sono molto ricchi di osso spugnoso e sono generalmente i primi ad essere affetti da questo tipo di osteoporosi. Le fratture dei corpi vertebrali causano dolore, perdita di statura e invalidità: a questo punto l’osteoporosi diventa clinicamente manifesta. Nell’uomo questo fenomeno si manifesta circa 10 anni dopo (andropausa). La riduzione di massa ossea e lo sconvolgimento della microarchitettura dell’osso portano a osteoporosi di tipo 2 o senile che si manifesta per entrambi i sessi dalla 7° decade in poi con un rapporto 2/1 tra uomini e donne. Anche nell’osteoporosi di tipo 2 c’è una predisposizione alle fratture , ma queste interessano soprattutto le ossa periferiche. L’Osteoporosi di tipo 2 è ovviamente dovuta a tutti i vari processi degenerativi della vecchiaia. Poi ci sono altre forme di osteoporosi più rare. Ed infine tengo a sottolineare che ci sono quelle di origine iatrogena: da terapia corticosteroidea, eparinica, antiepilettica ed altri. I soggetti magri sono quelli maggiormente a rischio perché, oltre a non possedere dei cuscinetti di grasso che attutiscano l’urto dell’osso in caso di caduta, hanno scarsità di Leptina che è un ormone secreto dalle cellule adipose e che ha effetti benefici sull’osso. Ecco uno dei motivi per cui è sconsigliato ad una donna, specialmente in età post-menopausa, di scendere troppo al di sotto del peso forma. Al contrario è preferibile che mantenga un indice di massa non inferiore a 20.


VISIONE OLISTICA
ALIMENTAZIONE assumere almeno 600 mg di Ca/die ricordando che man mano che l’età avanza è bene aumentare la quantità assunta anche in consideraz del fatto che minor presenza di estrogeni riduce l’assorbim del Ca. In caso di O è necessario assumere 1500 mg di CA/die con una dieta personalizzata. Nutrienti utili e succhi benefici: cavolo a foglia liscia, prezzemolo come fonte di Ca; cavolo a foglia liscia, prezzemolo e more come fonte di Mg; cavolo e cime di rapa per la vitamina B; cime di rapa, broccoli, lattuga e cavolo cappuccio per la vitamina K; uva nera e mirtilli per gli antocianosidi. Il boro è necessario per attivare certi ormoni con effetto regolatore sulla formazione delle ossa. Il Mg , di cui sono note le funzioni; la vitamina K consente alle proteine ossee di trattenere il Calcio; per la vitamina D la migliore fonte è il pesce grasso dei mari freddi, tipo tonno e aringhe. Antocianine e proantocianine aiutano a costruire forti strutture collagene e quindi possono essere utili per stabilizzare la struttura delle ossa. Arance, asparagi, barbabietola rossa, carote, ciliege, fragole, frumento, germogli, lievito di birra, limoni, mandorle, mele, orzo, polline, rafano nero, sedano, uva yogurt sono tutti alimenti caldamente consigliati. Altri alimenti consigliati sono castagne, funghi, lenticchie. Per quanto riguarda l’accumulo di massa ossea, bisogna fare attenzione ai pasti iperproteici che possono veicolare verso le urine un maggiore quantitativo di Ca, che si perde così prima di essere assorbito. Non eccedere nei vegetali ricchi di fibre: si possono formare dei fitati che si legano col Ca impedendone l’assorbimento. Quando si assumono integratori a base di calcio è importante fare attenzione a non eccedere per non andare incontro a ipercalcemia; i sintomi di ipercalcemia sono: cefalea, costipazione, secchezza delle fauci, inappetenza, stanchezza e sonnolenza. L’eccesso di Ca ematico, oltre agli squilibri noti, può inibire parzialmente l’assorbimento del Fe.
FITOTERAPIA EQUISETO-SALVIA-ALFALFA 100-200-200 mg pro dose al dì. L’erba medica contiene un fitoestrogeno, il cumestrolo; la salvia fitoestrogeni e fluoro; tutte sono una importante fonte di Si. POLYGONUM AVICULARE, URTICA DIOICA, CAREX ARENARIA, SPIREA ULMARIA. Poi i seguenti MG: RUBUS FRUCTICOSUS, VACCINIUM VITIS IDAEA particolarm indicato per la donna; ABIES PECTINATA, SEQUOIA GIGANTEA particolarm indicata per l’uomo; QUERCUS PEDUNCOLATA, PINUS MONTANA, RIBES NIGRUM come sinergico di tutti i MG. FIENO GRECO, ROSMARINO MG. EPIMEDIO interviene positivamente sui meccanismi del riassorbimento e della formazione del tessuto osseo. I suoi principali costituenti sono flavonoidi, icariina, epimedoside, karisoside, sagittoside.; sembra che svolga effetto più marcato rispetto agli isoflavoni della soia.
OMEOPATIA cura con oligoelementi: Mn-Co, F, Si, Mg, K. Il Mn per cicli di 3 mesi e 1 di pausa per le manifestazioni di involuzione senile precoce. Si: un adulto necessita di 10-20mg/die; cibi raffinati e zucchero non hanno Si. Il protocollo da noi consigliato è : Mn-Co 1 fiala 3 volte a sett, F 1 fl 2 volte a sett Si 1 a giorni alterni, Mg e K a giorni alterni. R34 contiene acidum silicicum, Ca carbonicum, Ca fluoratum, Ca hypophosph, Ca phosph, chamomilla, daphne mezereum, helka lava, hydrargyrum oxidatum; da assumere 1-3 volte alla sett, mentre nei casi acuti va assunto quotidianamente.
IDROLOGIA ARGILLA VERDE cataplasmi locali tiepidi fatti con argilla impastata con acqua non clorata.

CONSIDERAZIONI CRITICHE
La medicina allopatica descrive una vasta gamma di farmaci dei quali non parlo perchè si possono trovare in qualsiasi manuale e rivista. A quasi tutti sono contraria, ma questo è un mio parere personale. Se un paziente si cura con tali farmaci non sarò certo io a sconsigliarlo. Proprio perché gli esiti della patologia sono scarsamente prevedibili è giusto che ognuno, conoscendo rischi e benefici decida come curarsi. Anche perché in quei pochi casi gravi, che a volte a prima vista non sembrano tali, occorre necessariamente ricorrere ai farmaci. Quindi la questione va valutata e seguita attentamente.
Sicuramente però sono contraria alla TOS (= terapia ormonale sostitutiva) abitualmente prescritta alle donne in menopausa. Di questo parlerò ampiamente al capitolo sulla menopausa, ma voglio evidenziare qui gli aspetti che riguardano l’osteoporosi.
ESTROGENI agiscono attraverso una stimolazione della produzione di calcitonina e frenando la produzione di PTH. La TOS è considerata intervento di prima scelta , oggi da un numero minore di medici rispetto a pochi anni fa; su questo è in atto una viva discussione in base a studi fatti su vasta scala, tenuto conto che gli effetti permangono fino alla durata della terapia e che c’è una certa incidenza di tumori . Per prevenire il rischio di tumori endometriali è necessario associare agli estrogeni, ciclicamente, dei progestinici e provocare mestruazioni artificiali. Negli ultimi tempi, poi, l’uso di estrogeni si è ridimensionato (2000) perchè causano una maggior incidenza di tumori al seno, a parte quelli già noti all’endometrio. Secondo uno studio fatto su un ampio numero di soggetti, lo studio PEPI, Il vero beneficio della TOS si verificherebbe nei primi 36 mesi di cura. In questo periodo la massa ossea delle pazienti è più elevata rispetto a quella delle pazienti che non fanno la TOS; in seguito i benefici subiscono un declino. Altro risultato di questo studio è che le pazienti che assumono gli ormoni per oltre 5 anni vanno incontro a rischio di osteoporosi e fratture. Ecco perchè adesso questa terapia viene attuata per pochi anni, mentre prima veniva data per tempi molto lunghi , mentre gli effetti cancerogeni sono ampiamente dimostrati.

Ora voglio consigliarvi un libro che non è strettamente attinente a questo capitolo ma che offre interessantissimi spunti di riflessione e che in un passo conforta la mia idea sulla moda, attualmente più in voga che mai, di definire malattie nuove.
Lou Marinoff “Platone è meglio che il prozac”
Cito qui il passo in questione: “ IL MODELLO MEDICO. Il secondo grande ostacolo in cui si imbattono le terapie psichiatriche e psicologiche è il loro ricalco del modello medico. Esse sono munite di licenza concessa dalle autorità statali come se fossero medicina e sono coperte da contratti assicurativi. I medici sono educati a diagnosticare e curare malatie fisiche. Psichiatri e psicologi sono addestrati a trattare “malattie mentali”, espressione che va messa tra virgolette perchè si tratta di una metafora. Solo che sempre più spesso la metafora viene scambiata per realtà (...) Che dire di diagnosi come “sindrome da guerra del Golfo”? Che cosa significa? In apparenza, almeno, che alcune persone che hanno partecipato alla guerra del Golfo non si sentono bene; nessuno sa o nessuno dice se sono state esposte ad agenti biologici o a tossine chimiche, o se invece i loro problemi sono di carattere medico, o psicologico , o di entrambi i tipi. Formulare una diagnosi come Sindrome da guerra del Golfo suona assai scientifico, ma non fornisca nessuna informazione nuova o utile circa la situazione concreta. Si prenda ancora la “ Sindrome da morte improvvisa del neonato” (SIDS). Purtroppo certi bambini muoiono inaspettatamente nella culla, ragion per cui un tempo si parlava di decesso da culla. (...) Sicchè la semplice indicazione di qualcosa come una sindrome non garantisce che si sappia ciò di cui si parla, anche qualora ci sia qualcosa di alterato sotto il profilo medico.(...) Che cosa dunque accade quando definizioni autoreferenziali di malattie letteralmente fisiche vengono applicate a malattie mentali metaforiche? Ne ricaviamo una caterva di “turbe”(...) Nel 1987 l’associazione psichiatrica americana votò a favore della definizione di “turba di iperattività e deficit dell’attenzione” ADHD come di una malattia mentale. Quello stesso anno a mezzo milione di bambini americani è stata affibbiata una diagnosi di ADHD. La cura di questa epidemia è il Ritalin, la cui produzione e vendita -e gli spaventosi eff coll- hanno avuto un aumento esponenziale. Non c’è un briciolo di prova medica che ‘ADHD sia causata da una specifica affezione cerebrale, eppure questa è l’affermazione che giustifica la diagnosi di malattia mentale per milioni di scolari statunitensi, i quali vengono drogati coercitivamente; e queste diagnosi restano per sempre sui loro documenti. La causa di questa “sindrome” può essere mancanza di motivazione, di disciplina, il fatto che niente sia lasciato all’iniziativa dello scolaro, valutazioni non ben studiate, insegnanti incompetenti e genitori indifferenti”.






STOP

giovedì 1 gennaio 2009

Seconda Paziente







giovedì 1 gennaio 2009








La seconda paziente era una giovane impiegata, Rita Terra De Muto. Da qualche anno soffriva di dolori alla zona cervicale e le era stata diagnosticata un’artrite reumatoide. Aveva studiato il suo caso e ciò era servito solo ad accrescere le sue preoccupazioni, specie quando aveva letto un articolo che parlava di possibile erosione del dente dell’epistrofeo. Quando il dolore era sedato dalle regolari dosi di cortisonici e FANS, era tormentata dall’angoscia per il futuro e dagli effetti collaterali dei farmaci che ormai stavano diventando dei disturbi cronici aggiuntivi. Concluse le sue lamentazioni dicendo che non c’era molto da fare, essendo le cartilagini destinate a consumarsi inesorabilmente. Il medico le aveva proposto di iniziare con i farmaci più nuovi, anticorpi monoclonali, sottolineando che erano prodotti con la biotecnologia.
Rita : ” Che termine ingannevole! Il prefisso bio- fa pensare a qualcosa di naturale, mentre si tratta di farmaci transgenici. Faccio questo tentativo qui da lei senza sapere nemmeno che genere di cura lei attua. Mi ha indirizzato a questo ambulatorio un collega, ancor più degno di fiducia in quanto ho assistito giorno per giorno ai miglioramenti ed infine alla guarigione definitiva dell’emicrania con aura di cui soffriva da molti anni, e per la quale assumeva parecchi farmaci ”.
Tumis : ” Certo la sua malattia è importante, e non possiamo sapere in che modo può evolversi, ma le propongo di fare un piccolo esercizio mentale: ogni volta che inizia il suo circolo vizioso di pensieri tragici, aggiunga anche che c’è sempre una percentuale di possibilità di migliorare e non necessariamente dovrà peggiorare.
Quanto alla cura che posso suggerire io non è una ma una serie. Dovrà affrontare da tutti i lati possibili il suo problema. E’ una malattia autoimmune ma deve anche pensare che questo termine attribuisce a lei la responsabilità di questa malattia. Il suo sistema immunitario non è un pezzo del suo corpo. Non è staccato dalla sua attività mentale ed emotiva. Tutti noi siamo un sistema mente-corpo e quindi dobbiamo smetterla di pensare alle nostre malattie come se si trattasse di un intruso che ci disturba.
Il lavoro che faremo insieme sarà:
(1) sul piano psicologico andare verso una maggior consapevolezza dei propri stati emotivi e loro rielaborazione; 
(2)sul piano corporeo le farò dei trattamenti di terapia cranio sacrale che serviranno sia a migliorare il trofismo delle articolazioni, sia ad allentare tutte le tensioni fasciali, sia a portare un rilassamento durevole e non limitato al tempo della seduta.
(3)Le prescriverò una dieta... no la prego, non dica che ne ha già fatte! Questa sarà basata sul test per le intolleranze e quindi escluderà determinati alimenti. Inoltre esaminando il suo assetto antropometrico posso già dirle che lei è un classico metabolizzatore rapido e perciò cambieremo in meglio il suo sistema metabolico alcalinizzando leggermente l’organismo e inserendo alcuni oligoelementi. 
Non sarà un percorso facile, e per diverso tempo avrà ancora bisogno di prendere i farmaci che ha usato finora. Però le darò anche dei rimedi omeopatici per poter ricorrere ai farmaci più forti in misura gradualmente minore.”

Dopo questo dialogo iniziale si sviluppa una serie di sedute abbastanza frequenti, dato che la paziente ha scelto di alternare i trattamenti profondi, svolti in silenzio, a trattamenti di solo dialogo con eventuale allentamento dello stress attraverso il tocco di determinati punti, man mano che lo esprimeva in modo piuttosto melodrammatico.
Sul piano psico-emotivo emerse che la paziente covava risentimento verso la madre, di cui aveva sempre dovuto occuparsi, sia sul piano pratico che economico. Ma ovviamente il rapporto era molto complesso. La madre dipendeva da lei, e lei a sua volta non voleva accettare l’eventualità che essa non dovesse dipendere da lei. Era un circolo vizioso. Quando la madre prendeva iniziative sue, lei la rimproverava o contraddiceva. Pretendeva una madre obbediente, ma poi si lagnava di dover decidere e fare tutto sempre lei.
Sul piano costituzionale Rita è una Calcarea Fluorica. Viso triangolare con fronte ampia e mento a punta, ma con micrognanzia, cioè il massiccio facciale predominante ed il mento rientrato: classica facies da soggetto con artrite reumatoide giovanile. Tumis pensò che al momento opportuno avrebbe trattato anche il problema temporo-mandibolare. Allo stato attuale, tuttavia, i suoi lineamenti erano stravolti dall’uso costante di cortisonici, tanto che a prima vista sarebbe passata per una Calcarea Carbonica. Il collo era in iperestensione, si direbbe quasi in opistotono, per cui nella prima seduta cercò subito di affrontare in primo luogo l’infiammazione meningea, ed ebbe successo.
Ai test kinesiologici Rita risultò intollerante a patate, pomodori, melanzane e peperoni, che furono eliminati dalla sua dieta. Ma furono eliminati anche cioccolata, alcool, carni rosse, spezie e bevande effervescenti. Furono aboliti zenzero e carote, di cui faceva uso fin troppo abbondante, in quanto fonti di rame, il cui livello già era stato trovato alto al mineralogramma. Per colazione, al posto dei biscotti secchi, furono inserite noci, mandorle o altra frutta secca non tostata, che sarebbe servita a rallentare un po’ il metabolismo eccessivamente rapido.
Così come la testa, anche il corpo ha forma triangolare, “a mela” con spalle di larghezza maggiore del bacino. Rita confermò che come tendenza era iperattiva, in “moto perpetuo”, e la sua attuale condizione la opprimeva anche per questo: non sopportava l’idea di essere costretta ad un maggior riposo. D’altra parte quando cominciava il dolore era atroce ma si metteva una sciarpa pesante intorno al collo e iniziava a muoversi, perché man mano che si muoveva sentiva che il dolore diminuiva.
Su queste basi Tumis prescrive Calcarea Fluorica 30CH al mattino e Rhus Toxicodendron alla 9CH tre volte al giorno. Per alcalinizzare il suo metabolismo prescrive aceto di mele 1 cucchiaio in acqua al mattino mezz’ora prima di colazione. Come oligoelemento Zinco 1 fiala ogni 2 giorni.
Poi, da fare a casa ogni tre giorni un trattamento di idroterapia con fasciatura umida fredda. A prima vista sembra assurdo, ma non lo è. Questo trattamento infatti non ha come conseguenza quello di raffreddare il corpo, bensì quello di potenziare la funzione termoregolatoria, drenare le tossine attraverso la pelle, purificare il sangue, aumentare il rilassamento. Nella stanza da bagno ben scaldata, con una temperatura ambientale di circa 30°C, Rita dovette allestire un materassino. Con un telo da bagno abbastanza grande e bianco, intriso di acqua (alla temperatura normale come esce dal rubinetto cioè circa 15°C), e ben strizzato, Rita si avvolgeva il corpo dalle ascelle alle caviglie. Fatto ciò, di sdraiava sul materassino dove era poggiata come base una coperta di lana ed un lenzuolo bianco. SI copriva con altro lenzuolo bianco e 3 coperte di lana e faceva la sua “minisauna”. Dopo mezz’ora emergeva, si vestiva in fretta e cominciava le sue attività del mattino. 
Sembra un’operazione farraginosa, ma per Rita era un toccasana, tanto che avrebbe voluto farlo tutti i giorni.

Tre anni dopo, la nostra paziente poté dirsi guarita. Il follw up al quarto anno è ancora ottimo.
Tumis la saluta cordialmente: “Per ora posso dire che lei non ha più bisogno di me. Se dovesse tornare qualche piccola recidiva sa cosa fare. Per altri problemi, mi chiami pure, anche solo per consulenze telefoniche per problemi di poco conto o per un salutino. Piuttosto mi saluti tanto la mamma... come sta?”
“ Oh la mamma! Dimenticavo di dirle la cosa più importante che le farà capire la portata della mia trasformazione: la mamma a 60 anni, dopo 20 che è morto il papà, si è sposata e vive a 30 Km da casa mia. L’ha fatto con tutta la mia benedizione. E’ stato deciso tutto in fretta, perché sa: era fidanzata da molto tempo, ma non osava dirmelo. E’ successo in quel mese che lei era in vacanza e poi ci sono state anche le mie vacanze... insomma inutile fingere: ero pronta ad accettare un grande cambiamento e l’ho accettato ma non volevo dirlo a lei, Tumis, per non dargliela vinta dopo tutte le sfide emotive con cui mi pressava!” ... e scoppiò in una risata ammiccante.
Tumis : “ ma pensa un po’, ho dovuto fare anche la rompiballe !!!”

Rita non ha più alcun disturbo se non una leggera insufficienza venosa agli arti inferiori.... ma questa sarà un altra storia.

CONSIDERAZIONI SULL’ARTRITE REUMATOIDE

Alimentazione e integratori

Gli antiossidanti proteggono le articolazioni dal deterioramento. Le vitamine C ed E, il betacarotene, il té verde, ma, in particolare gli estratti di semi di VITE , proantocianidine, sono utili a questo scopo. Sono consigliati il pesce e l’olio di pesce. Utilissimo l’OLIO DI OLIVA, le verdure sia fresche che cotte; aglio, asparagi, carciofi, cavoli, cetrioli, cipolle, porri, rafano nero, ravanelli,uva, ciliege fragole ed agrumi.
Fitoterapia
ORTICA riesce a contrastare alcune citochine (TNF, fattore di necrosi tumorale e IL6-b interleuchina-6-beta) implicate nella distruzione della cartilagine e che provocano dolore e infiammazione. Molti pazienti hanno potuto ridurre a metà la dose di farmaci allopatici grazie all’uso di ortica. UNCARIA TOMENTOSA, BOSWELLIA SERRATA, ZENZERO. Lo zenzero inibisce la produzione di PG e2 e di ossido nitrico; in un certo senso ricalca l’azione dei fans infatti ha uno spiccato effetto antiaggregante.

aspetti emotivi
Pare che gli artritici abbiano una emozione in comune: il risentimento e una tendenza a controllare e manipolare le situazioni.



omeopatia
ACONITUM quando il dolore è acuto, improvviso e violento. Compare dopo esposizione al freddo asciutto. Spesso c’è febbre senza sudorazione, ansia e paura della morte. Migliora con il riposo e l’aria aperta. ANTIMONIUM CRUDUM quando il dolore violento si accompagna a disturbi gastrici. APIS dolori pungenti, che si instaurano bruscamente, peggiorano con il calore e migliorano scoprendosi e stando all’aria aperta. La zona dolente è gonfia ed edematosa. BELLADONNA dolori con poussées acute, febbre alta, la zona è arrossata e calda. I dolori migliorano con il riposo. BRYONIA quando il dolore si instaura lentamente, peggiora con il minimo movimento e migliora con il riposo e la pressione. Il paziente preferisce sdraiarsi sul lato dolente. Le articolazioni dolenti sono arrossate. CALCAREA CARBONICA quando i dolori si legano a scricchiolio e difficoltà nel movimento delle piccole articolazioni. DULCAMARA i dolori peggiorano con l’umidità, si aggravano la sera e con il riposo. LEDUM PALUSTRE Le articolazioni sono gonfie e calde. Peggiorano di notte e migliorano con applicazioni fredde. RHUS TOX dolori che migliorano con il movimento. Irrigidimento e formicolio. Il paziente migliora dormendo su qualcosa di rigido. I dolori peggiorano con la pressione sulla zona dolente. 




Per quanto riguarda gli aspetti che collegano le emozioni al piano fisico, consiglio un bellissimo libro, di facile lettura anche per i non addetti ai lavori: Molecole di emozioni di Candace Pert

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Mi occupo di terapie olistiche dal 1983. Hobby principale il disegno: sono su Flickr sotto il nome di Marina Salomone
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